John Ayto - Alexandra Barratt (ed.) Aelred of Rievaulx's «De institutione inclusarum». Two English Versions Oxford-New York, Oxford University Press 1984 pp. LX-193 tavv. 2 (Early English Text Society (EETS). Original Series 287)
Abstract
Ed. di due traduzioni inglesi del
De institutione inclusarum di Elredo. Riserve da parte di G. Hendrix in «Bulletin de théologie ancienne et médiévale» 14 (1989) 705-6
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Argomenti e indici Scheda N: 10 - 59; 12 - 91; 8 - 52
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Alexandra Barratt (ed.) A Medieval Latin Manuscript in the Alexander Turnbull Library, New Zealand Manuscripta 30 (1986) 199-204
Abstract
Fra varie opere tramandate dal cod. Wellington (New Zealand), Alexander Turnbull Library, 3 (sec. XIII) compare un testo poetico,
Amor sponte cor afficit (Walther 931), di cui viene fornita la trascrizione e le varianti rispetto all'edizione di G.M. Dreves negli
Analecta Hymnica (15, 1893 pp. 253-57). Il ms. Wellington, Alexander Turnbull Library, 3, proveniente dall'abbazia di Saint-Martin a Tournai, contiene anche opere di Ambrogio Autperto e Gerardo di Liegi(
De doctrina cordis ). Una descrizione più dettagliata del ms. sarà pubblicata in M.M. Manion - V.F. Vines - C. de Hamel
Medieval and Renaissance Manuscripts in New Zealand Collections Melbourne-London-New York, Thames and Hudson 1989 pp. 125-6 (cfr. MEL XV 7497)
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Argomenti e indici Manoscritti
Scheda N: 12 - 191; 9 - 166
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Alexandra Barratt Anchoritic Aspects of «Ancrene Wisse» MAev 49 (1980) 32-56
Abstract
Per quanto riguarda la pratica ascetica, l'autore di questa regola britannica, ispirata alla filosofia agostiniana, ha utilizzato come fonti le
Consuetudini di Guigo I e le regole di Adamo di Dryburgh e di Aelredo di Rievaulx. Anche se essa non ricalca né la normativa cisterciense né quella certosina, è profondamente influenzata da entrambe. Il testo fu probabilmente composto per persone che, nel 1252, erano agostiniani a Limebrook
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Argomenti e indici Scheda N: 3 - 4895; 7 - 4509
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Alexandra Barratt Childbirth in Cultural Reformations. Medieval and Renaissance in Literary History cur. Brian Cummings - James Simpson , Oxford, Oxford University Press 2010 (Oxford Twenty-First Century Approaches to Literature) pp. XII-689, 554-69.Argomenti e indici Scheda N: 34 - 10858
Permalink: http://www.mirabileweb.it/mel/-childbirth/637771
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Alexandra Barratt Context: Some Reflections on Wombs and Tombs and Inclusive Language in Anchorites, Wombs and Tombs. Intersection of Gender and Enclosure in the Middle Ages cur. Liz Herbert McAvoy - Mari Hughes-Edwards , Cardiff, University of Wales Press 2005 (Religion and Culture in the Middle Ages) pp. IX-226, 27-38
Abstract
Partendo da un
excursus sul senso della parola «womb», cioè grembo, si prende in considerazione la sua evoluzione fino all'assunzione dell'attuale significato, le varie metafore in cui essa figurava e come veniva usata in ambito religioso. In particolare, sono analizzate le connessioni tra il concetto di grembo e lo stile di vita degli anacoreti in quanto rappresentato come chiuso in un grembo di solitudine e le ulteriori connessioni che tale concetto aveva con l'idea della tomba quale metafora di isolamento e chiusura. A tale scopo vengono citati ed esaminati vari passi del trattato ginecologico risalente al XV secolo
The Knowing of Woman's Kind in Childing dai quali è possibile ricavare il significato allora attribuito alla parola «womb» e i vari sinonimi esistenti. Il testo
Ancrene Wisse , invece, usa la parola grembo come metafora della vita anacoretica, presentando la figura di Cristo come quella di un «recluso» nel grembo materno; altrove riferisce che l'anacoreta era un sepolto, alludendo alla vita di clausura, che la cella veniva chiamata sepolcro e al momento dell'entrata la porta veniva sigillata come quella di una tomba. Anche Elredo di Rievaulx nel
De institutione inclusarum sostiene che il luogo in cui viene recluso l'anacoreta è una tomba e la vita di clausura è una vita da morto nel mondo. (Monica Fusi)
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Argomenti e indici Scheda N: 27 - 7812
Permalink: http://www.mirabileweb.it/mel/-context-some-reflections-on-wombs-and-tombs-and-i/503377
Alexandra Barratt Continental Women Mystics and English Readers in The Cambridge Companion to Medieval Women's Writing cur. Carolyn Dinshaw - David Wallace , Cambridge, Cambridge University Press 2003 (Cambridge Companions to Literature) pp. XIX-289, 240-55
Abstract
L'A. propone una panoramica sulle biografie delle sante europee conosciute e venerate in Inghilterra
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Argomenti e indici Scheda N: 26 - 11531
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Alexandra Barratt (trad. comm.) Gertrud the Great of Helfta The Herald of God's Loving-Kindness Kalamazoo, MI, Cistercian Publications 1991 pp. 186 (Cistercian Fathers Series 35)
Abstract
Traduzione e commento del
Legatus divinae pietatis di Gertrude di Hefta. La traduzione inglese si basa sull'edizione dell'opera di P. Doyère («Sources Chrétiennes» 139, 1968)
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Argomenti e indici Scheda N: 15 - 1152
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