Il saggio costituisce il capitolo latino di una miscellanea che ricostruisce la tradizione multilingue dell'opera e presuppone dunque le conclusioni raggiunte nel capitolo dedicato al testo greco, che risulta articolato in un sistema di forme in parte differente rispetto a quelle indicate nell'edizione di riferimento di F. Sbordone del 1936. Tra queste, è alla prima recensione greca (chiamata
Phys.
Gr. I), trasmessa in due redazioni alfa e beta, che fa capo la tradizione latina. Le A. tracciano dapprima uno
status quaestionis degli studi e delle edizioni, i cui esiti appaiono insoddisfacenti sia per la qualità dei testi proposti (in particolare per le cosidette versioni y e b, edite da F.J. Carmody nel 1939 e 1941), sia per le ipotesi di relazione tra le diverse forme testimoniate. Sono presentati e descritti i seguenti testimoni: per la
versio y Bern, Burgerbibl., 611; Wolfenbüttel, HAB, Gud. lat. 131; München, BSB, Clm 19417 e Clm 14388; Paris, BNF, n.a. lat. 455; per la
versio b Bern, Burgerbibl., 233; Oxford, Bodl. Libr., Auct. T.2.23; Montecassino, Abbazia, 323; Hamburg, UB, in scrin. 47; i manoscritti con versioni miste Sankt Gallen, Stiftsbibl., 230; Bruxelles, KBR, 10066-77; Paris, BNF, lat. 2825; Rouen, BM, A. 515 (638); il ms. Cambridge, CCC, Ms. 448, portatore di una forma finora sfuggita agli studi; e i mss. Bern, Burgerbibl., 318 e Wolfenbüttel, HAB, Gud. lat. 148 testimoni della versione abitualmente chiamata c. Sono solo menzionati, ma non collazionati e collocati nella tradizione i mss. London, BL, Royal 6.A.XI; Milano, Braidense, AF.IX.12; Vat. lat. 290 e Monza, Bibl. Capitolare, c-1/61. In modo ancora provvisorio, sulla base soprattutto della collazione di due capitoli esemplari (il pellicano e la pantera), viene avanzato un nuovo schema interpretativo, che vede a monte del dossier latino due traduzioni indipendenti, chiamate
Phys.
Lat. v (condotta su un esemplare del
Phys.
Gr. I alfa) e
Phys.
Lat. x (basata invece sul
Phys.
Gr. I beta). La prima, perduta, genera le già note forme y e b nonché la recensione trasmessa nel codice di Cambridge; la seconda corrisponde alla
versio c. Sono anche brevemente trattate le recensioni derivate, ossia i
Dicta Chrysostomi e il
Physiologus Theobaldi, e le citazioni nel
Liber glossarum. Una tabella dà infine l'elenco di tutti i capitoli dell'opera con la rispettiva presenza e posizione nei manoscritti. Complemento di questo capitolo del volume è un saggio di edizione provvisoria, introdotta da una nota alle pp. 394-8, delle sezioni del pellicano e della pantera secondo le seguenti forme:
Phys.
Lat. y (rispettivamente pp. 434-7 e pp. 518-23),
Phys.
Lat. b (pp. 438-43, mentre non è edita la pantera, troppo difforme dal testo base),
Phys.
Lat. x (pp. 464-7 e pp. 545-7). (Rossana E. Guglielmetti)
Riduci