Axel Bayer Griechen im Westen im 10. und 11. Jhdt.: Simeon von Trier und Simeon von Reichenau Kaiserin Theophanu. Prinzessin aus der Fremde - des Westreichs Große Kaiserin. Begegnung des Osten und Westens um die Wende des ersten Jahrtausends. Gedenkschrift des Kölner Schnütgen-Museums zum 1000. Todesjahr der Kaiserin cur. Anton von Euw - Peter Schreiner , Köln, Böhlau-Schnütgen-Museum 1991 pp. 422, 436, I 335-41Recensioni e segnalazioni
Argomenti e indici Scheda N: 15 - 3044
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Monica Blöcker Volkszorn im frühen Mittelalter. Eine thematisch begrenzte Studie Francia 13
(1985)
113-49
Abstract
Verf. geht der Frage nach, warum es im frühen Mittelalter keine systematischen Ketzerverfolgungen gab. Untersucht wird für den Zeitraum vom 6.-11. Jh. der Umgang der Gesellschaft mit Ängsten und Aggressionen. Unter den zahlreichen Quellen sind zu nennen:
Annales regni Francorum ,
Annales Fuldenses , der
Liber Pontificalis des Agnellus, die
Vita Lebuini antiqua , Eberwins
Vita S. Symeonis , Agobard von Lyon, Lampert von Hersfeld, Bonizo von Sutri.
Riduci
Argomenti e indici Scheda N: 9 - 4558
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Orazio Condorelli Prima del 1054. Centri e periferie, universalità e particolarità nel diritto della chiesa al tempo di San Simeone di Siracusa/Treviri (? 1035) REDC 77
(2020)
105-51
Abstract
El A. recorre la vida y experiencia religiosa de san Simeón de Siracusa para demostrar la vivacidad de las comunicaciones entre la iglesia latina y la oriental a inicios del siglo XI. La ruptura de 1054 derivó de uno más de los muchos conflictos de corte político y teológico que habían perturbado las relaciones entre ambas iglesias en el primer milenio, y, a pesar de su carácter permanente, los contemporáneos no percibieron el fin de sus comunicaciones como el inicio de una división irresoluble. Por otra parte, el A. se centra en los problemas entre la iglesia latina y el imperio. En la primera mitad del siglo XI se compusieron colecciones canónicas que seleccionaron fuentes del derecho antiguo con el fin de promover una reforma bajo el ideal de colaboración entre poder eclesiástico y civil, definiendo las prerrogativas propias del papa y el emperador. Sin embargo, no se logró una unificación de criterios, en buena medida por la falta de consenso sobre los argumentos de la primacía papal. Los papas concentraron sus esfuerzos para lograr esta unificación, culminando en el
Decretum de Graciano.
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Argomenti e indici Scheda N: 43 - 5176
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Michele Camillo Ferrari From Pilgrims' Guide to Living Relic: Symeon of Trier and His Biographer Eberwin Latin Culture in the Eleventh Century . Proceedings of the Third International Conference on Medieval Latin Studies. Cambridge, September 9-12 1998 cur. Michael W. Herren - Christopher James McDonough - Ross G. Arthur , Turnhout, Brepols 2002 (Publications of the Journal of Medieval Latin 5, 1-2) pp. XX-519, 1-520, I 324-44 tavv. 2
Abstract
Simeone di Costantinopoli, di Gerusalemme, del Monte Sinai e infine di Treviri: denominazioni che rievocano i momenti salienti della biografia del santo greco poliglotta, per questo noto anche come
Symeon Pentaglossos . Lo studio ripercorre la sua vicenda terrena sulla base della presentazione agiografica composta da Ebervino, abate di San Martino di Treviri, poco dopo la morte di Simeone, nel 1035. Nato a Siracusa, si trasferì da bambino con la famiglia a Costantinopoli. Dopo il primo tirocinio spirituale in Palestina, dove aveva esercitato la professione di guida per i pellegrini, entrò nel monastero del Monte Sinai. Nell'ultima parte della sua vita si trasferì in Europa, prima a Rouen, poi a Treviri, dove l'arcivescovo Poppo gli permise di vivere fino alla morte come recluso cittadino presso la Porta Nigra, una cella nelle mura civiche romane. La cerimonia di insediamento nel romitorio urbano fu celebrata il 30 novembre del 1030, in occasione della festa di sant'Andrea apostolo, di cui a Treviri sono conservati alcuni resti, ed ebbe i caratteri dell'
elevatio reliquiarum : per questo l'A. sostiene che si possa parlare del santo come reliquia vivente della città, anche se non sempre gli abitanti furono ben disposti nei suoi confronti, data l'ostilità e la diffidenza dimostrate in occasione di eventi infelici. Tuttavia, lo stesso arcivescovo dopo la sua morte ne promosse il culto con la diffusione della
Vita sancti Symeonis . Dall'analisi dell'immagine di santità che quest'opera esprime, emerge la vocazione all'eremitismo che si riconnette con i precetti della
RB e permette di tracciare un parallelo con il contemporaneo Romualdo, malgrado le differenze nell'interpretazione della vita solitaria come una critica verso il monachesimo coevo. Tuttavia sono evidenti alcuni caratteri comuni ai due santi: l'apprendistato anacoretico sotto la guida di un religioso più anziano ed esperto, i pochi miracoli compiuti in vita, gli episodi di lotta contro il diavolo e l'esempio spirituale tratto delle vite dei Padri del deserto. (Roberto Angelini)
Riduci
Argomenti e indici Scheda N: 28 - 1241
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