Actas del VIII° Coloquio del Comité Internacional de paleografía latina. Madrid-Toledo, 29 setiembre-1 octubre 1987 cur. Manuel Cecilio Díaz y Díaz , Madrid, Joyas Bibliográficas 1990 pp. 242 tavv. (Estudios y ensayos [Joyas bibliográficas] 6)
Abstract
Die Vorträge des Kolloquiums befaßten sich vor allem mit dem Layout mittelalterlicher Handschriften, mit der visigotischen Schrift und methodischen Fragen. Der Band enthält ein Register der angeführten Hss. und Urkunden. Beiträge von C. del C. Martínez, A. Canellas López, S. Garciá Larragueta, A.A. Nascimento, B. Guineau - J. Vezin, P. Gasnault, F. Gasparri, J.J. John, E. Lalou, M. Palma, A. Keller, A.M. Mundó - J. Alturo, M.I. Ostolaza Elizondo, L. Romera Iruela, I. da Rosa Pereira und M.J. Sanz Fuentes - E.E. Rodríguez Díaz
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Recensioni e segnalazioni
Argomenti e indici Scheda N: 15 - 7841; 19 - 10972
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Actas del Simposio para el estudio de los códices del «Comentario al Apocalipsis» de Beato de Liébana praef. Carlos Romero de Lecea - Manuel Cecilio Díaz y Díaz - John Williams , Madrid, Joyas Bibliográficas 1978-1980 voll. 3 pp. 287, 337 tavv. 207
Abstract
Il convegno a cui si riferiscono i volumi (due di testo, il terzo di riproduzioni fotografiche) si tenne a Madrid nel 1976. Le relazioni illustrano numerosi aspetti letterari ed artistici del commento, ma lasciano numerosi punti oscuri: l'attività di studio sull'opera di Beato può dirsi ancora in fase iniziale. L'unica edizione critica disponibile, quella del Sanders, risale al 1930 ed è assolutamente inadeguata; sulla spinta del congresso, è stato costituito un «Grupo de estudios Beato de Liébana» che si pone come primo obiettivo un'edizione critica più valida. Nel primo volume si segnalano, fra gli altri, i contributi di C. Crespo (il ms. di Tábara dell'Archivo Histórico Nationale) e di G. de Andrés (i quattro mss. dell'Escorial e quello di Guadalupe). Il terzo vol. è dedicato alle illustrazioni. 18 rapports et 8 communications concernant le Beatus, le cadre historique, le climat culturel, le climat spirituel de l'oeuvre et son illustration. Parmi les contributions analysées par J.M. Hoppe («Scriptorium» 41 1987 295-310) et regroupécs selon le clivage texte/illustration: C. Sánchez Albornoz; L. Vázquez de Parga Iglesias; J. Gil; Y. Christe; S. Alvárez Campos; J. Fontaine; M.C. Díaz y Díaz; A. Millares Cado; A.M. Mundó; P.K. Klein; J. Williams; O.K. Werkmeister
Riduci
Recensioni e segnalazioni
Argomenti e indici Scheda N: 10 - 6602; 2 - 4253; 5 - 5925; 6 - 6753
Permalink: http://www.mirabileweb.it/mel/actas-del-simposio-para-el-estudio-de-los-códices-/250686
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After Manuel Cecilio Díaz y Díaz . Atti della giornata di studio (Lisbona, 23 gennaio 2015) Spoleto (Perugia), Centro italiano di studi sull'Alto Medioevo (CISAM) 2016 (ISBN 978-8868090999) pp. 66 (Estratti dagli «Studi medievali» 18)ISBN: 978-8868090999
Argomenti e indici Scheda N: 37 - 12190
Permalink: http://www.mirabileweb.it/mel/after-manuel-cecilio-díaz-y-díaz-atti-della-giorna/691648
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After Manuel Cecilio Díaz y Díaz . Atti della giornata di studio (Lisbona, 23 gennaio 2015) praef. Paulo Farmhouse Alberto , Spoleto (Perugia), Fondazione Centro italiano di studi sull'Alto Medioevo (CISAM) 2016 (ISBN 978-8868090999) pp. 245-311 (Estratti dagli «Studi medievali» 18)ISBN: 978-8868090999
Abstract
Il volume raccoglie gli atti seminariali di una giornata di studio organizzata a Lisbona il 23 gennaio 2015 e incentrata sulla figura di M.C. Díaz y Díaz (1924-2008). I saggi esaminano nel dettaglio la produzione scientifica dell'illustre accademico spagnolo, dai suoi primi lavori sulla storia della lingua latina e sull'alto medioevo ispanico fino alla pubblicazione di importanti cataloghi di manoscritti e repertori bibliografici - ancora oggi strumenti indispensabili per la storia della cultura e delle istituzioni spagnole nel medioevo -, e narrano episodi del magistero di Díaz y Díaz, legato alle Università di Salamanca, Santiago di Compostella e Lisbona, attraverso le parole dei suoi allievi (tra cui C. Codoñer e R. Furtado) e degli antichi collaboratori (come A.A. Nascimento). Si segnalano a parte i saggi di C. Codoñer, F. Santi, J. Carracedo Fraga - M.E. Vázquez Buján, R. Furtado e A.A. Nascimento. (Luca Villani)
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Argomenti e indici Scheda N: 38 - 12554
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Paulo Farmhouse Alberto After M.C. Díaz y Díaz (Lisbona, 23 gennaio 2015) SM 57 (2016) 245-6
Abstract
Premessa alla raccolta di interventi che seguono nella rivista (segnalati a parte) e dedicati alla figura dello studioso scomparso. I diversi articoli nascono dalla giornata di studio tenutasi a Lisbona nel 2015 in occasione della pubblicazione del volume
Wisigothica. After M.C. Díaz y Díaz Firenze 2014 (cfr. MEL XXXVIII 13723) e dell'acquisizione della biblioteca personale di Díaz y Díaz da parte della Facoltà di lettere dell'Università di Lisbona. Sono stati in seguito ripubblicati nel volume
After Manuel Cecilio Díaz y Díaz. Atti della giornata di studio (Lisbona, 23 gennaio 2015) Spoleto (Perugia) 2016 (cfr. MEL XXXVIII 12554).
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Argomenti e indici Scheda N: 39 - 10729
Permalink: http://www.mirabileweb.it/mel/-after-m-c-díaz-y-díaz-(lisbona-23-gennaio-2015)/717078
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Paulo Farmhouse Alberto Gli studi mediolatini nell'area iberica: bilancio e prospettive in La situazione degli studi sul medioevo latino . In memoria di Peter Stotz, a vent'anni da un incontro a Zurigo, con la biografia dello studioso cur. Agostino Paravicini Bagliani - Francesco Santi , Firenze, SISMEL. Edizioni del Galluzzo 2022 (MediEVI. Series of the Società Internazionale per lo Studio del Medioevo Latino 34) pp. XI-133, 35-44
Abstract
Un primo importante impulso alla nascita di una comunità scientifica dedita alla filologia mediolatina, in area iberica, fu dato da M.C. Díaz y Díaz e, successivamente, dai suoi primi discepoli A.A. Nascimento, C. Codoñer Merino, e da C. Cardelle de Hartmann, che ha raccolto l'eredità di P. Stotz a Zurigo. Da quei primi passi è nata una fiorente attività scientifica, con importanti gruppi di ricerca, i cui risultati restano tuttavia confinati in ambito accademico. Nell'istruzione secondaria infatti, sia in Spagna sia in Portogallo, sono del tutto assenti contenuti specifici di latino medievale e i maggiori sforzi sono rivolti a preservare l'insegnamento della lingua greca e latina. Non sorprende, quindi, che le edizioni o le traduzioni di testi medievali non trovino l'accoglienza di un pubblico molto ampio, a eccezione di quelle opere che incontrano gli interessi regionali, l'identità territoriale e l'amor di patria. Ciò nonostante, i progressi raggiunti nell'ultimo decennio, con le difficoltà comuni a tutte le discipline umanistiche, lasciano sperare che gli studi sul mediolatino possano ancora evolversi e migliorare. (Francesca Artemisio)
Riduci
Argomenti e indici Scheda N: 44 - 8813
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Juan Ignacio Alonso Campos I Semana Internacional de Estudios Visigóticos. Madrid-Toledo-Alcalá de Henares. Octubre del 1985 QCat 7 (1985) 527-41
Abstract
Si ricordano i seguenti interventi: H.J. Diesner
Einige Aspekte über Isidor von Sevilla ; J.M. Pérez-Prendes
Rasgos de afirmación de la identidad visigótica desde Atanarico ; R. Gibert
El Habeas Corpus visigodo ; C. Petit
Iglesia y Justicia en el Reino de Toledo ; J. Fontaine
Grammaire sacrée et grammaire profane: Isidore de Séville devant l'exégèse biblique ; B. Saitta
I Visigoti negli «Historiarum Libri» di Gregorio di Tours ; M. Rouche
Brunehaut, wisigothe ou romaine ? ; P. Cazier
Les «Sentences» d'Isidore de Séville et le IVe Concile de Tolède ; A Ferreiro
The Omission of St Martin of Braga in the «Chronicon» of John of Biclaro and the Minutes of the Third Council of Toledo ; A. García Moreno
El campesino hispanovisigodo entre los bajos rendimientos y catástrofes naturales: su incidencia demográfica ; R. Collins
The Autobiographical Works of Valerius of Bierzo: Their Structure and Purpose ; D. Claude
Notas sobre la destrucción del Reino Visigodo ; M. Reydellet
La signification du Livre IX des Etymologies (érudition et actualité); C. Codoñer El orígin de los diccionarios: el libro X de Etymologías ; M. Díaz y Díaz A propósito de unos himnos litúrgicos de época visigoda ; S. Teillet, Genre et style de l'Historia Wambae ; J. Orlandis Abades y Concilios en la Hispania visigótica ; A. Linage Conde EI Monacato Visigodo hacia su benedictinización . Riduci
Argomenti e indici Madrid, Congressi Benedettini Biblia sacra, FORTLEBEN Concili e sinodi Grammatica Gregorius Turonensis episcopus n. 30-11-538/539, m. 594 ca. Iohannes Biclarensis abbas n. 540 ca., m. 621 Isidorus Hispalensis episcopus n. 560 ca., m. 4-4-636 Iulianus Toletanus archiepiscopus n. 642, m. 6-3-690 Ius civile Liturgia Martinus Bracarensis episcopus n. 510/520, m. 20-3-580 Monachesimo e ordini religiosi Storia dei regni e delle entità politiche territoriali Storiografia Toledo III (589), Concili e sinodi Toledo IV (633), Concili e sinodi Valerius Bergidensis n. 620/625, m. 695
Studiosi: Cazier, Pierre Claude, Dietrich Codoñer Merino, Carmen Collins, Roger Díaz y Díaz, Manuel Cecilio Diesner, Hans-Joachim Ferreiro, Alberto Fontaine, Jacques García Moreno, Luís Agustín Gibert, Rafael Linage Conde, Antonio Orlandis Rovira, José Pérez-Prendes y Muñoz de Arraco, José Manuel Petit, Carlos Reydellet, Marc Rouche, Michel Saitta, Biagio Teillet, Suzanne
Scheda N: 9 - 5242
Permalink: http://www.mirabileweb.it/mel/-i-semana-internacional-de-estudios-visigóticos-ma/132819
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Jesús Alturo i Perucho La escritura visigótica. Estado de la cuestión in Tagung des Comité international de paléographie latine Wien-Köln, Böhlau 2004 =AD 50 (2004) 347-86
Abstract
L'A. rileva come i notevoli progressi realizzati nello studio della scrittura visigotica negli ultimi cinquant'anni, siano tutti frutto di impulsi precedenti, dalla sua prima identificazione come tipo scrittorio fatta da coloro stessi che la utilizzavano, ai lavori di studiosi del Rinascimento e dell'Illuminismo come C. Rodríguez,
Bibliotheca universal de la polygraphia española (completato e pubblicato da Blas Antonio Nasarre), A.M. Burriel e P.E. de Terreros y Pando (
Paleografía española 1758) e P. A. Merino de Jesucristo (
Escuela de leer letras cursivas antiguas y modernas desde la entrada de los godos en España hasta nuestros tiempos 1780), che studia la corsiva visigotica di per se stessa e non solo in vista della sua lettura. Lavori tesi soprattutto a stabilire l'origine romana di questa scrittura, a definirne cronologia e varietà locali e a spiegare i motivi della sua scomparsa. Nel XIX sec. si trovano la
Paleografía visigoda (1919) di J. Muñoz y Rivero, che fa il punto sulle conoscenze accumulate fino ad allora, mentre paleografi stranieri iniziano ad interessarsi alla scrittura visigotica (Delisle, P. Ewald e G. Loewe), interesse che prosegue in misura sempre maggiore nel sec. successivo, con la raccolta di fac-simile di J.M. Burnam e con l'opera di C.U. Clark e di E.A. Lowe. Seguono i fondamentali lavori di A. Millares Carlo, in cui i codici datati vengono considerati come punto di riferimento per lo studio di questa scrittura. La datazione dei manoscritti in visigotica resta un tema controverso: si ricordano a tale riguardo gli studi di A.M. Mundó (
La datación de los códices litúrgicos visigóticos toledanos 1965), autore di diversi studi sulla morfologia ed origine della visigotica. Sono poi ricordati i lavori di C. García Turza, M.J. Azevedo (in particolare per l'area portoghese), M. Lucas Álvarez, A. Canellas, I. Velázquez, gli studi sulla transizione da scrittura visigotica a carolina esposti durante l'ottavo colloquio internazionale del CIPL a Madrid nel 1987, il lavoro dell'A. sulle varianti regionali. Attualmente, gli studiosi concordano sull'evoluzione della corsiva visigotica dalla minuscola corsiva romana: controversi restano invece altri temi come l'origine della variante rotonda (da situarsi secondo l'A. intorno alla metà del VII sec., in ambiente ecclesiastico: si ricorda a questo proposito il ruolo di Cesario di Arles come vicario apostolico in Spagna) e della visigotica transpirenaica. Infine si segnala la pubblicazione del
Corpus de códices visigóticos di Millares a cura di Díaz y Díaz, Mundó, Ruiz Asencio, Casado e Lecuona: l'A. rileva come sarebbe opportuno includervi tutti i tipi di testimonianze grafiche, compresi i cartulari e le note marginali in visigotica, dando particolare rilevanza all'analisi morfologica della scrittura e all'esame dei caratteri arcaici che resistono nel tempo. Manoscritti citati: Autun, BM, 27 (S. 29) e 107 (S. 129); Verona, Bibl. Capitolare, LXXXIX; Paris, BNF, lat. 2269 e 4667; Madrid, BN, 10110. (Emanuela Terravecchia)
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Argomenti e indici Paleografia Caesarius Arelatensis episcopus n. 470 ca., m. 27-8-542
Studiosi: Burnam, John Miller Burriel, Andrés Marcos Canellas López, Ángel Casado Quintanilla, Blas Clark, Charles Upson Delisle, Léopold-Victor Díaz y Díaz, Manuel Cecilio Ewald, Paul García Turza, Claudio Lecuona Ribot, Enrique Loewe, Gustav Lowe, Elias Avery Lucas Álvarez, Manuel Merino, Andrés de Jesucristo Millares Carlo, Agustín Mundó i Marcet, Anscari Manuel Muñoz y Rivero, Jesús Nassarre y Ferriz, Blas Antonio Rodríguez, Cristóbal Ruiz Asencio, José Manuel Santos, Maria José de Azevedo Terreros y Pando, Esteban de Velázquez Soriano, Isabel
Manoscritti
Autun, Bibliothèque Bussy-Rabutin (Bibliothèque Municipale), S 29 (27) Autun, Bibliothèque Bussy-Rabutin (Bibliothèque Municipale), S 129 (107) Madrid, Biblioteca Nacional de España, Ms. 10110 Paris, Bibliothèque Nationale de France, lat. 2269 Paris, Bibliothèque Nationale de France, lat. 4667 Verona, Biblioteca Capitolare, LXXXIX (84) Scheda N: 28 - 11726
Permalink: http://www.mirabileweb.it/mel/-la-escritura-visigótica-estado-de-la-cuestión/509920
Giulia Ammannati (ed. comm.) Paulo Faustinus. Nuove letture e note linguistiche da una pizarra del VII secolo ASNP 5, 2 (2010) 537-54
Abstract
L'A. presenta l'edizione e il commento di un'epistola, graffita su una lastra di ardesia (pizarra), dell'inizio del VII sec. ritrovata a Barrado in Spagna. Lo studio si articola in quattro punti nei quali l'A. offre nuove proposte di interpretazione della parola
oliballa (rigo 3a) e del verbo
[d]ecortices ( rigo 1b) e delle frasi
Et vide [il]las tegolas, car actritas sunt de fibola, quo[m]odo ego ipsas demisi (righi 1b-3b) e
Illum Meracium manda [d]e Tiliata venire ut aiutet (t)ibi; unum quina[rium] des, et unum at Mancio nostro. Iriola Pesitula at illa Amma at Na [...] [...f?]oris dirige pro die sto (righi 3b-6b). La
pizarra è stata edita da M.C. Díaz y Díaz in
Antología del latín vulgar Madrid 1962 p. 211; da M. Gómez Moreno in
Documentación goda en pizarra M adrid 1966 pp. 32-4; da Á. Canellas López
De diplomática hispano-visigoda: colección documental «Revista de historia Jerónimo Zurita» 33-34 (1979) 251-418 [341-2]; da I. Velázquez Soriano in
Las pizarras visigoda. Edición crítica y estudio Murcia 1988
= «Antiguedad y cristianismo» 6 (1989) 1-829 (cfr. MEL XIX 5441).
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Argomenti e indici Scheda N: 39 - 10964
Permalink: http://www.mirabileweb.it/mel/paulo-faustinus-nuove-letture-e-note-linguistiche-/709818
José Miguel Andrade Cernadas Algunos apuntes sobre la Vita Rudesindi y los documentos del Tumbo de Celanova in Sub luce florentis calami . Homenaje a Manuel C. Díaz y Díaz cur. Manuela Domínguez García - Juan José Moralejo Álvarez - José Antonio Puentes Romay - Manuel Enrique Vázquez Buján , Santiago de Compostela, Universidade de Santiago de Compostela, Servicio de Publicacións e Intercambio Científico 2002 (Universidade de Santiago de Compostela. Homenaxes) pp. 676, 270-7
Abstract
Nell'ambito delle fonti scritte necessarie per intraprendere
... Leggi tutto Nell'ambito delle fonti scritte necessarie per intraprendere lo studio del monastero di Celanova, in Galizia, tra il momento della sua fondazione e la fine del secolo XII un ruolo fondamentale è occupato dalla
Vita Rudesindi (BHL 7352), riguardante la vita e i miracoli del fondatore del monastero di Celanova. L'opera fu redatta da Ordoño, monaco del monastero di Celanova, prima del 1172, ed è stata recentemente pubblicata da M.C. Díaz y Díaz con la collaborazione di M.V. Pardo Gómez e D. Vilariño Pintos (
Ordoño de Celanova. Vida y Milagros de San Rosendo A Coruña 1990). Nella seconda metà del secolo XII, lo scriptorium del monastero di Celanova intraprese un intenso lavoro di trascrizione dei documenti, riuniti successivamente nel Cartulario di Celanova, principale fonte di informzione documentaria del monastero per i secoli X-XII. Il saggio prende in esame le informazioni fornite da entrambe le fonti, la
Vita e i documenti, giungendo così a confermare la veridicità delle situazioni raccontate nella
Vita . (Sabina Piscopo)
Riduci
Argomenti e indici Scheda N: 24 - 2943
Permalink: http://www.mirabileweb.it/mel/-algunos-apuntes-sobre-la-vita-rudesindi-y-los-doc/437760