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Laura Albiero Interférences liturgiques entre la France et l'Angleterre France et Angleterre. Manuscrits médiévaux entre 700 et 1200 cur. Charlotte Denoël - Francesco Siri , Turnhout, Brepols 2020 (Bibliologia. Elementa ad librorum studia pertinentia 57) pp. 447, 281-9 tavv. 2
Abstract
Nonostante l'ostacolo geografico costituito dal canale della Manica, tra Francia e Inghilterra vi furono sì violenti scontri, ma anche vivaci scambi culturali e commerciali. A partire dall'analisi dei calendari liturgici francesi e inglesi risalenti a un periodo tra il IX e il XII secolo, l'A. si propone di individuare punti di contatto e differenze fra le rispettive tradizioni liturgiche. I manoscritti delle abbazie benedettine dei due paesi, in particolare Fleury, Jumièges e Ramsey, testimoniano infatti la circolazione di libri e di uomini. I calendari, utile strumento per la datazione e la localizzazione dei codici, sono anche fonti imprescindibili per lo studio delle feste dei santi, soprattutto quelle locali: l'A. intende, pertanto, esaminare la presenza di santi inglesi nei calendari francesi e viceversa. Con la vigile consapevolezza che un numero enorme di fonti liturgiche è andato perduto, dal confronto emerge una sostanziale differenza tra le due regioni: mentre vi era poca conoscenza dei santi inglesi in Normandia - sopravvive un solo calendario normanno dell'XI secolo in apertura a un santorale a uso dell'abbazia benedettina di Saint-Evroult (Rouen, Bibl. Jacques Villon, A. 287) -, al contrario, nelle fonti liturgiche inglesi si conservano numerosi nomi di santi normanni, soprattutto a partire dal periodo successivo alla conquista del 1066. Occorre tuttavia rilevare le traiettorie specifiche all'interno delle quali avvenivano questi scambi liturgici che l'A., consideratane la limitatezza, preferisce definire «interferenze» piuttosto che veri e propri rapporti circolari; questi percorsi andavano solo dall'Inghilterra alla Piccardia e dalla Normandia all'Inghilterra. Particolare attenzione viene data ai culti di san Leodegario, sant'Audoeno e santa Austreberta. (Caterina Ferragina)
Riduci
Argomenti e indici Manoscritti
Scheda N: 43 - 5343
Permalink: http://www.mirabileweb.it/mel/-interférences-liturgiques-entre-la-france-et-l-an/776110
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Mathieu Arnoux Les premières chroniques de Fécamp: de l'hagiographie à l'histoire Les saints dans la Normandie médiévale . Colloque de Cerisy-la-Salle (26-29 septembre 1996) cur. Pierre Bouet - François Neveux , Caen, Presses Universitaires de Caen 2000 pp. 334, 71-82
Abstract
Lo studio riguarda la
Chronica conservata nel ms. Rouen, BM, 528 (A. 362) ai ff. 185r-187v (XI sec. ex.), databile tra il 996 e il 1001, e il
Libellus de revelatione Fiscannensis monasterii (1079-1094), tradito nel codice Berlin, SB, Phillipps 1696 (Rose 70) ai ff. 150r-159r e dedicato all'abate Guglielmo di Roes. Rilevata la particolare situazione di Fécamp, fondazione non legata a un santo specifico, ma a lungo luogo privilegiato della dinastia ducale normanna, l'A. sottolinea come la
Chronica si inserisce decisamente nel genere storiografico e «abandonne les conventions de l'hagiographie pour composer à partir des sources diverses un récit cohérent dont la saintété ne costitue pas le file directeur» (p. 81). Allo stesso modo il
Libellus , che per la parte antica si basa sulla
Chronica , non si piega al genere agiografico e, modificando le narrazioni di miracoli del testo precedente, «il détourne vers la fiction pure le fragile édifice de citations, de références et d'allusions composé auparavant» (p. 82). Relativamente alla
Chronica l'A. ritiene verosimile l'ipotesi di una partecipazione di Dudone alla realizzazione del testo e segnala alcune delle fonti: la
Vita II Leodegarii di Ursino (BHL 4851) e le
vitae di Audoeno (BHL 753) e Vandregisilo (BHL 8805). (Lucia Pinelli)
Riduci
Argomenti e indici Manoscritti
Scheda N: 25 - 2040
Permalink: http://www.mirabileweb.it/mel/-les-premières-chroniques-de-fécamp-de-l-hagiograp/458521
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Maylis Baylé La lutte contre le dragon dans l'iconographie des saints en Normandie Les saints dans la Normandie médiévale . Colloque de Cerisy-la-Salle (26-29 septembre 1996) cur. Pierre Bouet - François Neveux , Caen, Presses Universitaires de Caen 2000 pp. 334, 173-87 tavv. 12
Abstract
Studio iconografico relativo alle raffigurazioni di santi che sconfiggono il drago, in particolare s. Michele e s. Giorgio, nell'arte normanna dei secoli XI e XII. Si fa riferimento ai mss. Avranches, BM, 50 f. 1 (Mont-Saint-Michel), in cui l'arcangelo sconfigge un demonio in forma umana; 76 f. 1v (Mont-Saint-Michel); Rouen, BM, 32 f. 14 (si tratta dei Vangeli di Abingdon, realizzati in Inghilterra da un monaco di Jumièges nell'XI secolo); 445 (Fécamp, La Trinité, XII sec. in.), e ai rapporti tra Mont-Saint-Michel e l'arte normanna in Italia tra X e XI secolo. Relativamente a s. Giorgio sono considerate le raffigurazioni scultoree di Saint-Georges-de-Boscherville (in confronto con quella presente a Brinsop, Gloucestershire) e l'influenza del tema iconografico di Costantino che vince l'eresia (a Lonlay-l'Abbaye, Torigni-sur-Vire, Saint-Etienne di Caen). Una sezione del saggio è dedicata all'iconografia del prelato che trionfa sul demonio, tema che ebbe un successo notevole in Normandia: a Montivilliers (Sansone di Dol?), a Brucheville (Vigore o Exuperio), a Lisieux, a Saint-Georges-de-Boscherville (Romano; cfr. anche il ms. Avranches, BM, 160 f. 105), a Sainte-Marie du Mont (Fromondo?), Tollevast (Germano Scoto?). Infine si accenna all'iconografia della vittoria di un vescovo sul dio Thor presente a Saint-Georges-de-Boscherville e nella chiesa di Rots presso Bayeux (si tratterebbe di Audoeno). (Lucia Pinelli)
Riduci
Argomenti e indici Manoscritti
Avranches, Bibliothèque Municipale «Edouard Le Héricher», 160 Avranches, Bibliothèque Municipale «Edouard Le Héricher», 50 Avranches, Bibliothèque Municipale «Edouard Le Héricher», 76 Rouen, Bibliothèque Jacques Villon (olim Bibliothèque Municipale), A. 21 (32) Rouen, Bibliothèque Jacques Villon (olim Bibliothèque Municipale), A. 89 (445) Scheda N: 26 - 12712
Permalink: http://www.mirabileweb.it/mel/-la-lutte-contre-le-dragon-dans-l-iconographie-des/474794
Tina Chronopoulos The Date and Place of Composition of the Passion of St Katherine of Alexandria (BHL 1663) AB 130
(2012)
40-88
Abstract
La
passio di Caterina d'Alessandria censita al n°1663 della BHL costituisce, fra le molte versioni del martirio della santa diffuse in ambito latino, quella più popolare, com'è documentato dagli oltre 200 codici e dalle due epitomi al testo (BHL 1661m e 1663a). L'esame delle fonti e dello stile, unitamente alla ricostruzione della prima diffusione manoscritta dell'opera, consente all'A. di localizzarne la genesi redazionale nella Normandia della prima metà dell'XI secolo. L'autore di BHL 1663 rivela numerosi debiti nei confronti di fonti classiche e medievali: l'
Eneide , Eugenio di Toledo, Eusebio Gallicano, Agostino (
Enarrationes ), Pietro Crisologo (
De natale sancti Iohannis Baptistae ), le anonime
Consultationes Zacchei christiani et Apollonii philosophi , le
Historiae di Orosio e il
Conflictus vitiorum et virtutum di Ambrogio Autperto. Alcune di queste fonti forniscono indizi utili a datare e localizzare il testo della
passio . L'utilizzo del
Conflictus permette di fissarne il termine
post quem al 784, anno della morte di Autperto, mentre la messa in parallelo dei due testi conferma la dipendenza di BHL 1663 dal ramo francese della tradizione dell'opera di Autperto, e segnatamente la sua vicinanza al ms. Paris, BNF, lat. 2731A (s. XI). Anche le
Consultationes , sulla base delle quali l'autore della
p assio inscena il dialogo fra Caterina e i suoi oppositori pagani, sembrano essere note all'agiografo attraverso la linea francese di trasmissione del testo (Leiden, Bibl. der Rijksuniversiteit., Voss. lat. Q 113; Paris, BNF, lat. 2667A e lat. 2400). Per la fissazione del termine
ante quem , l'A. rileva l'impiego di BHL 1663 nella successiva
vita di Amalberga (BHL 321, 1075-1100 ca.). Il Nord della Francia sembra costituire anche il punto di origine della trasmissione di BHL 1663. I quattro mss. più antichi (
ante 1100), attualmente recanti le segnature Angers, BM, 121 (113); Bruxelles, BR, 18018; Paris, BNF, lat. 1970 e lat. 5343, provengono rispettivamente da Angers, Fécamp, Lobbes e Vendôme. A favore della provenienza normanna della
p assio depone anche il ricorso a due termini rari:
tarinca , che nell'accezione di «chiodo» o «punta» trova saltuaria ricorrenza in testi agiografici della zona di Corbie, e soprattutto
celeranter , variante di
celeriter che compare nella raccolta di miracoli di s. Audoeo allestita a Rouen
ante 1092 (ms. Rouen, BM, 1406 [Y. 41]). Proprio a Rouen, nella prima metà del sec. XI, il monastero benedettino di La-Trinité-au-Mont accoglie le reliquie di santa Caterina, sviluppando un conseguente interesse alla promozione del culto. La stesura di BHL 1663 matura con ogni probabilità all'interno di questo ambiente, contestualmente alla messa per iscritto dei
Miracula Rotomagensia , che attribuiscono a Simeone di Treviri il ruolo di esecutore materiale della
translatio e celebrano il potere taumaturgico delle reliquie della santa. Il progetto di BHL 1663 si configura come riscrittura della
p assio censita al n° 1659 della BHL, la cui paternità va forse attribuita a Pietro Diacono e la cui fortuna francese è documentata dai codici Orléans, BM, 334 (283); Rouen, BM, 1382 (U.109) e 1410 (U.22); Saint-Omer, BM, 27.
Riduci
Argomenti e indici Catharina (Ecatherina) Alexandriae virgo martyr saec. III Amalberga in Belgio virgo saec. VII-VIII Audoenus seu Dado Rotomagensis episcopus m. 686 Consultationes Zacchaei et Apollonii (Apud quosdam contradictio gentilium, quia sit ab omni vera sapientia exsul et vacua... ) Eugenius II Toletanus archiepiscopus sedit 646-657 Eusebius «Gallicanus» Petrus Diaconus, Casinensis monachus n. 1107/1110, m. 1159/1164 Ambrosius Autpertus m. 30-1-784 ,
Libellus de conflictu vitiorum atque virtutum (Apostolica vox clamat per orbem, atque in procinctu fidei positis, ne securitate torpeant, dicit: «Omnes qui pie volunt vivere... patientur». Et ecce quia Christianitas in suis principibus iam religiosa... ) Augustinus Aurelius, Fortleben ,
Enarrationes in Psalmos Eusebius Emesenus episcopus pseudo, Fortleben ,
Sermonum LXXVI collectio Orosius Paulus, Fortleben ,
Historiae adversum paganos Petrus Chrysologus, Fortleben ,
Sermones CLXXIX [adiectis sermonibus extravagantibus] Vergilius poeta, Fortleben ,
Aeneis
Lessicali: celeranter tarinca
Luoghi: Angers Corbie Fécamp Francia Lobbes Normandia Rouen Vendôme
Manoscritti
Angers, Médiathèque Toussaint (olim Bibliothèque Municipale), 121 (113) Bruxelles, KBR (olim Bibliothèque Royale «Albert Ier»), 18018 (3239) Leiden, Bibliotheek der Universiteit, Voss. lat. 4° 113 Orléans, Médiathèque (olim Bibliothèque Municipale), 334 (283) Paris, Bibliothèque Nationale de France, lat. 2667 A Paris, Bibliothèque Nationale de France, lat. 2400 Paris, Bibliothèque Nationale de France, lat. 5343 Paris, Bibliothèque Nationale de France, lat. 2731 A Paris, Bibliothèque Nationale de France, lat. 1970 Rouen, Bibliothèque Jacques Villon (olim Bibliothèque Municipale), Y. 41 (1406) Rouen, Bibliothèque Jacques Villon (olim Bibliothèque Municipale), U. 22 (1410) Rouen, Bibliothèque Jacques Villon (olim Bibliothèque Municipale), U. 109 (1382) Saint-Omer, Bibliothèque de l'Agglomération du Pays de Saint-Omer (olim Bibliothèque Municipale), 27 Scheda N: 34 - 5511
Permalink: http://www.mirabileweb.it/mel/-the-date-and-place-of-composition-of-the-passion-/624851
Janet Cooper The Church Dedications and Saints' Cults of Medieval Essex Lancaster, Scotforth Books 2011 pp. XII-188 carte
Abstract
Frutto di un'inchiesta condotta dall'A. tra il 1996 e il 2003, il vol. ricostruisce le dedicazioni medievali - sovente cancellate dalla Riforma - di 372 chiese parrocchiali dell'Essex. Ne risultano scelte improntate all'ortodossia e all'osservanza romana: le titolature più frequenti sono alla Vergine (119 chiese), a Ognissanti (66), a Pietro (33), mentre sono pochissimi i santi anglosassoni beneficiati di una dedicazione (Botulfo, Edmond, Ethelbert, Edoardo il Confessore). La titolatura può risultare utile a datare la fondazione della chiesa (Pietro è il santo più apprezzato tra VII e VIII secolo; le dedicazioni mariane si concentrano negli anni successivi al 950, e così via) o può riflettere la preminenza istituzionale di determinati enti ecclesiatici sulle parrocchie (a Fingringhoe, la chiesa intitolata a s. Audoeno sorge, per esempio, su un terreno acquisito intorno al 1040 dall'omonima abbazia di Rouen)
Riduci
Recensioni e segnalazioni
Argomenti e indici Scheda N: 34 - 5375
Permalink: http://www.mirabileweb.it/mel/-the-church-dedications-and-saints-cults-of-mediev/624891
Nico De Mico Verum et veritas: breve percorso speculativo suggerito dalla prefazione della Vita Audoini Società e cultura in età tardoantica e altomedievale . Studi in onore di Ludovico Gatto cur. Eleonora Plebani , Roma, Herder Verlag 2009 =RoBa 19
(2006-09)
231-60
Abstract
Analisi e lettura in chiave biblico-speculativa di brani della
Vita di Audoeno vescovo di Rouen, scritta da una anonimo intorno all'anno 700.
Riduci
Argomenti e indici Scheda N: 37 - 5627
Permalink: http://www.mirabileweb.it/mel/-verum-et-veritas-breve-percorso-speculativo-sugge/682125
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Jennifer Vanessa Dobschenzki Von Opfern und Tätern. Gewalt im Spiegel der merowingischen Hagiographie des 7. Jahrhunderts Stuttgart, Kohlhammer 2015 (ISBN 978-3170285149) pp. 281 (Wege zur Geschichtswissenschaft)ISBN: 978-3170285149
Abstract
Il volume, rielaborazione della tesi di dottorato dell'A. discussa a Ratisbona nell'anno accademico 2012-2013, indaga l'agiografia merovingia del VII secolo dal punto di vista dell'espressione della violenza e della valenza sociologica del tema. Essa infatti non è semplicemente il requisito essenziale che fa dell'eroe protagonista un martire, ma è un'occorrenza immancabile nelle opere biografiche del periodo. Da questa prospettiva l'A. indaga tanto la parte lesa quanto l'aggressore, come esprime il titolo stesso del volume, nella misura in cui la violenza è un aspetto cruciale della vita quotidiana del pubblico delle agiografie e non semplicemente un espediente letterario topico. Per questo motivo all'esame dei singoli testi è anteposta una sezione di studio che tratta dapprima lo stato dell'arte sull'agiografia e la storia di epoca merovingia, quindi il tema della violenza nella sociologia degli ultimi vent'anni e negli studi agiografici più recenti. La tematizzazione verte in particolare nell'interpretazione della violenza come una forma di potere, che porta a un
excursus sull'intero genere letterario, con particolare riferimento alle sue modalità espressive, al pubblico al quale era rivolto e agli effetti che la produzione agiografica si proponeva di avere sull'uditorio. La prospettiva di indagine è in gran parte debitrice del lavoro pionieristico di P.J. Fouracre (
Merovingian History and Merovingian Hagiography «Past & Present» 127, 1990, pp. 3-38; cfr. MEL XIV 4328). L'esame dei testi, preceduto da un inquadramento storico-letterario, è diviso in due sezioni principali, corrispondenti ai due aspetti dell'analisi: quello formale, che indaga il modo in cui viene presentata la violenza e quindi gli elementi narrativi, e quello, strettamente e inevitabilmente connesso al primo, funzionale, che prevede la suddivisione tipologica delle forme di violenza (a loro volta raggruppate nelle due categorie principali di «violenza mortale» e «non mortale»). Imprescindibili per lo studio risultano i confronti con la produzione coeva non agiografica, utili alla comprensione del grado di verosimiglianza e di invenzione degli episodi narrati, e la considerazione del contesto cristiano e del messaggio morale entro cui viene intessuto ogni racconto. Le agiografie esaminate riguardano Desiderio di Vienne, Leodegario di Autun, Preietto (o Proietto) di Clermont-Ferrand, Germano abate di Moutier-Grandval (
Vita di Boboleno), Aunemondo di Lione, Burgundofara badessa di Faremoutiers, Ragneberto (o Ramberto) di Lione, Colombano di Iona (
Vita di Giona di Bobbio), Arnolfo di Metz, Sadalberga (o Salaberga) badessa di Laon, Gertrude badessa di Nivelles, Audoeno di Rouen, Eligio di Noyon, Sulpicio Pio di Bourges, Rusticola di Arles, le regine Radegunda (
Vita di Venanzio Fortunato) e Baltilde. Tra le fonti utilizzate per condurre l'analisi si contano soprattutto i
Dialogi di Gregorio Magno, le
Historiae di Gregorio di Tours, il
Chronicon di Fredegario, la
Vita Sturmi di Eigil, l'agiografia di Amando di Maastricht e gli atti del concilio di Tours del 567. Il volume è provvisto dell'indice dei nomi. (Marianna Cerno)
Riduci
Argomenti e indici Agiografia Amandus Traiectensis episcopus n. 600 ca., m. 6-2-676/684 Annemundus seu Dalfinus Lugdunensis episcopus m. 659 ca. Arnulfus Mettensis episcopus n. 582 ca., m. 640/641 Audoenus seu Dado Rotomagensis episcopus m. 686 Balthildis Francorum regina m. 30-1-680 Burgundofara seu Fara Eboriacensis abbatissa Columbanus (al. Columba) Luxoviensis et Bobiensis abbas n. 543 ca., m. 23-11-615 Desiderius Viennensis episcopus m. 23-5-607/611 Eligius Noviomensis episcopus n. 588 ca., m. 660 Germanus Grandivallensis abbas et martyr n. 618 ca., m. 21-2-666/675 Gertrudis Nivialensis abbatissa n. 626, m. 659 Leodegarius Augustodunensis episcopus m. 678 Praeiectus Arvernus episcopus m. 676 Radegundis Francorum regina n. 518, m. 587 Ragnebertus in agro Lugdunensi martyr m. ca. 675 Rusticula seu Marcia Arelate abbatissa n. 555, m. 632 Salaberga Laudunensis abbatissa Sturmius Fuldensis abb. Sulpitius Pius Bituricensis episcopus m. 646 Tours (567), Concili e sinodi Bobolenus presbyter saec. VII ,
Vita sancti Germani abbatis Grandivallensis primi Eigil Fuldensis abbas n. 750 ca., m. 15-6-822 ,
Vita Sturmii [una cum prologo in Vitam sancti Sturmii abbatis seu epistola dedicatoria Angildruthae virgini] («Assidue te amore divino accensam»... «Tempore quodam s. ac ven. archiepiscopus Bonifatius»... ) Fredegarius saec. VII ,
Chronicon Gregorius I papa n. 540 ca., m. 604 ,
Dialogorum libri IV Gregorius Turonensis episcopus n. 30-11-538/539, m. 594 ca. ,
Decem libri historiarum Ionas Bobiensis fl. 618-659, m. post 659 ,
Vita sancti Columbani (Dominis eximiis... Memini me ante hoc ferme triennium... Rutilantem atque eximio fulgore micantem ss. praesulum... Columbanus etenim, qui et Columba, ortus Hibernia insula ... Lux et occiduas pontum descendit in umbras...... ) Venantius Fortunatus n. 530, m. 601 ,
Vita sanctae Radegundis (Redemptoris nostri tantum dives est largitas... Beatissima igitur Radegundis natione barbara... )
Scheda N: 38 - 5598
Permalink: http://www.mirabileweb.it/mel/-von-opfern-und-tätern-gewalt-im-spiegel-der-merow/701876
François Dolbeau (ed.) Deux poèmes inedits, extraits du «Livre noir» de Saint-Ouen de Rouen François Dolbeau «Sanctorum societas». Récits latins de sainteté (IIIe-XIIe siècles) Bruxelles, Société des Bollandistes 2005 (Subsidia hagiographica 85) pp. XII-1001, 747-99
Abstract
Saggio inedito che pubblica due poemi traditi dal cosiddetto «Livre noir de Saint-Ouen» (Rouen, BM, Y 41) e dedicati ai santi Audoeno e Agnese
Riduci
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Scheda N: 27 - 6295
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