Gemma Avenoza Vera La «dansa». Corpus d'un genre lyrique roman RLRom 107
(2003)
90-129Recensioni e segnalazioni
Argomenti e indici Scheda N: 9 - 859
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Sam Barrett (ed.) Corpus rhythmorum musicum saec. IV-IX I Songs in Non-Liturgical Sources. Canti di tradizione non liturgica 1 Lyrics/Canzoni cur. Francesco Stella , Firenze, SISMEL. Edizioni del Galluzzo 2007 pp. CLXXXIV-446 + CD-ROM (Millennio medievale 72. Testi [SISMEL] 18. Corpus dei ritmi latini (secoli IV-IX) 3)
Abstract
L'opera rappresenta il primo vol. del progetto di edizione dei più antichi componimenti ritmici latini (IV-IX sec.) condotta da un gruppo internazionale di studiosi. Nel presente vol. vengono pubblicati 28 ritmi appartenenti ad una tradizione manoscritta di tipo non liturgico e provvisti di notazione musicale; in seguito verranno presi in considerazione anche componimenti di ambito liturgico, mentre i ritmi computistici e i calendari ritmici musicati saranno pubblicati nel prossimo volume. Il repertorio è provvisto anche di un CD-Rom che secondo il Rec. rappresenta una tra le prime e più riuscite applicazioni all'informatica in funzione dei testi medievali: lo strumento permette infatti di poter visionare direttamente i documenti manoscritti utilizzati per le edizioni, consultare la banca dati delle intonazioni (in trascrizione alfanumerica) e le riproduzioni delle loro edizioni precedenti, oltre a contenere l'esecuzione vocale dei testi curata da G. Baroffio e E.J. Kim. L'edizione delle intonazioni, curata da S. Barrett (autore anche di un capitolo introduttivo completato da una riflessione di G. Baroffio sulle problematiche della trascrizione musicale), affronta diverse difficoltà paleografiche dovute alla natura adiastematica della notazione: si forniscono quindi le riproduzioni dei manoscritti in facsimile senza elaborare trascrizioni congetturali, tranne nei casi in cui si possa stabilire con certezza l'altezza del suono. Viene presentata anche, per i componimenti confluiti in ambito liturgico, la trascrizione delle notazioni seriori. Il Rec. sottolinea infine come questo strumento può risultare utile anche agli studiosi del repertorio lirico romanzo delle Origini, sia per quanto riguarda le questioni riguardanti la versificazione, sia la tradizione e le caratteristiche delle intonazioni musicali, date le numerose analogie intercorrenti tra i due repertori
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Argomenti e indici Scheda N: 13-14 - 442
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Vicenç Beltrán Tipos y temas trovadorescos XIV Alfonso X, Raimon de Castelnou y la corte literaria de Rodez Le Rayonnement des troubadours . Actes du colloque de l'AIEO. Association Internationale d'Etudes Occitanes, Amsterdam, 16-18 octobre 1995 XIV Alfonso X, Raimon de Castelnou y la corte literaria de Rodez cur. Anthonius H. Touber , Amsterdam, Rodopi 1998 (Internationale Forschungen zur Allgemeinen und Vergleichenden Literaturwissenschaft 27) pp. VII-311, 19-39Recensioni e segnalazioni
Argomenti e indici Scheda N: 8 - 9
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Valeria Bertolucci Pizzorusso Osservazioni e proposte per la ricerca sui canzonieri individuali Lyrique romane médiévale: la tradition des chansonniers. Actes du colloque de Liège, 1989 cur. Madeleine Tyssens , Liège, Université de Liège, Faculté de philosophie et lettres 1991 (Bibliothèque de la Faculté de philosophie et lettres de l'Université de Liège 258) pp. 516, 273-301
Abstract
L'A. studia i gruppi compatti di componimenti attribuiti ad un unico autore presenti nei canzonieri. Sottolinea come la presenza di specifici tratti linguistici che caratterizzano i componimenti di un unico autore in più mss. sia un importante elemento per l'individuazione delle raccolte individuali, spesso compilate da ammiratori o amici del poeta. Viene inoltre analizzato il nucleo di sirventesi di Bertran de Born e sottolineata l'enfatizzazione della forma sirventese in funzione propagandistica
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Argomenti e indici Scheda N: 1 - 769
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Gunilla Björkvall - Andreas Haug Altes Lied - Neues Lied. Thesen zur Transformation des lateinischen Liedes um 1100 Poesía latina medieval (siglos V-XV) . Actas del IV Congreso del «Internationales Mittellateinerkomitee» (Santiago de Compostela, 12-15 septiembre de 2002) cur. Manuel Cecilio Díaz y Díaz - José Manuel Díaz de Bustamante , Firenze, SISMEL. Edizioni del Galluzzo 2005 (Millennio medievale 55. Atti di convegni 17) pp. X-1253, 539-50
Abstract
In einem ersten Schritt beleuchten die Vf. die «neuen» Lieder (Conductus und Benedicamuslieder), die um 1100 in Erscheinung getreten sind und von W. von den Steinen als «Neues Lied» bezeichnet wurden, indem vergleichend einige formale wie inhaltliche Merkmale des «Alten Liedes» skizziert werden. Hierbei arbeiten die A. auch heraus, in welchem Verhältnis Text und Melodie im «Alten» bzw. «Neuen Lied» im Lichte der semantisch-syntaktischen, sprachklanglichen sowie melodischen Schicht zueinander stehen. Darüber hinaus wird auch das Aufkommen eines neuen Sequenztypes erörtert, das zur gleichen Zeit wie das «Neue Lied» verortet werden kann. Nach einem kurzen Einblick in das Verhältnis von lateinischem zum v. a. okzitanischen Lied versuchen die Vf. den Entstehungseitraum des «Neuen Liedes» insb. anhand der Hss. Madrid, BN, ms. 288, Paris, BN, lat. 3719, Cambridge, UL, Gg.5.35 näher einzugrenzen. Im Anhang werden vier Notenbeispiele zur Veranschaulichung beigefügt. (Michael Bachmann)
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Argomenti e indici Manoscritti
Scheda N: 8 - 981
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Bonnie J. Blackburn The Editing of Early Music: Now and in the Future EMus 36
(2008)
671-2
Abstract
Cronaca della conferenza
Early Music Editing: Principles, Techniques, and Future Directions , tenutasi presso l'Università di Utrecht nei giorni 3-5 luglio 2008 e organizzata da T. Dumitrescu e K. Kügle. L'iniziativa prende lo spunto dal progetto CMME (Computerized Mensural Music Editing), di cui si segnala il sito: www.cmme.org. Tra gli interventi si segnalano i seguenti di pertinenza MEM: A. Lindmayr-Brandl,
Early Editions of Early Music: The Trent Codices in DTOe ; C.T. Leitmeir,
Exempla (dis)trahunt: Some Notes on Editing Medieval Music Theory ; M.P. Ferreira,
Editing the Cantigas de Santa Maria: Notational Decisions ; M.E. Wolinski,
Ambiguity in Medieval Mensural Notation: Its Ramifications for Modern Editing ; J. Stoessel,
Scribes at Work, Scribes at Play: Challenges for Editors of Music of the Ars subtilior ; N. Washer,
The Songs of Folquet de Marseille: Producing an Edition of Medieval Monophony ; M. Le Rider,
Editing Pierre Fontaine's Songs ; J. Rodin,
Representing the «resolutio» in de Orto's «Missa L'homme armé» ; S. Morent,
The TüBingen-Project: Digital Editing of Medieval Music ; M. Bent,
Editing, 40 Years On: A Personal View .
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Argomenti e indici Utrecht, Resoconti di congressi e manifestazioni, CONGRESSI E MISCELLANEE Ars subtilior, Semiografia - TRADIZIONE, STORIA E RICEZIONE DEI TESTI Canzone (cantio, canso, chanson, cantiga, Lied), Generi e forme - GENERI EXTRALITURGICI Filologia e ecdotica - TRADIZIONE, STORIA E RICEZIONE DEI TESTI Folquet de Marseilla, AUTORI E TESTI Marbrianus de Orto (Ortho, Horto), AUTORI E TESTI Pierre Fontaine, AUTORI E TESTI Poesia romanza, Musica vocale - GENERI EXTRALITURGICI Semiografia - TRADIZIONE, STORIA E RICEZIONE DEI TESTI Teoria musicale, TEORIA E ANALISI
Studiosi: Bent, Margaret Dumitrescu, Theodor Ferreira, Manuel Pedro Kügle, Karl Le Rider, Mathias Leitmeir, Christian Thomas Lindmayr-Brandl, Andrea Morent, Stefan Johannes Rodin, Jesse Stoessel, Jason Washer, Nancy E. Wolinski, Mary E.
Scheda N: 13-14 - 574
Permalink: http://www.mirabileweb.it/mem/-the-editing-of-early-music-now-and-in-the-future/21659
Corrado Bologna Sull'utilità di alcuni «descripti» umanistici di lirica volgare antica La filologia romanza e i codici. Atti del convegno, Messina, Università degli Studi, Facoltà di Lettere e filosofia, 19-22 dicembre cur. Saverio Guida - Fortunata Latella , Messina, Sicania 1993 pp. 792, 531-87
Abstract
Lo studio si inserisce in un filone di ricerca di carattere filologico e storiografico che attraverso lo studio dell'attività e delle biblioteche degli umanisti individua i legami tra la filologia volgare e la fioritura della poetica e della poesia petrarchista. In questo contesto, si sottolinea la funzione e l'importanza del
descriptus di epoca umanistica, che viene visto come mezzo per colmare i guasti intercorsi nell'
exemplar successivamente alla copia, come oggetto di studio, come collettore di varianti antiche, come fonte per la conoscenza di testimoni andati persi
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Argomenti e indici Scheda N: 2 - 1434
Permalink: http://www.mirabileweb.it/mem/-sull-utilità-di-alcuni-descripti-umanistici-di-li/6301