Scheda TETRA
Alcuinus n. 730/735, m. 19-5-804
Compendium in Canticum Canticorum
inc. Vox Synagogae - Osculetur me osculo oris sui. Tangat me dulcedine praesentiae suae, quam saepius a prophetis promissam audivi expl. quia continua visione te nequeo cernere, saltim crebra visitatione me consolari memento
Riferimenti
CALMA
vol. I 2 p. 146; CPL n. 1220; CSLMA vol. II p. 116-9; Díaz y Díaz n. 134; Stegmüller n. 464, 1092 + Suppl. 5266-5267; Te.Tra. vol. II p. 41-50; (ed. rif.) Guglielmetti Commento (2004) pp. 117-80
Arras, Médiathèque de l'Abbaye Saint-Vaast (olim Bibliothèque Municipale), 235 (1079) I, ff. 1r-14v con carm.Avranches, Bibliothèque Municipale «Edouard Le Héricher», 109 I, ff. 37-47Bamberg, Staatsbibliothek, Bibl. 14 (A.I.41) I, ff. 1r-27vBamberg, Staatsbibliothek, Bibl. 22 (A.I.47) , ff. 5r-17vBarcelona, Arxiu Capitular de la Catedral (Biblioteca del Cabildo), Còdexs 64 , ff. 315ra-320vbBerlin, Staatsbibliothek zu Berlin - Preußischer Kulturbesitz, theol. lat. 4° 167 , ff. 73r-88rexcerpta Bern, Burgerbibliothek, A. 94. 2 , ff. 6v-18r incompletoBologna, Biblioteca Universitaria, 1695 (lat. 877) , ff. 74r-84vBruxelles, KBR (olim Bibliothèque Royale «Albert Ier»), 10611-14 (1374) , ff. 76v-83rCittà del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Pal. lat. 76 , ff. 17r-20rCittà del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Reg. lat. 69 , ff. 70r-v, 94r-110v f. 70r-v carm. tra le lettere di AlcuinoCittà del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Vat. lat. 6808 , ff. 140r-150rEl Escorial, Real Biblioteca de San Lorenzo de El Escorial, b.IV.17 , ff. 40v-61r con carm.Fulda, Hessische Landesbibliothek, Aa 2 , ff. 72r-76r incompletoKassel, Universitätsbibliothek Kassel - Landesbibliothek und Murhardsche Bibliothek der Stadt Kassel, Theol. 2° 105 , ff. 122va-130vaKöln, Historisches Archiv der Stadt Köln (Stadtarchiv), Best. 7020 (Handschriften - W*) 12 , ff. 65r-99rLondon, British Library, Royal 5.E.XIX , ff. 37r-46rMetz, Médiathèque Verlaine (olim Bibliothèque Municipale; Médiathèque «Le Pontiffroy»), 1212 , ff. 409v-433vMons, Bibliothèque Centrale de l'Université de Mons-Hainaut (olim Bibliothèque Publique de la Ville; deinde Bibliothèque de l'Université de l'Etat), Fonds anciens 2/225 II, ff. 78r-98rParis, Bibliothèque Mazarine, 691 , ff. 115v-126vParis, Bibliothèque Nationale de France, fr. 2452 IV, ff. 85v-100vParis, Bibliothèque Nationale de France, lat. 3630 , ff. 33r-38vParis, Bibliothèque Nationale de France, lat. 5577 , ff. 137r-155rParis, Bibliothèque Nationale de France, lat. 9520 II, ff. 87r-100rParis, Bibliothèque Nationale de France, lat. 11997 , ff. 142r-152vParis, Bibliothèque Nationale de France, lat. 13196 , ff. 56r-79rRoma, Biblioteca Alessandrina (Universitaria), 98 , ff. 222r-235rRouen, Bibliothèque Jacques Villon (olim Bibliothèque Municipale), A. 292 (26) , ff. 34r-47v con carm.Rouen, Bibliothèque Jacques Villon (olim Bibliothèque Municipale), A. 353 (160) , ff. 129r-143rSankt Gallen, Stiftsbibliothek, 1398a Venezia, Biblioteca Nazionale Marciana, lat. II. 69 (2196) , ff. 2r-36r come glossa a GiustoWolfenbüttel, Herzog August Bibliothek, Gud. lat. 148 (4452) , ff. 82v-98rTradizione del testo: Il Compendium è stato pubblicato in due versioni nella Patrologia Latina : in una redazione più ampia all''interno dell''opera di Alcuino in PL 100 (testo di F. Forster, ripreso dall''edizione di Young-Junius) e in PL 83 (testo di F. Arévalo) tra le appendici spurie all''opera di Isidoro (attribuzione suggerita dal ms. di riferimento, parente stretto del ms. Escorial b.IV.17 [E ], dove il Compendium segue i Synonima di Isidoro senza titolatura propria). Il testo originale è in realtà quello di PL 83; la recensio longior è attestata solo dal perduto ms. usato da Young. La tradizione manoscritta è formata da 28 testimoni (una decina sono anteriori alla metà del IX sec.), ma il numero diventa di 62 calcolando quelli perduti ma presupposti dallo stemma. Generalmente l''esposizione è anonima; solo Pm e M la attribuiscono a Beda. 8 mss. la attribuiscono ad Alcuino: A , P (titolatura più recente), Pi , L , Ro (di mano più recente), B , Be e Bu . Alcuni testimoni tramandano altri scritti alcuiniani: Pi e V hanno molte opere, A colloca il compendio tra l''Expositio in Genesim e il De fide sanctae Trinitatis , F trasmette il De baptismi caerimoniis e l''Orthographia , Bu colloca il commento dopo l''Expositio in Ecclesiasten ; solitamente però il compendio circola in miscellanee con testi di provenienza varia. L''archetipo Ω era in pessimo stato: alcuni errori sono insanabili, per altri si può ipotizzare una stesura non ancora compiuta da parte dell''autore (materiali tratti dalle fonti ma non ancora ricondotti a coerenza sintattica e di senso). Anche l''assenza di una prefazione o di un''epistola dedicatoria sostiene questa ipotesi; è invece meno probabile che un secondo redattore abbia lavorato su materiale predisposto da Alcuino. Dall''archetipo discendono tre famiglie: α è la più numerosa ma anche la più corrotta. È identificata da una sola corruttela: la lacuna dell''esegesi ad un versetto. Poichè si tratta di materiale tratto da una fonte secondaria (Giusto di Urgell), si deve escludere sicuramente l''ipotesi che il passo sia interpolato nelle altre famiglie. Il subarchetipo β è in parte dubbio, ma probabile: infatti gli errori che lo individuano sono per lo più omissioni che non possono dipendere da contaminazione nè da poligenesi. Le altre sottofamiglie sono accertate. In γ è particolare il ms. Me , che è interpolato con elementi tratti da Beda. Dal sottogruppo ι proviene il ms. che ha dato origine al commento anonimo Vox antiquae ecclesiae (sigla Vox ), una delle principali fonti di tradizione indiretta del compendio perchè lo ricopia quasi integralmente.ρ e σ , identificate con sicurezza, hanno un testo più accurato; hanno però avuto poca fortuna. Nella tradizione dell''Expositio la contaminazione è massiccia: circa metà dei codd. presenta anomalie: reintegro di vocaboli assenti nella famiglia di appartenenza, accostamento di varianti estranee e inserimento di didascalie. Il commento ha ampia tradizione indiretta. Come detto,Vox lo utilizza ampiamente; Aimone di Auxerre parafrasa Alcuino, utilizzando più materiali di Beda, ma non è identificabile la famiglia da cui Aimone trae la dozzina di citazioni dirette. Rabano Mauro cita nel De rerum naturis , dell''841, una cinquantina di interpretazioni alcuiniane da un testo γ ; la Glossa Ordinaria contiene una trentina di citazioni, probabilmente tratte da fonti diverse. La tradizione indiretta offre buone lezioni: esse possono derivare da una linea di trasmissione anteriore all''archetipo, o essere frutto di congettura. (Da Te.Tra II, scheda a cura di Rossana Guglielmetti)Bibliografia filologica: Alcuino, Commento al Cantico dei Cantici, e i commenti anonimi Vox ecclesie e Vox antique ecclesie, ed. critica a cura di R. Guglielmetti, Firenze 2004; F. Arévalo, Sancti Isidori Hispalensis episcopi opera omnia denuo correcta et aucta... , Roma 1797-1803 = PL 83, 1119-32; Froben Forster, Beati Flacci Albini seu Alcuini abbatis (...) opera , Ratisbonae 1777 = PL 100, 639-64Gilberti Foliot episcopi Londinensis Expositio in Canticum canticorum, una cum Compendio Alcuini; nunc primum e bibliotheca regia in lucem prodiit, opera et studio Patricii Junii bibliothecarii regii , Londini, ex typographio regiae majestatis, 1638 (in particolare da p. 275)Traduzioni, commenti, etc. Asma graece, canticum latine In canticum canticorum
Risorse esterne collegate TETRA_070_Alcuinus, Compendium in Canticum Canticorum - siglario TETRA_071_Alcuinus, Compendium in Canticum Canticorum - stemma
Spoglio inventariale 22- 22. R. Expositio libri proverbiorum secundum Bedam et Canticorum secundum Gregorium et Albinum. Fratris Iohannis lectoris.
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