La produzione agiografica dell'Italia centrale tra il 1130 e il 1220 è vasta e differenziata, caratterizzata dal rinnovamento conseguente alla riforma gregoriana: prevale la tipologia della biografia episcopale, che spicca in area laziale e umbra per il progressivo consolidarsi della funzione istituzionale del vescovo-patrono, declina il modello monastico rispetto alla discreta fortuna dell'eremitico e si impone la figura del santo laico, risposta alle esigenze di perfezione e ai mutamenti spirituali. Importante è la presenza di santi moderni e il costituirsi di santorali locali, indice del recupero delle tradizioni delle chiese, mentre rimane immutata la venerazione per martiri e reliquie, espressa in
passiones,
inventiones e
translationes, che continuano a essere lette (come testimonia la diffusione di leggendari e leggendari abbreviati). Una prima sezione del saggio è dedicata all'agiografia episcopale. Per l'area laziale l'A. segnala la
Vita e i
Miracula di Berardo vescovo dei Marsi (BHL 1176 e BHLSuppl. 1176b) del vescovo Giovanni di Segni, la
Vita di Pietro di Anagni (BHL 6699) e la seconda
Vita di Bruno di Segni (BHL 1474). Per l'Umbria si segnala il recupero parziale dell'ideale monastico, come traspare dalla prima
Vita di Giovanni da Lodi (BHL 4409) a Fonte Avellana e dalle
Vitae di Ubaldo da Gubbio (la prima BHLSuppl. 8354t, la seconda BHL e BHLSuppl. 8357, 8355-8356), mentre più tradizionale è la
Vita di Berardo di Teramo (BHL1174-1175). Per la Toscana il modello episcopale è meno fortunato: si ricordano la
Vita e i
Miracula di Bernardo degli Uberti (BHL 1249 e 1250, rispettivamente). L'agiografia monastica è testimoniata dalle
Vitae di Giovanni Gualberto (ben quattro: BHL 4397 di Andrea di Strumi, BHL e BHLSuppl. 4398 di Attone di Pistoia, BHL e BHLSuppl. 4399, anonima, BHL 4400 di Gregorio da Passignano) a Vallombrosa e dall'attività di Rodolfo a Camaldoli (su Romualdo e Apollinare). Limitata è la produzione del vetero-monachesimo: la
Vita di Chelidonia (Subiaco, Archivio del monastero, XXII) a Subiaco, la
Vita dell'abate Guido di Casauria (BHL p. 1279; contenuta nel
Chronicon Casauriense di Giovanni Berardo), la
Legenda di Lidano (BHL e BHLSuppl. 4919-4921) a Sezze e di Oliva (BHL 6327-6328) ad Anagni, la
Vita di Gemino a Farfa. L'agiografia eremitica è evidente soprattutto in area toscana, come dimostrano la prima
Vita di Guglielmo di Malavalle (BHL 8922, 8923), gli atti del processo di canonizzazione di Galgano da Chiusdino (di cui si ha anche una
Vita, BHL 3233), la
Vita di Alberto di Montalceto (BHL 232). Per il modello del santo laico, che si afferma nel XII secolo, l'A. segnala la
Vita di Ranieri da Pisa scritta da Benincasa (
brevior e
longior, BHL 7084), la
Vita di Allucio da Pescia (BHL e BHLSuppl. 303), la
Passio e i
Miracula di Pietro Parenzo scritta da Giovanni di Orvieto (BHL e BHLSuppl. 6763). Per le
translationes degli Apostoli si segnalano la
Translatio brachii s. Philippi apostoli Florentiam (BHL e BHLSuppl. 6816), l'agiografia pistoiese su Giacomo il Maggiore (il
Liber sancti Iacobi voluto dal vescovo Attone ne conteneva anche la
Narratio, BHL 4079, scritta dal chierico Contarino). I santi anglo-irlandesi, o presunti tali, trovano venerazione a Lucca, con la
Vita e i
Miracula di san Frediano (in Siena, Biblioteca Comunale, Passionario G. I. 5 e BHLSuppl. 3177e), di Silao (BHL e BHLSuppl. 7721 e BHLSuppl. 7721b) e di Riccardo, re degli Angli (BHLSuppl. 7206t,v,w in München, BSB, lat. 14396). Per le
Vitae di papi si citano le vite di Leone IX, Gregorio VII (BHL 3653) e Urbano II (BHL 8393) nel
Liber pontificalis di Pandolfo e di Leone IX (BHL 4828), Gregorio VII (BHL 3654) e Eugenio III (BHL 2671) nei
Gesta pontificum Romanorum di Bosone. La figura del prete santo è celebrata nell'unico esempio delle
Vitae di Alberto di Colle Val d'Elsa (Colle Val d'Elsa, Archivio Vescovile, cartellina n. 4, faldone 1202). Gli antichi martiri e santi continuano a esser venerati come testimoniano la
Translatio Sixti I papae (BHL 7800) ad Alatri, la
Passio Peregrini, Herculani et Flaviani (BHL 6622 e BHLSuppl. 6622b) ad Ancona, di Vittorino, vescovo di Assisi (BHL 8597), di Crispol(i)to e compagni (BHL 1800) a Bettona, la
Passio et Miracula Herculani (BHL 3823-3824) a Perugia, la
Passio e la
Translatio et Miracula di Ansano (BHL 516, BHL 517 e BHLSuppl. 517a-b) a Siena, la
Passio e l'
Inventio di Biagio e Demetrio (BHLSuppl. 1380m-n) e le
Inventiones e i
Miracula Mariae Salome (BHL 5518-5521) a Veroli, la
Vita Antonii (BHL e BHLSuppl. 585) a Lucca, i
Miracula di Giusto e Clemente (BHL 4611) a Volterra. (Valeria Mattaloni)
Riduci