Missiva a P.G Pasini datata 24 settembre 1971, già ... Leggi tutto

Missiva a P.G Pasini datata 24 settembre 1971, già apparsa in P.G. Pasini Vicende artistiche dell'antica cattedrale riminese «Ravennatensia» 4 (1974) 354-5 (n. 18). Nella lettera l'A. comunicava la sua proposta di trascrizione delle iscrizioni epigrafiche rinvenute su due pilastrini di balaustra, un tempo ubicati nella cattedrale di Rimini, poi trasferiti presso il Museo civico cittadino. Sono databili al 1154, anno della consacrazione dei tre altari del coro superiore. Uno di essi conserva la dedica a santa Colomba alla quale era riservato l'altare principale. (Giovanni Fiesoli)
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L'A. esamina il motivo narratologico della fanciulla perseguitata nell'agiografia mediolatina, organizzando un repertorio sulle vicende e ordinando i dati da una prospettiva statistico-quantitativa. Pur nella varietà delle casistiche, la storia riguarda di norma una fanciulla che decide di consacrare a Dio la propria verginità, ma viene osteggiata da un antagonista, poi sconfitto con l'aiuto di Dio. Dai dati raccolti, l'A osserva che il rifiuto di proposte sessuali o matrimoniali costituisce la causa principale (il 99,6% dei casi), il persecutore è un personaggio socialmente elevato (46% , in genere magistrati, nobili o imperatori) o un familiare (26,9%), ma la casistica è eterogenea. Il più delle volte la vicenda si conclude con la morte violenta della santa (66,6%), mentre l'esito positivo, coincidente con la monacazione, è più raro (17,3%). L'A. si sofferma anche sulla datazione (il 40% è di epoca altomedievale) e sulla localizzazione (prevalgono Roma e le isole britanniche). Il saggio è corredato da una tavola sinottica analitica, alle pp. 320-1 (per ogni vicenda si precisa il motivo della persecuzione, l'antagonista, l'aiutante e l'esito); segue il repertorio biografico delle sante perseguitate (di cui esiste l'agiografia in latino), alle pp. 322-49; si tratta di Agata di Catania, Agnese di Boemia, Agnese di Roma, Almeda del Galles, Amalberga di Temse, Anastasia di Roma, Anatolia e Vittoria di Rieti, Angadrisma di Beauvais, Ascelina di Boulancourt, Austreberta di Pavilly, Bassilla e Eugenia di Roma, Bega del Cumberland, Bernice, Prosdoce e Domnina di Antiochia, Bibiana di Roma, Burgundofara di Luxeuil, Caterina d'Alessandria, Cesarea di Otranto, Cirilla, Colomba di Sens, Cristina da S. Croce, Cristina di Bolsena, Cunera di Utrecht, Dinfna d'Irlanda, Dionisia di Lampsaco, Ebba di Coldingham, Egburga di Arolsen, Ermelinda del Brabante, Eufrasia di Tebaide, Eutropia di Reims, Farailde di Gand, Felicola di Roma, Ferbuta di Persia, Firmina di Amelia, Franca del Piceno, Fridesvida di Oxford, Gemma di Saintes, Genoveffa del Brabante, Giuliana di Nicomedia, Giustina di Nicomedia, Godeleva di Boulogne, Gunefreda del Galles, Ifigenia di Palestina, Ildegonda di Neuss, Irene del Portogallo, Irene di Tessalonica, Kennoca di Scozia, Luceia di Roma, Lucia di Siracusa, Lucilla e Flora di Roma, Margherita di Lovanio, Maria Addolorata di Woluwe, Marina (Margherita) di Antiochia, Massenzia di Senlis, Maxellenda di Cambrai, Medana di Galloway, Neofita, Oliva di Palermo, Orsola di Colonia, Patrizia di Costantinopoli, Quiteria di Aire-sur-l'Adour, Ragenulfa di Brombais, Rolenda di Gerpinnes, Rufina e Seconda di Roma, Serafia di Terni, Solangia di Bourges, Susanna di Roma, Tanca di Saint-Ouen, Tecla di Iconio, Teuteria di Northumberland, Thenew di Scozia, Trofimena di Minori, Valeria di Limoges e Vanna da Orvieto. (Michele De Lazzer)
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Lo studio è diviso in tre parti. La prima è dedicata ... Leggi tutto

Lo studio è diviso in tre parti. La prima è dedicata alla produzione agiografica nella diocesi di Sens, costituita principalmente da vite di santi vescovi, con poche eccezioni (poemi agiografici di Audrado di Sens, un poema per Pietro apostolo, uno per Martino e la passione metrica di Giuliano e compagni [BHL 4534]). Tre furono i testi più importanti dell'agiografia carolingia: la vita di Lupo (BHL 5082; ms. più antico Wien, ÖNB, 420), la vita di Ebbone (BHL 2360) e la vita di Aldrico (BHL 263), di cui si ha anche un frammento (BHL 263b) nel ms. Vat. Reg. lat. 598. L'A. presenta quindi le vite dei santi del ciclo Aureliano, a partire da quella di santa Colomba, di cui si conservano due versioni antiche (BHL 1894, in Paris, BNF, lat. 12598, e BHL 1896) e che è menzionata già nel martirologio di Beda e nel martirologio geronimiano. Allo stesso ciclo appartiene anche la passione di Sanctiano, Agostino e Beata (BHL 7487). Altri scritti agiografici sono di datazione incerta: la Passio Sidronii (BHL 7702), la vita di Maturino (BHL 5720), la vita di Eraclio (BHL 3820), la vita di Paterno (BHL 6479) e la vita di Baldo (BHL 903). Un paragrafo viene dedicato alla vita e passione dei santi Sabiniano di Sens e Potenziano, le cui diverse versioni sono contenute nel ms. Auxerre, BM, 198 (165), che tramanda la «Grande passione» (BHL 7415-7426), la passione (BHL 7432) e la traslazione (BHL 7433). I testi BHL 7432-7433 del ms. di Auxerre hanno delle importanti varianti rispetto a un altro testimone, il ms. Paris, BNF, lat. 16735. La seconda parte del saggio è dedicata alla diocesi di Troyes. La prima santa presentata è Sabina (BHL 7408, ms. Montpellier, BU, Sect. de Méd. H 55), seguita dalla vita di Sabiniano di Troyes (BHL 7438, mss. più antichi Orléans, BM, 331 e Paris, BNF, lat. 1764) e dalla sua Passio (BHL 7439-7441). La vita di Fidolo (BHL 2974-2975) è conservata in due codici: in Troyes, BM, 1 e 7 e Paris, BNF, lat. 16737; della vita esiste anche una seconda versione (BHL 2976). La Vita prima di Lupo (BHL 5087-5087c) va, secondo l'A., retrodatata all'epoca merovingia, a differenza dei più tardi Acta recentiora (BHL 5089). L'A. cita poi la Passio secunda di Patroclo (BHL 6521, ms. Münster, UB, Hs. 20) e la vita di Oilda (BHL 3990), sorella di Menechilde (BHL 5207). L'unico testo datato con certezza all'epoca carolingia è il sermone del vescovo Prudenzio sulla vita di santa Maura (BHL 5725). La terza parte dello studio è dedicata alla diocesi di Nevers. Viene qui citata la passione dei santi Cirico e Giuditta (BHL 1802-1808), che conobbe una riscrittura a opera di Ubaldo (BHL 1809) e una a opera di Guntero (BHL 1812-1813); è conservato anche un prologo (BHL 1811) di un testo perduto sulla traslazione delle reliquie dei due santi ad Auxerre. Si menziona poi la traslazione delle reliquie di san Leonardo di Vandoeuvre, della cui vita abbiamo diverse versioni (BHL 4859-4861). L'A. cita infine la vita di Francoveo (BHL 3142). (Olena Davydova)
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