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A Companion to the Song of Songs in the History of Spirituality cur. Timothy H. Robinson , Leiden-Boston, MA, E.J. Brill 2021 (ISBN 978-9004387027) pp. XIII-419 (Brill's Companions to the Christian Tradition. A Series of Handbooks and Reference Works on the Intellectual and Religious Life of Europe, 500-1800 98)ISBN: 978-9004387027
Abstract
Il volume, corredato da una bibliografia e da un indice, raccoglie una serie di saggi dedicati a diversi aspetti della ricezione del
Cantico dei Cantici , soffermandosi sulle varie forme di spiritualità ispirate dal libro biblico a partire dai primordi del cristianesimo e dedicando spazio anche all'interpretazione ebraica del
Cantico . Si segnalano a parte gli studi di A.W. Astell, H.W. Matis, B. McGinn, C.R. Cavadini e S. La Vere. (Federica Favero)
Riduci
Argomenti e indici Scheda N: 43 - 11101
Permalink: http://www.mirabileweb.it/mel/a-companion-to-the-song-of-songs-in-the-history-of/776274
A Gathering of Friends: Learning and Spirituality in John of Ford cur. Hilary Costello - Christopher J. Holdsworth , Kalamazoo, MI, Cistercian Publications 1996 pp. 214 (Cistercian Studies Series 161)
Abstract
Il vol. si apre con un saggio di C. Holdsworth sulle ragioni che indussero l'autore alla scrittura e sul prestigio culturale di Ford nel XII sec. Due articoli di P. Matarasso e M. Dutton analizzano la
Vita Wulfrici , nella quale Giovanni propone un modello di vita contemplativa. H. Costello esamina i temi giovannei nei 120 Sermoni sul Cantico. Due studi affrontano l'atteggiamento verso gli Ebrei quale emerge dai Sermoni: E. Oxenham sottolinea la stima dell'autore verso questo popolo nel quadro della storia della salvezza, mentre D.N. Bell si sofferma sulle violente critiche al
sensus iudaicus nell'ambito dell'esegesi biblica. Ancora Holdsworth presenta un commento inedito al Cantico di Alessandro Neckham ponendolo a confronto con i Sermoni di Giovanni di Ford. A. Henry ricerca le tracce della fortuna dell'autore nell'Inghilterra bassomedievale
Riduci
Recensioni e segnalazioni
Argomenti e indici Scheda N: 21 - 12775
Permalink: http://www.mirabileweb.it/mel/a-gathering-of-friends-learning-and-spirituality-i/355847
Felice Accrocca «Ioachim Petram Olei nominavit» Florensia 16-17 (2002-03) 63-75
Abstract
La
Vita Ioachimi abbatis , redatta tra il 1202 e il 1209 a breve distanza dalla morte di Gioacchino e tradita nella trascrizione realizzata dal cisterciense Cornelio Pelusio (ms. Napoli, BN, Branc. I. F. 2), manifesta la consapevolezza maturata dai florensi del ruolo escatologico del loro Ordine. L'esame di un passo della
Vita consente all'A. di sostenere la valenza simbolica del nome assegnato a Fiore. Secondo l'esegesi del
Liber interpretationis hebraicorum nominum di Girolamo, infatti, il nome della città di Nazareth nella traduzione latina può essere interpretato come Fiore. La medesima intepretazione circola nella tradizione monastica medievale, soprattutto cisterciense (citati Bernardo di Clairvaux,
De laude novae militiae ,
Sermones super Cantica Canticorum ,
Sermones in laudibus virginis matris ,
Sermones in adventu Domini ,
Sermones in annuntiatione dominica ; Elredo di Rievaulx,
De Iesu puero duodenni ; Adamo di Perseigne,
Epistola all'abate di Turpenay; Isacco della Stella, sermone secondo per la festa dell'Assunzione e sermone sesto per la festa di tutti i santi; Guglielmo di Saint-Thierry,
Expositio super Cantica canticorum ). Anche nel caso del nome di
Petra Olei assegnato da Gioacchino al sito del primo insediamento della sua comunità è possibile rintracciare un fondamento biblico (Giobbe 29, 6) noto sicuramente a Gioacchino insieme con l'esegesi datane da Gregorio Magno nei
Moralia in Iob .
Riduci
Argomenti e indici Ioachim Florensis abbas n. 1135 ca., m. 30-3-1202 Canticum canticorum, Biblia sacra , FORTLEBENCisterciensi Ioachim de Flore n. 1135 ca., m. 30-3-1202 Iob, Biblia sacra, FORTLEBEN San Giovanni in Fiore (Cosenza), Florensi Adam de Persenia abbas n. 1145 ca., m. 1221 ,
Epistolae Aelredus Rievallensis abbas n. 1110 ca., m. 12-1-1167 ,
De Iesu puero duodenni Bernardus Claraevallensis abbas n. 1090 ca., m. 20-8-1153 ,
In laudibus Virginis matris [4 homiliae] Bernardus Claraevallensis abbas n. 1090 ca., m. 20-8-1153 ,
Liber ad milites Templi de laude novae militiae Bernardus Claraevallensis abbas n. 1090 ca., m. 20-8-1153 ,
Sermones per annum [128] Bernardus Claraevallensis abbas n. 1090 ca., m. 20-8-1153 ,
Sermones super Cantica canticorum [86] Gregorius I papa n. 540 ca., m. 604 ,
Moralia in Iob Guillelmus de Sancto Theodorico n. 1075/1085, m. 8-9-1147/1149 ,
Expositio super Cantica canticorum (Domine Deus noster, qui ad imaginem et similitudinem tuam creasti nos Liber ergo hic Salomonis regis Canticum canticorum inscribitur, vel quia sensuum dignitate Sed et priusquam propositum aggrediamur iter Osculetur me osculo oris sui. Conicere enim licet ex ordine gestorum sequentium et forma verborum) Hieronymus Stridonius, Fortleben ,
Liber interpretationis Hebraicorum nominum Isaac de Stella abbas n. 1110 ca., m. 1178 ,
Sermones (Videns turbas Iesus ascendit in montem. Utinam et nos contingat quandoque turbas videre, et dimissis, ascensiones in corde disponere... )
Luoghi: Nazareth (Israele) San Giovanni in Fiore (Cosenza)
Manoscritti
Scheda N: 26 - 6333
Permalink: http://www.mirabileweb.it/mel/-ioachim-petram-olei-nominavit/464306
Guerric Aerden L'amour pour le Christ chez saint Bernard CollCist 65 (2003) 137-46
Abstract
Veloce excursus su varie opere, dai
Sermones sul Cantico ai
de diversis e
per annum . Una prima versione è stata pubblicata in neerlandese nella rivista «Herademing. Tijdschrift voor spiritualiteit en mystiek».
Riduci
Argomenti e indici Scheda N: 25 - 674
Permalink: http://www.mirabileweb.it/mel/-l-amour-pour-le-christ-chez-saint-bernard/448883
Guerric Aerden Le sens de l'amour illuminé. A propos du «sensus amoris» dans les écrits de Guillaume de Saint-Thierry CollCist 73 (2011) 482-96
Abstract
Nello studio l'A. si sofferma sulla convinzione di Guglielmo secondo la quale l'uomo può instaurare un contatto con Dio grazie all'amore illuminato; il cisterciense con i termini amore illuminato intendeva un senso che l'anima possiede e che permette all'uomo di entrare in relazione spirituale con il creatore. In molti passi del commento al Cantico dei cantici Guglielmo mostra di considerare importante il desiderio suscitato dai beni materiali perché ritiene che l'amore corporale e quello spirituale abbiano una tensione in comune che li attrae verso l'oggetto desiderato. Contrariamente agli oggetti, Dio non può essere però colto dai cinque sensi e nemmeno conosciuto attraverso la sola razionalità, ma solo mediante una ragione e una percezione illuminate dalla grazia e dall'amore.
Riduci
Argomenti e indici Risorse esterne collegate Collectanea Cisterciensia 2011 (Aerden)
Scheda N: 34 - 1927
Permalink: http://www.mirabileweb.it/mel/-le-sens-de-l-amour-illuminé-a-propos-du-sensus-am/632927
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Ruth Affolter Der Hoheliedkommentar Brunos von Segni: vom Umgang mit seiner Vorlage, dem Kommentar Haimos von Auxerre in Il Cantico dei Cantici nel Medioevo . Atti del Convegno Internazionale dell'Università degli Studi di Milano e della Società Internazionale per lo Studio del Medioevo Latino (S.I.S.M.E.L.). Gargnano sul Garda, 22-24 maggio 2006 cur. Rossana Eugenia Guglielmetti , Firenze, SISMEL. Edizioni del Galluzzo 2008 (Millennio medievale 76. Atti di convegni 23) pp. XII-600, 227-53
Abstract
Il confronto fra il commento di Bruno di Segni e quello di Aimone, sua fonte principale, pone in risalto tre orientamenti propri di Bruno e legati al suo differente contesto: l'accentuazione del volto militante della chiesa, della negatività della sinagoga e della chiave esegetica mariana. (Rossana E. Guglielmetti)
Riduci
Argomenti e indici
Leggi saggio
Scheda N: 30 - 919
Permalink: http://www.mirabileweb.it/mel/-der-hoheliedkommentar-brunos-von-segni-vom-umgang/555860
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Andrew Albin (trad.) Richard Rolle's «Melody of Love». A Study and Translation with Manuscript and Musical Contexts Toronto, Pontifical Institute of Mediaeval Studies (PIMS) 2018 (ISBN 978-0888442123) pp. XIX-467 (Pontifical Institute of Mediaeval Studies. Studies and Texts 212)ISBN: 978-0888442123
Abstract
L'A. si occupa del
Melos amoris , opera del religioso e scrittore inglese Richard Rolle (1290 ca.-1349), e appartenente all'ultima maturità dell'autore, poiché scritto nel secondo quarto del XIV secolo, ponendosi dopo i trattati
Super Canticum canticorum e
Contra amatores mundi e prima del
Super lectiones mortuorum , quest'ultimo datato intorno al 1330-1340. Per l'A. il titolo si rifà a una concezione della musica come espressione di amore, lo stesso intimo legame che vi è fra Dio e la sua amata disciplina, il sacrificio di Cristo per l'umanità e l'amore promanato dallo Spirito Santo nei cuori degli spiriti contemplativi. L'A. precisa come questo non rappresenti un testo di precettistica: esso infatti non fornisce regole ma modelli per ottenere la salvezza, attagliato sulla vita e sull'esperienza anacoretica del Rolle. Il testo si articola, nei suoi testimoni più completi, in 58 capitoli, dei quali i capitoli 1-5 e 56-58 servono a introdurre e a concludere il
Melos amoris propriamente detto. L'A. dapprima analizza lo stile del trattato: dopo avere ripercorso gli studi passati sul tema, sottolinea la tendenza da parte di Rolle ad adottare un modo di scrivere che sembra precorrere i movimenti letterari eufuistici, per la presenza di solecismi, ambiguità sintattiche, adozione dei tre livelli classici dello stile retorico (grande, moderato e piano) e di una forte componente ritmica e allitterativa. Viene poi presa in considerazione la questione delle fonti alle quali il romito avrebbe attinto, questione che risulta di difficile definizione e opaca nei suoi contorni, vista la reticenza in tal senso dell'autore (ma si ricordano il
Dulcis Iesu memoria , Elredo di Rievaulx, Giovanni di Hoveden e Reginaldo di Durham). Relativamente alla trasmissione dell'opera, vengono individuati dieci manoscritti (London, BL, Sloane 2275 ff. 1r-52r; Oxford, Bodl. Libr., Bodl. 861 ff. 51r-81r; CCC, 193 ff. 206v-251v; Lincoln Coll., lat. 89 ff. 1r-25v; Cambridge, St. John's Coll., B 1 ff. 41r-161r; Emmanuel Coll., I.2.14 (35) ff. 194r-238v; Dublin, Trinity Coll., 159 ff. 1r-107r; Hereford, Cath. Libr., O.8.1 ff. 112r-144r; Lincoln, Cath. Libr., 209 ff. 105r-214v; Uppsala, UL, C. 1 ff. 34r-80v), che contengono la maggior parte delle porzioni di testo, più dieci frammenti (Oxford, Bodl. Libr., Bodl. 647 ff. Ir-IIv, 108r-109v; Cambridge, UL, Add. 5943 f. 174r; Kk.6.20 ff. 22v-26r; Dd.5.64 f. 84r-v; Downside, Downside Abbey, ms. 48253 ff. 118r-124v; Dublin, Trinity Coll., 277 pp. 542-543; New Haven, CT, Beinecke Libr., Osborn fa 54 ff. 24r-25r; New York, Columbia University Libr., Plimpton 270 ff. 65r-66r; Douai, BM, 396 ff. 193r-196r; Trier, Stadtbibl., 685 f. 147r-v), sei dei quali da poco scoperti, geograficamente gravitanti, per buona parte, nell'Est dell'Inghilterra. Dopo una dettagliata biografia del Rolle in cui se ne analizza il milieu di appartenenza, l'educazione, la fase eremitica e il pensiero conseguente, in considerazione anche delle letture e degli studi che l'hanno influenzato (Aristotele, Galeno, al-Farabi, Averroè e Avicenna), l'A. arriva a prendere in considerazione l'atteggiamento nei confronti degli aspetti musicali, specificando come all'interno dell'opera si faccia ampio uso di un vocabolario proprio del musico e talvolta del trattatista. A partire dal titolo, si fa un preciso richiamo al concetto di eufonia, confermato poi in più punti del testo. Colpisce l'attenzione, nel capitolo 45, la distinzione suggerita da Rolle tra timbri vocali e strumentali entro la musica angelica, frutto dell'influenza boeziana esercitata per tutto il medioevo nell'
ars musicae (
De institutione musica ). Presenti anche gli influssi agostiniani per quanto riguarda lo
iubilus alleluiatico a cui Rolle fa espressamente riferimento. L'A. prende quindi in esame le relazioni e le familiarità del testo con le fonti bibliche, soprattutto col Cantico dei cantici e con i Salmi, anche per l'influenza della sua traduzione in vernacolo del Salterio. Viene così presentata una nuova traduzione del
Melos amoris (pp. 135-336) unitamente al capitolo 59, dato col testo latino a fronte («Appendix one» pp. 337-41), capitolo ritenuto spurio e testimoniato da una tradizione manoscritta di soli quattro codici (Dublin, Trinity Coll., 159; Cambridge, St. John's Coll., B. 1; Emmanuel Coll., 35 [incompleto] e autonomamente nell'antologia New York, Pierpont Morgan Libr., M. 872 ff. 21v-22v). Il secondo
addendum («Appendix two» pp. 346-73) pubblica le glosse presenti nel ms. lat. 89 del Lincoln College, mentre l'«Appendix three» (pp. 374-406) propone i testi musicali conservati ai ff. 26-31 dello stesso codice. L'«Appendix four» (pp. 407-15) riporta i testi con le relative traduzioni corrispondenti alle registrazioni audio offerte sul sito http://www.pims.ca/research/melos-amoris, eseguite dal gruppo
Sine nomine . Lo studio viene infine corredato da un vocabolario minimo in traduzione latino-inglese dei principali lemmi trovati all'interno del trattato («Appendix five» pp. 416-22). Chiudono il volume la bibliografia e l'indice generale. (Giorgio Peloso Zantaforni)
Riduci
Argomenti e indici Richardus Rollus m. 29-9-1349 ,
Melos amoris Alfarabius n. 872, m. 950 Aristoteles, Fortleben Averroes n. 1126, m. 1192 Avicenna n. 973/980, m. 1037 Canticum canticorum, Biblia sacra , FORTLEBENDulcis Iesu memoria (Dulcis Iesu memoria, dans vera cordis vera gaudia... ) Galenus, Fortleben Godricus Finchalae in Anglia eremita m. 22-5-1170 Psalmi, Biblia sacra, FORTLEBEN Aelredus Rievallensis abbas n. 1110 ca., m. 12-1-1167 ,
De institutione inclusarum Augustinus Aurelius, Fortleben ,
Enarrationes in Psalmos Boethius n. 480 ca., m. 524 ,
Institutio musica Iohannes de Hoveden n. 1225 ca., m. 1275 ca. ,
Philomela Reginaldus Dunelmensis monachus fl. 1165 ca. ,
Vita sancti Godrici eremitae in Anglia Richardus Rollus m. 29-9-1349 ,
Liber de amore Dei contra amatores mundi Richardus Rollus m. 29-9-1349 ,
Parvum Iob Richardus Rollus m. 29-9-1349 ,
Super Canticum canticorum (Suspirantis anime deliciis eternorum vox in orbe terrarum clare intonet, Osculetur me, inquit, osculo oris sui)
Manoscritti
Cambridge, Emmanuel College, I.2.14 (35) Cambridge, Saint John's College, Ms. B. 1 (23) Cambridge, University Library, Kk.6.20 Cambridge, University Library, Dd.5.64 Cambridge, University Library, Add. 5943 Douai, Bibliothèque Marceline Desbordes-Valmore (olim Bibliothèque Municipale), 396 Downside Abbey, Monastic Library and Archives, 48253 (Clifton 12) Dublin, Trinity College, 159 (C.3.13) Dublin, Trinity College, 277 (C.2.14) Hereford, Cathedral Library, O.VIII.1 Lincoln, Cathedral Library, 209 (B.5.6) London, British Library, Sloane 2275 New Haven, CT, Yale University, Beinecke Rare Book and Manuscript Library, J. Marschall and M.L. Osborn Collection fa 54 New York, Columbia University, Rare Book and Manuscript Library, George A. Plimpton 270 New York, Pierpont Morgan Library, M. 872 Oxford, Bodleian Library, Bodl. 861 (S.C. 2728) Oxford, Bodleian Library, Bodl. 647 (S.C. 3072) Oxford, Corpus Christi College, 193 Oxford, Lincoln College (in deposito presso la Bodleian Library), lat. 89 Trier, Stadtbibliothek, Hs. 685/247 8° Uppsala, Universitetsbibliotek (Carolina), C 1 Risorse esterne collegate Melos amoris
Scheda N: 40 - 3766
Permalink: http://www.mirabileweb.it/mel/richard-rolle-s-melody-of-love-a-study-and-transla/728332
Karl Allgaier Der Einfluß Bernhards von Clairvaux auf Gottfried von Strassburg Frankfurt a.M.-Bern-New York, P. Lang 1983 pp. 185 (Europäische Hochschulschriften. Reihe I. Deutsche Sprache und Literatur 641)
Abstract
La precisa conoscenza dei
Sermones in Cantica Canticorum di Bernardo è testimoniata dall'uso sistematico di modelli mistici in essi ricorrenti. Nei diversi temi cortesi presenti nella leggenda di Tristano e Isotta attribuita a Godefrido soprattutto il lessico è derivato da quello dei sermoni sul Cantico dei Cantici di Bernardo.
Riduci
Recensioni e segnalazioni
Argomenti e indici Scheda N: 5 - 648; 6 - 506; 9 - 388
Permalink: http://www.mirabileweb.it/mel/-der-einfluß-bernhards-von-clairvaux-auf-gottfried/251430
Jesús Alturo i Perucho Encara un nou testimoni de l'«Explanatio in cantica canticorum» de Sant Just d'Urgell: el ms. 1515 de la Biblioteca del Monestir de Montserrat MLCat 23 (2015) 21-35Recensioni e segnalazioni
Argomenti e indici Manoscritti
Risorse esterne collegate Miscel.lània litúrgica catalana 2015 (Alturo i Perucho)
Scheda N: 41 - 2702
Permalink: http://www.mirabileweb.it/mel/-encara-un-nou-testimoni-de-l-explanatio-in-cantic/755952
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Cecilia Ambrosini - Federico De Dominicis - Maria Galli (ed. comm.) «Osculetur me». Tre commentari anonimi al Cantico dei Cantici praef. Francesco Santi , Firenze, SISMEL. Edizioni del Galluzzo 2022 (ISBN 978-8892901728) pp. XV-340 (OPA. Opere perdute e anonime. Secoli III-XV 3)ISBN: 978-8892901728
Abstract
Il volume raccoglie le edizioni critiche di tre commenti anonimi al Cantico dei cantici realizzate rispettivamente da M. Galli (pp. 1-79), F. De Dominicis (pp. 81-248) e C. Ambrosini (249-335). Apre il volume la presentazione di F. Santi che riflette sull'espressione «testo anonimo», in relazione al progetto «OPA» (Opere perdute e anonime), e sul rapporto tra anonimato e testi glossati. Segue l'introduzione di R. Guglielmetti che mette in luce il delicato rapporto tra i commenti al Cantico delle grandi
auctoritates e il lavorio continuo e incessante di anonimi compilatori «che hanno dialogato con loro in un unico inestricabile processo interpretativo fatto di reciproche riletture e dipendenze» (p. XI). Secondo la studiosa, testi come questi, al di là del loro grado di anonimato, permettono di comprendere i rapporti tra un autore fonte e un autore che ne appare dipendente e, inoltre, rappresentano un panorama di attività esegetica fervido e ricco che si accosta ai grandi nomi dell'ermeneutica biblica. Il primo testo, (inc.:
Salomon ergo tres disciplinas ), edito da M. Galli, è un commento al Cantico risalente ai primi anni del IX sec. e trasmesso dai mss. Paris, BNF, lat. 15679 e Arras, Médiathèque, 235 (1079): esso rappresenta il pullulare di un'attività esegetica secondaria nella stagione della prima esplosione culturale carolingia. La tecnica compositiva unisce l'epitome, per tutta la prima parte che poggia su Origene (mediato da Rufino), al semplice riuso di Giusto d'Urgell, di cui spesso vengono riprodotti ampi estratti senza particolari modifiche. Tale compilazione, nonostante la sua semplicità, è entrata nella miscellanea esegetica di Teodulfo d'Orléans (rappresentata dal Paris, BNF, lat. 15679). Il secondo testo (inc.:
Notandum in primis quod in hoc libro oscula, ubera, gene, femora ponuntur ), edito da F. De Dominicis, è trasmesso da un
codex unicus , il ms. Napoli, BN, ex Vind. lat. 15, e si configura come l'ampliamento di un altro commento anonimo di area italiana scritto tra XI e XII secolo dalla tradizione più fortunata, con l'aggiunta di qualche estratto dal commento di Villirammo di Ebersberg. Il commento trasmesso dal codice napoletano è un prodotto del XII secolo di una scuola monastica, probabilmente dell'ambiente napoletano, e più precisamente del monastero dei SS. Severino e Sossio, di cui l'editore fornisce un inquadramento storico. Infine, il terzo testo (inc.:
Epithalamium libellus hic ), edito da C. Ambrosini, è anch'esso trasmesso da un solo testimone appartenente a una raccolta privata (convenzionalmente indicato come IRHT Collection particulière CP 406; riproduzione digitale consultabile nella «Bibliothèque virtuelle des manuscrits médiévaux» all'indirizzo https://bvmm.irht.cnrs.fr/mirador/index.php?manifest=https://bvmm.irht.cnrs.fr/iiif/17896/manifest). Il commento si colloca nella Francia del XII secolo e integra le letture di Aimone d'Auxerre con gli apporti coevi della scuola di Laon, da cui il testo eredita anche la sua origine forma glossata poi trasformata in esposizione continuativa. Chiudono gli indici dei nomi e delle opere anonime (pp. 337-40). (Francesco Santi)
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Argomenti e indici Canticum canticorum, Biblia sacra , FORTLEBENExpositio in Canticum canticorum (Notandum in primis quod in hoc libro oscula, ubera, gene, femora ponuntur, in quibus verbis non est irridenda sed veneranda) Expositio in Canticum canticorum (Salomon ergo tres disciplinas idest moralem, naturalem et inspectivam distinguere ab invicem et secernere volens) Expositio in Canticum canticorum [Epithalamium libellus hic... ] (Epithalamium libellus hic, idest nuptiale carmen, dramatis in modum videtur michi a Salomone conscriptus Osculetur me osculo oris sui Osculetur. Vox primitive ac prelate ecclesie) In canticum canticorum (Notandum quod in hoc libro oscula, ubera, gene, femora ponuntur, in quibus verbis Origenes. Osculetur me osculo oris sui et cetera. Vox est synagoge adventum Christi desiderantis) Anselmus Laudunensis scholasticus n. 1050 ca., m. 15-7-1117 ,
Enarrationes in Cantica (?) Haimo Autissiodorensis monachus m. 865/866 ,
Enarratio in Cantica canticorum (Salomon, inspiratus divino Spiritu, composuit hunc libellum de nuptiis Christi Osculetur me osculo oris sui (Cant. 1, 1). Desiderantis vox est synagogae adventum Christi) Iustus Urgellensis episcopus fl. 517-546 ca. ,
Explicatio mystica in Cantica canticorum una cum epistolis praefatoriis ad Sergium episcopum et Iustum diaconum et prologo (Sciens te tam solerti studio pro refrigeriis pauperum laborasse Cum nostris temporibus tepescentibus studiis rarus quisque inveniatur Cupiens in domo Dei aliquid afferre de muneribus Dei Osculetur me osculo oris sui. Vox ecclesiae haec est venientis ad Christum in osculo) Origenes Alexandrinus, Fortleben ,
Libri X in Canticum canticorum Rufinus Aquileiensis, Fortleben ,
Libri X in Canticum canticorum [opus Origenis; translatio ex graeco] Theodulphus Aurelianensis episcopus n. 760 ca., m. 821 ,
Sententiae expositae in Bibliorum libris de diversis doctoribus Willirammus Ebersbergensis abbas n. 1010 ca., m. 1085 ,
Expositio in Cantica canticorum
Luoghi: Francia Italia Laon Napoli
Manoscritti
Risorse esterne collegate Bibliothèque virtuelle des manuscrits médiévaux
Scheda N: 44 - 3576
Permalink: http://www.mirabileweb.it/mel/osculetur-me-tre-commentari-anonimi-al-cantico-dei/798511