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Alan Keith Bate La «Vita Sancti Desiderii Episcopi Caturcensis» La riguer et la passion. Mélanges en l'honneur de Pascale Bourgain cur. Cédric Giraud - Dominique Poirel , Turnhout, Brepols 2016 (Instrumenta patristica et mediaevalia. Research on the Inheritance of Early and Medieval Christianity 71) pp. 1024, 167-76
Abstract
La
Vita di san Desiderio di Cahors è conservata in due manoscritti: Paris, BNF, lat. 17002 e København, KB, Thott 136; esistono poi tre copie del secolo XVII di un testo diverso e lacunoso di Wyon d'Hérouval, raccolte nel ms. Paris, BNF, lat. 11762. L'A. si chiede come gestire i codici per l'edizione del testo, visto che i due precedenti editori, Poupardin nel 1900 e Krusch per MGH nel 1957, hanno usato i tre codici in maniera diversa. Dopo avere discusso quelle che secondo l'A. sono le mancanze delle due precedenti edizioni (tra cui il fatto che Poupardin trascuri sovente il ms. di Copenaghen, e che Krusch segua troppo spesso le lezioni tardive che apparivano più coerenti), si prospetta la soluzione di seguire come base il testo del ms. parigino (datato al X secolo ca.) ma di rendere ben evidenti le aggiunte fatte nel sec. XII. Il testo della vita contiene anche tredici miracoli, ma quelli dal settimo in poi sembrano aggiunti in un secondo momento; i miracoli sono ispirati alla
Vita sancti Eligii , usata a profusione anche in altri luoghi per la stesura della
Vita Desiderii insieme alla Bibbia e alle epistole di Girolamo. Il testo nelle due edizioni presenta varie
cruces , queste fonti possono aiutare in modo determinante la ricostruzione di questi passaggi che creano difficoltà. (Elisabetta Bartoli)
Riduci
Argomenti e indici Manoscritti
Scheda N: 38 - 5752
Permalink: http://www.mirabileweb.it/mel/-la-vita-sancti-desiderii-episcopi-caturcensis/705842
Walter Berschin Der heilige Goldschmied. Die Eligiusvita - ein merowingisches Original? MIOeG 118
(2010)
1-7
Abstract
Glaubt, daß die Vita Eligii (MGH SS rer. Merov. 4, 663-741 und Migne PL 87, 479-594) im wesentlichen ein Werk des Audoin von Rouen aus den Jahren 675/680 sei
Riduci
Recensioni e segnalazioni
Argomenti e indici Scheda N: 33 - 455
Permalink: http://www.mirabileweb.it/mel/-der-heilige-goldschmied-die-eligiusvita-ein-merow/613887
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Jean-François Boyer Compétition autour de l'«aurum pagense» dans le royaumes mérovingiens Acquérir, prélever, contrôler. Les ressources en compétition (400-1100) cur. Vito Loré - Geneviève Bührer-Thierry - Régine Le Jan , Turnhout, Brepols 2017 (Haut Moyen Age 25) pp. 366, 127-50
Abstract
L'A. prende in esame alcune monete d'oro dell'epoca merovingia (VI-VII sec.) che sembrano contraddire l'evidenza relativa agli scambi monetari dall'età antica all'alto medioevo: pezzi quasi unici, non usciti da un medesimo conio, sono stati ritrovati, contrariamente a quanto avviene di solito, non all'interno dei tesori, ma isolati e recano il nome del
monetarius , una figura su cui non c'è accordo (il funzionario che sovrintende all'emissione, colui che le forgia, oppure il responsabile del procedimento?). Alcuni studiosi interpretano questa anarchia monetaria come un riflesso della debolezza del potere centrale, ma tra le varie ipotesi spicca quella che collega queste monete alla gestione fiscale: nei singoli luoghi di raccolta delle esazioni veniva emessa la moneta (il dato sembra confermato dall'analisi dei siti intorno a Limoges e da alcune fonti letterarie come l'
Historia Francorum e la
Vita sancti Eligii di Audoino in cui si parla di
publica fiscalis monetae officina ). L'A. condivide l'ipotesi e la avvalora attraverso una serie di esempi che trattano della raccolta dell'
aurum pagense e del conio di questa moneta fiscale, che era estremamente vantaggioso per l'incaricato, perché ne riceveva una parte come compenso. Sulla base di alcune testimonianze, sembra che il ruolo di
monetarius appartenesse a nuclei familiari che cercavano di manterne il privilegio; anche i monasteri, a cui era delegata la raccolta in alcune località, guadagnavano dalla gestione delle imposte, sottraendole alla riscossione dei laici anche grazie a privilegi del re. Verosimilmente monete di questo genere potevano essere usate anche per la gestione d'imposte indirette (diritti doganali, imposte sulle merci). Queste monete, che conservano impresso il nome del luogo e quello del
monetarius , sono uno strumento eccellente per lo studio dell'amministrazione merovingia. (Elisabetta Bartoli)
Riduci
Argomenti e indici Scheda N: 39 - 7904
Permalink: http://www.mirabileweb.it/mel/-compétition-autour-de-l-aurum-pagense-dans-le-roy/711482
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C.A.L.M.A. Compendium Auctorum Latinorum Medii Aevi (500-1500) I 4 Antonius Galatheus-Augustinus de Obernalb cur. Claudio Leonardi - Michael Lapidge - Gian Carlo Garfagnini , adiuv. Chiara Giunti - Elisabetta Guerrieri - Hans Honnacker - Lidia Lanza - Leslie Lockett - Rosalind C. Love - David Matern - Concepción Neira Faleiro - Simona Polidori - Marco Toste - Lorenza Tromboni , Firenze, SISMEL. Edizioni del Galluzzo 2001 pp. 367-522
Abstract
Il rec. indica l'edizione migliore della Vita s. Eligii (BHL 2474) di Audoino di Rouen, pubblicata negli
Acta Sanctorum Belgii e non menzionata nel volume
Riduci
Recensioni e segnalazioni
Argomenti e indici Scheda N: 26 - 13267
Permalink: http://www.mirabileweb.it/mel/c-a-l-m-a-compendium-auctorum-latinorum-medii-aevi/464880