Cesare Alzati La Croce: modello gerosolimitano e liturgia ambrosiana RSLR 41
(2005)
389-99
Abstract
Il libro I dell'
Historia Mediolanensis , opera di un chierico ambrosiano solitamente chiamato Landolfo Seniore datata dall'A. agli anni immediatamente successivi al 1075, si chiude con la descrizione del rituale mattinale della
Crucis antiphona . Nei confronti della cerimonia, che caratterizzò l'officiatura ambrosiana del mattutino domenicale e festivo, fino all'Epifania del 1798, la
scientia Ambrosiana manifesta particolare attenzione. Vi dedicò ampio commento l'
Expositio matutini officii sanctae Ambrosianae Mediolanensis ecclesiae , opera scritta sulla scia del clima culturale carolingio e attingendo ampiamente al
Liber officialis di Amalario. Un'accurata illustrazione ne avrebbe poi offerto, prima dell'età moderna, Beroldo nel suo
Ordo et caeremoniae ecclesiae Ambrosianae Mediolanensis , collocabile attorno al 1130. L'A. confronta il rito ambrosiano con quello gerosolimitano descritto da Egeria nella
Peregrinatio : quella che a Gerusalemme era processione
ad crucem a Milano si trasforma in una processione con le croci dalla sacrestia al
chorus , ossia allo spazio oltre i cancelli della pergola, leggermente sopraelevato, dove sorge l'altare. La processione, che ben evidenzia la simbologia di vittoria pasquale, si svolge con tre croci argentee, splendenti per i ceri accesi posti sui tre bracci. Condotte dai lettori tramite un'uscita laterale fuori dall'edificio - dove ancora il buio della notte non è completamente diradato - esse, portatrici di luce, entrano solennemente nella chiesa attraversando le porte regali.
Riduci
Argomenti e indici Scheda N: 27 - 6730
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Shannon O. Ambrose The «Collectio Canonum Hibernensis» and the Literature of the Anglo-Saxon Benedictine Reform Viator 36
(2005)
107-18
Abstract
La
Collectio canonum Hibernensis è una compilazione di florilegi patristici redatta nell'VIII secolo e portata da ecclesiastici bretoni in Inghilterra, dove fu impiegata a vari livelli dai riformatori anglosassoni come fonte di diritto canonico, assumendo una notevole importanza testuale e concettuale nell'elaborazione della riforma benedettina inglese fra il X e l'XI secolo. L'A. esamina le modalità di trasmissione e di diffusione in Inghilterra di tale
Collectio , insieme ad altri testi analoghi quali il
Liber officialis di Amalario, la
Regularis concordia e le
Constitutiones di Oda di Canterbury.
Riduci
Argomenti e indici Scheda N: 28 - 6791
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Anna Aurast Verwandte Feinde. Christliche Vorstellungen von Juden und ihrer Religion in ausgewählten erzählenden und Rechtszeugnissen des frühen Mittelalters Die Wahrnehmung anderer Religionen im früheren Mittelalter. Terminologische Probleme und methodische Ansätze cur. Anna Aurast - Hans-Werner Goetz , Berlin, LIT-Verlag 2012 (Hamburger geisteswissenschaftliche Studien zu Religion und Gesellschaft 1) pp. 208, 169-208
Abstract
La trattazione prende avvio con un breve excursus in cui si ripercorrono i momenti salienti della coesistenza fra Giudei e cristiani dall'Antichità all'alto medioevo, prima di formulare alcune precisazioni terminologiche come la distinzione fra i termini «giudeo», «ebreo» e «israelita». I vocaboli vengono valutati alla luce della letteratura scientifica sull'argomento e si riflette su alcuni aspetti della società giudaica altomedievale, prettamente religiosa per alcuni versi ma identificabile anche come una comunità etnica, nonché come una categoria professionale (i
mercatores ). L'esame procede analizzando come la teologia cristiana vedeva gli Ebrei e la conversione al giudaismo: si citano Gregorio Magno (
Homeliae in Ezechielem ), gli
Annales regni Francorum , Amalario di Metz (
Liber officialis ), Rabano Mauro (
Commentarium in Genesim ), Claudio di Torino (
Commentarium in Genesim ), Alcuino (epistola 307), Agobardo di Lione (
De insolentia Iudaeorum e
De Iudaicis superstitionibus ),
Annales Bertiniani , Amolo di Lione (epistola 42). Lo studio evidenza una rappresentazione e una percezione della comunità ebraica estremamente variegata e complessa, che potrebbe essere indagata dal solo punto di vista lessicale o anche secondo le visioni dei singoli autori. (Marianna Cerno)
Riduci
Argomenti e indici Filosofia e teologia Annales Bertiniani [aa. 741-882] Annales regni Francorum giudaica, Rapporti con le culture non latine Agobardus Lugdunensis archiepiscopus n. 769 ca., m. 6-6-840 ,
De insolentia Iudaeorum ad Ludovicum Agobardus Lugdunensis archiepiscopus n. 769 ca., m. 6-6-840 ,
De Iudaicis superstitionibus et erroribus [una cum Bernardo Viennensi et Faova Cabillonensi] (Christianissimo et gloriosissimo domno nostro Hludovuico, imperatori perpetuo augusto... ) Alcuinus n. 730/735, m. 19-5-804 ,
Epistolae Amalarius Symphosius, Mettensis chorepiscopus n. 775 ca., m. 850/853 ,
Liber officialis Amulo Lugdunensis archiepiscopus sedit 841-852, m. 31-3-852 ,
Liber contra Iudaeos ad Carolum regem (?) (Detestanda Iudaeorum perfidia et eorum inter Christianos conversatio quantum sit noxia fidelibus et ecclesiarum doctoribus periculosa... ) Bernardus Viennensis archiepiscopus fl. 777/778, m. 841/842 ,
Epistola ad Ludovicum imperatorem de Iudaeorum superstitionibus [una cum Agobardo Lugdunensi et Faova Cabillonensi] (Christianissimo et gloriosissimo domno nostro Hludovuico, imperatori perpetuo augusto... ) Claudius Taurinensis episcopus v. 811, m. 827 ca. ,
Commentarii in Genesim in tres libros distributi [a. 811] Faova Cabillonensis episcopus v. 830 ,
Epistola ad Ludovicum imperatorem de Iudaeorum superstitionibus [una cum Agobardo Lugdunensi et Bernardo Viennensi] (Christianissimo et gloriosissimo domno nostro Hludovuico, imperatori perpetuo augusto... ) Gregorius I papa n. 540 ca., m. 604 ,
Homiliae in Hiezechihelem Hrabanus Maurus n. 780 ca., m. 4-2-856 ,
Commentarium in Genesim [una cum epistola praefatoria ad Frechulfum ] (Magnorum virorum conamen antiquitus fuit, ut invicem scribendo sua provocarent studia et exercerent ingenia... In principio creavit - Plurima super rerum natura Graecorum philosophi disputarunt. Sed nullus apud eos sermo fixus habetur et stabilis, priore semper a sequente deiecto... ) Scheda N: 34 - 4691
Permalink: http://www.mirabileweb.it/mel/-verwandte-feinde-christliche-vorstellungen-von-ju/629946
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Michel Banniard Une autre liberté: appropriation des échelles de langage en lyrique d'oc Les écoles de pensée du XIIe siècle et la littérature romane (oc et oïl) cur. Valérie Fasseur - Jean-René Valette , Turnhout, Brepols 2016 (Bibliothèque d'histoire culturelle du Moyen Age 17) pp. 368, 157-75
Abstract
Il saggio si apre sui legami, anche etimologici, che accostano il
trobar alla tradizione dei tropi e allo sviluppo della poesia religiosa latina dalla fine dell'età carolingia in poi. Nella lunga storia del canto liturgico vi sono episodi rilevanti per il successivo sviluppo della poesia vernacolare, come lo scontro tra Amalario di Treviri e Agobardo di Lione sul canto gregoriano, da cui emerge il desiderio di canto e musica nei territori dell'impero, l'esigenza di adeguare il testo (sacro) e renderlo cantabile, l'esistenza di un pubblico pronto a cantare e sedotto dalla musica. L'iniziativa di Amalario andrebbe incontro a questi slanci poetici, ben presto regimentati anche dalla notazione neumatica, che dimostrano come la nascita dei tropi ha gli stessi caratteri di conquista estetica e di libera innovazione che connotano la nascita del
trobar . La letteratura volgare si sviluppa appropriandosi dei temi di quella latina cristiana, come le diatribe o la storia delle crociate, e autopromuovendosi. Nella letteratura latina il passaggio verso il tropo rappresenta la discesa nella scala dei valori tradizionali ecclesiastici, mentre la nuova letteratura occitanica dimostra di avere in breve tempo salito quella stessa scala della lingua e, ponendosi come modello alternativo, palesa una cura dello stile che mira alla sua lunga sopravvivenza (in senso di tradizione letteraria). Il saggio è seguito da una breve appendice di testi romanzi (pubblicati già in altre sedi): Bernard Sicard de Marvejols
Ab greu cossire ; Bernard d'Auriac
Nostre reys ,
qu'es d'onor ses par; Uc Faidit e
Donat proensals . (Elisabetta Bartoli)
Riduci
Argomenti e indici Tropi, Forme liturgiche Musica Agobardus Lugdunensis archiepiscopus n. 769 ca., m. 6-6-840 ,
De antiphonario ad cantores ecclesiae Lugdunensis Amalarius Symphosius, Mettensis chorepiscopus n. 775 ca., m. 850/853 ,
De ordine antiphonarii Amalarius Symphosius, Mettensis chorepiscopus n. 775 ca., m. 850/853 ,
Liber officialis Florus Lugdunensis diaconus m. 8-2-860 ,
Contra libros quattuor Amalarii (?) Scheda N: 38 - 6284
Permalink: http://www.mirabileweb.it/mel/-une-autre-liberté-appropriation-des-échelles-de-l/703268
Philippe Bernard A-t-on connu la psalmodie alternée à deux choeurs, en Gaule, avant l'époque carolingienne? I Examen critique des sources («à suivre») RB 114
(2004)
291-325
Abstract
L'A. nel preparare l'edizione critica di due brevi trattati liturgici, falsamente attribuiti al vescovo Germano di Parigi († 576), che sono stati in realtà redatti da un anonimo chierico, verosimilmente all'inizio del sec. VIII, è stato attirato dall'espressione
alternis vocibus usata dall'autore per qualificare il modo di cantare la
prophetia , cioè il cantico di Zaccaria (Lc. I, 68-79), che sembrerebbe sottintendere l'esistenza di un coro a due voci che si alternano cantando un versetto o un semiversetto a turno. Il proposito è quello di ricostituire non solamente le forme musicali di un canto molto originale, ma anche più in generale di misurare il grado di affidibilità del vocabolario usato dai testi tardoantichi per designare le realtà liturgiche e di cercare di sapere se esistono in questa epoca delle forme lessicali che permettono, perlomeno in modo verosimile, di reperire le differenti forme di salmodia praticate dai chierici. L'A., dunque, ricerca l'esistenza della salmodia alternata (o antifonata) nelle fonti tardoantiche: le fonti epigrafiche (l'epitaffio di Claudiano Mamerto, vescovo di Vienne morto nel 474 scritto da Sidonio Apollinare, e l'epitaffio di Nicezio vescovo di Lione nel 573), i testi normativi (gli atti dei concili che si sono tenuti in Gallia tra il concilio di Arles del 314 e il
Concilium Germanicum del 742/743), le regole monastiche (la
Regula monachorum di Colombano, la
Regula di Fruttuoso di Braga, l'
ordo officii degli
Statuta sanctarum virginum e della
Regula monachorum di Cesario di Arles e della
Regula ad monachos del suo secondo successore Aureliano di Arles) e le altre regole monastiche tardoantiche (la
Regula Magistri , la
Regula Benedicti e la
Regula Pauli et Stephani ), le fonti narrative (i
Decem libri historiarum , in particolare la celebre descrizione nel l. X cap. 1 della
septiformis letania organizzata a Roma da Gregorio Magno nel 590, il
De cursu stellarum ratio , il
Liber in gloria confessorum Gregorio di Tours; i
Dialogi di Gregorio Magno, la
Vita Columbani di Giona di Bobbio), le fonti agiografiche costituite dalle vite di 130 santi vissuti in Gallia, redatte tra la fine del IV e l'VIII secolo. Tutti i testi esaminati dimostrano che la salmodia alternata a due cori in realtà non viene pressoché menzionata nelle fonti anteriori all'epoca carolingia come nelle
Etymologiae e nel
De ecclesiasticis officiis di Isidoro di Siviglia, dove il termine
antiphona è attestato con il significato di voce alternata, sebbene tale definizione sia solo teorica. Le prime reali e chiare testimonianze sulla salmodia alternata a due cori si trovano solo in piena epoca carolingia come ad esempio nell'
Ordo Romanus XV (
paulo post 750), nell'
Istitutio de diversitate officiorum (ca. 800-811) di Angilberto, negli
Statuta Murbacensia (a. 816), nelle tre redazioni del
Liber officialis e nel
Liber de ordine antiphonarii di Amalario (†
paulo ante 852), e infine nell'
Ordo Romanus X della prima metà del sec. X (a cui si potrebbero aggiungere il
Memoriale qualiter della fine del sec. VIII e i
Capitula notitiarum redatti poco dopo l'817, in cui si parla dell'esistenza di un
sinister chorus e di un
dexter [
chorus ]). L'A. passa poi ad esaminare i trattati di teoria musicale come la
Musica disciplina redatta da Aureliano di Réome nella seconda metà del sec. IX, il cui ms. più antico (Valenciennes, BM, 148) è stato copiato nella seconda metà del sec. IX ed è appartenuto ai monaci di Saint-Amand, e la
Commemoratio brevis redatta tra la fine del sec. IX e l'inizio del X nel nord della Francia attuale. Alcune fonti carolingie tuttavia, come la
Regula canonicorum di Crodegango di Metz († 766), l'
Admonitio generalis di Carlo Magno, l'
Epistola ad Carolum Magnum imperatorem di Leidrado di Lione, l'
Epistola ad Nebridium di Helisachar, la
Vita Benedicti Anianensis di Ardo d'Aniane, il
Libellus de exordiis et incrementis di Valafrido Strabone, l'
Expositio in Regulam sancti Benedicti dell'abate Smaragdo di Saint-Mihiel, nelle anonime
expositiones missae e nei
Gesta Karoli di Notkero. Secondo l'A., pertanto, la lettura di tutta questa documentazione dimostra da una parte che l'epoca carolingia conosceva e praticava la salmodia alternata a due cori e dall'altra che il vocabolario per definirla deve ancora fissarsi. Tale pratica in seguito diviene il modo normale del canto dei salmi a Cluny nell'XI sec., come è attestato nelle
Consuetudines Cluniacenses messe a punto tra il 1079 e il 1086 dal monaco Uldarico di Ratisbona su richiesta dell'abate Ugo, preminenza confermata nel secolo successivo dagli statuti di Pietro il Venerabile (1146-1147). La salmodia alternata a due cori è dunque una pratica che comincia ad avere un'estensione significativa solo a partire dall'epoca carolingia e che s'impone alla fine divenendo a partire dal sec. XI, grazie a Cluny, il modo normale e universale di cantare i salmi in comunità.
Riduci
Argomenti e indici Musica Actuum praeliminarium synodi primae Aquisgranensis commentationes (Ad memoriam vestram, fratres karissimi, revocare scripto decrevimus ea quae verbis et capitulis proxime a sancta synodo... ) Agiografia Benedictus Anianensis abbas n. 750 ca., m. 11-2-821 Claudianus Mamertus, Fortleben Columbanus (al. Columba) Luxoviensis et Bobiensis abbas n. 543 ca., m. 23-11-615 Commemoratio brevis de tonis et psalmis modulandis Concili e sinodi Consuetudines Cluniacenses Expositio brevis antiquae liturgiae Gallicanae (Capitula patrum traditionum suscipimus... Quia fauente Domino... ) Expositio missae (Introitus missae cui convenit?... ) Karolus Magnus rex Liturgia gallicana Memoriale qualiter (In primis, nocturnis horis... ) Ordines Romani Regole, consuetudini e capitoli Regula Magistri Regula Pauli et Stephani (Imprimis ergo hortamur, ut timorem Dei et mutuam charitatem et unanimitatem omnes in bonis studiis habeamus... ) Alcuinus n. 730/735, m. 19-5-804 ,
Admonitio generalis (Regnante domino nostro Iesu Christo in perpetuum. Ego Carolus, gratia dei eiusque misericordia donante rex et rector regni Francorum Considerans pacifico piae mentis intuitu una cum sacerdotibus et consiliariis nostris abundantem in nos nostrumque populum Christi regis clementiam) Amalarius Symphosius, Mettensis chorepiscopus n. 775 ca., m. 850/853 ,
De ordine antiphonarii Amalarius Symphosius, Mettensis chorepiscopus n. 775 ca., m. 850/853 ,
Liber officialis Angilbertus Centulensis abbas n. 750 ca., m. 18-2-814 ,
Institutio de diversitate officiorum Ardo Anianensis monachus n. 783, m. 7-3-843 ca. ,
Vita sancti Benedicti abbatis Anianensis et Indensis (Dominis merito venerabilibus... Iampridem, dilectissimi fratres, vestrae ad me delatae sunt litterae... Igitur vir ven. nomine et merito Benedictus ex Getarum genere... ) Aurelianus Arelatensis episcopus n. 523, m. 16-6-551 ,
Regula ad monachos Aurelianus Reomensis monachus fl. 840/850 ,
Musica disciplina Benedictus Casinensis abbas n. 480 ca., m. post 547 ,
Regula Caesarius Arelatensis episcopus n. 470 ca., m. 27-8-542 ,
Regula monachorum Caesarius Arelatensis episcopus n. 470 ca., m. 27-8-542 ,
Statuta sanctarum virginum Chrodegangus Mettensis episcopus n. 712, m. 6-3-766 ,
Regula canonicorum Columbanus Luxoviensis et Bobiensis abbas n. 543 ca., m. 23-11-615 ,
Regula monachorum Fructuosus Bracarensis episcopus n. 600/610, m. 9-4-665 ca. ,
Regula monachorum (Post dilectionem Dei et proximi domini quod est... Primae horae observanda mensura sancita est dicente propheta... ) Germanus Parisiensis episcopus pseudo ,
Expositio brevis antiquae liturgiae Gallicanae (Capitula patrum traditionum suscipimus... Quia fauente Domino... ) Gregorius I papa n. 540 ca., m. 604 ,
Dialogorum libri IV Gregorius Turonensis episcopus n. 30-11-538/539, m. 594 ca. ,
De cursu stellarum ratio (Plerique philosophorum, dum studiis... ) Gregorius Turonensis episcopus n. 30-11-538/539, m. 594 ca. ,
Decem libri historiarum Gregorius Turonensis episcopus n. 30-11-538/539, m. 594 ca. ,
Libri VIII miraculorum [comprehenduntur: Liber in gloria martyrum, Liber de passione et virtutibus sancti Iuliani martyris, Libri I-IV de virtutibus sancti Martini episcopi, Liber vitae patrum, Liber in gloria confessorum ] Helisachar v. 808, m. post 835 ,
Epistola ad Nibridium archiepiscopum Narbonensem [aa. 819-822; de emendatione antiphonarii Gallicani agitur ] (Reverentissimo meritoque venerando Nibridio Narbonensis aecclesiae flore virtutum exornato archiepiscopo, Helisachar inutilis et omnium exiguus in Domino Deo aeternae prosperitatis salutem... Meminisse credimus sanctam paternitatem vestram, quod dudum quando apud Aquasgrani palatium... ) Ionas Bobiensis fl. 618-659, m. post 659 ,
Vita sancti Columbani (Dominis eximiis... Memini me ante hoc ferme triennium... Rutilantem atque eximio fulgore micantem ss. praesulum... Columbanus etenim, qui et Columba, ortus Hibernia insula ... Lux et occiduas pontum descendit in umbras...... ) Isidorus Hispalensis episcopus n. 560 ca., m. 4-4-636 ,
De ecclesiasticis officiis Isidorus Hispalensis episcopus n. 560 ca., m. 4-4-636 ,
Etymologiarum libri XX Karolus Magnus rex n. 742, m. 28-1-814 ,
Capitularia Leidradus Lugdunensis archiepiscopus m. 28-12-816 ,
Epistolae Notkerus Balbulus n. 840 ca., m. 6-4-912 ,
Gesta Karoli (Omnipotens rerum dispositor ordinatorque regnorum... ) Petrus Venerabilis n. 1092/1094, m. 25-12-1156 ,
Statuta Sidonius Apollinaris, Fortleben ,
Epistolae Smaragdus Sancti Michaelis Virdunensis abbas fl. 819-830 ca. ,
Expositio in Regulam sancti Benedicti Udalricus Cellensis prior n. 1029, m. 14-7-1093 ,
Antiquiores consuetudines Cluniacensis monasterii Walahfridus Strabo n. 808/809, m. 18-8-849 ,
Libellus de exordiis et incrementis quarundam in observationibus ecclesiasticis rerum
Manoscritti
Scheda N: 27 - 5258
Permalink: http://www.mirabileweb.it/mel/-a-t-on-connu-la-psalmodie-alternée-à-deux-choeurs/503622
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Michael Bernhard Die Rezeption der «Institutio musica» des Boethius im frühen Mittelalter Boèce ou la chaîne des savoirs . Actes du Colloque international de la Fondation Singer-Polignac. Présidée par Edouard Bonnefous. Paris, 8-12 juin 1999 cur. Alain Galonnier , praef. Roshdi Rashed , Louvain-Paris-Dudley, MA, Institut supérieur de philosophie-Peeters 2003 (Philosophes médiévaux 44) pp. XVIII-789, 601-12
Abstract
La prima parte dello studio verte sulla ricezione del
De institutione musica nelle opere del IX secolo: il
Liber officialis di Amalario di Metz, tre codici dell'
Institutio musica provenienti da Corbie (Paris, BNF, lat. 13020, lat. 13955 e lat. 14080), le
Annotationes in Marcianum di Giovanni Scoto. La seconda parte tratta della presenza di Boezio nelle opere di teoria della musica fino circa all'anno 1000. La prima ricezione di Boezio è distinta in tre fasi temporali: all'inizio è usata nel contesto delle opere sulle arti liberali, ove la musica è inquadrata come scienza matematica, nella seconda fase è impiegata nelle opere teoriche della musica (ad esempio in Aureliano di Réome e in Reginone di Prüm) ma senza un collegamento specifico con le questioni della prassi del canto liturgico, mentre nella terza fase, che inizia con il
De harmonica institutione di Ucbaldo di St.-Amand e procede con il trattato
Alia musica , la dottrina boeziana della divisione matematica dello spazio musicale è impiegata per l'organizzazione modale del repertorio gregoriano. La matematica boeziana delle consonanze è inoltre riconosciuta essenziale per lo sviluppo delle prime forme di polifonia, teorizzate nei trattati anonimi
Musica enchiriadis e
Scholica enchiriadis , attribuibili a Hoger von Werden. (Cecilia Panti)
Riduci
Recensioni e segnalazioni
Argomenti e indici Boethius n. 480 ca., m. 524 ,
Institutio musica Alia musica (Tonus primus NONANOEANE, qui graece dicitur autentos protos... ) Musica enchiriadis Scholica enchiriadis Amalarius Symphosius, Mettensis chorepiscopus n. 775 ca., m. 850/853 ,
Liber officialis Aurelianus Reomensis monachus fl. 840/850 ,
Musica disciplina Hucbaldus Elnonensis monachus n. 840 ca., m. 20-6-930 ,
De harmonica institutione (Ad musicae initiamenta quemlibet ingredi cupientem, qui aliquam scilicet interim cantilenarum percipere... ) Iohannes Scottus Eriugena n. 810 ca., m. post 877 ,
Annotationes in Martianum Martianus Capella, Fortleben ,
De nuptiis Philologiae et Mercurii Regino Prumiensis abbas n. 840 ca., m. 915 ,
De harmonica institutione
Manoscritti
Scheda N: 26 - 859; 28 - 836
Permalink: http://www.mirabileweb.it/mel/-die-rezeption-der-institutio-musica-des-boethius-/521053
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Carla Maria Bino «Quasi presentialiter». La croce-crocifisso nel dramma della Passione tra meditazione e rito (IX-XI sec.) Statue. Rituali, scienza e magia dalla Tarda Antichità al Rinascimento cur. Luigi Canetti , Firenze, SISMEL. Edizioni del Galluzzo 2017 (Micrologus Library 81) pp. VI-508, 169-217
Abstract
Between the 9th and the 11th centuries, the memorial representation of the Crucifixion showed the body of Christ in two different ways: permitting the viewer to see the body of Christ as «being able to see» to be «in front of the body». The first mode teached to the viewer how to remember every singular event of the Passion through the body of Christ. The second mode was connected with the debate about divine predestination in a time (9th century) as the Eucharistic realism developped. This second kind of representation focuses on a «sense of presence» leading to a perception of the crucified body as a real carnal body, quite as a «living body». In the liturgical practice this second mode of representation of the body of Christ lead to the a new «dramatic dimension» of Good Friday's rites. The A. grounds his investigation on the following medieval authors: Amalarius Mettensis (
Liber officialis ), Ansellus scholasticus (
Visio ), Claudius Taurinensis (
Apologeticum atque rescriptum adversus Theutmirum abbatem ), Dungal (
Responsa contra perversas Claudii Taurinensis episcopi sententias ), Lanfrancus Beccensis (
Decreta pro ordine sancti Benedicti ,
Liber de corpore et sanguine Domini) Libellus de imperatoria potestate in urbe Roma ,
Liber ordinarius Tullensis ,
Libri Carolini , Lupus Protospatharius (
Chronicon Neapolitanum ),
Ordinarius ad usum cathedralis ecclesiae Rothomagensis and
The Dream of the Rood in Vercelli, Bibl. Cap. Eusebiana, CXVII (41). (Agostino Paravicini Bagliani)
Riduci
Argomenti e indici Filosofia e teologia Libellus de imperatoria potestate in urbe Roma Libri Carolini Rouen, Libri ordinarii, Libri liturgici Theodulphus Aurelianensis episcopus n. 760 ca., m. 821 Toul, Libri ordinarii, Libri liturgici Alcuinus n. 730/735, m. 19-5-804 ,
Libri Carolini (?) Amalarius Symphosius, Mettensis chorepiscopus n. 775 ca., m. 850/853 ,
Liber officialis Ansellus scholasticus saec. XI ,
Visio (In Salomonis ferculo, / Quod construxit de Libano... ) Claudius Taurinensis episcopus v. 811, m. 827 ca. ,
Apologeticum atque rescriptum adversum Theutmirum abbatem [fragmentum] Dungalus fl. 800-827, m. 827 ,
Responsa contra perversas Claudii Taurinensis episcopi sententias Lanfrancus Cantuariensis archiepiscopus n. 1010 ca., m. 28-5-1089 ,
De corpore et sanguine Domini Lanfrancus Cantuariensis archiepiscopus n. 1010 ca., m. 28-5-1089 ,
Decreta Lupus Protospatarius m. 1102 ,
Annales
Manoscritti
Leggi saggio
Scheda N: 39 - 4511
Permalink: http://www.mirabileweb.it/mel/-quasi-presentialiter-la-croce-crocifisso-nel-dram/721281
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Claus Ulrich Blessing «Sacramenta in quibus principaliter salus constat». Taufe, Firmung und Eucharistie bei Hugo von St. Viktor Wien, LIT-Verlag 2017 (ISBN 978-3643508027) pp. 740 (Österreichische Studien zur Liturgiewissenschaft und Sakramententheologie 8)ISBN: 978-3643508027
Abstract
Der A. untersucht in seiner 2009 an der Katholisch-Theologischen
... Leggi tutto Der A. untersucht in seiner 2009 an der Katholisch-Theologischen Fakultät der Wiener Universität eingereichten Dissertation die Sakramentenlehre des Hugo von St. Viktor und fokussiert hierbei die drei heilsgeschichtlich bedeutsamen und heilsnotwendigen Sakramente der Taufe (S. 151-389), Firmung (S. 390-466) und Eucharistie (S. 467-616). Quellenmäßig basiert die Arbeit in erster Linie auf Hugos Haupt- bzw. Spätwerk
De sacramentis christianae fidei sowie seinem Kommentar zur
Hierarchia caelestis des Ps.-Areopagita, wobei an einigen Stellen die
Panormia sowie die
Sermones de ecclesiasticis sacramentis et officiis des Ivo von Chartres zum inhaltlichen Vergleich herangezogen werden; nicht unberücksichtigt bleiben ebenso der Brief 77 des Bernhard von Clairvaux (an Hugo von St. Viktor [1125]), der Traktat
De ecclesiasticis officiis des Isidor von Sevilla, der
Liber officialis des Amalar von Metz,
De celebratione missae des Remigius von Auxerre (= Ps.-Alkuin), der viktorinische
Speculum de mysteriis ecclesiae des Ps.-Hugo,
De corpore et sanguine Domini des Anselm von Laon (= Ep. 107 des Anselm von Canterbury) und weitere Schriften des Hugo wie den
Dialogus de creatione mundi vel de sacramentis legis naturalis et scriptae ,
De archa Noe morali ,
De septem donis Spiritus Sancti ,
De unione spiritus et corporis , die
Miscellanea [lib. I, tit. 34],
De sacramentis corporis Christi oder die dem Hugo unsicher (?) zugeschriebene
Quaestio «In sacramento autem altaris» . In einer kurzen Einleitung führt der Vf. in den Untersuchungsgegenstand ein, skizziert die Forschungslage und benennt die hauptsächlich analysierten Quellen. Die beiden anschließenden Kapitel widmen sich zum einen der Biographie des Hugo von St. Viktor und beschreiben seine theologische Gedankenwelt im Lichte seiner Werke und zum anderen beleuchten sie das mittelalterliche Verständnis der Sakramente vor dem Hintergrund der Heilsgeschichte, des göttlichen Schöpfungs- und Erlösungswerks, der Erkenntnislehre Gottes und der Gnadenwirkung. Hierbei nimmt der A. auch die im 11./12. Jahrhundert noch «chaotisch» wirkende Sakramentenordnung unter die Lupe, die von zwei Sakramenten wie der Taufe und der Eucharistie (bei Fulbert von Chartres) bis zu einer Zwölfzahl (bei Petrus Damiani) variieren konnte. In der Folge werden die Tauflehre, Firmtheologie und Eucharistielehre des Hugo von St. Viktor herausgearbeitet. Besonderes Augenmerk legt der Vf. dabei auf heilsgeschichtliche Aspekte, auf die jeweilige Symbolik und Einsetzung bzw. den Empfang der Sakramente, auf deren insb. ekklesiologische, begnadende, z.T. gleichfalls kollektive wie individuelle Wirkungen, auf die Spender und Empfänger der Sakramente sowie deren jeweilige Disposition bzw. Intention und schließlich auf liturgische Gesichtspunkte. Im Kapitel zur Eucharistie werden die verschiedenen Lehren zur Identität bzw. Inkarnation des Leibes Christi (wie in den Eucharistielehren des Amalar von Metz, Florus von Lyon, Ratramnus von Corvey, Paschasius Radbertus, Berengar von Tours, Alger von Lüttich) nicht außer Acht gelassen. Die zwei abschließenden Kapiteln fassen die Untersuchungsergebnisse des A. (z.T. auch thesenartig) mit besonderem Blick auf die hugonische Sakramententheologie und seine Entwicklung zusammen. Ein Quellen- und Literaturverzeichnis sowie ein Personenregister beschließen den Band. (Michael Bachmann)
Riduci
Argomenti e indici Hugo de Sancto Victore n. 1096 ca., m. 11-2-1141 Algerus Leodiensis canonicus n. 1055 ca., m. 1132/1135 ca. Berengarius Turonensis n. 1000 ca., m. 1088 De divinis officiis (Sacratissima huius diei Nativitas ideo dicitur... ) Florus Lugdunensis diaconus m. 8-2-860 Fulbertus Carnotensis episcopus n. 960 ca., m. 10-4-1028 Paschasius Radbertus n. 790 ca., m. post 851 Petrus Damiani n. 1007, m. 22/23-2-1072 Speculum ecclesiae (De sacramentis ecclesiasticis ut tractarem eorundem misticam dulcedinem... ) Alcuinus pseudo ,
De divinis officiis (Sacratissima huius diei Nativitas ideo dicitur... ) Amalarius Symphosius, Mettensis chorepiscopus n. 775 ca., m. 850/853 ,
Liber officialis Anselmus Cantuariensis archiepiscopus n. 1033/1034, m. 21-4-1109 ,
Epistolae Anselmus Laudunensis scholasticus n. 1050 ca., m. 15-7-1117 ,
Epistola de corpore et sanguine Domini (?) (Nota quod tota humana natura in anima et corpore erat corrupta... ) Bernardus Claraevallensis abbas n. 1090 ca., m. 20-8-1153 ,
Epistolae [547] Hugo de Sancto Victore n. 1096 ca., m. 11-2-1141 ,
Commentarium in Dionysii pseudo Areopagitae Caelestem hierarchiam (De differentia mundanae theologiae atque divinae et demonstrationibus earum Iudei signa querunt et Greci sapientiam. Fuit enim quaedam sapientia, quae sapientia videbatur his qui veram sapientiam non noverant Dionisius Ariopagites, ex philosopho christianus effectus theologus et ierarchiarum descriptor, divinae dispositionis ordinem in rerum omnium gubernatione demonstrat) Hugo de Sancto Victore n. 1096 ca., m. 11-2-1141 ,
De archa Noe (Cum sederem aliquando in conventu fratrum illis interrogantibus meque respondente... Inter amorem huius mundi et amorem dei hec est differentia... ) Hugo de Sancto Victore n. 1096 ca., m. 11-2-1141 ,
De sacramentis christianae fidei (Arduum profecto opus et laboriosum... Librum de sacramentis Christianae fidei studio... Cum igitur de prima eruditione sacri eloquii... ) Hugo de Sancto Victore n. 1096 ca., m. 11-2-1141 ,
De septem donis Spiritus Sancti (Scriptum est: Si enim vos, cum sitis mali, nostis bona data dare filiis vestris... ) Hugo de Sancto Victore n. 1096 ca., m. 11-2-1141 ,
De unione corporis et spiritus Hugo de Sancto Victore n. 1096 ca., m. 11-2-1141 ,
Dialogus de creatione mundi (Discipulus: Quid fuit priusquam mundus fieret? Magister: Solus Deus... ) Hugo de Sancto Victore n. 1096 ca., m. 11-2-1141 ,
Miscellanea (Vita cordis amor est... ) Hugo de Sancto Victore n. 1096 ca., m. 11-2-1141 ,
Quaestiones (?) Hugo de Sancto Victore pseudo ,
Speculum ecclesiae Isidorus Hispalensis episcopus n. 560 ca., m. 4-4-636 ,
De ecclesiasticis officiis Ivo Carnotensis episcopus v. 1091, m. 1116 ,
Panormia Ivo Carnotensis episcopus v. 1091, m. 1116 ,
Sermones Ratramnus Corbeiensis monachus m. 870 ca. ,
De corpore et sanguine Domini Remigius Autissiodorensis monachus n. 841 ca., m. 2-5-908 ,
Expositio missae Scheda N: 39 - 2092
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