Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, Ed. 146

Lezionario per la Cattedrale di Firenze (III parte)
Battista di Niccolò da Padova; Giovanni di Antonio Varnucci; Giovanni di Francesco di Ripoli monaco OSBCVU; Vespasiano da Bisticci cartolaio; Zanobi di Benedetto di Caroccio degli Strozzi
Terzo volume dell'impresa descritta nelle note introduttive del ms. 144. La lavorazione fu in questo caso più travagliata: il proprium sanctorum si presenta spezzato (ff. 88-150v e 169-206v) e ricavato per la seconda parte da un diverso codice, opera dello stesso copista, e da fascicoli aggiuntivi con le feste di introduzione più recente. In ogni caso il codice aveva già raggiunto l'attuale consistenza quando, il 23 dicembre 1450, viene descritto in un documento dei committenti. Sappiamo inoltre che la legatura avvenne nel 1453, nella bottega di Vespasiano da Bisticci. L'anomalia, come le ricorrenti duplicazioni tra un volume e l'altro, si deve con ogni probabilità alle incertezze di decisione sulla distribuzione del materiale nei diversi volumi.

I. ff. 1-192v
Lezionario dalla Pasqua all'ottava del Corpus Domini (de tempore, proprium e commune sanctorum)
ordinamento Per circulum anni
suddivisione lectiones L'intero contenuto è predisposto per una lettura liturgica, in cicli di nove lectiones. Quando dunque non si specifichi diversamente, si intenda che i testi sono suddivisi in nove.
segni d'uso Evidente usura degli angoli.
struttura Come si anticipava, la struttura del lezionario vede succedersi il proprium de tempore ai ff. 1-87v, una prima parte del proprium sanctorum ai ff. 88-150v, il commune ai ff. 150v-168v, quindi la seconda parte del proprium sanctorum ai ff. 169-192v, ricavati da una diversa unità codicologica. Per le prime festività (dall'Annunciazione ai santi del 22 aprile) il contenuto si sovrappone a quello del ms. 145.

II. ff. 193-206v
Complemento al lezionario
suddivisione lectiones I testi sono divisi dall'origine in cicli di nove lectiones.
struttura Due fascicoli aggiuntivi, contenenti festività entrate nell'uso del Duomo nel Quattrocento.

bibliografia Firenze. I libri del Duomo, 72, 79-80, 89-91, 211-2; I santi patroni, 174-7; Santa Maria degli Angeli. Corali, 172; Bandini, Leopoldina, I, 443-4; D'Ancona, La miniatura fiorentina, I pp. 193-4

Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, Mugellano 15

Lezionario francescano per l'intero anno
sec. XIV; prov. S. Piero a Sieve (Firenze), Bosco ai Frati, convento OFM
La composizione del santorale e le caratteristiche della decorazione indicano che il manoscritto è nato per un convento dell'Ordine dei Minori: vi sono infatti specialmente rilevati Francesco (definito pater noster e ricordato due volte nell'anno), Antonio da Padova e Ludovico da Tolosa.

I. ff. 258, acefalo e mutilo
Lezionario (10 dicembre - 25 novembre e commune sanctorum)
ordinamento Per circulum anni
suddivisione lectiones L'intero contenuto è predisposto per una lettura liturgica, ma in forma ibrida: ogni testo si apre, dopo la rispettiva titolatura, con la rubrica lectio I, senza però che siano analogamente individuate le successive; sono invece tre diverse mani a intervenire a posteriori sul manoscritto per numerarle a margine. Fa eccezione, come si è ricordato, Francesco, suddiviso da rubriche fin dall'origine. Quando non si specifichi altrimenti, si intenda che ogni testo forma un ciclo di nove lectiones.
note La perdita iniziale interessa probabilmente un singolo quaternione, e abbastanza ridotta dev'essere anche quella finale, poiché il commune è quasi completo. I testi sono tratti in parte dal Martirologio e dal Liber pontificalis, in parte dalle vite e passioni tradizionali, secondo l'uso introdotto nella curia Romana al tempo di Innocenzo III e fatto proprio dall'Ordine Francescano.

bibliografia Bandini, Leopoldina, I, 591-608

Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, Pl. 20.5

Lezionario per l'intero anno, originario della basilica fiorentina di S. Lorenzo
orig. Firenze, S. Lorenzo, basilica
Sono assemblate un'unità principale, contenente un lezionario completo, e due complementari, che non appaiono frammenti di diversi codici, ma più probabilmente aggiunte realizzate appositamente (l'impianto decorativo è simile e non vi sono tracce di mutilazione). La scelta dei santi suggerisce che la destinazione fosse la liturgia della Basilica di S. Lorenzo. Il lezionario principale coincide, salvo singole varianti di adattamento alla rispettiva destinazione (su tutte la presenza di Zenobio in luogo di Francesco), con quello del ms. Mugellano 15, ma spesso i testi sono qui interrotti prima per ottenere letture più brevi.

I. ff. 1-162v
Lezionario (29 novembre - 25 novembre e commune sanctorum)
ordinamento Per circulum anni
suddivisione lectiones L'intero contenuto è predisposto per una lettura liturgica, in cicli di nove lectiones. Quando dunque non si specifichi diversamente, si intenda che i testi sono suddivisi in nove.
segni d'uso L'usura degli angoli è molto pronunciata, segno di uno sfruttamento intenso del volume.
note Tit. opera: Incipiunt festivitates sanctorum per anni circulum I testi sono tratti in parte dal Martirologio e dal Liber pontificalis, in parte dalle vite e passioni tradizionali, secondo l'uso introdotto nella curia Romana al tempo di Innocenzo III.

II. ff. 163-183
Segmento di lezionario
suddivisione lectiones I testi sono divisi dall'origine in cicli di nove lectiones, di estensione superiore rispetto al lezionario precedente.

U.C. III, ff. 184-197; sec. XIV ex.
III. ff. 184-197v
Segmento di lezionario
suddivisione lectiones Di nuovo, si tratta di testi già predisposti come lectiones.

bibliografia San Lorenzo: i documenti e i tesori nascosti, 27; Bandini, Catalogus, I, 615