Scheda TETRA
Itinerarium Antonini Placentini
Riferimenti
Repertorium
vol. II p. 376; Te.Tra. vol. I p. 227-37
Berlin, Staatsbibliothek zu Berlin - Preußischer Kulturbesitz, lat. 8° 32
Bern, Universitätsbibliothek. Burgerbibliothek (Bibliotheca Bongarsiana), 582 , ff. 76r-96v mutilo alla fineBruxelles, KBR (olim Bibliothèque Royale «Albert Ier»), 2921-22 (7480) , ff. 53r-68vCittà del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Vat. lat. 636 A Liège, Bibliothèque de l'Université, 243 (720) London, British Library, Add. 15219 Madrid, Biblioteca Nacional de España, Res. 36 , ff. 15r-48rMünchen, Bayerische Staatsbibliothek, Clm 19149 Paris, Bibliothèque Nationale de France, lat. 2335 Paris, Bibliothèque Nationale de France, lat. 4226 Paris, Bibliothèque Nationale de France, lat. 4806 Paris, Bibliothèque Nationale de France, lat. 4847 Paris, Bibliothèque Nationale de France, lat. 12277 , ff. 44r-52rPérigueux, Archives Départementales de la Dordogne, Cadouin 172 (21) Piacenza, Biblioteca e Archivio Capitolare del Duomo, 139 Reims, Bibliothèque d'Etude et du Patrimoine (Bibliothèque Carnegie; olim Bibliothèque Municipale), 1321 (K. 755) Rouen, Bibliothèque Jacques Villon (olim Bibliothèque Municipale), A. 214 (469) Sankt Gallen, Stiftsbibliothek, 133 , pp. 602-657Wien, Österreichische Nationalbibliothek, 2432 Zürich, Zentralbibliothek, Rh. 73 (440) , ff. 30r-43vZwettl, Bibliothek des Zisterzienserstifts, 310 , ff. 73v-81vTradizione del testo: P. Geyer divide i 21 testimoni dell''opera (tre dei quali oggi irreperibili) in due gruppi, che corrispondono a due recensioni; le sigle riprodotte sono quelle dell''edizione Milani. La prima edizione moderna di quest''opera poco controllata sul piano linguistico è quella di Tobler: egli curò tre testi, il primo basandosi su. ms. Sankt Gallen, Stiftsbibliothek 133 (G, unico ms. allora noto che riportava l''ordine esatto dei primi capitoli), il secondo e il terzo riproducendo il ms. Wien, ÖNB 2432 (V, che considerava portatore di una redazione diversa) e l''epitome del cod. di Périgueux. Molinier la integra con un ulteriore testo testo critico basato su V, sul ms. Parigino lat. 4847 (E), sul ms. Piacenza, BC 139 (K) e su un altro codice di Piacenza oggi perduto. Entrambi riconoscono la validità di G, ma tendono a rifiutarlo ogni volta che presenti forme non conformi al latino classico. L''utilizzo del ms. Zürich, Zentralbibliothek 73 (R, che presenta stessa forma redazionale e linguistica di G) da parte di Gildemeister dimostra che i presunti errori di G risalgono in gran parte alla prima stesura del testo. Gildemeister basa il testo critico su G ed R; i mss. Bruxelles, BR, 2922 (D), Bern, Burgerbibl. 582 (B) e München, BS, Clm 19149 (M) appartengono alla redazione carolingia rimaneggiata, che si accorda ora con G e ora con R e non è ritenuta determinante nella selectio , mentre V e altri mostrano un ulteriore rifacimento. Gildemeister regolarizza comunque i solecismi più grossolani; lo studio linguistico fu effettuato dal Geyer, il quale propose uno stemma (riguardante la fase antica della tradizione) e un''edizione. Geyer propone il testo della recensio prior (GR) seguito da quello della recensio altera (BDM), utilizzando la lezione della seconda come discrimine per la selectio nella prima. G è più arcaico e conservativo; R ha meno lacune, ma non è necessariamente copia più accurata, perchè ha regolarizzazioni. Perciò l''ultimo editore (Milani) pubblica in un''edizione diplomatica G ed R in sinossi, e l''edizione critica della recensio altera collazionandone i 16 mss. conservati ed individuando precise relazioni tra essi, in uno stemma che è dunque complementare a quello del Geyer (che contiene qualche errore, come l''appartenenza di G ed R al medesimo ramo: R infatti mostra affinità con la recensio altera e si potrebbe pensare a un isolamento di G. Altrettanto difficile è individuare con certezza errori d''archetipo in una tradizione così mobile dal punto di vista linguistico. Lo stemma della Milani riconosce un''ulteriore redazione (?) che è frutto di un processo sistematico di revisione; tuttavia spesso ? ha lezioni più prossime alla recensio prior e citazioni riportate in modo più conservativo rispetto agli altri mss. dell''altera. La linea di ricerca deve procedere verso l''identificazione definitiva del numero e della forma delle redazioni e verso la pubblicazione di un testo coerente e utilizzabile. (da Te.Tra I, scheda a cura di Paolo Chiesa)Bibliografia filologica: Celestina Milani, Itinerarium Antonini Placentini. Un viaggio in Terra Santa del 560-570 d.C. , Milano 1977; ANTONINI PLACENTINI Itinerarium , ed. Johann Gildemeister, Berlin 1889; P. Geyer, Kritische und sprachliche Erläuterung zu Antonini Placentini Itinerarium , Augsburg 1892; P. Geyer, Itinera Hierosolymitana saeculi IIII-VIII , Wien 1898 (CSEL 39), pp. 159-218; T. TOBLER - A. MOLINIER, Itinera Hierosolymitana et descriptiones Terrae Sanctae , Genève 1879 pp. XXV-XXX, 89-138, 360-382; T. Tobler, De locis sanctis quae perambulavit Antoninus martyr , Sankt Gallen 1863Risorse esterne collegate TETRA_039_Itinerarium Antonini Placentini - Siglario TETRA_040_Itinerarium Antonini Placentini - stemma ed. Milani TETRA_041_Itinerarium Antonini Placentini - stemma Geyer
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