La simbologia inerente Giovanni Battista è di natura principalmente temporale; i cardini del calendario liturgico sono infatti connessi con l'anno solare: la nascita del Battista (24 giugno), l'Annunciazione (25 marzo), la nascita di Cristo (25 dicembre), l'annuncio a Zaccaria della nascita del Battista (24 settembre), in cui sono evidenti le corrispondenze con gli equinozi e i solstizi. I rapporti tra il Battista e Cristo sono quindi efficacemente sintetizzati nell'espressione
Illum oportet crescere, me autem minui; un incrocio tra un profilo declinante (Battista) e uno crescente (Cristo). Tale associazione a livello temporale è stata oggetto di soluzioni tecniche peculiari in composizioni su testi giovannei: «composers projected the Baptist's most outstanding attribute cleverly in a way that could not be put to canvas but only experienced in the unfolding of time». L'A. si concentra su diversi casi specifici, entro un lasso di tempo che parte dal XIV sec. e arriva ben addentro al XVI; di pertinenza MEM si segnalano i seguenti tre: la sequenza (parzialmente polifonica)
Basis prebens firmamentum, tramandata in
unicum nel ms. Ivrea, BC, 115; il mottetto adespoto di origine inglese,
O amicus sponsi / Precursor (ms. Ipswich, Suffolk Record Office, HA30: 50 / 22 / 13.15), e due mottetti dal cosiddetto «Codice Cipriota» (Torino, BNU, J.II.9),
Gemma florens militie / Hec est dies gloriosa e
Hunc diem festis / Precursoris verbi solennia). Nel primo caso, si riscontra un'organizzazione mensurale delle strofe in diminuzione (dal
tempus perfectum cum prolatione maiore al
tempus imperfectum cum prolatione minore), che alluderebbe al profilo declinante («waning trend») del Battista. Nel mottetto inglese, invece, si evidenzia, mediante una complessa struttura canonica (canoni mensurali multipli, alla quinta e all'ottava, sovrapposti ad artifici notazionali come il
color), il ruolo di
precursor svolto dal Battista. Nei due mottetti del «Codice Cipriota», l'A. individua procedure compositive che interessano una particolare forma di diminuzione al Tenor (
Gemma florens militie) e una sezione d'esordio, precedente l'ingresso del Tenor, che eccezionalmente prevede un canone tra le voci superiori (
Hunc diem festis). Altri mss. citati: Apt, Trésor de l'Eglise Sainte-Anne, 16 bis; Bologna, Museo Internazionale e Bibl. della Musica, Q 15; Chantilly, Musée Condé. Bibl., 564; Madrid, BN, 1361; Oxford, Bodleian Libr., Canon. misc. 213; Paris, BnF, fr. 146.
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