L'A. propone una panoramica sulla produzione epistolare iberica fra IV e VII secolo, una forbice cronologica che può essere divisa in due periodi ben distinti: la fine dell'Antichità (IV-V secolo) e l'epoca visigotica (VI-VII secolo). Per l'età tardo antica si presentano i
corpora epistolografici di Potamio di Lisbona (
Epistola de substantia Patris et Filii et Spiritus Sancti, Epistola ad Athanasium), Paciano di Barcellona (
Epistolae ad Sympronianum, per le quali ricorda il testimone Vat. Reg. lat. 331 come il più importante della tradizione), del presbitero Eutropio (epistole pseudogeronimiane
De contemnenda haereditate,
De perfecto homine,
De vera circumcisione e
De similitudine carnis peccati), del monaco Bachiario (
Epistola ad Ianuarium), di Consenzio, Severo di Minorca (
Epistola de conversione Iudaeorum), Avito di Braga (
Epistola ad Balchonium), Turibio di Astorga (
Epistola ad Idacium et Ceponium) e Priscilliano di Avila (
Tractatus II ad Damasum,
codex unicus Würzburg, UB, M.p.th.q. 3). Più cospicua la produzione dell'epoca visigotica: si ricordano Liciniano di Cartagena (
Epistola ad Epiphanium); Martino di Braga (CPL 1085); Montano di Toledo; re Reccaredo (risposta a Gregorio Magno); Aurasio di Toledo (
Epistola ad Froganem, codice El Escorial, Bibl. San Lorenzo, E-I-12); Eugenio II di Toledo (
Epistola ad Protasium, codice El Escorial, Bibl. San Lorenzo, D-I-1); lo pseudo Isidoro (
Epistola ad Leudefredum,
Epistola ad Massonam); Giusto d'Urgell (lettere prefatorie all'
Explicatio mystica in Cantica canticorum); Idalio (le sue due lettere sono trasmesse dai manoscritti del
Prognosticum futuri saeculi di Giuliano di Toledo); la corrispondenza fra Ildefonso di Toledo e Quirico di Barcellona (ugualmente tradite nei manoscritti del
Prognosticum); nuovamente Liciniano di Cartagena, per le sue tre lettere (due conservate nel solo codice El Escorial, Bibl. San Lorenzo, &-I-14, la terza invece molto diffusa, per il suo elogio della
Regula pastoralis di Gregorio Magno); la corrispondenza fra Isidorio e Braulione di Saragozza, trasmessa dalle
Etymologiae. Una sezione dell'
excursus è dedicata alle collezioni: León, Archivo-Biblioteca de la Santa Iglesia Catedral, 22 (Braulione);
Epistolae Wisigothicae (una collezione eterogenea che unisce missive di autori diversi, trasmessa da otto codici: uno è il già citato El Escorial, Bibl. San Lorenzo, &-I-14, gli altri, di epoca moderna, derivano tutti da un esemplare perduto dell'XI secolo). A margine di queste collezioni, l'A. ricorda la particolare tradizione dell'
Obitus Isidori di Redento di Siviglia, influenzata dall'anonima
Vita Isidori dell'XI secolo, che modifica anche la trasmissione dell'
Epistola ad Eugenium dello stesso Isidoro (ma si discute sulla sua autenticità); il
De districtione monachorum di Eutropio di Valenza; infine la lettera di Valerio del Bierzo sul pellegrinaggio di Egeria. (Marianna Cerno)
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