Scheda TETRA
Alcuinus n. 730/735, m. 19-5-804
Expositio in sancti Pauli epistolam ad Hebraeos
Riferimenti
CALMA
vol. I 2 p. 150; CSLMA vol. II p. 375-7; Stegmüller n. 1099, 1974 + Suppl.; Te.Tra. vol. II p. 59-64
Bamberg, Staatsbibliothek, Bibl. 89 (B.II.20) , ff. 214-231 rec. betaEinsiedeln, Stiftsbibliothek, 182 (Msc. 414; Fol. Nr. 37) , pp. 49-164Fulda, Hessische Landesbibliothek, Aa 15 , ff. 144r-212rLondon, British Library, Burney 42 Montecassino (Frosinone), Archivio dell'Abbazia (Biblioteca Statale del Monumento Nazionale), 48 , pp. 408-476München, Bayerische Staatsbibliothek, Clm 27031 , ff. 286v-319vOrléans, Médiathèque (olim Bibliothèque Municipale), 85 (82) II, pp. 161-257Oxford, Bodleian Library, Bodl. 689 (S.C. 2530) Paris, Bibliothèque Nationale de France, lat. 1763 Paris, Bibliothèque Nationale de France, lat. 2393 Paris, Bibliothèque Nationale de France, lat. 3788 Paris, Bibliothèque Nationale de France. Bibliothèque de l'Arsenal, 471 (618 T.L.) Rouen, Bibliothèque Jacques Villon (olim Bibliothèque Municipale), U. 36 (1390) Sankt Gallen, Stiftsbibliothek, 100 , pp. 245-324Vendôme, Bibliothèque du Parc Ronsard (olim Bibliothèque Municipale), 129 Wien, Österreichische Nationalbibliothek, 1247 excerpta Tradizione del testo: Le tre Expositiones di Alcuino sulle lettere a Tito, a Filemone (la fonte è Gerolamo) e agli Ebrei (la fonte è Giovanni Crisostomo) sono riunite nel cod. Einsiedeln, Stiftsbibliothek 18 sotto un''unica titolatura (Alchuini tractatus in epistolas ad Titum, Philemonem et Hebraeos ); il ms. è testimone unico per Tito e Filemone, mentre il commento sull''epistola agli Ebrei è tramandato in numerosi codd. (l''elenco è quello della Clavis , integrato e sistematizzato). Tra essi solo il ms. di Einsiedeln e il Vindobonense 1247 lo attribuiscono ad Alcuino; i mss. Bamberg, Staatsbibliothek, Bibl. 89 (B II 20) e London, British Library, Burney 42 lo tramandano adespoto; i mss. Montecassino 48 e Parigino 2393 lo attribuiscono a Claudio di Torino, mentre in tutti gli altri è assegnato all''Ambrosiaster. L''editio princeps è quella di F. Forster, riprodotta nella PL, con la segnalazione delle varianti e aggiunte di Alcuino rispetto alla fonte. Spesso il commentario è incompleto, ma anche nei codd. più estesi e nel Vindobonense (excerpta ) l''esposizione si arresta comunque al v. 10,39. La mancanza di accenni, anche nella tradizione indiretta, fa ipotizzare una perdita precocissima della sezione mancante o l''incompiutezza dell''esposizione (dovuta forse alla morte di Alcuino). Nulla si sa (manca una prefazione) delle circostanze compositive; la ridotta circolazione dei commenti sulle lettere a Tito, a Filemone (e anche agli Efesini) fa pensare a un progetto di commento a s. Paolo occasionale e non organico. Il commento alla lettera agli Ebrei deve la sua sopravvivenza alla lacuna di questa epistola nei commentari che circolano sotto il nome di Ambrogio, lacuna che venne supplita con Alcuino (per questo si può pensare anche a poligenesi). L''Expositio sulla lettera agli Ebrei è inclusa integralmente nei commenti corrispondenti di Claudio di Torino e Rabano Mauro. Rabano cita anche Tito e Filemone, dunque disponeva dell''Einsiedelnense o di un suo stretto parente; Rabano modifica alcune lezioni in cui l''Einsiedelnense si discosta dalla fonte Gerolamo. È possibile che si tratti di sue emendazioni, ma anche che egli disponesse di una copia diversa, esente da corruttele presenti nell''Einsiedelnense. Il Vindobonense è fondamentale perchè, conoscendo l''attribuzione, potrebbe avere copiato dal ms. di Einsiedeln o da un testimone alla sua stessa altezza. I testimoni per cui è chiarito un rapporto genealogico sono i mss. tardi (XI-XII sec.) Arsenal 471, Rouen 1390 e Parigi, BN 3788 (che selezionano I, 1-12, con stessa titolatura e in contesto simile) e il Cassinese 48 e il Parigino lat. 2393 che attribuiscono il commento a Claudio (imparentati secondo M. Ferrari). Il ms. di Bamberga (che si arresta a 3,10) potrebbe in realtà contenere il commento di Aimone di Auxerre (stesso incipit di Alcuino), come anche il ms. di Vendôme; la parentela tra i due deve essere verificata. (Da Te.Tra II, scheda a cura di Rossana Guglielmetti)Bibliografia filologica: - S. Cantelli, L''esegesi al tempo di Ludovico il Pio e Carlo il Calvo , in Giovanni Scoto nel suo tempo. L''organizzazione del sapere in età carolingia. Atti del 24 Convegno del Centro italiano di studi sulla spiritualità medievale, Todi, 1987 , Spoleto 1989, pp. 260-336; - M. Ferrari, Note su Claudio di Torino «episcopus ab ecclesia damnatus» , «Italia Medievale e Umanistica» 16 (1973), pp. 291-308; - E. Riggenbach, Historische Studien zum Hebräebrief , 1: Die ältesten lateinischen Kommentare zum Hebräebrief , Leipzig 1907 (Forschungen zur Geschichte des Neutestamentlichen Kanons und der Altkirchlichen Literatur 8,1), pp. 18-25; - Froben Forster, Beati Flacci Albini seu Alcuini abbatis (...) opera , Ratisbonae 1777 = PL 100, 1007-83
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