A Parigi e ritorno. Codici e incunaboli della Biblioteca Capitolare requisiti dai Francesi nel 1797 Verona, Biblioteca Capitolare di Verona-Fondazione Cassa di risparmio di Verona, Vicenza, Belluno e Ancona 1997 pp. 155 Abstract
Il catalogo della mostra, tenutasi a Verona dal 5 al 24 settembre 1997 per il bicentenario napoleonico, è costituito da saggi sulla Chiesa veronese, il Capitolo della cattedrale nel Settecento, nonché sul patrimonio artistico in relazione alle requisizioni napoleoniche. Tra i mss. esposti ricordiamo il CIX (102), che riporta componimenti liturgici con notazione (sec. XI); il CXX (110), in minuscola greca con notazione (sec. XV); il CCCCXLIV (287), contenente il Trattato ed arte deli rithimi volgari di Gidino di Sommacampagna. Si segnalano a parte i saggi di S. Marchi e G.P. Marchi RiduciRecensioni e segnalazioni Argomenti e indici Manoscritti Scheda N: 3 - 1706 Permalink: http://www.mirabileweb.it/mem/a-parigi-e-ritorno-codici-e-incunaboli-della-bibli/8565 |
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A Performer's Guide to Medieval Music cur. Ross W. Duffin, Bloomington, IN, Indiana University Press 2000 pp. XI-599 (Early Music America. Performer's Guides to Early Music) Abstract
Questo manuale, dedicato all'esecuzione della musica medievale, si compone dei saggi di autori vari, riguardanti i diversi generi musicali e i singoli strumenti musicali. È strutturato in tre parti: la prima (cap. I-IV) concerne la storia e l'analisi delle forme e dei generi musicali affrontati in ordine cronologico; la seconda (cap. V-XI) riguarda gli strumenti musicali (ivi compresa la voce), di cui vengono descritte le caratteristiche costruttive, le modalità di accordatura e le tecniche di esecuzione, compendiate da notizie storiche e geografiche circa il loro utilizzo; la terza parte (cap. XII) costituisce un sunto di teoria musicale, dalla modalità gregoriana alla solmisazione alla musica ficta alla teoria delle proporzioni ritmiche. I saggi sono arricchiti da illustrazioni, esempi musicali ed esercizi pratici. Completano il volume una discografica e una bibliografia scelte. Diamo segnalazione a parte dei saggi-capitoli di cui si compone il volume, realizzati dai seguenti autori: W.P. Mahrt, A.E. Planchart, J.E. Cumming, E. Aubrey, C.E. Brewer, M.P. Ferreira, J. R. Cohen, B. Wilson, H. Heinen, P. Hiller, A. Blachly, L.E. Cross, R.W. Duffin, T. McGee, D.N. Klausner, B. Thornton, M. Tindenmans, M. Springfels, S. Jones, R. Green, H.W. Myers, B. Bagby, C.A. Fulton, C. Young, H.W. Myers, A.K. Gilbert, K. Marshall, P. Maund, R. Mattes. (Ernesto Mainoldi) Riduci Argomenti e indici Scheda N: 4-5 - 1130-A Permalink: http://www.mirabileweb.it/mem/a-performer-s-guide-to-medieval-music/11034 |
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Elena Abramov-van Rijk Luchino Visconti, Jacopo da Bologna and Petrarch: Courting a Patron StMu 3, 1
(2012)
7-62 Abstract
Nella prima parte dell'articolo, Four compositions for Luchino Visconti, si analizzano i testi di quattro composizioni di Jacopo da Bologna, i madrigali O in Italia e Lo lume vostro, e i mottetti Lux purpurata e Laudibus dignis (quest'ultimo privo di attribuzione ma quasi certamente di Jacopo). La connessione con Luchino è data dalla presenza del nome in acrostico negli ultimi tre componimenti, mentre in O in Italia si fa esplicito riferimento sia alla nascita dei suoi figli nel 1346 sia ad avvenimenti poco successivi, come l'acquisto di Parma, precedentemente sotto il dominio di Obizzo III d'Este. L'A. ipotizza che le quattro composizioni siano state scritte a Milano tra la fine del 1346 e il 1349 (anno di morte di Luchino), «expressly with the intention to present himself and to procure an appointment as a court poet and musician» (p. 30). Jacopo potrebbe quindi aver soggiornato a Verona prima del 1346 e dopo il 1349; sicuramente, data la testimonianza di Villani, entro il 1351 (anno di morte di Mastino II Della Scala). Nella seconda parte, In Petrarch's «pomifera silva», si analizzano i rapporti tra Luchino e Petrarca, in special modo un'epistola del 1348 ( Familiares, VII, 15), valutata come testimonianza di uno scambio iniziato dallo stesso Petrarca. Uno degli argomenti dell'epistola, apparentemente relativo all'invio di rami da innesto, evoca l'allegoria del frutteto (impiegata, tra gli altri, anche da Marchetto da Padova per il Pomerium) e potrebbe riferirsi all'invio di componimenti. Data la notorietà di cui Petrarca godeva, i testi inviati potrebbero essere stati quelli di «some protégé of his» (p. 40) e, nello specifico, Jacopo da Bologna. I rapporti tra Petrarca e Jacopo, documentati dall'intonazione del madrigale Non al suo amante, sono riesaminati dall'A. a partire dai nessi tra due poemi latini scritti da Petrarca per Luchino ( Epystolae metricae, III, 6 e II, 11) e i due mottetti di Jacopo, opere che si reputano concepite al fine di ottenere un impiego. Per spiegare l'assenza di qualsiasi menzione a Jacopo nell'opera di Petrarca, l'A. ipotizza che questo potrebbe celarsi dietro il soprannome di Confortino, citato anche dai poeti Nicolò de' Rossi e Francesco di Vannozzo. Al ridimensionamento di Luchino Visconti come mecenate, si contrappone la figura del fratello, l'arcivescovo Giovanni, che potrebbe celarsi dietro l'emblema dell'aquila imperiale in virtù della relazione tra l'aquila e Giovanni evangelista. Il simbolo, ricorre non solo in Lux purpurata e O in Italia, ma anche nel madrigale politestuale Aquila altera, che l'A. reputa composto in occasione della morte dell'arcivescovo, nel 1354. In appendice si riportano le trascrizioni delle quattro composizioni di Jacopo e l'epistola di Petrarca a Luchino Visconti. Riduci Argomenti e indici Jacopo da Bologna, AUTORI E TESTIArs nova italiana, Ars nova, Semiografia - TRADIZIONE, STORIA E RICEZIONE DEI TESTIFrancesco di Vannozzo, AUTORI E TESTIFrancesco Petrarca, AUTORI E TESTIMadrigale, Generi e forme - GENERI EXTRALITURGICIMarchettus de Padua, AUTORI E TESTIMilano, Biblioteche medievali, istituzioni religiose, città e università, VITA MUSICALEMottetto, Generi e forme - GENERI EXTRALITURGICINicolò de Rossi, AUTORI E TESTIPhilippus Villani, AUTORI E TESTIPoesia italiana. Polifonia, Poesia romanza, Musica vocale - GENERI EXTRALITURGICIPoesia latina. Polifonia, Musica vocale - GENERI EXTRALITURGICITesto verbale, TEORIA E ANALISIVerona, Biblioteche medievali, istituzioni religiose, città e università, VITA MUSICALEIndice analitico: | Giovanni Visconti (Nomi e cose notevoli) Intertestualità (Nomi e cose notevoli) Iohannes ap. et evangelista (Santi) Luchino Visconti (Nomi e cose notevoli) Mastino II Della Scala (Nomi e cose notevoli) Mecenatismo (Nomi e cose notevoli) Obizzo III d'Este (Nomi e cose notevoli) |
Luoghi: | Milano
Parma
Verona
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Scheda N: 16 - 88 Permalink: http://www.mirabileweb.it/mem/-luchino-visconti-jacopo-da-bologna-and-petrarch-c/23742 |
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Elena Abramov-van Rijk Mysterious Amphion: A Trecento Musician, His Adrmirers and His Critics StMu 5
(2014)
241-72 Abstract
L'A. propone un'analisi comparativa di tre componimenti: il madrigale Nel mezo a sei paon intonato da Giovanni da Cascia, la ballata adespota Io son un pellegrin (attribuita da alcuni studiosi a Landini, da altri ancora a Giovanni); e il sonetto, non messo in musica, O Anfione o Narcisso novello, che un codice (il ms. Città del Vaticano, BAV, Vat. lat. 3213) attribuisce a Dino Frescobaldi, ma che P. Stoppelli ha assegnato a Giovanni Fiorentino, autore della raccolta di novelle Il Pecorone, altresì identificato con il giullare noto all'epoca col soprannome Malizia Barattone. Gli indizi raccolti suggeriscono la possibilità che il destinatario dei tre componimenti sia Jacopo da Bologna. Nel primo caso, la metafora ornitologica, oltre a ricondurre a un gruppo ben identificato di madrigali messi in musica da Giovanni e Jacopo, suggerisce che il destinatario sia un cantore, dotato di grande bellezza, ma di cui si deplora il tedioso canto. Nella ballata, questi elementi ricorrono in modo ancor più esplicito: il pellegrino in cerca di elemosina è un cantore errante e di bell'aspetto. Un punto di contatto tra le due intonazioni, che l'A. ritiene ascrivibili a Giovanni, è la struttura ripetitiva del Tenor, che si giudica plausibile come «song/dance melody», metafora della scarsa inventiva del destinatario, nell'ottica di una rivalità tra i due compositori, che può contare anche sulla testimonianza di Filippo Villani. L'interpretazione del sonetto attribuito a Giovanni Fiorentino è conseguentemente proiettata a identificare il destinatario, celato dalla metafora mitologica come Anfione/Narciso, con Jacopo. I due argomenti principali a favore di tale identificazione sono la presenza di Giovanni Fiorentino a Milano nei primi anni Cinquanta, che coinciderebbe con la supposta presenza di Jacopo presso i Visconti, e il fatto che la bellezza esteriore del destinatario dei tre testi troverebbe conferma nella miniatura del codice Squarcialupi, dove Jacopo è raffigurato come un giovane dai capelli biondi. Riduci Argomenti e indici Jacopo da Bologna, AUTORI E TESTIArti figurative, ALTRE DISCIPLINE E FORME D'ARTEBallata, Generi e forme - GENERI EXTRALITURGICIDino Frescobaldi, AUTORI E TESTIFilologia e ecdotica - TRADIZIONE, STORIA E RICEZIONE DEI TESTIFrancesco Landini, AUTORI E TESTIGiovanni da Cascia, AUTORI E TESTIGiovanni Fiorentino, AUTORI E TESTIMadrigale, Generi e forme - GENERI EXTRALITURGICIMilano, Biblioteche medievali, istituzioni religiose, città e università, VITA MUSICALEPhilippus Villani, AUTORI E TESTIPoesia italiana. Polifonia, Poesia romanza, Musica vocale - GENERI EXTRALITURGICISonetto, Generi e forme - GENERI EXTRALITURGICITesto verbale, TEORIA E ANALISIIndice analitico: | Anfione (Nomi e cose notevoli) Ars nova (Nomi e cose notevoli) Malizia Barattone (Nomi e cose notevoli) Narciso (Nomi e cose notevoli) Visconti (Nomi e cose notevoli) |
Manoscritti Scheda N: 18 - 58 Permalink: http://www.mirabileweb.it/mem/-mysterious-amphion-a-trecento-musician-his-adrmir/26769 |
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Elena Abramov-van Rijk Parlar cantando: The Practice of Reciting Verses in Italy from 1300 to 1600 Bern, P. Lang 2009 Abstract
Nella prima parte del vol., l'A. descrive il concetto di parlar cantando e la sua evoluzione storica, a partire dal trattato De li rithimi volgari di Gidino di Sommacampagna e dal De vulgari eloquentia di Dante Alighieri. In queste testimonianze i recitatori del testo sono definiti prolatores (dando seguito alla tradizione lessicale già accolta nella Rettorica di Brunetto Latini), dei quali abbiamo traccia anche grazie alle testimonianze letterarie del tempo, dallo stesso Dante a Franco Sacchetti. L'A. analizza, inoltre, i concetti di poesia «nuda» e «vestita» alla luce della terminologia poetica nel De vulgari eloquentia, dove l'intonazione musicale ( modulatio) è nettamente distinta dalla cantio. Anche il madrigale, descritto nel De variis inveniendi et rimandi modi di Francesco da Barberino, si aggiunge alla lista dei modelli poetici destinati alla prolatio, connotato, però, dalla rusticitas che contraddistingue anche il genere minore della frottola. La struttura poetica del madrigale che emerge dalla descrizione contenuta nella Summa artis rithimici vulgaris dictaminis di Antonio da Tempo risulta legata indissolubilmente alla struttura del testo musicale ( cantus), ben distinto, tuttavia, dal testo verbale ( verba), affinché «cantus consonet cum verbis». Seguono due capitoli dedicati alla massiccia presenza della scansio e della recitazione poetica all'interno dei curricula scolastici, per il cui studio è proposta un'analisi metrica e ritmica dei madrigali di maestro Piero e di Jacopo da Bologna sul testo Si com' al canto della bella Iguana. La seconda parte del vol. è dedicata alle strutture metriche e musicali diffuse nei repertori lirici intonati del Trecento; in particolare, l'A. analizza i melismi che spesso contraddistinguono il finale delle frasi musicali corrispondenti a ciascun verso del testo poetico, soffermandosi sulla coincidenza tra testo poetico e testo musicale nella produzione di Giovanni da Firenze e di Francesco Landini. Infine è proposto lo studio dei contrafacta nella musica del Trecento, a partire dai repertori laudistici, intonati a partire da testi musicali destinati a composizioni profane, fino ai contrafacta di Dante Alighieri. Tra i mss. citati si segnalano Firenze, BML, Med. Pal. 87; BNC, Pal. Panciatichi 26; Lucca, Arch. di Stato, ms. 184; Perugia, BC Augusta, 3065. (Thomas Persico) Riduci Argomenti e indici Poesia italiana. Polifonia, Poesia romanza, Musica vocale - GENERI EXTRALITURGICIAntonius de Tempo, AUTORI E TESTIBallata, Generi e forme - GENERI EXTRALITURGICIBrunetto Latini, AUTORI E TESTICanzone (cantio, canso, chanson, cantiga, Lied), Generi e forme - GENERI EXTRALITURGICIDante Alighieri, AUTORI E TESTIFrancesco da Barberino, AUTORI E TESTIFrancesco Landini, AUTORI E TESTIFranco Sacchetti, AUTORI E TESTIFrottola, Generi e forme - GENERI EXTRALITURGICIGidino di Sommacampagna, AUTORI E TESTIGiovanni da Cascia, AUTORI E TESTIJacopo da Bologna, AUTORI E TESTILauda, Generi e forme - GENERI EXTRALITURGICIMadrigale, Generi e forme - GENERI EXTRALITURGICINicolò de Rossi, AUTORI E TESTIPiero (Maestro Piero), AUTORI E TESTIRitmo e tempo, Teoria musicale, TEORIA E ANALISISonetto, Generi e forme - GENERI EXTRALITURGICITesto verbale, TEORIA E ANALISITrattatistica - GENERIIndice analitico: | Ars nova (Nomi e cose notevoli) Cantasi come (Nomi e cose notevoli) Contrafactum (Nomi e cose notevoli) Melisma (Nomi e cose notevoli) Metrica (Nomi e cose notevoli) |
Manoscritti Scheda N: 17 - 630 Permalink: http://www.mirabileweb.it/mem/-parlar-cantando-the-practice-of-reciting-verses-i/25702 |
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Elena Abramov-van Rijk The Madrigal «Aquil'altera» by Jacopo da Bologna and Intertextual Relationships in the Musical Repertory of the Italian Trecento EMH 28
(2009)
1-37 Abstract
Il testo del madrigale politestuale Aquil'altera di Jacopo da Bologna è stato finora interpretato da vari studiosi (fra cui G. Thibault, P. Memelsdorff e O. Huck) come una celebrazione del matrimonio tra Gian Galeazzo Visconti e Isabella di Valois avvenuto nel 1360. L'A., basandosi su descrizioni allegoriche di animali contenute in bestiari medievali, tra cui quello contenuto nei Livres dou Tresor di Brunetto Latini, rigetta la presenza di un secondo uccello nel testo e propone l'interpretazione dell'aquila come allegoria simbolica di un acuto intelletto capace di vedere al di là di ciò che è normalmente concesso alla vista umana. Questa interpretazione è sorretta dalla forma eccezionale della musica, in cui le tre terzine vengono cantate contemporaneamente dalle tre voci, in un contesto notazionale e contrappuntistico particolarmente raffinato, dove emergono, nel ritornello, caratteristiche mensurali francesi. Secondo l'A. il lavoro di Jacopo avrebbe ispirato, in una sorta di tenzone musico-letteraria, da una parte il madrigale tritestuale di Francesco Landini Musica son, dall'altra, ma per contrapposizione, il madrigale a due voci Se premio de virtù di Bartolino da Padova, in cui viene fustigata l'ambizione alla gloria priva di virtù e scienza, che l'A. interpreta come un riferimento velato all'ambizione espressa dall'aquila di Jacopo. In conclusione l'A. suggerisce la possibilità, finora inesplorata, che altre poesie per musica italiane trecentesche siano state pensate e composte come parti di tenzoni. Riduci Argomenti e indici Jacopo da Bologna, AUTORI E TESTIAnalisi e teorie analitiche, TEORIA E ANALISIArs nova francese, Ars nova, Semiografia - TRADIZIONE, STORIA E RICEZIONE DEI TESTIArs nova italiana, Ars nova, Semiografia - TRADIZIONE, STORIA E RICEZIONE DEI TESTIBartolino da Padova, AUTORI E TESTIBrunetto Latini, AUTORI E TESTIFrancesco Landini, AUTORI E TESTIMadrigale, Generi e forme - GENERI EXTRALITURGICITesto verbale, TEORIA E ANALISIIndice analitico: | Ars nova (Nomi e cose notevoli) Contrappunto (Nomi e cose notevoli) Gian Galeazzo Visconti duca di Milano (Nomi e cose notevoli) Intertestualità (Nomi e cose notevoli) Isabella di Valois (Nomi e cose notevoli) Plurilinguismo (Nomi e cose notevoli) |
Scheda N: 12 - 59 Permalink: http://www.mirabileweb.it/mem/-the-madrigal-aquil'altera-by-jacopo-da-bologna-an/20090 |
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Elena Abramov-van Rijk The Raven and the Falcon: Literary Space in a Trecento Musical Aviary Musik. Raum. Akkord. Bild. Music. Space. Chord. Image. Festschrift zum 65. Geburtstag von Dorothea Baumann. Festschrift for Dorothea Baumann's 65th Birthday cur. Antonio Baldassare, adiuv. Debra Pring - Lena Kopylova - Matthias von Orelli, Bern-Berlin-Bruxelles-Frankfurt a.M.-New York-Oxford-Wien, Lang* 2012 pp. 848, 56-74Abstract
Dopo aver individuato nell'ampliamento a livello dei contenuti un tratto distintivo dello sviluppo del madrigale trecentesco, verificabile anche nello scarto tra gli esempi inclusi nella Summa di Antonio da Tempo (1332) e quelli del successivo volgarizzamento di Gidino da Sommacampagna (1380 c.), l'A. pone l'attenzione su due madrigali ritenuti adespoti (sebbene per il primo esista una dubbia attribuzione ad Antonio degli Alberti nel ms. Firenze, BML, Ashb. 569) in cui si individua una comune matrice ovidiana nel mito di Apollo e Coronide: I fu' già bianc'uccel, intonato da Donato da Firenze (tràdito nei mss. Firenze, BML, Med. Pal. 87; London, BL, Add. 29987 e Firenze, BML, Ashb. 569) e Girando un bel falcon, intonato da Paolo da Firenze (tràdito nei mss. Paris, BNF, it. 568 (con attribuzione erasa) e Firenze, Arch. del Capitolo di San Lorenzo, 2211). L'A. evidenzia i nessi intertestuali tra i due madrigali sia a livello poetico sia musicale, notando diverse affinità melodiche e un peculiare cambio di divisio anticipato all'ultimo verso del terzetto in luogo dell'usuale corrispondenza col ritornello, che considera una caratteristica propria di Donato ripresa dal più giovane Paolo. Inoltre si contesta, su basi stilistiche, la datazione di Girando un bel falcon avanzata da U. Günther, che vi individuava allusioni al risentimento fiorentino verso Gregorio XII in seguito al concilio di Pisa del 1409, e si riconduce il madrigale a un periodo di apprendistato, forse sotto la guida dello stesso Donato. (Michele Epifani) Riduci Argomenti e indici TRADIZIONE, STORIA E RICEZIONE DEI TESTIAntonius de Tempo, AUTORI E TESTIArs nova italiana, Ars nova, Semiografia - TRADIZIONE, STORIA E RICEZIONE DEI TESTIDonato da Cascia, AUTORI E TESTIGidino di Sommacampagna, AUTORI E TESTILetteratura, ALTRE DISCIPLINE E FORME D'ARTEMadrigale, Generi e forme - GENERI EXTRALITURGICIOvidius, AUTORI E TESTIPaolo da Firenze (Tenorista), AUTORI E TESTIPoesia italiana. Polifonia, Poesia romanza, Musica vocale - GENERI EXTRALITURGICITesto verbale, TEORIA E ANALISIIndice analitico: | Antonio degli Alberti (Nomi e cose notevoli) Concilio di Pisa (1409) (Nomi e cose notevoli) Gregorius XII papa (Nomi e cose notevoli) Intertestualità (Nomi e cose notevoli) |
Manoscritti Firenze, Archivio del Capitolo di San Lorenzo, 2211Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, Ashburnham 569Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, Med. Pal. 87 «Codice Squarcialupi»London, British Library, Add. 29987Paris, Bibliothèque Nationale de France, it. 568 Scheda N: 15 - 819 Permalink: http://www.mirabileweb.it/mem/-the-raven-and-the-falcon-literary-space-in-a-trec/21898 |
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Franco Ackermans Cambio di modo o note cromatiche in relazione al testo StGr 32
(2016)
33-64 Abstract
Attraverso l'esame di numerosi esempi musicali si dimostra che fra le note cromatiche lecite nel repertorio gregoriano va considerato, oltre al Si bemolle grave e al Mi bemolle, il Fa diesis. Dopo aver richiamato i punti di riferimento della teoria musicale (in particolare Guido d'Arezzo, Hucbald, ma anche Frutolf e i redattori dei mss. Montpellier, Bibl. Interuniversitaire, Section de Médecine, H 159; Paris, BnF, lat. 903), l'A. mostra come i notatori dei manoscritti diastematici evitarono di scrivere le note proibite con l'intento di non tradire nella sostanza il dettato melodico che le conteneva: 1) ricorrendo alle trasposizioni ammesse dai teorici alla V superiore o alla IV inferiore per Protus, Deuterus e Tritus, questo il caso in particolare del ms. Montpellier, Bibl. Interuniversitaire, Section de Médecine, H 159; 2) attraverso la trasposizione parziale di alcuni incisi o la sostituzione di una o più note, ms. Paris, BnF, lat. 903. Più complesso il caso del Fa diesis, visto che la trasposizione alla IV superiore non esisteva nel monocordo di Guido, e per questo forse responsabile della scomparsa di alcune sonorità della musica medievale di cui rimangono chiare testimonianze sia nella tradizione manoscritta, sia nelle fonti teoriche. Si considerano in particolare esempi di slittamenti all'interno della melodia tra Protus e Deuterus e tra Tritus e Tetrardus. Considerando l'intento espressivo di alcuni cromatismi in relazione al testo, l'A. ritiene fondamentale che nelle moderne edizioni essi siano portati alla luce. Le testimonianze teoriche e le varianti melodiche e testuali oggetto di studio sono tratte, oltre che da quelle già citate, dalle seguenti fonti (l'A. utilizza sigle di cui non sempre è dato lo scioglimento): mss. München, BSB, Clm 9921; Clm 14965a; Clm 14965b, Tonario di Frutolf; Clm 17010 (Schäftlarn); Paris, BnF, lat. 12044; lat. 9425; lat. 13159, Tonario; lat. 12050, Tonario; lat. 776; n.a. lat. 1669, Graduale di Gubbio; Graz, Universitätsbibl., 807; Einsiedeln, Stiftsbibl, 121; Laon, BM «Suzanne Martinet», 239; Metz, Médiathèque «Le Pontiffroy» ( olim BM), 351, Tonario; Sankt Gallen, Stiftsbibl., 381, Tonario; 20, Wolfcoz-Psalter; Benevento, Bibl. Cap., 34; Verdun, BM, 759; Cambrai, Médiathèque Municipale ( olim BM) 61 (62); Bamberg, Staatsbibl., Lit. 5 (Ed.V.9), Tonario; Sankt-Peterburg, Rossijskaja Nacional'naja Bibl., lat. O.v.I.6, Graduale di Notre-Dame a Rouen; Berlin, SB, lat. 4° 664; Stuttgart, Württembergische Landesbibl., Bibl. 2° 23, Stuttgarter Psalter; Utrecht, Bibl. der Rijksuniversiteit 32, Salterio di Utrecht; Modena, Bibl. e Arch. Cap., O.I.7; Chartres, BM, 47 (40) (?). Edizioni: Graduale di Hermesdorff, 1863; Liber Gradualis (Graduale di Pothier), 1883; Graduale Romanum, 1908; Graduale Triplex, 1979; Graduale Novum, 2011. Riduci Argomenti e indici Manoscritti Bamberg, Staatsbibliothek, Lit. 5 (Ed.V.9)Benevento, Biblioteca Capitolare, 34Berlin, Staatsbibliothek zu Berlin - Preußischer Kulturbesitz, lat. 4° 664Cambrai, Le Labo - Cambrai (olim Bibliothèque Municipale), 61 (62)Chartres, Médiathèque «L'Apostrophe» (olim Bibliothèque Municipale), 47 (40) (?)Einsiedeln, Stiftsbibliothek, 121 (Msc. 1151; Nr. XIII)Graz, Universitätsbibliothek, 807 (41/2 Quarto)Laon, Bibliothèque Municipale «Suzanne Martinet», 239Metz, Médiathèque Verlaine (olim Bibliothèque Municipale; Médiathèque «Le Pontiffroy»), 351Modena, Biblioteca e Archivio Capitolare, O.I.7Montpellier, Bibliothèque Interuniversitaire, Section de Médecine, H 159München, Bayerische Staatsbibliothek, Clm 9921München, Bayerische Staatsbibliothek, Clm 14965aMünchen, Bayerische Staatsbibliothek, Clm 14965bMünchen, Bayerische Staatsbibliothek, Clm 17010Paris, Bibliothèque Nationale de France, lat. 9425Paris, Bibliothèque Nationale de France, lat. 12044Paris, Bibliothèque Nationale de France, lat. 12050Paris, Bibliothèque Nationale de France, lat. 13159Paris, Bibliothèque Nationale de France, lat. 776Paris, Bibliothèque Nationale de France, lat. 903Paris, Bibliothèque Nationale de France, n.a. lat. 1669Sankt Gallen, Stiftsbibliothek, 20Sankt Gallen, Stiftsbibliothek, 381Sankt-Peterburg, Rossijskaja Nacional'naja Biblioteka (olim Gosudarstvennaja ordena Trudovogo Krasnogo Znameni Publicnaja Biblioteka im. M.E. Saltykova Scedrina), lat. O.v.I.6Stuttgart, Württembergische Landesbibliothek, Bibl. 2° 23 «Stuttgarter Bilderpsalter»Utrecht, Bibliotheek der Rijksuniversiteit, Hs. 32 (Eccl. 484) «Salterio di Utrecht»Verdun, Bibliothèque Municipale, 759 Scheda N: 21-23 - 627 Permalink: http://www.mirabileweb.it/mem/-cambio-di-modo-o-note-cromatiche-in-relazione-al-/29593 |
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Franco Ackermans Modal Shifts and Chromatic Tones: the Textual Context VA 8
(2016)
139-69 Abstract
Il contributo tratta del problema relativo al semitono nelle fonti teoriche medievali. In particolare vengono affrontati i casi del Si bemolle grave e del Mi bemolle, evitati tramite trasposizione alla quinta - esempi nei mss. Montpellier, Fac. de Médecine, H 159; Paris, BnF, Lat. 903 (Graduale di Saint Yrieix); München, BSB, Clm 14965b (Tonario di Frutolfo) -, e del Fa diesis, evitato tramite trasposizione alla quarta superiore. L'A. indaga infine alcuni casi di trasposizione parziale fra Protus e Deuterus e fra Tritus e Tetrardus attraverso esempi tratti dai communio Passer invenit, Amen dico vobis, Circuibo, Aufer a me, Erubescant, Surrexit Dominus e Simon Iohannis, dall'introito Miserere. conculcavit e dai graduali Diffusa est gratia e Discerne. Riduci Argomenti e indici Organizzazione dei suoni, Teoria musicale, TEORIA E ANALISIAmen dico vobis, Communio, Liturgia della Messa - MONODIA LITURGICAAufer a me, Communio, Liturgia della Messa - MONODIA LITURGICACircuibo, Communio, Liturgia della Messa - MONODIA LITURGICADiffusa est gratia, Graduale, Liturgia della Messa - MONODIA LITURGICADiscerne, Graduale, Liturgia della Messa - MONODIA LITURGICAErubescant, Communio, Liturgia della Messa - MONODIA LITURGICAGradualia - FONTI DELLA MONODIA LITURGICAMiserere... conculcavit, Introitus, Liturgia della Messa - MONODIA LITURGICAPasser invenit, Communio, Liturgia della Messa - MONODIA LITURGICASimon Ioannis, Communio, Liturgia della Messa - MONODIA LITURGICASurrexit Dominus, Communio, Liturgia della Messa - MONODIA LITURGICATesto verbale, TEORIA E ANALISITonaria - FONTI DELLA MONODIA LITURGICATrattatistica - GENERIIndice analitico: | Cromatismo (Nomi e cose notevoli) Modalità (Nomi e cose notevoli) Semitono (Nomi e cose notevoli) Trasposizione (Nomi e cose notevoli) |
Manoscritti Scheda N: 21-23 - 628 Permalink: http://www.mirabileweb.it/mem/-modal-shifts-and-chromatic-tones-the-textual-cont/29583 |
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Béla Adamik Zur Problematik der lateinsprachigen Bevölkerung in Konstantinopel. Das Zeugnis der lateinischen Texte in dem Werk De cerimoniis aulae Byzantinae des Kaisers Konstantin VII Porphyrogennetos Latin vulgaire - latin tardif cur. Heikki Solin - Martti Leiwo - Hilla Halla-aho, Hildesheim-Zürich-New York, Olms-Weidmann 2003 pp. XVI-594, 201-18Abstract
Analisi linguistica degli inni latini che i cancellarii quaestoris intonavano nelle processioni religiose o imperiali e delle acclamazioni recitate in latino in occasione di banchetti nel palazzo dell'imperatore, entrambi contenuti nei libri cerimoniali dell'imperatore Costantino VII Porfirogenito (945-959) RiduciRecensioni e segnalazioni Argomenti e indici Scheda N: 10-11 - 493 Permalink: http://www.mirabileweb.it/mem/-zur-problematik-der-lateinsprachigen-bevölkerung-/19785 |