Guido Billanovich Abbozzi e postille del Mussato nel Vat. lat. 1769 IMU 28 (1985) 7-35 tavv. 8
Abstract
Studio articolato in tre sezioni, tutte concernenti il ms. Vat. lat. 1769. Nella prima l'A. pubblica due redazioni del ritratto di Enrico VII che il Mussato vergò sui fogli di guardia nel ms. e che in seguito fece confluire nel
De gestis Henrici VII Cesaris . Probabilmente il ritratto fu abbozzato dal Mussato nel 1311. Come fonti, l'A. identifica Svetonio e Persio. L'A. pubblica inoltre due componimenti in versi
ianuarii del Mussato, anch'essi autografi, uno di esaltazione e l'altro di esecrazione nei confronti dell'imperatore. Ancora al Mussato l'A. attribuisce un disegnino raffigurante il profilo di Enrico VII. Nella seconda sezione sono studiate le postille che il Mussato appose al testo di Seneca, per le quali mise a frutto, fra i primi dell'epoca, il commento a Seneca di Niccolò Trevet. Nella terza, infine, esamina le postille apposte dal Mussato alle
Declamationes di Anneo Seneca padre.
Riduci
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Scheda N: 10 - 83
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Guido Billanovich Il Seneca tragico di Pomposa e i primi umanisti padovani Bibliofilia 85 (1983) 149-69
Abstract
L'umanista padovano Lovato Lovati si serve per i suoi studi dei codici del monastero di Pomposa. Oltre alla scoperta delle Decadi di Tito Livio va a lui attribuito un interesse eccezionale per le tragedie di Seneca: dalle due tradizioni (A, più comune, ed E, più rara), contenenti un numero diverso dl tragedie e poste in un ordine diverso, egli collazionò un manoscritto, oggi perduto, antigrafo del Vat. lat. 1769, copiato da Rolando da Piazzola, suo discepolo e nipote. Come Lovato segue fedelmente i suoi modelli anche nei «notabilia», così Rolando mantiene quelli dello zio: da un attento esame filologico l'A. individua una serie di postille esegetiche di Lovati finora ignote. Il Vat. lat. 1769 risale probabilmente agli anni intorno al 1280 e contiene nel margine del f. 112v l'epitaffio di Antenore, che Lovato Lovati compose per il presunto sepolcro dell'eroe.
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Scheda N: 6 - 3248
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Guido Billanovich Il Seneca tragico di Pomposa e i primi umanisti padovani in Pomposia monasterium modo in Italia primum. La biblioteca di Pomposa. cur. Giuseppe Billanovich , Padova, Antenore 1994 (Medioevo e Umanesimo 86) pp. 364, 213-32
Abstract
Studio già apparso in
Libri manoscritti e a stampa da Pomposa all'Umanesimo Firenze 1985, pp. 51-71 e in «La Bibliofilia» 85 (1983) 149-69, per cui cfr. MEL VI 3248. Lovato Lovati ebbe tra le mani il codice di Seneca tragico presente nell'inventario del monaco Enrico di Pomposa, il Laurenziano 37, 13 (= E). L'A. studia la tradizione che dal Lovato derivò delle tragedie. Lovati, infatti, avendo a disposizione E assieme ad un altro codice della famiglia A si confezionò un nuovo manoscritto, oggi perduto. Il codice del Lovati passò poi al nipote Rolando e fu l'antigrafo del Vaticano 1769 (= N), codice dello stesso Rolando e copia fedele del codice del Lovato (eccezion fatta per una lacuna nella copia del Lovato per caduta del terzo fascicolo sanata da N prendendo da una diversa famiglia manoscritta con conseguente perturbazione della tradizione). L'A. inoltre, analizzando a c.112vb del Vat. lat 1769 la profonda rasura di quattro righi sottostante la glossa
Antenor Patavii conditor , vi riscontra che si tratta di alcuni versi del Lovato per l'epitaffio di Antenore. L'A. identifica la mano con quella del Lovato in un tentativo di stesura dei versi. Questa teoria induce l'A. a ritenere che il codice vaticano non sia stato scritto da Rolando nel 1303 ma sia da retrodatarsi al 1280 quando Rolando era poco più che ventenne. (Lucia Castaldi)
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Scheda N: 17 - 5483
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Guido Billanovich I primi umanisti padovani e gli epitafi di Seneca e di Livio IMU 43 (2002) 115-46
Abstract
Rintraccia la presenza dei due epitafi (e anche di opere) di Seneca e Livio in umanisti padovani quali Lovato Lovati (essenzialmente nelle
Epistolae ), Sicco Polenton (
Scriptorum illustrium Latinae linguae libri XVIII ), Fabio Massimo da S. Urbano, e nel
Chronicon Marchiae Tarvisinae et Lombardiae .
Riduci
Argomenti e indici Scheda N: 24 - 2582
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