Scheda TETRA
Beda Venerabilis n. 672/673 ca., m. 26-5-735
Chronica maiora
Riferimenti
CALMA
CCSL CPL MGH Auct. antiq. Te.Tra. CHAP
Berlin, Staatsbibliothek zu Berlin - Preußischer Kulturbesitz, Phillipps 1831 (Rose 128) , ff. 60r-85vBerlin, Staatsbibliothek zu Berlin - Preußischer Kulturbesitz, Phillipps 1832 (Rose 130, Meerm. 718) , ff. 56-78v + 78v-80rChronica sulle sei età del mondoCittà del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Ottob. lat. 67 Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Pal. lat. 1449 , ff. 121r-145vCittà del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Urb. lat. 382 (606) Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Vat. lat. 3852 I, ff. 1r-30vFirenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, Plut. 67.12 Firenze, Biblioteca Nazionale Centrale, Conv. soppr. I.7.46 Firenze, Biblioteca Riccardiana, 410 , ff. 68v-107rLondon, British Library, Harley 6503 Madrid, Biblioteca Nacional de España, Ms. 10224 , ff. 139r-198vMilano, Biblioteca Ambrosiana, D 30 inf. Oxford, Merton College, 88 , ff. 101r-121rParis, Bibliothèque Nationale de France, lat. 13403 Paris, Bibliothèque Nationale de France, n.a. lat. 1615 Sankt Gallen, Stiftsbibliothek, 251 Torino, Biblioteca Reale, Varia 105 Tradizione del testo: La Chronica maiora corrisponde al cap. 66 del De temporum ratione , ma circola frequentemente come testo autonomo nei mss.; costituisce una revisione ed espansione della Chronica minora . È difficile calcolare il numero dei testimoni: quelli del De temporum ratione sono 245 secondo la recensione di C.W. Jones (ed. 1977 del De temporum ratione ), ma non tutti contengono il cap. 66; altri contengono solo la Chronica maiora . Th. Mommsen (ed. MGH) elenca 81 mss., ma ne utilizza solo cinque per la sua edizione (B - Milano, Biblioteca Ambrosiana, D. 30 inf.; F - Berlin, Staatsbibliothek, Phillipps 1831; H - St Gallen, Stiftsbibliothek, 251; O - Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Ottob. 67; R - Paris, Bibliothèque nationale de France, lat. 13403; collaziona anche M - Paris, Bibliothèque nationale de France, n.a.l. 1615). La collazione di Mommsen è accurata, ma evidenzia solo varianti ortografiche; le poche trasposizioni e omissioni non sono probanti per le relazioni tra i testimoni. La situazione non cambia per la sezione dell''opera (a partire dal par. 468) per la quale Mommsen ha ispezionato altri 40 codd. Pochi indizi farebbero pensare alle due classi in cui Jones ha suddiviso i codd. del De temporum ratione (cfr. scheda a quest''opera) ma per la verifica è necessaria una collazione molto più ampia. Nessun codice è anteriore al IX sec., perciò non è possibile documentare la forma testuale che circolava in Northumbria al tempo di Beda; è impossibile risalire oltre il testo di origine continentale del IX sec., poi ritornato in Inghilterra.Bibliografia filologica: - Bedae Opera de Temporibus , ed. C.W. Jones, Cambridge, MA 1943, pp. 173-291 = CCSL 123B, Turnhout 1977, pp. 263-544;A Hand-List of Bede Manuscripts , Ithaca 1943, pp. 147-48;- Bedae Venerabilis Chronica maiora, ed. Th. Mommsen, MGH, AA 13, pp. 247-327Risorse esterne collegate Clavis Historicorum Antiquitatis Posterioris (CHAP)
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