sec. XIV ultimo quarto-XV primo quarto sia sotto il rispetto paleografico che codicologico il prodotto (datato nella bibliografia precedente al sec. XV.1) dovrebbe essere ancora Trecentesco membr. ff. XII, 187, I', ff. 14-196; la numerazione recente a matita parte dal terzo foglio di guardia anteriore, salta un foglio tra 8 e 9, un foglio tra 10 e 11 e numera 197 il f. I'; numerazione antica a penna ad inchiostro rosso sul margine destro superiore in numeri romani, da 11 a 278, con numerose lacune provocate dalla caduta di fogli e posposizioni dovute all'errata collocazione di alcuni fascicoli; i ff. III-XII (numerati 1-10) sono cartacei moderni (sec. XIX); i ff. I-II e I' sono membranacei di recupero da un manoscritto liturgico del sec. XV; fascicoli 1 - 9 (10), 10 - 11 (8), 12 (6), 13 (10), 14 (8), 15 (9), 16 (8), 17 (10), 18 - 19 (4), 20 - 21 (8), 22 (6): il manoscritto è acefalo (ha certamente perduto il fascicolo iniziale), fortemente lacunoso per caduta di singoli fogli e fascicoli, e mutilo (imprecisabile la quantità di materiale perduto). Il fasc. 1 ha i fogli primo, secondo, terzo e nono cartacei di restauro; il fasc. 2 ha il foglio primo e decimo cartacei di restauro; il fasc. 3 ha il terzo foglio cartaceo di restauro; il fasc. 7 ha il sesto foglio cartaceo di restauro; il fasc. 8 ha il settimo foglio cartaceo di restauro; il fasc. 11 è un quinterno privo del bifoglio interno; il fasc. 14 è un quinterno privo del terzo bifoglio; il fasc. 15 era probabilmente un quinterno con un foglio singolo centrale aggiunto al centro e attualmente privo del quinto bifoglio; il fasc. 16 è un quinterno privo del quarto bifoglio; il fasc. 17 ha il sesto foglio cartaceo di restauro; il fasc. 18 è il residuo di un quinterno ed ha il primo foglio cartaceo di restauro; il fasc. 19 ha il secondo foglio cartaceo di restauro; il fasc. 22 è fattizio: è costituito di un foglio singolo + un bifoglio (tutti da uno stesso fascicolo) + un bifoglio proveniente da un fascicolo diverso + un foglio cartaceo moderno di restauro. Nel sec. XIX il manoscritto è stato sottoposto a nuova legatura e ha subito l'inserimento di nuovi fogli cartacei moderni ad integrazione di quelli membranacei andati perduti (operazione basata sulla numerazione antica). La caduta di numerosi fascicoli ha determinato la presenza di numerose lacune. Inoltre alcuni fascicoli, come i fasc. 11 e 20, sono stati collocati fuori posto: l'esatta successione dei fogli è la seguente: ff. 1-108, 117-122, 109-116, 123-175, 184-194, 176-183, 195-196. Dimensioni: 256 x 200; specchio di scrittura: 15 [190] 51 x 23 [68 (13) 68] 28; rr. 31/ll. 30.Scritture e mani : littera textualis Decorato Iniziali semplici; Iniziali filigranate RubricatoLegatura moderna (sec. XIX).Stato di conservazione Il restauro moderno ha provocato errori nella collocazione dei fascicoli (vd. fascicolazione in alto).Ente possessore Arezzo, S. Maria della Misericordia, fraternita (Fraternita dei Laici); Camaldoli (Arezzo), Eremo OSBCam (a. non precisabile) (?)Nomi Gamurrini Gian Francesco, possessore (a. 1899); Mauro Corsi vescovo OSBCam, possessore (sec. XVII)Storia del manoscritto Una nota apposta sul margine inferiore del f. 150v: Ex libro Ecclesiastice ystorie Ugonis de Sancta Maria monaci Sancti Benedicti Floriacensis e aggiunge di seguito la data dell'anno di morte di san Benedetto . Al f. 119r, margine inferiore, (sec. XVII): Frater Maurus Cursius. Al f. 198r annotazione del contenuto del sec. XVII. Sul dorso (sec. XIX): S. Girolamo ed altri. Vite dei S. Padri. MS. Al f. 3r (sec. XIX ex.): Ms. donato da G. F. Gamurrini il 3 luglio 1899. Ai ff. 14r e 196v timbri della Fraternita dei Laici di Arezzo (sec. XIX). Per il codice è stata proposta una provenienza all'Eremo di Camaldoli, per quanto non ci siano sul codice elementi a conforto (vd. Magheri Cataluccio-Fossa, Biblioteca , p. 243 dove però si confondono dati relativi al ms. presente e al ms. 311); in realtà la nota di possesso del Corsi rende più probabile una provenienza fiorentina, che meglio si adatta alla fisionomia codicologica e paleografica del manoscrittoBibliografia BHL , I; PL , 21; BHMs , II p. 262; Magheri Cataluccio-Fossa, Biblioteca , pp. 76, 121, 243, 381, 432; Tabacco Petri Damiani , pp. XX-XXII; Mazzatinti Inventari (1896), VI p. 237; Iter Liturgicum Italicum (1999), p. 10; Mss. med. AR (2003), p. 22, pp. 71-72 scheda nr. 68, tav. LXXXVII, p. 132; Licciardello Consuetudo (2004), p. lxxxiii
numero d'ordine: I
numero d'ordine: II
II. ff. 40va-55vb Hieronymus Stridonius , Vita sancti Hilarionis prol. inc. Scripturus vitam beati Ylarionis monaci habitatorem text., f. 41ra inc. Hylarion igitur ortus vico Tabatha qui circiter quinquaginta Note BHL, I, 579, nr. 3879. numero d'ordine: III
III. ff. 56ra-108vb Rufinus Aquileiensis , Historia monachorum (?) text. inc. Benedictus Deus qui vult omnes homines salvos fieri (1 Tim. 2,4) - Primum igitur tanquam vere fundamentum nostri operis ad exemplum Attribuzioni in rubrica Hieronymus StridoniusNote lacunoso e mutilo; il testo, attribuito a Hieronymus , comprende una scelta di Vitae dell'opera di Rufino di Aquileia , con numerose omissioni e discostandosi dal testo edito in PL 21, 387-462. numero d'ordine: IV
IV. ff. 109ra-122vb Vitae Patrum text. inc. ... inspicit inter quas solam illam propter quam venerat Note Acefalo, lacunoso e mutilo. numero d'ordine: V
V. ff. 123ra-126vb Hieronymus Stridonius , Vita Malchi text. inc. Qui in navali prelio dimicaturi sunt ante in portu Note Nell'incipit il codice ha navili con espunzione della i ed a soprascritto. numero d'ordine: VI
numero d'ordine: VII
numero d'ordine: VIII
numero d'ordine: IX
numero d'ordine: X