Maria Antonietta Barbàra Note sul genere letterario della poesia parafrastica biblica latina Koinonia 42 (2018) 455-71
Abstract
Il saggio prende avvio da un'attenta recensione del volume di M.R. Petringa
Il Poema dell'«Heptateuchos». «Itinera philologica» tra tardoantico e alto medioevo Catania 2016 (cfr. MEL XLI 4317), che tratta dell'anonimo
Heptateuchos , un poema parafrastico in esametri dei primi sette libri della Bibbia, redatto intorno al V secolo. L'A. ripercorre con precisione la struttura dell'intervento di Petringa, sottolineandone gli aspetti di maggiore interesse ed efficacia: l'analisi dei modelli classici (in particolare Virgilio) e cristiani (Basilio di Cesarea e Agostino) e della strategia parafrastica dell'autore; la contestazione dell'attribuzione a Cipriano, con ogni probabilità una falsificazione alto-medievale per aumentare l'autorità del testo; l'
excursus sulla diffusione del poema nel genere parafrastico alto-medievale (VII-IX secolo). L'A., sulla scorta di Petringa, sottolinea che il primo ambiente di diffusione dell'
Heptateuchos è stato la trattatistica scolastica anglosassone del VII-IX secolo (Aldelmo
De metris , Beda
De arte metrica , Alcuino
Epistola 162); successivamente il poema venne imitato in poesie esametriche dell'Europa carolingia, come nel
Carmen de abbatibus di Etelvulfo e negli anonimi
Miracula Nyniae episcopi e
Carmen de sancto Cassiano . In conclusione l'A. ripercorre la tradizione di studi relativa all'
Heptateuchos successiva a Petringa, spiegando i motivi per cui, nella sua prospettiva, è preferibile aderire alle posizioni della studiosa piuttosto che ad altre.
Riduci
Argomenti e indici Heptateuchos (Principio Dominus caelum terramque locavit) Augustinus Aurelius, Fortleben Basilius Caesariensis episcopus, Fortleben Biblia sacra, FORTLEBEN Carmen de sancto Cassiano (Astrigeros postquam Christus trascenderat orbes Ecclesiam cum namque suam rex Christus ab) Cassianus Hortanus, deinde Augustodunensis episcopus saec. IV Cyprianus Carthaginiensis, Fortleben Ninianus apostolus, Pictorum episcopus Vergilius poeta, Fortleben Aedilvulfus monachus saec. VIII/IX ,
Carmen de abbatibus Alcuinus n. 730/735, m. 19-5-804 ,
Epistolae Aldhelmus Scireburnensis episcopus n. 640 ca., m. 25-5-709 ,
Epistola ad Acircium Avitus Viennensis episcopus pseudo ,
Heptateuchos (Principio Dominus caelum terramque locavit) Beda Venerabilis n. 672/673 ca., m. 26-5-735 ,
De arte metrica Cyprianus Carthaginiensis pseudo, Fortleben ,
Heptateuchos (Principio Dominus caelum terramque locavit) Cyprianus Gallus pseudo, Fortleben ,
Heptateuchos (Principio Dominus caelum terramque locavit) Iuvencus pseudo, Fortleben ,
Heptateuchos (Principio Dominus caelum terramque locavit) Tertullianus pseudo, Fortleben ,
Heptateuchos (Principio Dominus caelum terramque locavit)
Scheda N: 44 - 4480
Permalink: http://www.mirabileweb.it/mel/-note-sul-genere-letterario-della-poesia-parafrast/797493
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Robert Bartlett Cults of Irish, Scottish and Welsh Saints in Twelfth-Century England in Britain and Ireland, 900-1300. Insular Responses to Medieval European Change cur. Brendan Smith , Cambridge, Cambridge University Press 1999 pp. XV-283, 67-86
Abstract
Degli 89 santi ricordati in Inghilterra nella prima metà dell'XI sec., la maggior parte sono re anglosassoni, vescovi e capi di comunità religiose. Per quel che riguarda i santi irlandesi e il ruolo da loro svolto in ambito anglosassone l'A. si sofferma in particolare sugli esempi costituiti da Modvenna e Bega, sante venerate in Inghilterra nel XII sec., ma di origine irlandese. La penetrazione anglosassone in Galles fu alquanto precoce ed estesa; dopo il 1066 numerose chiese cattedrali furono divise nella loro dedicazione tra
Anglici e
Walenses fino a che l'autorità di Canterbury non si estese all'intera chiesa gallese. Per quel che riguarda la Scozia, l'A. si sofferma invece sulla natura di alcuni testi agiografici, di cui si analizzano modelli e fonti. In particolare si citano la vita di Niniano di Elredo di Rievaulx e quella di Kentigerno di Iocelino di Furness. (Irene Gennarelli)
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Argomenti e indici Scheda N: 21 - 5794
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Daphne Brooke Wild Men and Holy Places. St Ninian, Whithorn and the Medieval Realm of Galloway Edinburgh, Canongate 19982 pp. VIII-216 tavv.
Abstract
Una pietra con un'iscrizione funebre in latino datata intorno al 450 testimonia l'arrivo del cristianesimo a Whithorn, nella regione del Galloway, penisola all'estremo sud ovest della Scozia. La prima menzione del vescovo Niniano si trova in un breve passo di Beda a proposito dell'evangelizzazione dei Pitti del Sud. Le uniche altre fonti su questo vescovo sono un poema latino dell'VIII sec.,
Miracula Nynie episcopi (BHL 6240b), e una sua vita in prosa di Elredo di Rievaulx. Beda testimonia anche l'esistenza del suo amico e successore Pecthelm e la sua attività di promozione del culto di s. Niniano. Intorno alla metà del IX sec. Whithorn fu distrutta ma fu presto ricostruita sulle sue rovine e il vol. prosegue narrando le vicende politiche e religiose che si sono succedute intorno al complesso scozzese fino alla fine del XV sec., sottolineando il ruolo principale della casata dei Fergus. Il libro si chiude con le note, la bibliografia e l'indice dei nomi. (Irene Gennarelli)
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Argomenti e indici Scheda N: 22 - 4495
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