Per arrivare a Bartolo, ogni studioso deve
in primis misurarsi con una vera «esplosione di letteratura», una bibliografia in costante incremento. L'A. segnala e passa in rassegna alcune valide e recenti pubblicazioni «complessive» (tra queste quelle di V. Colli sui codici ravennati; di S. Lepsius, curatrice della scheda bio-bibliografica CALMA con il repertorio di 598
consilia - cfr. MEL XXVI 13270 -; di F. Treggiari e G.R. Dolezalek; di G. Murano in
«Autographa». Autografi di italiani illustri Bologna 2012 - cfr. MEL XXXVI 6638), lamentando tuttavia la mancanza di un profilo unitario aggiornato, e rimproverando certi lavori storico-giuridici improntati all'accumulo e non alla selezione. L'A. prende poi in esame le problematiche specifiche della letteratura consiliare bartoliana: il
corpus dei 405
consilia dati alle stampe dal Diplovatazio contiene problemi di edizione e 28 sono di altra paternità; 76 risultano senza sottoscrizione e forse da non attribuire a Bartolo; si riscontrano
consilia duplicati e
initia con varianti, tanto da auspicare una revisione dell'incipitario; manca un censimento della letteratura consiliare custodita nelle biblioteche italiane (l'appello è a chi conosca la sorte della schedatura effettuata da E. Casamassima); le vicende di dispersione della biblioteca del giurista inoltre portano a supporre la circolazione autonoma di ulteriori
consilia. Viene dunque ribadito l'invito, rivolto già nel 1991 con il saggio
I consigli conservati negli archivi: una priorità? (in
Diritto medievale e moderno. Problemi del processo, della cultura e delle fonti giuridiche Rimini 1991 pp. 224-41), a investigare anche gli archivi per la ricerca consiliare. Tra i tanti suggerimenti di approccio, uno si impone per il suo carattere di urgenza e necessità (p. 206): dominare le stratificazioni della bibliografia, perché nessuna informazione e risultato raggiunto siano perduti per difetto di conoscenza (l'A. riferisce di simili incidenti), sarebbe più agevole con l'allestimento di un data-base internazionale di raccolta, continuo aggiornamento e spoglio della letteratura su Bartolo, in ottica interdisciplinare, di cui potrebbero farsi promotori gli stessi enti culturali organizzatori del convegno. (Annamaria Emili)
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