Michele Ameruoso Il patto col lupo. Impianto narratologico e proiezioni iconografiche FCl 3
(2017)
23-95 tavv. 5
Abstract
Studio sulla figura del lupo nella favolistica antica e medievale. Inizialmente l'A. propone un'analisi di testi dai quali emerge una precisa caratterizzazione del soggetto trattato: quella di «abile diplomatico nei confronti dei suoi avversari di turno, uomini e animali, pronto ad accordarsi con loro tramite un preciso atto formale fondato su specifiche clausole giuridiche» (p. 25). I racconti sul lupo hanno una lunga tradizione, che l'A. ripercorre rintracciando tali caratteristiche a partire dalle favole di Esopo, Fedro e Babrio per arrivare a quelle di Aviano, del
Romulus vulgaris , di Egberto di Liegi (
Fecunda ratis ), di Ademaro di Chabannes (
Fabulae ), di Gualtiero Anglico (
Aesopus ) e di Alessandro Neckam (
Novus Aesopus ). La figura letteraria del lupo è inoltre confrontata con le sue proiezioni iconografiche. Tra le immagini considerate si studiano quelle della prima edizione illustrata delle
Fabulae di Esopo (Verona 1479), di quella veneziana di Manfredo Bonelli (1491) e il disegno di Giulio Romano del 1530, allievo di Raffaello, commissionato da Federico II Gonzaga. L'A. riflette poi su come il lupo della favola antica, il cui opportunismo è legato alla salvaguardia della propria libertà, per la quale rinuncia anche a qualche agio, si trasformi, soprattutto nel basso medioevo, in essere mostruoso e demoniaco, avido e vile, simbolo della violazione dei valori cristiani. All'interno di questa tradizione demologica si sviluppa una particolare letteratura agiografica, che l'A. studia attraverso il XXI dei
Fioretti di san Francesco. L'A. si sofferma poi su una specifica miniatura della fine del XIV secolo, che correda la
Consolatio Philosophiae di Boezio, tramandata nel codice Paris, BNF, lat. 11856 f. 93v. La parte finale del saggio è riservata infine alla riscrittura branduardiana del miracolo XXI dei
Fioretti . Conclude la bibliografia (pp. 84-95).
Riduci
Argomenti e indici Favolistica Actus beati Francisci et sociorum eius Aesopus Franciscus Assisiensis OFM n. 1182, m. 4-10-1226 Romulus vulgaris Ademarus Cabannensis monachus n. 988 ca., m. 1034 ,
Fabulae Aesopus, Fortleben ,
Fabulae Alexander Neckam n. 1157, m. 1217 ,
Novus Aesopus Avianus, Fortleben ,
Fabulae Babrius, Fortleben ,
Mythiambi Aesopici Boethius n. 480 ca., m. 524 ,
Consolatio Philosophiae Egbertus Leodiensis magister n. 972 ca., m. post 1023 ,
Fecunda ratis [una cum epistola praefatoria ad Alboldum episcopum] (A., gratia Dei episcopo, litterarum studiis admodum instituto... Lintris foeta iocis diversa aplustria portat... ) Galterius Anglicus saec. XII ,
Aesopus (?) Hugolinus de Monte Georgio n. 1260 ca., m. post 1331 ,
Actus beati Francisci et sociorum eius Phaedrus, Fortleben ,
Fabulae Aesopicae
Manoscritti
Risorse esterne collegate FuturoClassico 2017 (Ameruoso)
Scheda N: 40 - 5702
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Alison L. Beringer An Aesopic «ars moriendi»: The Fable of the Hares and the Frogs in the Late Middle Ages Viator 45
(2014)
247-64
Abstract
La favola delle lepri e delle rane, di ascendenza esopica, viene per lungo tempo interpretata come una sorta di
ars vivendi , in quanto le lepri, ormai decise a darsi la morte, scelgono di trattenersi perché convinte alla vista delle ben più misere rane. Tuttavia, il
topos del ritorno alla vita subisce un rovesciamento nel XV secolo, periodo in cui, soprattutto nelle scuole di tradizione germanica, l'apologo esopico viene associato a svariate tipologie di
artes moriendi . Le principali fonti che riportano tale favola, a partire dalla versione di Babrio, proseguendo con il
Romulus , fino ad arrivare a Maria di Francia, si soffermano in modo più o meno significativo sul cambiamento d'animo delle lepri, che decidono di risparmiare la loro vita. Più incisiva sembra la versione di Gualtiero Anglico, il quale insiste sul concetto di «speranza»: la parola speranza è più volte ripetuta dalle lepri ed è presto associata a
salus , la salvezza e l'incolumità fisica. Il punto di vista di Gualtiero si colora insomma di sfaccettature morali e viene interpretato in chiave cristiana. Caratteristiche come l'imminenza della morte, la tensione tra speranza e disperazione, il pericolo del peccato mortale, sono tutte rintracciabili nel genere delle
artes moriendi , che si sviluppa nel XV secolo. In modo particolare si ricollega a questo filone la favola delle lepri e delle rane contenuta nel
Nuremberg Prose Aesop , una raccolta di 63 apologhi in tedesco, scritta prima del 1412. Questo aspetto della preparazione alla morte, che nelle
artes moriendi trova spesso la sua ipostasi in un immaginario colloquio tra il diavolo, un angelo e l'anima del defunto, viene enfetizzato anche nei commenti del XV secolo ai
corpora di favole esopiche latine. Ad esempio nel ms. Stuttgart, Württembergische Landesbibl., HB I. 127 gli elementi naturali descritti nella favola sono presentati come allegorie di sentimenti e passioni umane, mentre in altri casi la vicenda delle lepri e delle rane viene interpretata in modo più concreto, ma comunque riferita al momento della morte. In conclusione, è ribadita l'importanza della reinterpretazione in chiave allegorica dell'apologo esopico, che va ricollegato al fiorire del genere delle
artes moriendi del XV secolo e che testimonia un interesse letterario verso il tema della preparazione alla morte e alla vita ultraterrena.
Riduci
Argomenti e indici Manoscritti
Scheda N: 37 - 4476
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Ferruccio Bertini «Phaedr.» I 4 dall'antichità latina all'epoca contemporanea Favolisti latini medievali e umanistici cur. Ferruccio Bertini - Caterina Mordeglia , Genova, Erredi Grafiche Editoriali 2009 (Pubblicazioni del D.AR.FI.CL.ET. N.S.) pp. 215, XIV 63-74
Abstract
Sulla fortuna della favola fedriana, di cui, tra le rielaborazioni mediolatine, si citano quelle di Gualtiero Anglico (
Aesopus Latinus V) e di Alessandro Neckam (
Novus Aesopus XIII). (Caterina Mordeglia)
Riduci
Argomenti e indici Scheda N: 31 - 4879
Permalink: http://www.mirabileweb.it/mel/-phaedr-i-4-dall-antichità-latina-all-epoca-contem/578148
Ferruccio Bertini «Phaedr.» I 4 dall'antichità latina all'epoca contemporanea Sandalion 33
(2010)
313-26
Abstract
Cfr. anche MEL XXXI 4879. Lo studio prende in esame una favola di Fedro,
Canis per fluvium carnem ferens (I 4), e osserva la sua evoluzione nella tradizione letteraria, a partire dai rifacimenti e volgarizzamenti medievali in prosa e in versi (
Anonymus Neveleti , Alessandro Neckam, Pietro d'Alvernia, Maria di Francia, gli anonimi adattatori degli
Ysopets ) fino alle riscritture operate da Jean de La Fontaine e, nel 1930, da Pietro Pancrazi. Ogni autore introduce elementi di diversità (varianti secondarie e artifici retorici, rielaborazione della
moralité finale) che lo distinguono dai predecessori, conservando però intatto il senso originale della favola. Il confronto suscita inoltre degli interrogativi sulle fonti realmente adoperate dai rielaboratori medievali e quindi sulle antiche raccolte di favole ad essi note.
Riduci
Argomenti e indici Scheda N: 32 - 4426
Permalink: http://www.mirabileweb.it/mel/-phaedr-i-4-dall-antichità-latina-all-epoca-contem/600294
Armando Bisanti A proposito delle Fabulae Aesopicae di Ermolao Barbaro il Vecchio e di Rinuccio d'Arezzo Interpres 18
(1999)
172-82
Abstract
L'A. illustra le somiglianze esistenti fra Gualtiero Anglico da una parte, e le
Fabulae Aesopicae di Ermolao Barbaro il Vecchio (1422) e le
Fabulae Aesopicae di Rinuccio d'Arezzo (1448) dall'altra: richiami letterari e suggestioni stilistiche sono messe in evidenza basandosi sulle edizioni di S. Boldrini per Gualtiero Anglico (
Uomini e bestie. Le favole dell'«Aesopus» Latino , Lecce 1994, per cui cfr. MEL XVIII 1389), di C. Cocco per Ermolao Barbaro (
Aesopi fabulae , Genova 1994, per cui cfr. MEL XIX 1713) e di M.P. Pillolla per Rinuccio d'Arezzo (
Fabulae Aesopicae , Genova 1993). Inoltre, l'opera dell'Aretino mostra analogie anche con il
Novus Aesopus di Alessandro Neckam, di cui l'A. ipotizza, attraverso diversi esempi tratti dall'edizione di G. Garbugino (
Novus Aesopus , Genova 1987, per cui cfr. MEL XIII 132), una conoscenza da parte di Rinuccio.
Riduci
Argomenti e indici Scheda N: 23 - 1816
Permalink: http://www.mirabileweb.it/mel/-a-proposito-delle-fabulae-aesopicae-di-ermolao-ba/411743
Armando Bisanti Appunti sulla fortuna mediolatina e romanza dei «Novi Aviani» Maia 56
(2004)
127-38
Abstract
L'A. considera la fortuna del
Novus Avianus dell'
Astensis poeta nella letteratura mediolatina e volgare e rileva corrispondenze ed echi ad es. nella
Lidia di Arnolfo d'Orléans, nel
Geta di Vitale di Blois e nei
Gesta Romanorum . Una dipendenza sicura e diretta è, invece, individuata nella silloge di
Fabulae mistice declaratae di Bono Stoppani da Como, tradite dal ms. n. 23 (già 36.12.2) conservato nella Biblioteca Governativa di Cremona della seconda metà del XIV sec., opera che contiene 200 apologhi, tratti da fonti diverse, dall
'Aesopus attribuito a Gualtiero Anglico al
Novus Aesopus di Baldone, da Orazio al
Contemptus sublimitatis attribuibile a Mayno de Maineri.
Riduci
Argomenti e indici Astensis Poeta v. 1100 ca. ,
Novus Avianus Aesopus Dialogus creaturarum moralisatus Gesta Romanorum Horatius, Fortleben Lidia Arnulfus Aurelianensis fl. saec. XII post med. ,
Lidia (?) (Postquam primipile ludentis tempora risi... ) Baldo fabulator saec. XII ,
Novus Esopus Bonus de Stupanis de Cumis n. 1315 ca., m. 1375 ca. ,
Fabulae mistice declaratae Galterius Anglicus saec. XII ,
Aesopus (?) Maynus de Mayneriis n. 1290/1295, m. 1364/1368 ,
Dialogus creaturarum moralisatus (?) Vitalis Blesensis fl. 1125-1145 ,
Geta (Grecorum studia nimique diuque secutus... ) Manoscritti
Scheda N: 26 - 490
Permalink: http://www.mirabileweb.it/mel/-appunti-sulla-fortuna-mediolatina-e-romanza-dei-n/476190
Armando Bisanti Cataldo Roccaro (1947-1998). Un classicista votato alla latinità medievale FilMed 15
(2008)
307-76
Abstract
Viene ricostruito in modo analitico il percorso scientifico
... Leggi tutto Viene ricostruito in modo analitico il percorso scientifico dello studioso scomparso. Partito da studi sulla poesia latina di età arcaica (Ennio e Plauto), C. Roccaro passò poi a occuparsi della versificazione medievale (Marbodo di Rennes; Gualtiero Anglico; Valafrido Strabone, di cui esaminò in particolare l'
Hortulus ; Alcuino, per il quale si interessò anche degli aspetti agiografici; Floro di Lione; Eugenio Vulgario); produsse anche importanti saggi sulla produzione in prosa del basso medioevo, esaminando la predicazione francescana e in particolare la figura del frate siciliano Ruggero da Piazza.
Riduci
Argomenti e indici Roccaro Cataldo, Saggi, commemorazioni, necrologi e bibliografie di singoli studiosi Aesopus Alcuinus Sancti Martini Turonensis abbas n. 730/735, m. 19-5-804 Alcuinus n. 730/735, m. 19-5-804 ,
Epistolae Eugenius Vulgarius fl. saec. IX ex./X in. ,
Calendarium metricum (Ecce fui quondam florens, qui nunc modo marcens. Sic mihi, dum potui, neglegenti tempore vixi... Septenis bis constat divisio secli in numeris rerum spaciis vertiginis evi... ) Eugenius Vulgarius fl. saec. IX ex./X in. ,
Carmina Florus Lugdunensis diaconus m. 8-2-860 ,
Carmina [31] Galterius Anglicus saec. XII ,
Aesopus (?) Marbodus Redonensis episcopus n. 1035 ca., m. 11-9-1123 ,
Carmina Rogerius de Heraclia saec. XIV ,
Quadragesimale scholarum Rogerius de Heraclia saec. XIV ,
Sermones (?) Walahfridus Strabo n. 808/809, m. 18-8-849 ,
De cultura hortorum (Plurima tranquillitate cum sint insignia vitae... )
Leggi articolo
Scheda N: 30 - 11827
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Armando Bisanti Edizioni e studi sulla favolistica mediolatina SchM 40
(2002)
93-142
Abstract
Rassegna ragionata delle principali pubblicazioni in merito al genere favolistico degli ultimi 15 anni. Il primo autore presentato è Ademaro di Chabannes, le cui 67 favole in prosa trasmesse dal ms. Leiden, Bibl. der Rijkuniversiteit, Voss. lat. 8° 15 sono state edite da F. Bertini e P. Gatti (Genova 1988; cfr. MEL XIII 40). Tra le raccolte di testi in versi, si segnalano invece il
Novus Aesopus di Alessandro Neckham, edito da G. Garbugino (Genova 1987; cfr. MEL XIII 132); il
Novus Avianus dell'Astensis poeta, edito da L. Zurli (Genova 1994; cfr. MEL XX 3179); il
Novus Aesopus di Baldone non ancora pubblicato in edizione critica, ma studiato da Bertini, che riesamina le tre edizioni ottocentesche fondate sui mss. Wien, ÖNB, 303 e Heiligenkreuz, Stiftsbibl., 112 e ridiscute datazione, tradizione testuale, fonti e fortuna dell'opera (
Tradizione testuale e fortuna letteraria delle favole di Baldone in
Non recedet memoria eius Frankfurt a.M. 1995 pp. 199-214; cfr. MEL XX 527). Un notevole problema critico si è rivelato l'
Aesopus attribuito a Gualtiero Anglico, edito da S. Boldrini (Lecce 1994; cfr. MEL XVIII 1389) e da A.E. Wright (Toronto 1997; cfr. MEL XXVI 1802), ma senza un autentico studio della tradizione, approfondito invece l'anno seguente da C. Roccaro che ridiscute la paternità della silloge e identifica l'autore in Gualtiero arcivescovo di Palermo, diverso dal più noto Anglico («Pan» 15-16, 1998, pp. 195-207; cfr. MEL XXVI 1803). Infine l'A. si sofferma sui volumi VII e VIII dei
Favolisti latini medievali e umanistici pubblicati dalla scuola di Genova, riassumendoli e sottoponendoli a critica: il primo (Genova 1998; cfr. MEL XXV 13438) contiene una serie di saggi (di A. Viani sul lupo e il cane, di R. Caputi sulla volpe e l'aquila, di V. Manzini sulla rana e il bue, di A. Boatti sulla mosca e il calvo, di L. Radif sulla figura del pipistrello, di M. Giovini sulla cicala e la formica) e le edizioni del
Novus Avianus di Neckham a cura di T. A.-P. Klein (cfr. MEL XXII 235) e dell'anonimo
Anti-Avianus a cura di S. Tamanza (cfr. MEL XXII 443); il secondo (Genova 2000) offre l'edizione del
Minor Fabularius di C. Mordeglia (cfr. MEL XXV 3142).
Riduci
Argomenti e indici Favolistica Aesopus Antiavianus Minor fabularius Ademarus Cabannensis monachus n. 988 ca., m. 1034 ,
Fabulae Alexander Neckam n. 1157, m. 1217 ,
Novus Aesopus Astensis Poeta v. 1100 ca. ,
Novus Avianus Baldo fabulator saec. XII ,
Novus Esopus Galterius Anglicus saec. XII ,
Aesopus (?) Henricus Abrincensis magister v. 1214, m. 1260 ,
Antiavianus (?) (Iurat anus flenti puero, ni supprimat iram, esca lupo dabitur: stat lupus ante fores... Indignata sui motus testudo quiete, cum saltem nequeat ire, volare cupit... Retrogradus cancer tergum terit obice saxi... Sol placidus, boreas immitis sub Iove certant veste viatorem quis spoliare queat... Cum David in Iericho spoliasset forte leonem, nescio qua spolia sorte reliquit ibi... An grus pavone sit pulchrior an grue pavo certatur: dotes iactat uterque suas... )
Studiosi: Bertini, Ferruccio Boatti, Anna Boldrini, Sandro Caputi, Raffaella Garbugino, Giovanni Gatti, Paolo Giovini, Marco Klein, Thomas A.-P. Manzini, Valentina Mordeglia, Caterina Radif, Ludovica Roccaro, Cataldo Tamanza, Simona Viani, Andrea Wright, Aaron E. Zurli, Loriano
Manoscritti
Scheda N: 27 - 6629
Permalink: http://www.mirabileweb.it/mel/-edizioni-e-studi-sulla-favolistica-mediolatina/487088
Armando Bisanti Sull'edizione critica dell'«Esopus» attribuito al cosiddetto Gualtiero Anglico SchM 45
(2007)
223-49
Abstract
L'A., dopo aver offerto un'ampia panoramica sulle precedenti edizioni dell'
Esopus , giudicate poco affidabili da un punto di vista filologico, illustra le problematiche legate a quest'opera, caratterizzata tra l'altro da incertezze attributive e da una particolare ricchezza della tradizione manoscritta. Viene poi descritta in modo dettagliato la nuova edizione critica della silloge favolistica, curata da P. Busdraghi e pubblicata nel 2005 all'interno della serie genovese
Favolisti latini medievali e umanistici (cfr. MEL XXIX 1737). Quest'edizione è preceduta da un'introduzione che approfondisce diversi aspetti dello scritto: la fortuna di cui ha goduto, la già citata problematica attributiva, la possibile personalità dell'autore, le fonti, lo stile e la versificazione. Il sondaggio sulla tradizione è stato condotto su 80 codici, che sono stati divisi in due rami principali; per ogni ramo l'editore ha scelto 3 manoscritti, sui quali ha basato l'edizione, arricchita anche da una traduzione in italiano (per il primo ramo: Paris, BNF, lat. 15135; Wolfenbüttel, HAB, Aug. fol. 87.5 e Wien, ÖNB, 303; per il secondo: Paris, BNF, lat. 14381; Firenze, Laurenziana, Strozzi 80 e Montecassino, Bibl. dell'Abbazia, 227). Nello studio, a titolo esemplificativo, vengono riportate alcune scelte di varianti riguardanti passi particolarmente significativi.
Riduci
Argomenti e indici Manoscritti
Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, Strozzi 80 Montecassino (Frosinone), Archivio dell'Abbazia (Biblioteca Statale del Monumento Nazionale), 227 Paris, Bibliothèque Nationale de France, lat. 14381 Paris, Bibliothèque Nationale de France, lat. 15135 Wien, Österreichische Nationalbibliothek, 303 Wolfenbüttel, Herzog August Bibliothek, Aug. 2° 87. 5 (2915) Scheda N: 31 - 1726
Permalink: http://www.mirabileweb.it/mel/-sull-edizione-critica-dell-esopus-attribuito-al-c/577669
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Robert D. Black The School Miscellany in Medieval and Renaissance Italy Il codice miscellaneo, tipologie e funzioni . Atti del Convegno internazionale. Cassino, 14-17 maggio 2003 cur. Edoardo Crisci - Oronzo Pecere , Cassino (Frosinone), Università degli studi di Cassino 2004 =STest 2
(2004)
213-44
Abstract
Allo scopo di ripercorrere i mutamenti nei
curricula , l'A. prende in esame le miscellanee scolastiche italiane, databili tra XI e XV secolo, conservate nelle biblioteche fiorentine. Propone dunque un'articolata casistica che illustra, secolo per secolo, quali sillogi di autori erano destinati a questa tipologia codicologica, sillogi che possono essere rapidamente schematizzate così: autori maggiori e minori; soltanto autori minori o soltanto autori maggiori; autori maggiori e/o minori accompagnati da manuali di grammatica. È inoltre esaminato il mutare degli interventi, quali glosse marginali e interlineari più semplici (ad esempio la numerazione delle parole per indicare la costruzione del periodo o annotazioni sul significato dei vocaboli, anche con utilizzo del volgare) e annotazioni di carattere filologico o scherzoso (di particolare interesse, a questo proposito, Firenze, Laurenziana, Pl. XCI. 34, una miscellanea contenente l'
Achilleide , il
De raptu Proserpinae , e l'
Anticlaudianus , datata Foligno 1394). Sono esaminati, tra gli altri i seguenti mss. Firenze, Laurenziana, Pl. XXIV sin. 12 (sec. XI, Sedulio
Paschale carmen ,
Hymni ed
Epigrammata , Stazio
Achilleis ); Conv. Soppr. 252 (sec. XII, Sedulio, Prospero e Aratore); Firenze, BNC, Magl. VII.1180 (sec. XIII, Enrico da Settimello,
Elegia e
Pamphilus ); Magl. VII.931 (sec. XIII versificazione del
Physiologus di Teobaldo e la latinizzazione delle
Fabulae di Esopo attribuita a Gualtiero Anglico); Laurenziana, Acquisti e doni 28 (sec. XIV, terzo quarto,
Fabulae di Aviano,
De lumaca et Lombardo ,
De pulice e
De lupo monacho pseudo-ovidiani); Pl. LXXVII.16 (sec. XIV ex.,
Elegia di Enrico da Settimello e
Liber de septem viciis et septem virtutibus di Giovanni abate); Strozzi 80 (sec. XIV primo quarto,
Disticha Catonis , Prospero, Esopo,
excerpta dallo
Ianua ); Pl. XXXVIII.35 (sec. XV, Stazio,
Achilleis e Teodulo,
Ecloga ); Strozzi 119 (sec. XV ex.,
Ars poetica e
Epistolae di Orazio e
Dittochaeon di Prudenzio); Redi 117 (datato 1476, Aviano,
Fabulae , Prudenzio,
Dittochaeon e
Ilias latina ); Pl. XXXVIII.8 (vergato nel 1415 da Santi di Giovanni, studente a Siena, e contenente le
Heroides , l'
Achilleis e il
De disciplina scholarium ). (Silvia Papi)
Riduci
Argomenti e indici Scuola Aesopus Codicologia De Lombardo et lumaca (Venerat ad segetes Lombardus, circuit illas... ) De lupo [tres redactiones] (Saepe lupus quidam per pascua lata vagantes... Sorte lupus quidam per pascua lata vagantes... Forte lupus quidam per pascua lata vagantes... ) De pulice (Parva pulex et amara lues inimica puellis... ) Disticha Catonis Grammatica Ianua Donati (Ianua sum rudibus primam cupientibus artem... ) Pamphilus de amore (Vulneror et clausum porto sub pectore telum... ) Prosper Aquitanus, Fortleben Aesopus, Fortleben ,
Fabulae Alanus ab Insulis n. 1125 ca., m. 1203 ca. ,
Anticlaudianus Arator n. 480 ca., m. 550 ca. ,
Historia apostolica Avianus, Fortleben ,
Fabulae Baebius Italicus, Fortleben ,
Ilias Latina Boethius pseudo ,
De disciplina scholarium Claudianus Claudius, Fortleben ,
De raptu Proserpinae Galterius Anglicus saec. XII ,
Aesopus (?) Henricus Septimellensis fl. 1192/1194 ,
Elegia [502 disticha ; quattuor libri ] (Quomodo sola sedet probitas! Flet et ingemit, aleph!... ) Horatius, Fortleben ,
Epistolae Iohannes abbas fl. saec. XII ante med. ,
Liber de septem viciis et septem virtutibus [disticha elegiaca 276] (Ardua virtutum faciles cape, lector, ad usus... Impia te fugiat nec ad alta superbia tollat... ) Ovidius pseudo, Fortleben ,
De Lombardo et lumaca Ovidius pseudo, Fortleben ,
De lupo [tres redactiones] (Saepe lupus quidam per pascua lata vagantes... Sorte lupus quidam per pascua lata vagantes... Forte lupus quidam per pascua lata vagantes... ) Ovidius pseudo, Fortleben ,
De pulice (Parva pulex et amara lues, inimica puellis... ) Ovidius, Fortleben ,
Heroides Prudentius, Fortleben ,
Dittochaeon (Eva columba fuit, tum candida, nigra deinde, facta per anguinum... Adventante Deo descendit nuntius alto Gabriel... Bis duodena senum sedes peteris citharisque... ) Sedulius poeta, Fortleben ,
Carmen Paschale Sedulius poeta, Fortleben ,
Hymni II Statius Papinius, Fortleben ,
Achilleis Theobaldus saec. XI-XII ,
Physiologus Theodulus saec. X ,
Ecloga (Aethiopum terras iam fervida torruit aestas, / In Cancro solis dum volvitur aureus axis... )
Luoghi: Foligno (Perugia) Italia Siena
Manoscritti
Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, Acquisti e doni 28 Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, Conv. soppr. 252 Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, Plut. 24 sin. 12 Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, Plut. 77.16 Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, Plut. 38.35 Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, Plut. 38.8 Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, Plut. 91 sup. 34 Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, Redi 117 Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, Strozzi 80 Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, Strozzi 119 Firenze, Biblioteca Nazionale Centrale, Magl. VII.931 Firenze, Biblioteca Nazionale Centrale, Magl. VII.1180 Scheda N: 26 - 8598
Permalink: http://www.mirabileweb.it/mel/-the-school-miscellany-in-medieval-and-renaissance/482068