Il ms. 41.G.12 della Biblioteca Corsiniana, fornito di notazione musicale come il 43.D.4 della stessa biblioteca, è datato dall'A. al sec. XII, presentando tutte le caratteristiche paleografiche e musicali dei manoscritti beneventani del 1100, e risale probabilmente ad una scuola scrittoria napoletana, da identificarsi con una delle collegiate minori della città. Questa origine è confermata dal contenuto del codice, che presenta lezioni dedicate ai santi venerati nella zona napoletana e che si succedono nell'ordine organico delle maggiori feste della Chiesa napoletana (s. Febronia, s. Dorotea, s. Teofilo, s. Eufrasia, Maria Vergine, s. Brigida, s. Melania, s. Pelagia, s. Maria Egiziaca, s. Fortunata, s. Patrizia, s. Aspreno, s. Gennaro, s. Sossio, ss. Eutice ed Acuto Martiri, s. Massimo, s. Agrippino, s. Agnello, s. Atanasio, s. Severo, s. Eufebo, s. Paolino da Nola). Importante è la presenza di un inno dedicato a s. Patrizia, venerata a Napoli sin dal sec. VI, e la cui origine è controversa.
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