Il volume si propone di indagare l'altra faccia dell'ideale cortese, ovvero l'aspetto carnale della sensualità nelle opere letterarie medievali, spesso non adeguatamente considerato o semplicemente messo in secondo piano dalla consuetudine e dai luoghi comuni. Un primo capitolo offre un excursus delle testimonianze più esplicite sulla sessualità dall'alto medioevo all'età moderna, al fine di tracciare l'evoluzione della mentalità relativamente alla sfera dell'amore fisico: oltre a molte opere in volgare si ricordano i
Dialogi di Gregorio Magno, dove alcuni episodi che vedono protagonista Benedetto sono oggetto di una reinterpretazione tarda di Jean de Stavelot. Nel basso medioevo, infatti, tanto nella letteratura quanto nell'iconografia, perde mordente la valenza metaforica dell'eroe con lancia che porta a cavallo la sua donna, diventando riferimento dichiarato all'atto sessuale. Dopo una lunga panoramica sulla poesia di argomento erotico in volgare (soprattutto antico tedesco e provenzale), il primo capitolo si chiude con alcune considerazioni su quelle parti dei penitenziali e dei sermonari che trattano degli amori illeciti, non solo per i membri del clero o i monaci, ma anche per i laici (come incesti e altri tipi di abuso). I capitoli successivi considerano le rispettive concezioni del sesso in diversi ambiti sociali e culturali: la rassegna prende avvio da Rosvita, quindi dalla visione monastica alto medievale. Con particolare riferimento al
Dulcitius e all'
Abraham, l'A. mette in luce come l'idea di virtù cristiana si identifichi con il comportamento sessuale continente e limitato alla riproduzione, di contro al vizio umano e diabolico della sessualità altrimenti intesa. Nel
Pelagius, invece, la canonichessa tratta dell'omosessualità; nell'
Agnes della prostituzione; nel
Callimachus di necrofilia: Rosvita associa temi considerati scabrosi e riprovevoli a figure di santi, per lo più martiri, riuscendo a trattarne con finalità edificante e senza sconvolgere l'uditorio. Seguono alcuni capitoli che illustrano la produzione in volgare: dopo un breve studio dedicato alla poesia del tedesco Neidhart, l'A. tratta dei romanzi cortesi e dei fabliaux, fino ai racconti d'amore in poesia. In questo contesto si studiano le
Facetiae di Poggio Bracciolini, che mostrano i lati segreti dei rapporti di coppia, prima di passare ai più celebri esempi novellistici in volgare (fra i quali brani del
Decameron e dei
Canterbury Tales): lo sviluppo tardo medievale della materia amorosa tiene conto anche di testi medici (ginecologici in particolare), della rappresentazione della sessualità nell'Antichità classica e del comportamento umano pubblico e privato, con la tendenza alla resa comica degli atti giudicati criminosi, di contro all'atteggiamento più dicotomico e categorico dell'alto medioevo. Costante nei secoli resta invece l'idealizzazione della coppia, il valore di base per l'armonia della società. Si offrono riproduzioni di alcune miniature dai codici Chantilly, Musée Condé, 738 (olim 1401); València, BU, 387; München, BSB, Cgm 9300. (Marianna Cerno)
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