sec. XIV seconda metà; sec. XV med. ai ff. 198v-[201]r si trovano aggiunte della metà del sec. XV membr. ff. III, 200, I', la numerazione recente a matita computa come 2 il f. 1 e giunge fino a 200, senza tener conto del foglio successivo, costitutivo del fascicolo, con citazioni scritturali; antichi i ff. II-III: a f. IIv probationes pennae (costituite da versetti scritturali); a f. IIIr, dopo considerazioni pie, accanto a un signum tabellionis di incerta decodifica (è infatti vergato in forma monogrammatica), una mano trecentesca ricorda gli insegnamenti di frater Nicho [laus] de Ven(eciis) prior generalis ordinis nostri . Di altra mano, la mortuorum sequentia Alberti Magni Dies irae (che prosegue sul verso dello stesso foglio); fascicoli 1-5 (12), 6-7 (10), 8-9 (12), 10 (8), 11-17 (12), 18 (24): numerazione dei fascicoli in cifre romane tra interpuncta , vergate pure sul foglio iniziale del fascicolo a decorrere dal quarto; richiami posti entro cornice; inizio del fascicolo lato carne Dimensioni: 174 x 123; specchio di scrittura: 8 [136] 30 x 13 [42 (6) 42] 20; rr. 24 / ll. 23, rigatura a colore: talvolta scarsamente visibileLingua copisti latino Presenza di glosse / correzioniAuctoritates marginali (sec. XIV) e rinvii scritturali. Rari interventi correttivi coevi, di mano diversa da quella dei copisti dei testi. Segni di richiamo a graffa; maniculae Iniziali semplici: iniziali semplici in rosso, provviste talvolta di lievi filamenti a penna (e con letterina-guida) Rubricato: titoli, segni di paragrafo, ritocchi per le maiuscole in rosso; in nero la numerazione corrente delle colonne, in rosso le sottolineatureLegatura Legatura di restuaro in assi e pelle scura, con parziale reimpiego dell'antica coperta, decorata a secco, con tracce di strappi ricuciti. Bindella di restauro con graffa e contrograffa metallica dal traforo trilobato (di reimpiego).Stato di conservazione Restauro della legatura effettuato presso il Laboratorio di restauro del libro di S. Maria di Rosano, Firenze 1980, come da tassello applicato alla controguardia inferiore. Di cattiva qualità il materiale scrittorio, deturpato da striature e vistose concentrazioni dei bulbi follicolari. Talvolta macchie di umidità hanno causato la sbiaditura dello scrittoPrecedenti segnature Alberti FN; Gentilotti 276Storia del manoscritto Attestato in Biblioteca Capitolare dal sec. XVIII: sulla controguardia anteriore, vergata a matita dopo il restauro, segnatura Alberti FN ; a f. Ir, ancora a matita, segnatura Gentilotti 276 . Sulla controguardia anteriore è applicato pure un tassello che, entro cornice azzurra, sembra attestare, di mano ottocentesca, l'attuale segnatura (N.38 ) accompagnata da indicazione del contenuto (segnalato da mano cinquecentesca anche a f. IIIr)Bibliografia Mss. agiografici TN (2005), pp. 31-2, n. 15; Mss. agiografici TN (2005), pp. 31-32; Mss. med. TN e prov. (2010), pp. 65-6, n. 28, tav. XXVI
numero d'ordine: I
numero d'ordine: II
numero d'ordine: III
III. ff. 198v-199v Vita sanctorum Iusti et Clementis afrorum Iustus et Clemens Afri, Volaterris culti saec. V Tipologia testuale Vita (latino) Text. inc. Incipit vita sanctorum Iusti et Clementis qui fuerunt germani ... - quorum legenda scripsit quidam nomine Blanderannus ... Anbo germani conmilitones ad culmen veri honoris pervenire fragrabant Text. expl. Unde factum quod dux civitatis, Achis nomine, fecit fieri eclesiam in eodem loco ... et episcopus Sanessis, Maurus nomine, eam consecravit ad laudem nostri Iesu Christi ... in secula seculorum. Amen Titolatura iniziale Vita ss. Iusti et ClementisNote Seguono, ai ff. 199v-201 n.n., notazioni liturgiche, citazioni patristiche, etc .