Maria Pia Alberzoni Introduzione in «Ipse altissimus revelavit michi et dominus papa confirmavit». Recenti contributi e questioni aperte su Francesco d'Assisi . Atti della Tavola rotonda, Milano 20 gennaio 2017 Roma, Istituto storico dei Cappuccini 2018 =CollFr 88 (2018) 265-79
Abstract
L'A. riassume brevemente il percorso della storiografia su Francesco d'Assisi - a partire dalla pionieristica biografia scritta dal Sabatier nel 1894 - e il rilievo dato negli ultimi cinquant'anni alle fonti francescane grazie anche a un nuovo dialogo instauratosi tra università, istituti storici degli ordini francescani e Società internazionale di studi francescani di Assisi. Sono ricordati i lavori di K. Esser, R. Manselli, E. Pásztor, K. Elm, G. Miccoli, P. Zerbi e D. Flood. Il rapporto tra Francesco e Gregorio IX è posto in rilievo rimandando alle riflessioni di R. Rusconi, G.G. Merlo e J. Dalarun. L'A. auspica un ritorno allo studio della documentazione pontificia per analizzare le vicende intorno all'origine della prima
fraternitas , sulla scorta delle indagini offerte da K.-V. Selge e W. Maleczek, e di proseguire l'approfondimento del dialogo tra istituzione religiosa e spirituale nel medioevo, seguendo la via tracciata da G.G. Merlo, G. De Sandre, A. Rigon, C. Violante e G. Melville.
Riduci
Argomenti e indici Franciscus Assisiensis n. 1182, m. 4-10-1226 Gregorius IX papa n. 1170 ca., m. 22-8-1241 Minori
Studiosi: Dalarun, Jacques De Sandre Gasparini, Giuseppina Elm, Kaspar Esser, Kajetan Flood, David Ethelbert Maleczek, Werner Manselli, Raoul Melville, Gert Merlo, Grado Giovanni Miccoli, Giovanni Pásztor, Edith Rigon, Antonio Rusconi, Roberto Sabatier, Paul Selge, Kurt-Victor Violante, Cinzio Zerbi, Pietro
Scheda N: 41 - 1373
Permalink: http://www.mirabileweb.it/mel/-introduzione/750413
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Maria Pia Alberzoni Medioevo contemporaneo? Riflessioni sulla storia tra didattica e ricerca ASMC 7 (2001) 413-36
Abstract
L'A. si propone di fornire alcuni spunti metodologici per lo studio della storia medievale: innanzitutto, tratta delle periodizzazioni usate dalla storiografia italiana e da quella straniera; considera, poi, le manipolazioni di carattere ideologico, ricollegandosi all'ampio discorso sullo statuto della storia e del suo spazio all'interno dei programmi ministeriali. Il terzo paragrafo è dedicato alla proposta storiografica di C. Violante, definita di storia «a più dimensioni», secondo cui lo storico non tralascia di analizzare nessuno degli elementi che formano la società medievale, dato il carattere fortemente unitario del periodo in questione, in cui non si riscontrano nette divisioni tra gli ambiti di competenza dei vari centri di potere (laici ed ecclesiastici). L'A. si sofferma anche su alcune questioni terminologiche, quali l'uso delle categorie di «feudalesimo» e «signoria» per lo studio della pluralità delle istituzioni medievali. Termina il saggio un paragrafo sulla riforma della chiesa dell'XI sec. e la lotta per le investiture, quali argomenti significativi per la comprensione dell'epoca medievale: fenomeni questi, spiega l'A., da collocare in una prospettiva strutturale e non etica, lontana dalle distorsioni delle fonti filo-papali.
Riduci
Argomenti e indici Scheda N: 24 - 10692
Permalink: http://www.mirabileweb.it/mel/-medioevo-contemporaneo-riflessioni-sulla-storia-t/439124
Allucio da Pescia (1070 ca.-1134). Un santo laico dell'età postgregoriana. Religione e società nei territori di Lucca e della Valdinievole . Atti del Congresso tentuto a Pescia, 18-19 aprile 1985 cur. Cinzio Violante , Roma, Jouvence 1991 pp. 391 tavv. (Pubblicazioni del Dipartimento di medievistica dell'Università di Pisa 2)
Abstract
Raffaele Savigni in «Rivista di Storia della Chiesa in Italia» 46 (1992) 555-60 osserva che la ricostruzione storica dell'ambiente politico-ecclesiastico della Valdinievole tra XI e XII sec. prevale sull'analisi del fenomeno «santità», soprattutto per la scarsità di dati biografici sulla figura di Allucio. Si segnalano a parte i saggi di R. Grégoire, R. Pescaglini Monti, V. Tirelli, C.D. Fonseca, A. Spicciani (2), E. Coturri, C. Wickham, O. Banti e R. Silva
Riduci
Recensioni e segnalazioni
Argomenti e indici Scheda N: 14 - 8185; 15 - 7847; 16 - 9726; 17 - 9495; 18 - 9642; 19 - 11009; B - P; R - M
Permalink: http://www.mirabileweb.it/mel/allucio-da-pescia-(1070-ca-1134)-un-santo-laico-de/313907
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Cesare Alzati Ambrosiana Ecclesia. Studi su la Chiesa milanese e l'ecumene cristiana fra tarda antichità e medioevo praef. Cinzio Violante , Milano, Nuove Edizioni Duomo 1993 pp. XVI-377 (Archivio ambrosiano 65)
Abstract
Nell'ampia serie di saggi sono studiati momenti e questioni di grande rilievo nella storia della Chiesa ambrosiana. Per l'epoca medievale, la ricerca affronta soprattutto temi legati alla Pataria e alla tradizione liturgica. Fra gli autori citati spicca Landolfo seniore. Ricco il corredo degli indici: personaggi e luoghi, autori e opere (d'età antica e medievale), canoni sinodali, citazioni bibliche. Secondo l'A., l'esperienza liturgica ed ecclesiale della Chiesa milanese non è riducibile entro i parametri municipalistici di una «religione civica», ma è pienamente comprensibile soltanto nel più ampio quadro dell'intera ecumene cristiana. I quattordici studi che costituiscono il vol. sono raccolti in due sezioni: «Una Chiesa nell'ecumene» e «Tradizione ambrosiana e cristianità occidentale». Nella prima parte si pone soprattutto l'accento sul ruolo determinante svolto da Ambrogio; nella seconda parte vengono invece analizzati i motivi polemici che nel XI sec. animarono il confronto fra la tradizione ambrosiana e la cristianità «gregoriana», della cui
novitas erano portatori particolarmente aggressivi i patarini. Sono segnalati a parte alcuni saggi di pertinenza di MEL (Giuseppe Cremascoli)
Riduci
Recensioni e segnalazioni
Argomenti e indici Scheda N: 14 - 8937; 16 - 10680; 17 - 10462; 18 - 10626; 19 - 12179; 20 - 12504; R - M
Permalink: http://www.mirabileweb.it/mel/-ambrosiana-ecclesia-studi-su-la-chiesa-milanese-e/59428
Orsolina Amore Uomo e ambiente nell'Europa medievale. Nieborów 29 settembre-2 ottobre 1981 QM 15 (1983) 168-78
Abstract
Cronaca del Convegno di studi, tenutosi a Nieborów, presso Varsavia, nell'ambito degli scambi culturali tra le Università di Lecce e di Lublino. Si segnalano le relazioni di C. Violante
L'uomo e l'ambiente nelle organizzazioni ecclesiastiche medievali (il sorgere e il precisarsi del concetto di territorialità della
cura animarum ; evoluzione semantica di
plebs ) e di P. Brezzi
Uomo e ambiente nelle comunità contadine medievali: il sentimento civico (con numerose testimonianze in prosa e versi).
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Argomenti e indici Scheda N: 6 - 7028
Permalink: http://www.mirabileweb.it/mel/-uomo-e-ambiente-nell-europa-medievale-nieborów-29/28222
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Cristina Andenna Studi recenti sui canonici regolari in Dove va la storiografia monastica in Europa? Temi e metodi di ricerca per lo studio della vita monastica e regolare in età medievale alle soglie del terzo millennio . Atti del Convegno internazionale Brescia-Rodengo, 23-25 marzo 2000 cur. Giancarlo Andenna , Milano, Vita e Pensiero 2001 (Vita e Pensiero Università. Storia. Ricerche) pp. 549, 101-29
Abstract
Prendendo occasione da alcune considerazioni di C.D. Fonseca nel suo
Medioevo canonicale (Milano 1970), l'A. ripercorre le ragioni dello scarso interesse mostrato dalla storiografia per il movimento canonicale. La nuova atmosfera culturale novecentesca fu il nutrimento degli sforzi intellettuali di studiosi come C. Dereine, J. Châtillon e lo stesso Fonseca, del quale si ricorda il contributo alla sistemazione della tradizione manoscritta in Italia del
corpus normativo agostiniano, così fondamentale, sebbene non esclusivo, alla formazione del canonicato regolare del pieno medioevo. Non di minore importanza ai fini della riscoperta del fenomeno si reputano le Settimane della Mendola dedicate ai canonici, a partire da quella del 1959 promossa
in primis da C. Violante. Notizia di N. D'Acunto in «Rivista di storia della Chiesa in Italia» 56 (2002) 601. (Francesco Vermigli)
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Argomenti e indici Scheda N: 25 - 11610
Permalink: http://www.mirabileweb.it/mel/-studi-recenti-sui-canonici-regolari/462045
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Giancarlo Andenna La storiografia su Cluny in Italia nel XX secolo in Dove va la storiografia monastica in Europa? Temi e metodi di ricerca per lo studio della vita monastica e regolare in età medievale alle soglie del terzo millennio . Atti del Convegno internazionale Brescia-Rodengo, 23-25 marzo 2000 cur. Giancarlo Andenna , Milano, Vita e Pensiero 2001 (Vita e Pensiero Università. Storia. Ricerche) pp. 549, 297-310
Abstract
L'A. accompagna il lettore attraverso le tappe che hanno scandito la storiografia sul radicamento italiano di Cluny. Spesso connesso alla questione della riforma gregoriana, lo studio del monachesimo cluniacense promosso fino alla metà del secolo XX ha prodotto in Italia negli anni '50 e '60 una partizione tra due filoni storiografici prevalenti (in parte già colti da O. Capitani): uno volto ad evidenziare l'auto-rappresentazione che Cluny fece di se stessa, spesso sulla scorta di contrasti interni all'ordine generati proprio in Italia (ci si sofferma sul ruolo, definito «incerto e debole» di Pietro il Venerabile), l'altro sugli intrecci politici e sociali che Cluny seppe imbastire specie nell'Italia padana. Il motivo economico-finanziario sarebbe all'origine della crisi nel momento in cui l'espansione politico-militare cittadina si associò a forme di conduzione e a strutture della proprietà contrarie a quelle cluniacensi. Notizia di N. D'Acunto in «Rivista di storia della Chiesa in Italia» 56 (2002) 602. (Francesco Vermigli)
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Argomenti e indici Scheda N: 25 - 11611
Permalink: http://www.mirabileweb.it/mel/-la-storiografia-su-cluny-in-italia-nel-xx-secolo/462050
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Giancarlo Andenna Monachesimo e riforma ecclesiastica del secolo XI: un tema storico non esaurito in Pier Damiani e il monastero di San Gregorio in Conca nella Romagna del secolo XI . Atti del Convegno di studio in occasione del primo millenario della nascita di Pier Damiani (1007-2007) cur. Nicolangelo D'Acunto , Spoleto (Perugia), Fondazione Centro italiano di studi sull'Alto Medioevo (CISAM) 2008 (Incontri di studio 6) pp. VIII-268, 1-25
Abstract
L'analisi sviluppata dall'A. prende le mosse dalle nuove linee interpretative riguardanti il binomio monachesimo-riforma ecclesiastica dell'XI secolo, avanzate dagli studi di C. Violante e G. Tabacco (
Vescovi e monasteri in
Il monachesimo e la riforma ecclesiastica Milano 1971 pp. 105-23), che portarono allo sviluppo di nuove prospettive di analisi della riforma gregoriana nel corso del secondo '900. Ripercorrendo gli interscambi sul piano religioso e normativo tra riforma della vita monastica e riforma ecclesiastica, si traccia una linea evolutiva e interrelata dei due fenomeni storici che pone attenzione al coinvolgimento dei signori laici e dei sovrani, specie ottoniani, nello sviluppo di una concezione riformatrice altra rispetto a quella cluniacense. (Ester Pevere)
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Argomenti e indici Scheda N: 30 - 7489
Permalink: http://www.mirabileweb.it/mel/-monachesimo-e-riforma-ecclesiastica-del-secolo-xi/553982
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Giancarlo Andenna «Non habebant mobilia de quibus possent satisfacere creditoribus». La crisi economico-finanziaria dei monasteri del Piemonte orientale in età comunale in Il monachesimo italiano nell'età comunale . Atti del IV Convegno di studi storici sull'Italia benedettina. Abbazia di S. Giacomo Maggiore, Pontida (Bergamo) 3-6 sett. 1995 cur. Francesco Giovanni Battista Trolese , Cesena (Forlì-Cesena), Badia Santa Maria del Monte-Centro Storico Benedettino Italiano 1998 (Centro storico benedettino italiano. Italia benedettina. Studi e documenti di storia monastica 16) pp. VIII-817, 63-96
Abstract
Partendo da un documento del 1245, l'A. esamina la precaria condizione finanziaria degli episcopati, dei monasteri benedettini e delle canoniche regolari dell'Occidente durante il XIII secolo, dovuta principalmente alle guerre comunali. Dopo una panoramica delle posizioni storiografiche sull'argomento (si citano C.M. Cipolla, F. Gosso, G. Chittolini, C. Violante), l'A. esamina il caso di alcune fondazioni monastiche piemontesi. Innanzi tutto, si guarda al monastero di San Michele e Genuario di Lucedio, posizionato nella parte orientale della regione: nel corso del XIII secolo la fondazione attraversa momenti critici, che l'A. racconta nel dettaglio ed esamina nelle cause e nei processi storici della loro evoluzione, anche sulla base di fonti documentarie. Il secondo monastero preso in esame è quello di Sant'Alberto di Butrio, una realtà nei pressi di Voghera parimenti interessata dal dissesto finanziario nella prima metà del XIII secolo. Seguono le trattazioni sulle abbazie di San Silano di Romagnano e San Nazzaro Sesia, interessate dallo scontro tra i comuni di Novara e Vercelli, e una panoramica della situazione delle realtà monastiche legate a ordini religiosi diversi da quello benedettino: cisterciensi, vallombrosani e Umiliati sembrano risentire meno della crisi economica, ma in realtà non sono affatto immuni dai dissesti finanziari e dai debiti, dovuti alla scarsità dei beni primari e alle conseguenze delle lotte locali. L'A. dimostra che l'incapacità di gestire adeguatamente il patrimonio e i beni materiali delle abbazie non è assolutamente connessa a una decadenza o a una crisi spirituale dei monaci, che anzi, coerentemente alla loro ispirazione, restano sempre estranei alla logica del profitto. (Marianna Cerno)
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Recensioni e segnalazioni
Argomenti e indici Scheda N: 22 - 7243; 29 - 7527
Permalink: http://www.mirabileweb.it/mel/-non-habebant-mobilia-de-quibus-possent-satisfacer/541406