Bernhard Bischoff Die «Zweite Latinität» des Virgilius Maro Grammaticus und seine jüdische Herkunft MLJ 23 (1988) 11-6
Abstract
Virgilio, che visse prima del 658, crebbe in ambiente ebraico in una zona a Nord o a Sud dei Pirenei. L'A. réfute la thèse de M.W. Herren qui proposait une origine irlandaise pour Virgile le Grammairien dont les connaissances de l'hébreu dépassent le niveau de ce qu'il aurait pu acquérir en Irlande et démontrent qu'il est d'origine juive
Riduci
Recensioni e segnalazioni
Argomenti e indici Scheda N: 13 - 2208; 14 - 3057; 15 - 2830
Permalink: http://www.mirabileweb.it/mel/-die-zweite-latinität-des-virgilius-maro-grammatic/288126
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Shirley Ann Brown - Michael W. Herren The «Adelae Comitissae» of Baudri of Bourgeuil and The Bayeux Tapestry in Anglo-Norman Studies cur. Marjorie Chibnall , Woodbridge, The Boydell Press 1994 pp. XII-289, XVI 55-73 tavv. 8
Abstract
Taking into account Baudri's ordering, detail, method, and poetical techniques, a close comparison between the text of the
Adelae Comitissae and the images and
tituli of the Bayeux tapestry indicates that the poet did in fact have direct contact with that embroidery as a source for his poem. However, his claims to have viewed the tapestry in Adèle's chamber may be attributed to the conventions of literary panegyric in Baudri's plea for patronage. (Carla De Santis)
Riduci
Recensioni e segnalazioni
Argomenti e indici Scheda N: 16 - 453; R - M
Permalink: http://www.mirabileweb.it/mel/-the-adelae-comitissae-of-baudri-of-bourgeuil-and-/252831
Shirley Ann Brown The Bayeux Tapestry. History and Bibliography. With a Contribution by Michael W. Herren Woodbridge-Wolfeboro, NH, The Boydell Press 1988 pp. XI-186
Abstract
Storia della
Tapisserie de Bayeux e interpretazioni degli avvenimenti raffigurati; un capitolo è dedicato a Baldrico di Bourgeil e alla sua descrizione di una copia della
Tapisserie contenuta nel
Carmen Adelae comitissae , qui riprodotto nella traduzione inglese di M.W. Herren. Ampia bibliografia critica
Riduci
Recensioni e segnalazioni
Argomenti e indici Scheda N: 13 - 3418; 18 - 5296
Permalink: http://www.mirabileweb.it/mel/-the-bayeux-tapestry-history-and-bibliography-with/46995
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Scott Gordon Bruce Michael W. Herren: An Appreciation in «Litterarum dulces fructus» . Studies in Early Medieval Latin Culture in Honour of Michael W. Herren for His 80th Birthday cur. Scott Gordon Bruce , Turnhout, Brepols 2021 (Instrumenta patristica et mediaevalia. Research on the Inheritance of Early and Medieval Christianity 85) pp. 509, 9-13
Abstract
Saggio sulla carriera accademica di M.W. Herren: dopo una rapida panoramica sui principali premi ottenuti e sulla fondazione del «Journal of Medieval Latin», l'A. si focalizza sulla sua produzione scientifica a partire dall'inizio della pensione, quando, nel 2006, si ritirò dalla posizione di Distinguished Research Professor of History and Classics alla York University di Toronto. Si pone particolare attenzione sul progetto di edizione della
Cosmographia di Etico Istro, sull'aggiornamento dell'edizione dei
Carmina e del
De imagine di Giovanni Scoto Eriugena, e sul progetto del terzo volume dell'edizione degli
Hisperica famina . (Fabio Mantegazza)
Riduci
Argomenti e indici Herren Michael W., Saggi, commemorazioni, necrologi e bibliografie di singoli studiosi Hisperica famina Aethicus Ister saec. VIII med. ,
Cosmographia (Philosophorum scidolas sagace indagatione investigans, mihi laborem tantundem apposui achademicus tanto studio indagare... ) Gregorius Nyssenus, Fortleben ,
De opificio hominis Iohannes Scottus Eriugena n. 810 ca., m. post 877 ,
Carmina Iohannes Scottus Eriugena n. 810 ca., m. post 877 ,
De imagine [opus Gregorii Nysseni; translatio ex graeco]
Scheda N: 43 - 10376
Permalink: http://www.mirabileweb.it/mel/-michael-w-herren-an-appreciation/786218
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Filippo Colnago (trad.) Giovanni Scoto Eriugena Carmi. Un capolavoro nell'epoca carolingia praef. Giulio D'Onofrio , Milano, Jaca Book 2014 pp. XXXIII-209 (Biblioteca di cultura medievale)
Abstract
Il volume propone una traduzione italiana dei
Carmina di Eriugena, antologia poetica forse dovuta allo stesso autore, che avrebbe raccolto i suoi componimenti verso l'870, come testimonia il manoscritto più antico (Vat. Reg. lat. 1587), vergato a Fleury nel secondo terzo del IX secolo. Oltre alla silloge di 25 carmi, fra cui anche alcuni frammenti per lo più relativi a liste di lemmi greci, il volume riporta il testo e la traduzione italiana di altri 16 componimenti, raccolti in appendice (pp. 166-87), la cui paternità è incerta, ma che presentano notevoli affinità dottrinali con quelli autentici. L'edizione latina a fronte è quella di M.W. Herren (Dublin 1993; cfr. MEL XXIV 2257), con poche varianti di punteggiatura. L'ampia introduzione (pp. 1-66) inquadra anzitutto il contesto culturale della cosiddetta rinascita carolingia e gli anni della reggenza di Carlo il Calvo, per passare poi alla messa a fuoco del contesto teologico e delle dispute che videro Eriugena come protagonista. Il terzo paragrafo è centrato sulla biografia di Giovanni Scoto e sulla sua opera filosofico-teologica, in particolare il
Periphyseon, per concludere con dettagli sul
corpus poetico, esaminato al paragrafo 4 cominciando dalla trasmissione e dall'autenticità, per passare alla datazione e alla suddivisione contenutistica. Quest'ultima si rivela particolarmente complessa, e il traduttore, dopo aver ripercorso i criteri organizzativi proposti dallo stesso Herren e più recentemente da F. Stella (
La poesia carolingia Firenze 1995 [cfr. MEL XIX 5219] e
Poesia e teologia. L'età carolingia: predestinazione, culto delle immagini, poesia della conoscenza e dell'esegesi in
Il mondo delle scuole monastiche. XII secolo Roma 2010 pp. 465-538 [cfr. MEL XXXIII 4879]), propone una nuova organizzazione, suddividendoli in carmi filosofico-teologici, carmi encomiastici (soprattutto verso Carlo il Calvo e la regina Ermentrude), carmi di preghiera per il re, carmi collegati a opere scritte o immagini (prefatori, colofoni e
tituli , questi ultimi indicanti in particolare brevi commenti alle miniature del Codex aureus München, BSB, Clm 14000, carmi personali, cioè legati a vicende autobiografiche, e infine i carmi «di altro tipo» che non rientrano nelle categorie stabilite (fra questi è collocato anche il lungo poema, n. 21, in lode dello pseudo Dionigi). L'introduzione prosegue con lo studio linguistico dei poemi, per i quali risulta notevole l'impiego di termini greci, e con considerazioni sulla metrica. La traduzione, con il testo latino a fronte, si correda di un ampio apparato di note a pie' di pagina, esplicative dei contenuti, delle fonti e delle peculiarità linguistiche ed espressive di ciascun carme. Il volume è completato da una prefazione di G. d'Onofrio (intitolata «La teologia poetica di Giovanni Scoto», pp. IX-XXXIII) la quale, partendo dalla poesia dantesca che esprime la relazione fra Creatore e creatura, inquadra come Scoto manifesti con la sua raccolta di carmi i contenuti di un pensiero teoreticamente consolidato, definibile come teologia poetica. Tracciando in prima istanza un parallelismo fra il primo carme, dedicato alla Croce, e il
Liber sancte crucis di Rabano Mauro, la prefazione si snoda proponendo una visione complessiva delle liriche teologiche, insistendo soprattutto sulla funzione mediatrice del Verbo. Chiudono il volume una bibliografia, l'indice scritturistico e l'indice onomastico. (Cecilia Panti)
Riduci
Argomenti e indici Iohannes Scottus Eriugena n. 810 ca., m. post 877 ,
Carmina Dionysius pseudo Areopagita saec. V-VI Karolus II Calvus imperator n. 13-6-823, m. 6-10-877 Hrabanus Maurus n. 780 ca., m. 4-2-856 ,
In honorem sanctae crucis [una cum epistola praefatoria ad Hattonem ] (Sedis apostolicae princeps, lux aurea Romae... Librum sanctae crucis, quem te adhortante inchoavi... Ast soboles Domini et Dominus dominantium ubique, hic... Hortatur nos Iohannes Scottus Eriugena n. 810 ca., m. post 877 ,
Periphyseon
Manoscritti
Scheda N: 37 - 2535
Permalink: http://www.mirabileweb.it/mel/carmi-un-capolavoro-nell-epoca-carolingia/687024
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Filippo Colnago Poesia e teologia in Giovanni Scoto l'Eriugena Roma, Herder Editrice e Libreria 2009 pp. VIII-401 tavv. (Biblioteca di cultura romanobarbarica 11)
Abstract
L'A. presenta la produzione poetica di Giovanni Scoto Eriugena, assai meno famosa e studiata rispetto alle opere filosofico-teologiche in prosa, sottolineandone sia l'importanza per la ricostruzione della personalità del filosofo e della sua funzione presso la corte carolingia, sia il contributo che essa fornisce alla comprensione del pensiero dell'autore. Lo studio sviluppa dapprima un'analisi contestuale della poesia dal punto di vista culturale e teologico fornendo un ritratto dell'Eriugena; a seguire vengono esposti, nell'edizione critica fornita da M.W. Herren
Iohannis Scottis Eriugena Carmina Dublin 1993 (cfr. MEL XXIV 2257), che ricostruisce l'archetipo «omega» sulla base di R = Vat. Reg. lat. 1587, ff. 57r-64v + Reg. lat. 1709, ff. 16v-18r (vergati a Fleury nel secondo terzo del IX sec.); L = Laon, BM, 444, ff. 294v-298r; La = Vat. Reg. lat. 1625, ff. 65r-66v + Paris, BNF, lat. 10307, f. 246v (risalenti alla fine del IX secolo); i carmi stessi, tradotti e affrontati alla luce delle problematiche di trasmissione testuale e dei dubbi di autenticità. Dei componimenti vengono ricercate le fonti, le particolarità linguistiche e lo stile. Il loro contenuto viene esposto, dopo che sono stati divisi per tipologie, sottolineandone i riferimenti, qualora esistano, ad avvenimenti e personaggi del tempo. Viene evidenziato il significativo apporto che la poesia conferisce al quadro del pensiero filosofico e teologico delle opere eriugeniane, come il
De praedestinatione e il
Periphyseon . (Ester Pevere)
Riduci
Argomenti e indici Manoscritti
Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Reg. lat. 1587 Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Reg. lat. 1709 Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Reg. lat. 1625 Laon, Bibliothèque Municipale «Suzanne Martinet», 444 Paris, Bibliothèque Nationale de France, lat. 10307 Scheda N: 32 - 2434
Permalink: http://www.mirabileweb.it/mel/-poesia-e-teologia-in-giovanni-scoto-l-eriugena/587400
John J. Contreni An Eriugenian Diptych JML 31 (2021) 289-301
Abstract
L'A. recensisce il volume Michael W. Herren - Giovanni Mandolino (ed.) Andrew N.J. Dunning (adiuv.)
Iohannis Scotti Eriugenae Carmina. De imagine Turnhout 2020 pp. CLVII-201 (cfr. MEL XLII 2539). Esso è diviso in
Carmina (pp. IX-XC-66) e
De imagine (pp. XCII-CLVII-165). Nella prima sezione dell'articolo di recensione, l'A. mette in dubbio l'ipotesi di M.W. Herren, secondo cui all'altezza del IX secolo sarebbe esistita una «Ur-collection» (p. 298) dei
Carmina , allestita dall'autore stesso, sostenendo piuttosto che essi erano «disseminated in multiple ways» (
ibidem ). Infine, l'A. prende in considerazione lo studio sul
De imagine , ospitato nella seconda parte del volume, elogiandone lo spessore scientifico.
Riduci
Argomenti e indici Risorse esterne collegate Journal (The) of Medieval Latin 2021 (Contreni)
Scheda N: 43 - 2211
Permalink: http://www.mirabileweb.it/mel/-an-eriugenian-diptych/788720
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Corpus Christianorum 1953-2003. Xenium natalicium. Fifty Years of Scholarly Editing cur. Johan Leemans , Turnhout, Brepols pp. 373
Abstract
Il volume è il frutto di un'iniziativa volta a ripercorrere,
... Leggi tutto Il volume è il frutto di un'iniziativa volta a ripercorrere, in occasione dei cinquant'anni delle pubblicazioni del «Corpus Christianorum», la storia di questa collana, ritenuta una delle più grandi iniziative scientifiche nell'ambito della patristica e degli studi medievali. Dopo una dettagliata introduzione sulla nascita e l'evoluzione della collana, il volume accoglie una prima parte dedicata all'analisi delle sue singole sezioni: «Series latina» (per la quale è intervenuto F. Bossier), «Continuatio mediaevalis» (F. Bossier, M. McNamara, F. Dominguez Reboiras, G. de Baere, R. Hofman, E.C. Coppens, P. Lucentini, V. Perrone Compagni e B. Merrilees), «Thesaurus patrum latinorum» (P. Tombeur), «Series graeca» (P. Van Deun e B. Coulie), «Thesaurus patrum graecorum» (B. Coulie), «Series apocryphorum» (J.-D. Kaestli), «Lingua patrum» (M. Van Uytfanghe), «Autographa medii aevi» (C. Leonardi) ed «Hagiographies» (G. Philippart). La seconda parte riporta
excerpta dalle opere di autori trattati da «Corpus Cristianorum» con traduzione e commento da parte di studiosi diversi: oltre a C. Markschies, B. de Vregille, J. Lemarié, F. Dolbeau, J. van Oort, M. Herren, W. Geerlings, P. Geoltrain e B. Dehandschutter che si sono occupati di opere ed autori premedievali, per la parte propriamente medievale si ricordano gli interventi di F. Bovon (
In Lucae evangelium expositio di Beda il Venerabile), M. Zelzer (
De loci sanctis libri tres di Adamnano), B. Daley
Quaestiones ad Thalassium di Massimo il Confessore), E. Jeauneau (
Periphyseon di Giovanni Scoto Eriugena), J.A. McGuckin (
Carmina di Sedulio Scoto), W. Berschin (
Commentaria in Evangelium s. Iohannis di Ruperto di Deutz), J.M. Ziolkowski (
De spiritali amicitia di Elredo di Rievaulx), P. Bourgain (
Dialogus inter regem Henricum et abbatem Bonevallis di Pietro di Blois), R.B.C. Huygens (
Epistolae di Iacopo di Vitry) e, infine, J. Berlioz (
Chronica di Salimbene da Parma) (Michela Gubbiotti)
Riduci
Argomenti e indici Miscellanee Filosofia e teologia Adamnanus Hiiensis abbas n. 623/624, m. 23-9-704 ,
De locis sanctis Aelredus Rievallensis abbas n. 1110 ca., m. 12-1-1167 ,
De spiritali amicitia Beda Venerabilis n. 672/673 ca., m. 26-5-735 ,
In Lucae evangelium expositio Iacobus de Vitriaco n. 1160/1170, m. 1-5-1240 ,
Epistolae [7, ad papam Honorium III, a. 1216-1221 exaratae ] Iohannes Scottus Eriugena n. 810 ca., m. post 877 ,
Periphyseon Maximus Confessor n. 580 ca., m. 13-8-662 ,
Quaestiones ad Thalassium Petrus Blesensis n. 1135 ca., m. post 1212 ,
Dialogus inter regem Henricum secundum et abbatem Bonevallis Rupertus Tuitiensis abbas n. 1075/1076, m. 4-3-1129 ,
Commentaria in evangelium sancti Iohannis Salimbene de Adam n. 9-10-1221, m. post 1288 ,
Cronica Sedulius Scotus fl. 848-874, m. post 858 ,
Carmina
Studiosi: Berlioz, Jacques Berschin, Walter Bossier, Fernand Bourgain, Pascale Bovon, François Coppens, Emile Christian Coulie, Bernard Daley, Brian Edward De Baere, Guido Dehandschutter, Boudewijn Dolbeau, François Domínguez Reboiras, Fernando Geerlings, Wilhelm Geoltrain, Pierre Herren, Michael W. Hofman, Rijcklof H.F. Huygens, Robert B.C. Jeauneau, Edouard A. Kaestli, Jean-Daniel Lemarié, Joseph Leonardi, Claudio Lucentini, Paolo Markschies, Christoph McGuckin, John Anthony McNamara, Martin Merrilees, Brian Oort, Johannes van Perrone Compagni, Vittoria Philippart, Guy Tombeur, Paul Van Deun, Peter Van Uytfanghe, Marc Vregille, Bernard de Zelzer, Michaela Ziolkowski, Jan M.
Scheda N: 25 - 13268
Permalink: http://www.mirabileweb.it/mel/corpus-christianorum-1953-2003-xenium-natalicium-f/454763
Lorenzo Di Tommaso The Apocalypse of Pseudo-Methodius: Notes on a Recent Edition MG 17 (2017) 311-21
Abstract
Il saggio ricostruisce le vicende editoriali delle versioni latina e greca dell'Apocalisse dello pseudo Metodio. Dopo una descrizione dei contenuti del testo e una breve ricognizione su origine e succedersi di traduzioni, l'A. si concentra sulle quattro recensioni greche conservate e sulle versioni latine. Nel 1976-1978 A. Lolos pubblicò le quattro recensioni della versione greca, basandosi per la I su quattro testimoni, databili tra XIV e XVI secolo: Oxford, Bodl. Libr., Laud gr. 27, ff. 8r-24r, Wien, ÖNB, med. gr. 23, ff. 81r-95v, Vat. gr. 1700, ff. 117r-157r e Vat. Reg. gr. Pii II 11, ff. 257v-258v + 244r-251v + 259r-263v. La recensione latina I (o lunga) fu edita criticamente per la prima volta da E. Sackur in
Sybillinische Texte und Forschungen (Halle a.S. 1898); risulta molto vicina alla recensione greca I e pertanto ritenuta la più antica tra le versioni latine. Quattro sono i mss., risalenti all'VIII secolo, impiegati da Sackur: Paris, BNF, lat. 13348, ff. 93v-94r + 94v-96v + 81r-82v + 97r-110v, St. Gallen, Stiftsbibl., 225, pp. 384-439, Vat. Barb. lat. 671, ff. 171r-174v, Bern, Burgerbibl., 611, ff. 101r-113r. Nel 1988 M. Laureys e D. Varhlest elencarono 196 copie dell'Apocalisse latina e identificarono quattro recensioni discendenti dalla prima, rappresentate da 141 esemplari (
Pseudo-Methodius. Revelationes. Textgeschichte und kritiscbe Edition. Ein Leuven-Groninger Forschungsproiekt in
The Use and Abuse of Eschatology in the Middle Ages Leuven 1988 pp. 112-36; cfr. MEL XI 2090). Nel 1998 W.J. Aerts e G.A.A. Kortekaas pubblicarono un'edizione che affiancava le due recensioni prime greca e latina (cfr. MEL XX 3301), e impiegava, per la greca, i manoscritti già usati da Lolos aggiungendo codici assai tardi (Vat. Ottob. gr. 192, ff. 71v-85r, Vat. gr. 859, ff. 19v-27r, l'unico del XV secolo, Athos, Iviron, 215, ff. 119v-140v, e Roma, Vallicelliana, Allacci 34, ff. 109r-122v), e, per la latina, i mss. dell'ed. Sackur. L'A. mostra quindi i problemi filologici legati all'ampia e complessa tradizione testuale dell'Apocalisse latina e greca, segnalando l'esistenza di un numero di manoscritti compreso fra 50 e 75, da aggiungere all'elenco dei 45 nominati da Lolos, mentre tutto da verificare è il catalogo dei 196 e 141 esemplari stilato da Laureys e Verhelst. Occorrono, dunque, si fa notare, nuovi studi sulla tradizione manoscritta, capaci di gettare luce sulla storia del testo latino, perché, finora, la sua conoscenza rimane incompleta. A questo proposito, in un suo recente studio, M.W. Herren (
The «Revelationes» of Pseudo-Methodius in the Eighth Century in
«Felici curiositate». Studies in Latin Literature and Textual Criticism from Antiquity to the Twentieth Century in Honour of Rita Beyers Turnhout 2017 pp. 409-18; cfr. MEL XLI 3498) ha suggerito che il ms. Bern 611 possa essere identificato con la copia perduta dell'Apocalisse posseduta a Bobbio, o almeno considerato imparentato con essa. L'A. discute poi dei pregi e, soprattutto, dei limiti del volume di B. Garstad
Apocalypse: Pseudo-Methodius. An Alexandrian World Chronicle (London 2012; cfr. MEL XXXV 3486), mostrando come il suo merito principale sia quello di fornire edizioni e traduzioni inglesi delle recensioni prime greca e latina; una sezione dell'edizione di Garstad è dedicata agli
Excerpta Latini Barbari , conservati in un codice unico, Paris, BNF, lat. 4884, ff. 1r-63r, copiato a Corbie e datato alla seconda metà dell'VIII secolo. Il testo latino è una traduzione da un'originale versione greca perduta; per esso l'editore propone una composizione in due fasi. Il testo è strumento fondamentale agli occhi degli specialisti di storia bizantina e franca, per le genealogie e cronologie che contiene. L'A. si interroga, comunque, sulla sensatezza dell'accostamento, nell'edizione di Garstad, di Apocalisse ed
Excerpta : se la loro presenza congiunta non è giustificabile sulla base di somiglianze nelle vicende trasmissive (ampia tradizione contro manoscritto unico), è l'aspetto cronologico ad accomunare i due testi.
Riduci
Argomenti e indici Manoscritti
Athos, Monte (Ágion Óros), Moní Ivíron, 215 Bern, Burgerbibliothek, 611 Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Barb. lat. 671 Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Ottob. gr. 192 Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Reg. gr. Pio II 11 Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Vat. gr. 1700 Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Vat. gr. 859 Oxford, Bodleian Library, Laud gr. 27 (S.C. 722) Paris, Bibliothèque Nationale de France, lat. 13348 Paris, Bibliothèque Nationale de France, lat. 4884 Roma, Biblioteca Vallicelliana, Allacci 34 Sankt Gallen, Stiftsbibliothek, 225 Wien, Österreichische Nationalbibliothek, Med. gr. 23 Scheda N: 42 - 3706
Permalink: http://www.mirabileweb.it/mel/-the-apocalypse-of-pseudo-methodius-notes-on-a-rec/773673
Peter Dronke Towards the Interpretation of the Leiden Love-Spell CaMCS 16 (1988) 61-75
Abstract
Nouvelle interprétation de ce texte connu comme le
Lorica Leidensis d'après le ms. Leiden, Biblioteek der Rijksuniversiteit, Voss. lat. Q. 2 (IXe-Xe). Offers a new reading of the Leiden
lorica as a love-spell in which the poet prays that his love may search out all parts of his beloved's body and adjures angels, saints, and natural forces to assist his suit. The A. gives a reconstructed text of the spell with an English translation, differing in many points from that by M. Herren
The Hisperica Famina II
Related Poems. A Critical Edition with English Translation and Philological Commentary Toronto 1987 (cfr. MEL X 1319)
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Recensioni e segnalazioni
Argomenti e indici Manoscritti
Scheda N: 11 - 66; 12 - 62
Permalink: http://www.mirabileweb.it/mel/-towards-the-interpretation-of-the-leiden-love-spe/61