Articolo di recensione al volume di E. Palazzo Liturgie ... Leggi tutto

Articolo di recensione al volume di E. Palazzo Liturgie et société au Moyen Age Paris 2000 (MEL XXV 6294); se ne analizzano i nuovi apporti, sia storiografici sia dottrinali, relativi allo studio della liturgia e delle sue implicazioni teologiche e sociologiche.
Riduci

Il vol., che intende offrire una panoramica della ... Leggi tutto

Il vol., che intende offrire una panoramica della produzione documentaria dalla fine del X sec. all'inizio dell'XI, raccoglie 55 schede, ciascuna delle quali consiste nella trascrizione di un documento legato ad un episodio o un protagonista o un luogo della vita di Gerberto. Ad ogni testo segue una trad. francese e un commento nel quale si esaminano le caratteristiche paleografiche del doc. e si danno indicazioni su eventuali personaggi, luoghi, lessico e sulla datazione. Ogni scheda è accompagnata da una riproduzione fotografica e da una bibliografia essenziale. Il vol. è suddiviso in 5 sezioni. La prima, intitolata «Le théâtre du monde», presenta schede su carte topografiche, inventari e formule di consacrazione di chiese, testamenti etc. La seconda, «L'ordre du siècle», verte sul tema dell'omaggio agli Ottoni, con trascrizione di poesie, lettere e atti di Gerberto. La terza, «L'ordre ecclésial» contiene, tra l'altro, trascrizioni di lettere e privilegi di Silvestro. La quarta sezione «La quiétude des bibliothèques» verte su documenti concernenti la formazione scolastica nel XI sec. e la cultura di Gerberto. La quinta, «Gerbert in memoria», contiene documenti sul mito del filosofo-papa. Le schede sono a cura di: D. Alibert, H. Atsma, D. Barthélemy, G. Beaujouan, J. Belmon, J. Berlioz, Ph. Bernard, F. Bougard, P. Bourgain, J.-P. Brunterc'h, G. Dahan, P. Demouy, J. Dufour, R. Favreau, P. Gautier Dalché, J.-F. Genest, A. Gieysztor, G. Giordanengo, C. Grimmer, O. Guyotjeannin, L. Holtz, E. Hubert, D. Iogna-Prat, J.-E. Iung, J.-L. Kupper, C. Lauranson-Rosaz, J.-L. Lemaître, G. Lobrichon, E. Palazzo, M. Parisse, D. Poirel, E. Poulle, P. Riché, P. Rück, M. Sot, J. Vezin, M. Zimmermann. Molti dossier contengono informazioni utili per l'agiografo: la fine della Vita di Giovanni, abate di Gorze, BHL 4396 (n. 6), un estratto dei Miracoli di san Viviano, BHL 1328 (n. 18), notizie sui santi alverniati (n. 32), una lettera di Notgero di Liegi su san Landoaldo, BHL 4700-4706 (n. 44). Si ricordano i seguenti mss.: Auxerre, BM, 142; Bamberg, SB, Hist. 5 (olim E.III.3); Barcelona, Arxiu de la Corona d'Aragó, Ripoll 74; Berlin, SB, Phill. 1833 (Rose 138); Boulogne-sur-Mer, BM, 20; Cambridge, UL, Gg V 35; Chantilly, Musée Condé, 14bis; Clermont-Ferrand, BM, 147; Genève-Cologny, Fondation Martin Bodmer, 74; Erlangen, UB, 379 e 380; Leiden, Bibl. der Rijksuniversiteit, Voss. Q 54; Marseille, Arch. Dép. Bouches-du-Rhône, 1 H 7, 20; Modena, Bibl. Estense, Arch. Muratoriano, filza 23, fasc. 3a, disp. XLIII; München, BSB, lat. 14735; Orléans, Arch. Dép. Loiret, H 37; Oxford, Bodl. Libr., Digby 174; Bodley 851 (3041); Paris, BNF, lat. 2400; lat. 2627; lat. 5144A; lat. 7930; lat. 8674; lat. 10912; lat. 13766; lat. 14065; n.a. lat. 2262; n.a. lat. 2507; Ravenna, Arch. Arcivescovile, Q 8771, cartone 53; Reims, Arch. Dép. Marne, 56 H 1029; Roma, Vallicelliana, lat. G 94; Tours, Arch. Dép. Indre-et-Loire H 200 nr. 2; Trier, Stadtbibl., 1093; Torino, Archivio di Stato, Sezione I, Materie ecclesiastiche, San Colombano di Bobbio, cat. 11, nr. 33 e cat. 9, nr. 77; Torino, BN, F. III. 16; Vat. lat. 3806; Vat. lat. 6808; Vat. Pal. lat. 1341, Vat. Reg. lat. 231; Vat. lat. 8034, Arch. di Santa Maria, cass. 306, perg. nr. 8; Vich, Arch. Capit., calaix 6, perg. 688; Wolfenbüttel, Herzog-August Bibl., Cod. Guelf. 32 Helmst. e Weissemb. 45. (Cecilia Panti)
Riduci

Le miniature presenti in Paris, BNF, lat. 1246 (un ... Leggi tutto

Le miniature presenti in Paris, BNF, lat. 1246 (un libro liturgico sulla cerimonia dell'unzione regale intitolato Ordo ad consecrandum et coronandum regem) formano un insieme notevole e al tempo stesso eccezionale per numero e per novità, ricchezza e finezza iconografica. Svincolate dagli schemi ornamentali astratti che contribuivano a strutturare l'immagine romana, esse non raggiungono tuttavia il raffinamento figurativo proprio delle coeve miniature parigine. Tale caratteristica rappresenta l'aspetto più originale del manoscritto. Le immagini si riferiscono alla consacrazione del re di Francia evocandone in maniera di volta in volta figurativa, ornamentale, letteraria e simbolica ben venticinque fasi. Quasi nessun momento essenziale della celebrazione viene tralasciato. L'ideale di regalità proprio di Luigi IX è alla base del programma iconografico. Secondo E. Palazzo tali raffigurazioni confermano la tesi di J. Le Goff secondo la quale il supremo progetto politico di Luigi IX fu di esaltare l'immagine della monarchia capetingia e di sviluppare il suo prestigo nazionale ed internazionale, estremizzando il carattere di sacralità attribuito al re. Egli seppe utilizzare a fini politici il suo statuto unico di laico e Unto del Signore, come un re-sacerdote biblico. Conformi dunque all'ideale di regalità di Luigi IX, le immagini del codice preso in esame esprimono, nel loro insieme, un notevole equilibrio tra i poteri del re, dell'alto clero e dei grandi del regno, tra concezione «nazionale» del Sacro e concezione politicamente frammentaria della cristianità, ma anche tra sacralità e spettacolarizzazione nel rituale di consacrazione. (Paolo Mechelli)
Riduci

Con la fondazione di Cîteaux e la diffusione dei monasteri ... Leggi tutto

Con la fondazione di Cîteaux e la diffusione dei monasteri cisterciensi in tutta Europa lungo tutto il XII sec. e oltre, giunge al suo apogeo il fenomeno del monachesimo nella chiesa d'Occidente. Esso era sorto in dimensioni significative intorno al VI sec. e con l'adozione sempre più uniforme della Regula di Benedetto nel corso dell'VIII sec. la vita cenobitica inizia ad organizzarsi secondo strutture e modalità che in buona parte restano sostanzialmente invariate per moltissimo tempo. Il volume, anziché raccontare l'evolversi della forma monastica in una successione storica lineare, illustra tematicamente il suo oggetto di ricerca. Si ha così una prima parte dedicata genericamente ai monaci nel mondo religioso medievale (le diverse categorie di monaci, monaci neri e bianchi, eremiti e cenobiti, differenze fra canonici e monaci e fra monachesimo e ordini mendicanti). Una seconda parte esamina le fonti primarie della ricerca: la letteratura legislativa e normativa della vita monastica e la letteratura agiografica: regole, consuetudini e racconti di vite di monaci. Sono spiegate le diverse funzioni degli incarichi previsti negli organigrammi organizzativi previsti dalle varie regole e descritte minuziosamente le giornate del monaco, con particolare attenzione, oltre ai dati materiali (cibo, riposo, lavoro, studio etc.), anche alla scansione liturgica del tempo, nel suo significato teologico e antropologico. Si evidenziano altresì i caratteri e l'evoluzione della liturgia monastica e delle sue «riforme», mentre non mancano due sezioni relative alla produzione, conservazione e uso dei libri nel monastero e ai rapporti delle varie comunità col «mondo», anche nel profilo socio-economico. Un buon numero di cartine accompagna la sezione dedicata alla relazione fra architettura, liturgia e vita quotidiana del monastero nelle sue implicazioni simboliche e pratiche, con particolari riferimenti all'architettura cluniacense. Un ricco apparato di note, il glossario, il calendario liturgico dell'abbazia di Fleury nel XIII sec., lo schema dell'officiatura liturgica prevista dalla Regula di san Benedetto, la bibliografia e gli indici corredano il volume. Il vol. è stato recensito da G. Penco in «Ecclesia orans» 17 (2000) 464 e da D. Misonne in «Revue bénédictine» 110 (2000) 388-9. (Francesco Gianni)
Riduci

Traduzione italiana del volume La vie des moines ... Leggi tutto

Traduzione italiana del volume La vie des moines au temps des grandes abbayes, Xe-XIIIe siècles Paris 2000 per cui cfr. MEL XXIII 6238. Indagine sulla vita degli abitanti dei monasteri, dai monaci a tutta quella cerchia di persone che a vario titolo li frenquentava, attraverso un ampio itinerario che tocca i seguenti aspetti: descrizione delle diverse categorie di monaci e della gerarchia monastica; analisi della vita dei monaci (con particolare attenzione agli aspetti legati alla quotidianità: il lavoro, i pasti, gli abiti, l'igiene) scandita dai ritmi della preghiera, ripartiti tra l'ufficio della Regola di Benedetto, le messe solenni, quelle private e le processioni. La parte conclusiva del vol. è dedicata alla cultura monastica, alla fabbricazione e alla conservazione dei libri e allo studio dello spazio del monastero, con gli esempi di San Gallo, di Saint-Denis, San Benedetto d'Aniane e l'abbazia di Cluny. L'opera è chiosata da un'appendice in cui vengono riportati un «Glossario», «Il calendario liturgigo di Fleury nel XIII secolo» e lo «Schema dell'ufficio benedettino». Il vol. è stato recensito da G. Michiels in «Revue d'historie ecclésiastique» 96 (2001) 248-9. (Karine Colin)
Riduci