Armando Bisanti Patto col diavolo e conversione nel «Theophilus» e nel «Basilius» di Rosvita di Gandersheim VetC 56
(2019)
57-78
Abstract
L'articolo analizza due pometti agiografici, il
Theophilus e il
Basilius , scritti da Rosvita di Gandersheim, intorno alla metà del X secolo. Si tratta di due componimenti in esametri leonini, facenti parte di una raccolta di testi su argomenti agiografici, inclusi nel primo libro degli
Opera omnia e concepiti - a parere della critica - secondo un ordinamento diadico e una precisa articolazione tematica, essendo incentrati (a coppia di due) su: Maria vergine, martirio, patto col diavolo e conversione. L'A. propone un'indagine accurata dei testi, ricordandone modelli (
Poenitentia Theophili di Paolo Diacono napoletano;
Vita sancti Basilii Caesareae Cappadociae archiepiscopi, BHL 1022-1024) e Fortleben (Fulberto di Chartres,
Sermo IV,
De nativitate beatissimae Mariae virginis ; pseudo Marbodo di Rennes,
Historia Theophili ; Radewin,
Versus de vita Theophili ; Rutebeuf,
Miracle de Théophile ; Vincenzo di Beauvais,
Speculum historiale XXI 69-70; Iacopo da Varazze,
Legenda aurea 127; Gautier de Coinci,
Miracle de Théophile ) e riprendendone puntualmente trama e contenuti per focalizzare l'attenzione soprattutto sul momento della conversione. Il primo è dedicato alla figura di Teofilo, giovane di grande rettitudine, destinato alla carriera episcopale. Alla morte del suo vescovo, egli, dotato anche della virtù dell'umiltà, rifiuta di assumerne la carica. Il demonio irrompe dunque nella vicenda instillando in lui sentimenti di vendetta e di invidia fino a convincerlo a vendergli l'anima, complice un mago ebreo. Dopo una serie di azioni nefande, Teofilo si ravvede, inizia un percorso penitenziale e chiede soccorso alla Vergine. Teofilo infine viene assolto e muore nella grazia di Dio, dopo una cerimonia pubblica che suggella la sua conversione e che, fra i vari riti, include quello della distruzione della
carta testimone del contratto diabolico. Nel
Basilius si narra della vicenda di un servo che, istigato dal diavolo e con l'aiuto di un mago, stringe un patto col diavolo finalizzato a traviare la figlia del suo padrone, votata alla vita monastica. I due, vittime del diavolo, danno vita a una relazione peccaminosa, che viene ben presto scoperta: quando la donna comprende l'origine dell'inganno e la natura della loro unione si rivolge al vescovo Basilio (di Cesarea). L'uomo di Dio dapprima intercede per il servo, che si sottopone a un lungo e difficile percorso penitenziale; in un secondo momento, vuole suggellarne la conversione di fronte al popolo dei fedeli e lo conduce in chiesa, dove è protagonista di un'accesa contesa del corpo del malcapitato con il demonio che, infine sconfitto, consegna il contratto demoniaco. L'A. mette in evidenza come in entrambi la resipiscenza arriva improvvisamente ed è ascrivibile non a un lavoro interiore rispettivamente di Teofilo e di Basilio, ma direttamente al volere di Dio, secondo la visione del peccato e della redenzione tipica della produzione rosvitiana. Tuttavia mentre Teofilo è protagonista della sua vicenda, insieme alla Vergine, il servo è una figura secondaria e la scena è occupata da Basilio, personaggio principale ed eroe indiscusso dell'operetta, icona riconoscibile del santo impegnato nella lotta contro il demonio. L'A. si concentra sul tema del patto col diavolo, isolandone le varie fasi e richiamando le analogie di questo rituale con le cerimonie del battesimo (in senso inverso) e dell'omaggio feudale, secondo una topica letteraria medievale di cui l'opera di Rosvita costituisce un ulteriore esempio.
Riduci
Argomenti e indici Hrotsvit Gandeshemensis canonissa n. 935 ca., m. 975 ca. ,
Theophilus (Postquam lux fidei crescens per climata mundi... ) Basilius Caesareae episcopus n. 270, m. ca. 345 Theophilus Adanensis ecclesiae vicedominus saec. VI Fulbertus Carnotensis episcopus n. 960 ca., m. 10-4-1028 ,
Sermones ad populum [9] (?) Hrotsvit Gandeshemensis canonissa n. 935 ca., m. 975 ca. ,
Basilius (Tempore, Basilius quo vir virtutibus almus... ) Iacobus de Varagine n. 1228/1229, m. 13/14-07-1298 ,
Legenda aurea Marbodus Redonensis episcopus n. 1035 ca., m. 11-9-1123 ,
Historia Theophili metrica (?) Paulus Neapolitanus diaconus fl. saec. IX ex. ,
Publica Theophili poenitentia et satisfactio, qui Christum negavit et veniam beatae Mariae interventu adipisci meruit [translatio ex graeco] Rahewinus Frisingensis praepositus m. 1175 ca. ,
Versus de vita Theophili Vincentius Bellovacensis n. 1190 ca., m. 1264 ca. ,
Speculum historiale Scheda N: 42 - 2135
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Sulamith Brodbeck Les saints de la cathedrale de Monreale en Sicilie. Iconographie, hagiographie et pouvoir royal à la fin du XIIe siècle Roma, Ecole française de Rome 2010 pp. XI-771 tavv. carte (Collection de l'Ecole française de Rome 432)
Abstract
Il volume, che trae origine dalla tesi dottorale difesa nel 2005 a Parigi, offre uno studio approfondito della cattedrale di Monreale e della santità rappresentata al suo interno, testimone di un periodo storico e di un programma culturale ben definiti. Eretto per volere di Guglielmo II d'Altavilla alla fine del XII secolo, l'edificio ospitava anche una comunità di monaci benedettini di Cava dei Tirreni, forse aderenti alla riforma cluniacense. Il catalogo dei santi ritratti a Monreale è preceduto da uno studio preliminare diviso in quattro parti. Nella prima, dopo la presentazione storica e architettonica della cattedrale e una breve digressione sull'agiografia siciliana, l'A. descrive il programma agiografico di Monreale, che vede una successione ordinata di santi disposti gerarchicamente: i papi Clemente e Silvestro sono posti appena sotto la Vergine in trono circondata dagli arcangeli; san Paolo invece è attorniato dai Padri della chiesa i cui testi sono le
auctoritates di riferimento per i cattolici di Oriente e di Occidente (Ambrogio, Agostino, Giovanni Crisostomo e Gregorio di Nazianzo, ma anche Basilio di Cesarea e Gregorio Magno). Seguono alcuni importanti vescovi, fra i quali Pietro di Alessandria, Tommaso Becket, Martino di Tours, Nicola di Myra, Ilario di Poitiers, Biagio di Sebaste. Diaconi, monaci ed eremiti precedono in gruppi simmetrici i santi medici e i militari: Stefano, Lorenzo ed Euplo occupano l'abside centrale, mentre i Padri del deserto e i monaci occidentali occupano le arcate; Ciro sta di fronte a Giovanni, Cosma e Damiano fanno il pendant con Sergio e Bacco. Ma sono i martiri il gruppo più importante della cattedrale: i medaglioni ritraggono fra gli altri Pietro e Paolo, Giorgio, Saturnino, Cassiodoro e Senatore, Marciano e Nicandro, Nazario e Celso. Alcuni di essi non sono facilmente identificabili: il martire Alessandro infatti, compagno di Evenzio e Teodolo, è spesso identificato erroneamente dalla tradizione come il papa Alessandro I; mentre Claudiano è un santo persiano che rimane misterioso, e forse sdoppiato, ricordato dalla liturgia il 6 marzo e il 28 febbraio, né aiuta alla sua identificazione l'affiancamento a Severino, che è certamente il santo del Norico, nei medaglioni dell'abside della cattedrale. Fra le sante invece si trovano Agata e Maria Maddalena, Restituta e Margherita nelle posizioni di maggior lustro; Radegonda e Caterina, Giulitta e Scolastica, Susanna, Tecla e Giustina, Pudenziana ed Eulalia, Fede Speranza e Carità, Teodora e Cristina. Come si vede, il santorale di Monreale unisce tradizione latina e orientale. La seconda parte dello studio preliminare inserisce la cattedrale nel contesto storico e culturale del periodo della sua costruzione, ne analizza gli stili architettonici e decorativi e confronta l'edificio con altre costruzioni sacre siciliane. Anche il santorale viene messo sotto la lente di ingrandimento della liturgia locale (siciliana), regionale (dell'Italia meridionale), romana e bizantina, al fine di valutare le scelte iconografiche della cattedrale di Monreale in relazione alle idee di governo di Guglielmo d'Altavilla e ai rapporti con le altre istituzioni: i santi infatti significano non solo precise ideologie e valori politici, ma anche temi dottrinali e di fede, e testimoniano le relazioni culturali fra latini, bizantini e normanni, fra clero, potere politico e monaci. La terza e l'ultima sezione sono quindi dedicate a queste riflessioni, con riferimento rispettivamente alle decorazioni esterne e interne della cattedrale e all'organizzazione degli spazi. Un capitolo finale tratta della datazione e degli artisti responsabili delle decorazioni della cattedrale. L'appendice contempla una carta dell'Italia meridionale, alcune piante della cattedrale di Monreale e di altri edifici sacri siciliani, nonché tabelle riassuntive del santorale rappresentato a Monreale, in Sicilia e nel Mezzogiorno. Il catalogo dei santi è strutturato secondo schede alfabetiche che rendono conto dell'identificazione del personaggio, degli episodi essenziali della sua vita, della diffusione del culto e degli antecedenti iconografici più significativi. (Marianna Cerno)
Riduci
Argomenti e indici Agiografia Agatha Catanae virgo martyr m. 5-2-251 Alexander papa, Eventius, Theodulus, Hermes et Quirinus Romae martyres Ambrosius Mediolanensis episcopus m. 4-4-397 Augustinus Hipponensis episcopus n. 354, m. 430 Basilius Caesareae episcopus n. 270, m. ca. 345 Blasius Sebastenus episcopus et martyr Catharina (Ecatherina) Alexandriae virgo martyr saec. III Christina Vulsinii, al. in Tyro civitate virgo martyr saec. III Cirycus (Quiricus) et Iulitta Tarsi martyres m. 304 Claudianus Persa in Mesopotamia martyr saec. VII Clemens I papa saec. I Cosmas et Damianus et socii Aegis in Cilicia martyres Cyprianus, Iustina et Theoctistus prope Nicomediam martyres Cyrus et Iohannes in Aegypto martyres m. 303 ca. Eulalia Emeritae virgo martyr Euplus seu Euplius Catanae diaconus martyr m. 304 Fides, Spes et Caritas (Pistis, Elpis, Agape) et earum mater Sapientia (Sophia) Romae martyres Georgius Cappadox martyr saec. III Gregorius I papa n. 540 ca., m. 604 Gregorius Nazianzenus, Constantinopolitanus episcopus n. 330, m. 389-390 Hilarius Pictavensis episcopus Iohannes Chrysostomus, Constantinopolitanus episcopus n. ca. 349, m.14-9-407 Laurentius diaconus, Romae martyr Liturgia Margarita (seu Marina) Antiochiae virgo martyr Maria Magdalena paenitens Maria virgo et mater Iesu Martinus Turonensis episcopus Monreale (Palermo), Storia delle chiese cattedrali e locali Nazarius et Celsus Mediolani sub Diocletiano martyres 251-304 Nicander, Marcianus et socii Atinae et Venafri in Campania martyres Nicolaus Myrensis episcopus Paulus apostolus Petrus Alexandrinus episcopus m. 311 Petrus apostolus Pudentiana Romana virgo Radegundis Francorum regina n. 518, m. 587 Restituta virgo in Africa martyr, Neapoli culta m. 304 Saturninus Tolosanus episcopus saec. III Scholastica in Monte Casino virgo n. 480 ca., m. 547 ca. Senator, Viator, Cassiodorus, Dominata et socii in Calabria martyres Sergius et Bacchus in Syria martyres saec. III Severinus in Norico Ripensi presbyter m. ca. 482 Silvester I papa m. 335 Stephanus diaconus protomartyr Susanna Romae virgo martyr Thecla virgo Pauli apostoli discipula Theodora Alexandrina, Theodorus dicta Thomas Becket, Cantuariensis archiepiscopus martyr n. 21-12-1117, m. 29-12-1170
Luoghi: Cava de' Tirreni (Salerno) Italia Monreale (Palermo) Sicilia
Scheda N: 33 - 5317
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Enrico Cattaneo Le fonti patristiche del «De corporis et sanguinis Christi veritate» Guitmondo di Aversa, la cultura europea e la riforma gregoriana nel Mezzogiorno cur. Luciano Orabona , Napoli, Edizioni scientifiche italiane 2000 (Chiese del Mezzogiorno. Fonti e studi 13-15) pp. 194, 278, 198, II 167-95
Abstract
Il saggio propone una rassegna sistematica delle fonti liturgiche e anonime e di tutti i Padri della Chiesa citati o nominati da Guitmondo nel
De corporis . Partendo da s. Agostino l'A. fornisce un elenco dei testi eucaristici e non eucaristici, concludendo che Guitmondo eredita da Agostino il principio della «priorità della fede sulla ragione», l'«argomentare a partire dalla potenza di Dio», il tema dell'«assenso universale in materia di fede». Prosegue con Ambrogio di Milano, Boezio, Cipriano di Cartagine, Cirillo di Alessandria, Eusebio di Emesa, Gregorio Magno, Ilario di Poitiers e Leone Magno. La parte finale è dedicata alle fonti liturgiche e alle vite dei santi, tra le quali si trovano la vita di Tarcisio, la
Vita Gregorii Magni di Paolo Diacono (BHL 3639), i
Verba seniorum , la
Vita sancti Basilii (BHL 1024). (Marzia Taddei)
Riduci
Argomenti e indici Guitmundus Aversanus episcopus v. 1077, m. 1094/1095 ,
De corporis et sanguinis Christi veritate in eucharistia Ambrosius Mediolanensis episcopus, Fortleben Apophthegmata Patrum Augustinus Aurelius, Fortleben Basilius Caesareae episcopus n. 270, m. ca. 345 Boethius n. 480 ca., m. 524 Cyprianus Carthaginiensis, Fortleben Cyrillus Alexandrinus, Fortleben Eusebius «Gallicanus» Eusebius Emesenus episcopus pseudo, Fortleben Gregorius I papa n. 540 ca., m. 604 Gregorius I papa n. 540 ca., m. 604 Hilarius Pictaviensis episcopus, Fortleben Leo I papa, Fortleben Patres, Fortleben Tarcisius acolythus mart. Amphilochius Iconiensis episcopus pseudo, Fortleben ,
Vita sancti Basilii Magni Paulus Diaconus n. 720/730, m. 797 ca. ,
Vita Gregorii I papae Ursus sacerdos saec. X ,
Vita sancti Basilii archiepiscopi et confessoris [opus Amphilochii Iconiensis ps.; translatio ex graeco] (Postquam Lucifer ille procax de caelesti gloria demersus est; et invidiae stimulis incitatus de paradysi amaenitate per sevissimum anguem protoplastum expulit... Basilius igitur in civitate Cappadociae ex christianissimis atque Deo dignis parentibus; scilicet ex Basilio patre et matre Emmelia natus... ) Scheda N: 24 - 1710
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