Heather F. Blurton Fashioning Abbot Geoffrey: Geoffrey of Gorron's Copes, «The Life of Christina of Markyate», and the St. Alban's Psalter Viator 52, 2 (2021) 35-59
Abstract
L'A. riesamina la storia dell'abate Geoffrey Gorron combinando tre fonti: i
Gesta abbatum monasterii Sancti Albani, la sezione di Thomas Walsingham riportata dal ms. London, BL, Cotton Claudius E IV, la
Vita di Cristina di Markyate e il salterio di St. Albans del ms. Hildesheim, Dombibl., St. God. 1. Intorno all'anno 1110, Geoffrey, un ambizioso maestro di scuola, prese in prestito alcuni piviali dal monastero di St. Albans come costumi per una rappresentazione teatrale. Un incendio però li distrusse e Geoffrey, impossibilitato a rimborsare il costo delle vesti, si offrì all'abbazia in compenso e, col tempo, ne divenne abate. Questa la narrazione delle fonti, in particolare l'A. si sofferma invece sulla simbologia legata alla
cappa, inizialmente sottratta da Geoffrey al monastero e successivamente diventata l'emblema della sua vocazione monacale. Dopo aver ripercorso il valore spirituale del vestiario ecclesiastico nel pensiero di autori cristiani come Amalario di Metz, Geoffrey di Monmouth e Beda, l'A. dimostra che la
cappa rubata da Geoffrey evoca altri mantelli famosi nella letteratura cristiana, come quelli di sant'Albano e di san Martino, e pertanto ribadisce il legame tra Geoffrey e il suo monastero.
Riduci
Argomenti e indici Saint Albans, Benedettini Albanus, Amphibalus et socii Verulamii martyres m. 303 Christina (al. Theodora) prope monasterium S. Albani in Anglia (Markyate) monialis saec. XII Gesta abbatum monasterii Sancti Albani (Secundum antiquum rotulum Bartholomei clerici... ) Martinus Turonensis episcopus Psalteria, Libri liturgici Amalarius Symphosius, Mettensis chorepiscopus n. 775 ca., m. 850/853 ,
Liber officialis Beda Venerabilis n. 672/673 ca., m. 26-5-735 ,
Historia ecclesiastica gentis Anglorum (Vilfridus hic magnus requiescit corpore praesul) Gaufridus Monemutensis n. 1100 ca., m. 1154 ,
Historia regum Britanniae Thomas Walsingham fl. 1380-1420, m. 1422 ca. ,
Gesta abbatum Sancti Albani [ab a. 1308 usque ad a. 1394]
Manoscritti
Scheda N: 44 - 5924
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Jocelin Wogan Browne - Thelma S. Fenster - Thomas Joseph O'Donnell - Margaret Lamont (trad.), Christopher Baswell - Patricia A. Quinn (adiuv.) The Life of Saint Alban by Matthew Paris with The Passion of Saint Alban by William of St. Albans and Studies of the Manuscript Tempe, AZ, Arizona Center for Medieval and Renaissance Studies 2010 pp. XV-224 tavv. (Medieval & Renaissance Texts & Studies 342. The French of England Translation Series 2)
Abstract
Il volume offre la prima traduzione in inglese de
La Vie de seint Auban di Matteo di Parigi, scritta fra il 1230 e il 1250 a partire dalla
Passio sancti Albani del XII secolo, opera di Guglielmo, monaco di St Albans. Il modello latino viene tradotto da T. O'Donnel e M. Lamont dopo una breve introduzione che ne illustra i contenuti e lo confronta con l'agiografia di Matteo. La
Passio sancti Albani è a sua volta una retroversione di un testo in antico inglese databile al VI secolo che narra la vita di Albano, primo martire della Britannia, e del suo compagno Amfibalo; riguardo a quest'ultimo, la
Passio di Guglielmo contiene una notizia di
inventio . La traduzione dell'agiografia latina è approntata dal testo edito negli AASS, ma se ne discute brevemente anche la tradizione manoscritta: Dublin, Trinity Coll., 177; London, BL, Cotton Claudius E.IV; Add. 62777; Cotton Nero C.VII; Cotton Faustina B.IV; Oxford, Magdalen Coll., 53; Bodl. Libr., Digby 172. La
Vie di Matteo, invece, che comprende illustrazioni con didascalia, è trasmessa unicamente dal manoscritto Dublin, Trinity Coll., 177 (che conserva anche una copia della p
assio latina) e viene presentata in modo più diffuso in uno studio preliminare che include la storia di Albano, il suo culto, la sua funzione di patrono, le questioni di cultura interreligiosa interne al testo, una discussione sui destinatari dell'opera, la lingua e lo stile di redazione. La terza parte del volume, a cura di C. Baswell e P. Quinn, è uno studio sul testimone unico della
Vie , che viene descritto tanto esteriormente quanto nel contenuto, con particolare attenzione agli scribi e agli interventi di mani diverse. (Marianna Cerno)
Riduci
Argomenti e indici Manoscritti
Dublin, Trinity College, 177 (E.1.40) London, British Library, Add. 62777 London, British Library, Cotton Claudius E. IV London, British Library, Cotton Faustina B. IV London, British Library, Cotton Nero C. VII Oxford, Bodleian Library, Digby 172 (S.C. 1773) Oxford, Magdalen College, lat. 53 Scheda N: 34 - 3028
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Wolfert S. van Egmond Conversing with the Saints. Communication in Pre-Carolingian Hagiography from Auxerre Turnhout, Brepols 2006 pp. VIII-230 carte (Utrecht Studies in Medieval Literacy 15)
Abstract
L'A. offre una panoramica della produzione agiografica dei secoli altomedievali proveniente esclusivamente dalla diocesi di Auxerre, fatta eccezione per un solo testo, la
Vita Germani di Costanzo, che non fu scritta ad Auxerre né tantomeno rivolta a quell'ambiente, benché Germano sia diventato in seguito il santo più venerato di Auxerre. Lo scopo è quello di determinare il peso e l'influenza dei vari mezzi di comunicazione (orale, scritta) agiografica nella produzione dei secoli presi in considerazione. La prima fonte presa in considerazione, la più antica, è appunto la
Vita Germani episcopi di Costanzo (fl. 475-480), fonte di ispirazione di molta parte degli scritti agiografici posteriori e notissima nei secoli successivi presso la cristianità latina. L'A. passa poi in rassegna i più importanti testi agiografici di età merovingia sempre provenienti dallo stesso ambito e noti e utilizzati dagli autori del successivo periodo carolingio come Enrico di Auxerre (
Miracula Germani e
Vita metrica Germani ) e i canonici di Saint-Etienne di Auxerre Alagus e Rainogalus (
Gesta pontificum Autissiodorensium ); il
Martyrologium Hieronymianum , la
Vita sancti Amatoris episcopi Autissiodorensis del prete Stefano, la
Vita sancti Peregrini episcopi Autissiodorensis (sec. VI-VII), la
Passio sancti Prisci et sociorum eius (sec. VII), la
Passio sancti Albani (sec. VI med., forse non proviene da Auxerre), la
Revelatio Corcodemi seu conversio Mamertini (sec. VI ex.), la
Vita sancti Germani interpolata (520), la
Vita Aunarii episcopi Autissiodorensis (sec. VII ante med.), la
Vita sancti Mariani (?) e la perduta e forse falsa
Vita sancti Marsi . Si tratta di tutte opere commissionate direttamente dal vescovo o indirettamente dal clero che al vescovo si riferiva. In queste opere, ancor più che nella
Vita Germani l'uso della parola scritta diventa lo strumento in mano a un ristretto gruppo di uomini di chiesa. L'uso della scrittura si evolve: da mezzo pratico quotidiano diventa mezzo per ottenere la saggezza divina, un appannaggio quasi esclusivo degli alti funzionari ecclesiastici e dei santi. Rilievi critici di François De Vriendt in «Analecta Bollandiana» 127 (2009) 444-8, che includono la segnalazione del ms. Cambrai, BM, 89 quale testimone della
Vita s. Mariani (BHL 5523), di cui secondo l'A. non esisterebbero esemplari. (Federico Contini)
Riduci
Recensioni e segnalazioni
Argomenti e indici Agiografia Albanus, Amphibalus et socii Verulamii martyres m. 303 Amator Autisiodorensis episcopus n. 344, m. 1-5-418 Aunarius seu Aunacharius Autisiodorensis episcopus Germanus Autisiodorensis episcopus n. 378 ca., m. 31-7-448 Gesta pontificum Autissiodorensium Mamertinus Autisiodorensis abb. Marianus Autisiodorensis monachus Marsus Autissiodorensis presb. Martyrologium Hieronymianum (Martyrologia) Peregrinus Autisiodorensis episcopus Priscus, Cottus et soc. Coriaci mart. Alagus Autissiodorensis canonicus v. 850 ,
Gesta pontificum Autissiodorensium [pars prima ab a. 258 usque ad a. 873; una cum Rainogalo Autissiodorensi canonico et Heirico Autissiodorensi monacho] (Sanctum Peregrinum beati Syxti apostolicae sedis primatis intercessionibus simul et meritis consecratum episcopum textus passionis ipsius scire cupientibus fideliter edocet... ) Constantius Lugdunensis presbyter, Fortleben ,
Vita Germani episcopi Autissiodorensis Heiricus Autissiodorensis monachus n. 841, m. 876/877 ,
Gesta episcoporum Autissiodorensium [pars prima ab a. 258 usque ad a. 873; una cum Alago Autissiodorensi canonico et Rainogalo Autissiodorensi canonico] (?) (Sanctum Peregrinum beati Syxti apostolicae sedis primatis intercessionibus simul et meritis consecratum episcopum textus passionis ipsius scire cupientibus fideliter edocet... ) Heiricus Autissiodorensis monachus n. 841, m. 876/877 ,
Miracula sancti Germani episcopi Autissiodorensis (Vitam et miracula apostolicae memoriae summaque cum reverentia... Itinera sancti viri caelestibus semper claruisse miraculis... ) Heiricus Autissiodorensis monachus n. 841, m. 876/877 ,
Vita metrica sancti Germani Autissiodorensis episcopi [una cum epistola praefatoria ad Karolum Calvum] (Immortalibus sceptris praedestinato regumque omnium praecellentissimo Karolo Quoties memoria replico altitudinem vestram sceptra paterna Celtica quae medios exporgit Gallia tractus) Rainogalus Autissiodorensis canonicus fl. saec. IX post med. ,
Gesta pontificum Autissiodorensium [pars prima ab a. 258 usque ad a. 873; una cum Alago Autissiodorensi canonico et Heirico Autissiodorensi monacho] (Sanctum Peregrinum beati Syxti apostolicae sedis primatis intercessionibus simul et meritis consecratum episcopum textus passionis ipsius scire cupientibus fideliter edocet... ) Stephanus Autissiodorensis fl. saec VI ex. ,
Vita Amatoris episcopi Autissiodorensis
Manoscritti
Risorse esterne collegate Francia 2009-3
Scheda N: 28 - 5455; 30 - 5984; 31 - 5767; 32 - 5293; 35 - 5402
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Alban Gautier A qui appartient saint Alban? Mémoires affrontées des martyrs de la Bretagne romaine in Compétition et sacré au haut Moyen Age: entre médiation et exclusion cur. Philippe Depreux - François Bougard - Régine Le Jan , Turnhout, Brepols 2015 (Haut Moyen Age 21) pp. 396, 39-66.Argomenti e indici Scheda N: 37 - 5614
Permalink: http://www.mirabileweb.it/mel/-a-qui-appartient-saint-alban-mémoires-affrontées-/691010
Alban Gautier A qui appartient saint Alban? Mémoires affrontées des martyrs de la Bretagne romaine in Compétition et sacré au haut Moyen Age: entre médiation et exclusion cur. Philippe Depreux - François Bougard - Régine Le Jan , Turnhout, Brepols 2015 (Haut Moyen Age 21) pp. 396, 39-66
Abstract
Sulle reliquie di s. Albano contese fra vari monasteri nel corso del XII secolo
Riduci
Recensioni e segnalazioni
Argomenti e indici Scheda N: 39 - 5238
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Karen George Gildas's De Excidio Britonum and the Early British Church Woodbridge, The Boydell Press 2009 pp. 199 (Studies in Celtic History 26)
Abstract
L'A. si ripropone di analizzare il
De excidio Britonum con un approccio interdisciplinare, mettendo a frutto le conoscenze e la metodologia della critica testuale, della teologia e della storia per cercare di stabilire il contesto dell'opera. Nell'introduzione si affrontano le questioni relative alla datazione dell'opera, sulla base del latino utilizzato da Gildas, dello «stile biblico» e dei riferimenti interni; l'A. si dichiara tuttavia più interessata a mettere in luce il contesto ecclesiastico piuttosto che il contesto storico di composizione dell'opera. Il volume si apre con l'analisi del prologo del
De excidio Britonum , prestando particolare attenzione al rapporto di Gildas con la chiesa dell'epoca e con le eresie (tema ricorrente all'interno dell'opera) ariana e nicolaita. Dal punto vista stilistico l'A. sottolinea il riuso delle Lamentazioni di Geremia (capitoli 1-4) e il ricorso sistematico a ripetizioni simmetriche, in una sequenza regolare di frasi e parole identiche all'interno del prologo. Si approfondisce, nel quarto capitolo, la figura di Gildas come storico; si mettono in luce gli errori di cronologia presenti nell'opera, le possibili fonti (
transmarina relatio ) e gli intenti del
De excidio Britonum . Nel II libro Gildas concentra la sua attenzione su cinque sovrani contemporanei, accusati di comportarsi come tiranni: l'A. approfondisce il rapporto di Gildas con i re britannici, tacciati di idolatria per la loro disobbedienza a Dio, ma ripetutamente esortati al pentimento. Nello stesso libro dedicato al rapporto con i sovrani, si affrontano tre temi dottrinali significativi: la predestinazione, il libero arbitrio e la fede. Secondo l'A. questi tre temi sarebbero stati oggetto di un dibattito dottrinale che Gildas intendeva impostare all'interno della chiesa britannica. Al terzo libro del
De excidio Britonum è dedicato il capitolo sesto, in cui viene ripresa la questione delle possibili fonti (
De virginitate ,
Epistola de malis doctoribus di Pelagio) e degli intenti di Gildas al momento della stesura dell'opera; una parte del capitolo è dedicata all'uso del termine
gratia . Per quanto riguarda il rapporto tra Gildas e la chiesa, l'A. ipotizza che gli attacchi più o meno espliciti presenti nel
De excidio Britonum siano diretti ai sacerdoti e debbano essere inquadrati in un contesto di dibattito dottrinale tale per cui Gildas e il suo entourage consideravano se stessi, e non la chiesa contemporanea, come depositari dell'ortodossia. Ancora peggiori sarebbero le accuse di scisma rivolte ai vescovi, accuse che l'A. non interpreta come conseguenza delle mire secessioniste del clero britannico, ma come metafora per le obbrobriose condizioni in cui sarebbe precipitata la maggior parte dei membri della chiesa. Nell'ultimo capitolo del vol. si considerano gli influssi della
Vita Germani e della
Passio Albani , testi connessi con l'eresia di Pelagio. In appendice si riporta il testo del
De excidio Britonum secondo l'edizione di M. Winterbottom del 1978 (cft. MEL V 1271), privo tuttavia di apparato critico. Il volume è stato recensito da David Woods in «Journal of Theological Studies» 60 (2009) 713-5. (Laura Rossi)
Riduci
Argomenti e indici Gildas Sapiens n. ante 504, m. 570 ,
De excidio et conquestu Britanniae Albanus, Amphibalus et socii Verulamii martyres m. 303 Ariani, Eresie e movimenti ereticali Germanus Autisiodorensis episcopus n. 378 ca., m. 31-7-448 Hieremias, Lamentationes, Baruch, Biblia sacra, FORTLEBEN Pelagiani, Eresie e movimenti ereticali Pelagius monachus, Fortleben ,
Epistola ad Claudiam sororem de virginitate (?) Pelagius monachus, Fortleben ,
Epistola de malis doctoribus et operibus fidei et de iudicio futuro
Scheda N: 31 - 1829
Permalink: http://www.mirabileweb.it/mel/-gildas-s-de-excidio-britonum-and-the-early-britis/576432