Non sufficientemente approfondita risulta la fortuna di Claudiano nei secc. X-XI. Se dubbi sono i riferimenti a quest'autore in Raterio, Wipone, Gozwino, nei
Gesta Berengarii, nella
Vita Brunonis di Ruotgero e nell'
Ecloga Theoduli, una sicura conoscenza di Claudiano si riscontra invece presso la scuola monastica dell'abbazia benedettina di S. Pietro a Lobbes, sotto Erigerio (? 1007) e, in seguito, a Gembloux sotto Olberto (1012-1048). A favore di questa conoscenza sono la
Vita Ursmari di Erigerio, l'anonima
Vita Landelini e le opere di Sigeberto di Gembloux, ma anche la presenza del testo di Claudiano in manoscritti facenti capo a questi centri monastici (cfr. catalogo manoscritto in Berlin, SB, Diez. B. Santen 66, florilegio in München, BSB, lat. 6292 e Bruxelles, BR, 5381). Tra i manoscritti citati nel catalogo di Lobbes, particolarmente apprezzati da Erigerio erano quelli inventariati ai numeri 238 e 239, contenenti rispettivamente Claudiano, Tibullo, Persio (con gli scholia di Cornuto), Draconzio e il
Carmen contra paganos Riduci