La prima delle epigrafi analizzate è stata rinvenuta sull'arco del portale della cattedrale di S. Maria Assunta e ricorda il nome del committente (un
Roffredus, vescovo a Sora dal 1089, di cui però non si hanno altre notizie), la consacrazione dell'edificio alla Vergine, l'ammontare delle spese di realizzazione e il nome dello scultore (
magister Iohannes). L'altra epigrafe, conservata nell'abbazia di S. Domenico, è un'iscrizione di consacrazione di uno o più altari o arredi contenenti reliquie di vari santi e martiri (Barbato, Valentino, Marcelliano, Tranquillino, Pimenio, Giuliano, Valeriano, Sabina, Serafia e Marmenia).
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