Descrizione diretta
Arezzo, Biblioteca Città di Arezzo 348
sec. XV terzo quartoLuogo di copia Toscana (sec. XV terzo quarto) membr. ff. II, 315, I'; ff. numerati 2 - 316 in quanto la numerazione recente a matita sul margine destro inferiore è estesa al f. II; numerazione antica sul margine destro superiore, discontinua per caduta di fogli, giunge fino a 324 evidenziando una struttura fascicolare originaria tutta a quinterni; i ff. I e I' sono cartacei di restauro; il f. II è membranaceo antico, originale foglio di guardia; fascicoli 1 (9), 2 (10), 3 (9), 4 (10), 5 (9), 6 (10), 7 (9), 8 - 9 (10), 10 (8), 11 - 12 (9), 13 - 16 (10), 17 (8), 18 (12), 19 (10), 20 - 21 (9), 22 - 28 (10), 29 (11), 30 - 32(10), 33 (4): il fasc. 1 è un quinterno mancante del primo foglio; il fasc. 3 è un quinterno mancante del terzo foglio; il fasc. 5 è un quinterno mancante del settimo foglio; il fasc. 7 è un quinterno mancante del nono foglio; il fasc. 10 è un quinterno mancante del bifoglio centrale; il fasc. 11 è un quinterno mancante del primo foglio; il fasc. 12 è un quinterno mancante del settimo foglio; il fasc. 20 è un quinterno mancante del primo foglio; il fasc. 21 è un quinterno mancante dell'ultimo foglio; il fasc. 29 è un sesterno mancante del dodicesimo foglio; il fasc. 33 è un ternione mancante degli ultimi due fogli; richiami presenti. dimensioni: 230 x 157 (ff. 2r-272r); 225 x 157 (ff. 273r-316v); specchio di scrittura: 20 [152] 58 x 16 [48 (11) 48] 34 (ff. 2r-272r); 23 [152] 50 x 19 [50 (10) 50] 28 (ff. 273r-316v); rr. 29/ll. 28.scritture e mani littera textualis; note generali sulla scrittura: nella compagine sono individuabili due parti distinte, costituite dai ff. 2-272 e 273-316, esemplate da due mani diverse e con leggere variazioni nella mise en page , ma strettamente in prosecuzione; alla seconda mano si deve l'aggiunta di due orazioni, per le ore sesta e nona, nella ricorrenza delle Undicimila Vergini a f. 272va. La scrittura tipica della tarda produzione liturgica è di collocazione generica, anche se le indicazioni dell'apparato decorativo parlano di produzione fiorentina (analogamente ai mss. Arezzo, BCA 361 e Poppi, Bibl. Comunale Rilliana 89). decorato: stilisticamente la decorazione del codice si ricollega per struttura, colori e apparato ornamentale ad ambiente fiorentino. Esso si ricollega all'attività del miniatore Monte di Giovanni di Miniato (vd. DBMI, pp. 798-801, voce a cura di D. Galizzi) e della sua scuola, come da confronti con il ms. 67 del Bargello che fu commissionato al miniatore dall'Ospedale di Santa Maria Nuova nel 1473-1474. Iniziali semplici; Iniziali filigranate; Iniziali figurate; Iniziali ornate: sono presenti 426 lettere rubricate, 144 lettere filigranate, 8 lettere decorate e 6 figurate (Semoli, vd. bibl., p. 81). Iniziali figurate con oro ai ff. 64r, 117r, 145v; iniziali ornate con oro; iniziali filigranate ai ff. 2r-273r; iniziali semplici ai ff. 272v-316v. rubricatoLegatura di restauro, con recupero del cuoio impresso della legatura precedente (sec. XVI).Stato di conservazione Diffuse tracce di umidità; fori e tagli marginali.Ente possessore Camaldoli (Arezzo), Eremo OSBCam (a. non precisabile); Arezzo, S. Maria della Misericordia, fraternita (Fraternita dei Laici) (sec. XIX in - XX med.)Nomi Monte di Giovanni di Miniato (a. 1488 - 1532/33), miniatore (ca. 1473-1474); Orsini Rilli Fabrizio cavaliere conte (a. 1745-1826), possessore (ca. 1801-1826)Precedenti segnature omega 126, Camaldoli (Arezzo), Eremo OSBCam (sec. XVII ultimo quarto)Storia del manoscritto Al f. 3r, margine superiore, nota di possesso dell'Eremo di Camaldoli, quasi totalmente erasa, e segnatura moderna corrispondente all'inventario B (sec. XVII ult. quarto): Sacrae Eremi Camalduli I(nscrip). C(at). [omega ].126. Il codice è rintracciabile nell'inventario B (vd. Magheri Cataluccio-Fossa, Biblioteca , p. 470 nr. 126; manoscritto non individuato); non è invece rintracciabile nel catalogo C. Al f. 1r, margine superiore, nota di possesso del Rilli (sec. XIX.1): Cav. F. O. Rilli ; sotto a penna (sec. XVIII): Proprium sanctorum secundum Ordinem Camaldulensem. Annus et nomen scriptoris desunt. Al f. 1v di mano del Rilli (sec. XIX.1): Legatum pro dominis reverendis patribus S. Eremi Camaldulensium(sic) in provincia Casentini. Ai ff. 1r e 316v timbri della Fraternita dei Laici di Arezzo (sec. XIX). A f. 1r numero inventariale: 348/ 405 (sec. XX).Breviarium secundum ordinem Camaldulensem , ff. 2ra-316vaBibliografia Magheri Cataluccio-Fossa, Biblioteca (fonte); DBMI ; Mazzatinti Inventari (1896) vol. VI p. 231 (Gian Francesco Gamurrini Arezzo. Biblioteca della Fraternita di Santa Maria della Misericordia pp. 170-241); Semoli Codici miniati (1986) pp. 80-83 scheda nr. 33, tav. XVII; Lazzi Codici miniati (1990) pp. 72-75; Iter Liturgicum Italicum (1999) p. 10; Mss. med. AR (2003) p. 21, pp. 58-59 scheda nr. 48, tav. LXXII, B, p. 131
Spoglio inventariale
Camaldoli (Arezzo) - Eremo. [Inventario B]126- Breviarium Monasticum anticuum. in 4to .
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Arezzo, BCAr 348, f. 64r (da CODEX)
Arezzo, BCAr 348, f. 117r (da CODEX)
Arezzo, BCAr 348, f. 145v (da CODEX)
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Descrizione diretta
Arezzo, Biblioteca Città di Arezzo 348
sec. XV terzo quarto data stimataLuogo di copia Toscana (sec. XV terzo quarto) membr. ff. II, 315, I'; ff. numerati 2-316 in quanto la numerazione recente a matita sul margine destro inferiore è estesa al f. II; numerazione antica sul margine destro superiore, discontinua per caduta di fogli, giunge fino a 324 evidenziando una struttura fascicolare originaria tutta a quinterni; i ff. I e I' sono cartacei di restauro; il f. II è membranaceo antico, originale foglio di guardia; fascicoli 1 (9), 2 (10), 3 (9), 4 (10), 5 (9), 6 (10), 7 (9), 8 - 9 (10), 10 (8), 11 - 12 (9), 13 - 16 (10), 17 (8), 18 (12), 19 (10), 20 - 21 (9), 22 - 28 (10), 29 (11), 30 - 32(10), 33 (4): il fasc. 1 è un quinterno mancante del primo foglio; il fasc. 3 è un quinterno mancante del terzo foglio; il fasc. 5 è un quinterno mancante del settimo foglio; il fasc. 7 è un quinterno mancante del nono foglio; il fasc. 10 è un quinterno mancante del bifoglio centrale; il fasc. 11 è un quinterno mancante del primo foglio; il fasc. 12 è un quinterno mancante del settimo foglio; il fasc. 20 è un quinterno mancante del primo foglio; il fasc. 21 è un quinterno mancante dell'ultimo foglio; il fasc. 29 è un sesterno mancante del dodicesimo foglio; il fasc. 33 è un ternione mancante degli ultimi due fogli; richiami presenti. dimensioni: 230 x 157 (ff. 2r-272r); 225 x 157 (ff. 273r-316v); specchio di scrittura: 20 [152] 58 x 16 [48 (11) 48] 34 (ff. 2r-272r); 23 [152] 50 x 19 [50 (10) 50] 28 (ff. 273r-316v); rr. 29/ll. 28.scritture e mani littera textualis; note generali sulla scrittura: nella compagine sono individuabili due parti distinte, costituite dai ff. 2-272 e 273-316, esemplate da due mani diverse e con leggere variazioni nella mise en page , ma strettamente in prosecuzione; alla seconda mano si deve l'aggiunta di due orazioni, per le ore sesta e nona, nella ricorrenza delle Undicimila Vergini a f. 272va. La scrittura tipica della tarda produzione liturgica è di collocazione generica, anche se le indicazioni dell'apparato decorativo parlano di produzione fiorentina (analogamente ai mss. Arezzo, BCAr 361 e Poppi, BCR 89). decorato: stilisticamente la decorazione del codice si ricollega per struttura, colori e apparato ornamentale ad ambiente fiorentino; esso si ricollega all'attività del miniatore Monte di Giovanni di Miniato (vd. DBMI, pp. 798-801, voce a cura di D. Galizzi) e della sua scuola, come da confronti con il ms. 67 del Bargello che fu commissionato al miniatore dall'Ospedale di Santa Maria Nuova nel 1473-1474. Iniziali semplici; Iniziali filigranate; Iniziali figurate; Iniziali decorate: sono presenti 426 lettere rubricate, 144 lettere filigranate, 8 lettere decorate e 6 figurate (Semoli, vd. bibl., p. 81); iniziali figurate con oro ai ff. 64r, 117r, 145v; iniziali decorate con oro; iniziali filigranate ai ff. 2r-273r; iniziali semplici ai ff. 272v-316v; rubricatoLegatura di restauro, con recupero del cuoio impresso della legatura precedente (sec. XVI).Stato di conservazione Diffuse tracce di umidità; fori e tagli marginali.Ente possessore Camaldoli (Arezzo), Eremo OSBCam (sec. XVII ultimo quarto - XIX in.); Arezzo, S. Maria della Misericordia, fraternita (Fraternita dei Laici) (sec. XIX in - XX med.)Nomi Monte di Giovanni di Miniato (a. 1488 - 1532/33), miniatore (ca. 1473-1474); Orsini Rilli Fabrizio cavaliere conte (a. 1745-1826), possessore (ca. 1801-1826)Precedenti segnature omega 126, Camaldoli (Arezzo), Eremo OSBCam (sec. XVII ultimo quarto)Storia del manoscritto Al f. 3r, margine superiore, nota di possesso dell'Eremo di Camaldoli, quasi totalmente erasa, e segnatura moderna corrispondente all'inventario B (sec. XVII ult. quarto): Sacrae Eremi Camalduli I(nscrip). C(at). w.126. Il codice è rintracciabile nell'inventario B (vd. Magheri Cataluccio-Fossa, Biblioteca , p. 470 nr. 126; manoscritto non individuato); non è invece rintracciabile nel catalogo C. Al f. 1r, margine superiore, nota di possesso del Rilli (sec. XIX.1): Cav. F. O. Rilli ; sotto a penna (sec. XVIII): Proprium sanctorum secundum Ordinem Camaldulensem. Annus et nomen scriptoris desunt. Al f. 1v di mano del Rilli (sec. XIX.1): Legatum pro dominis reverendis patribus S. Eremi Camaldulensium(sic) in provincia Casentini. Ai ff. 1r e 316v timbri della Fraternita dei Laici di Arezzo (sec. XIX). A f. 1r numero inventariale: 348/ 405 (sec. XX).Breviarium secundum ordinem Camaldulensem , ff. 2ra-316vaBibliografia Mazzatinti Inventari (1896) vol. VI p. 231 (Gian Francesco Gamurrini Arezzo. Biblioteca della Fraternita di Santa Maria della Misericordia pp. 170-241); Magheri Cataluccio-Fossa, Biblioteca (1979) (fonte); Semoli Codici miniati (1986) pp. 80-83 scheda nr. 33, tav. XVII; Lazzi Codici miniati (1990) pp. 72-75; Iter Liturgicum Italicum (1999) p. 10; Mss. med. AR (2003) p. 21, pp. 58-59 scheda nr. 48, tav. LXXII, B, p. 131; DBMI (2004)
Note scheda originaria a c. di Patrizia Stoppacci; revisione 2018
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Arezzo, BCAr 348, f. 64r
Arezzo, BCAr 348, f. 117r
Arezzo, BCAr 348, f. 145v
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Descrizione diretta
Firenze, Archivio del Convento della SS. Annunziata D
datato a. 1472 giugno 17Note datazione vd. colophon (1471 secondo lo stile fiorentino)Luogo di copia Firenze (a. 1472) membr. ff. III, 202, II'; cartulazione antica 1-197 in cifre romane rosse e blu alternate, al centro del margine superiore (corretta ad inchiostro nero ai ff. 77, 137 e 174), con salto da 65 a 67 per lacuna meccanica, integrata da f. 198 sino al termine da una mano moderna; numerazione moderna 1-201 ad inchiostro, tracciata sul verso , con duplice ripetizione del nr. 46 a comprendere un bifoglio di inserzione posteriore e salto da 64 a 66; è presente una terza numerazione antica a penna, nell'angolo superiore destro, che affianca quella romana, parzialmente asportata dalla raffilatura ma ancora seguibile; ff. I-II e I'-II' cartacei di restauro, f. III membranaceo del sec. XVII; fascicoli 1-4 (10), 5 (12), 6 (10), 7 (9), 8-17 (10), 18 (6), 19-20 (10), 21 (2), 22 (3): richiami verticali in prossimità del margine interno; il fascicolo 5 è un quinterno con l'inserimento di un bifoglio centrale fra il quinto e il sesto foglio (ff. 45-46), integrato successivamente (sec. XVI) e numerato 46 per entrambi i ff, il fascicolo 7 è parimenti un quinterno, lacunoso del sesto foglio, il fascicolo 22 è residuo di un'unità maggiore, decurtata, ma senza lacune testuali, aggiunta posteriormente (sec. XVII) insieme al fascicolo 21 dimensioni: 624 x 416 (f. 16); specchio di scrittura: 60 [428] 135 x 49/11 [233] 11/112 (f. 16r); rr. 30/ll. 5-5 tetr., rigatura a colorescritture e mani littera rotunda; note generali sulla scrittura: littera rotunda di Antonio d'Antonio, che si sottoscrive a f. 175r, integrazioni e aggiunte di altre mani moderne (sec. XVI-XVII), numerose note marginali e interlineari di una mano tardo seicentesca, con rinvio agli altri corali decorato: miniato in ambiente fiorentino, secondo quanto attestato dai documenti d'archivio (cfr. in bibl. Taucci, Corali miniati ), il corale conta l'intervento di vari artisti: le lettere filigranate e quasi tutte le iniziali fitomorfe vanno attribuite a Iacopo di Filippo di Matteo Torelli e alla sua bottega, fatta eccezione per quelle ai ff. 47v e 120r, opera di Ricciardo di ser Nanni insieme all'iniziale istoriata di f. 71r (cfr. in bibl. Tesori d'arte 258-9); a Monte di Giovanni si devono invece le miniature ai ff. 30r e 42v e, verosimilmente, l'iniziale fogliata a f. 21r (ibid. ) Iniziali semplici; Iniziali filigranate; Iniziali istoriate; Iniziali illustrate; Iniziali decorate; pagina illustrata: pagina illustrata con iniziale istoriata (f. 42v); iniziali con fregio istoriate (ff. 30r, 71r) e decorate (fitomorfe: ff. 1r, 5r, 8v, 13r, 17v, 21r, 25v, 35r, 47v, 50r, 52r, 55r, 58r, 77r, 81r, 84r, 87r, 90r, 93v, 97r, 101r, 104r, 108v, 111v, 115r, 120r, 122v, 123r, 125v, 129r, 132r, 136v, 142v, 146v, 148v, 153r, 156r, 159r, 166r, 191r); iniziali filigranate; iniziali semplici rubricato Notazione musicale: sistema di 5 tetragrammi ad inchiostro rosso con notazione quadrata ad inchiostro neroLegatura di restauro, in pelle su assi, con riutilizzo di parti dell'originale seicentesca (cantonali e piastra centrale in bronzo con il monogramma dei Serviti); due fermagli di chiusura; dorso a 4 nervature doppieStato di conservazione Discreto lo stato di conservazione, ad eccezionale di f. 1r, parzialmente rovinato a causa dell'umidità, che ha comunque imbarcato tutti i fogli macchiandone diversi e provocando vari distacchi di colore
Sottoscritto
/
Colophon
A f. 175r, al termine del testo, la sottoscrizione del copista ad inchiostro rosso: Die 17a iunii 1472 expleta fuit IIIa pars Gradualis per fratrem Antonium Antonii de Florentia, tempore priorati magistri Ioannis Baptiste .Ente possessore Firenze, SS. Annunziata, convento OSM (post 1472)Stemma Nomi Antonius Antonii (fl. XV.2), copista (a. 1472); Iacopo di Filippo di Matteo Torelli frate OFM (a. 1446 - 1484), miniatore (a. 1472); Ricciardo di Nanni ser (fl. XV), miniatore (a. 1472); Monte di Giovanni di Miniato (a. 1488 - 1532/33), miniatore (a. 1472)Storia del manoscritto Il corale, proveniente dalla Sacrestia della Basilica della SS. Annunziata (cfr. in bibl. Casalini, Un inventario , p. 103) costituisce la terza parte del Liber Gradualis quattrocentesco dell'Annunziata, come gli altri (mss. A, B, C e F) scritto e rubricato da frate Antonio d'Antonio (cfr. f. 175r), fatta eccezione per le integrazioni seicentesche e settecentesche, che testimoniano la lunga utilizzazione di questi testi all'interno del Convento. A f. IIIr, in alto al centro, la segnatura tracciata a penna e colorata ad inchiostro nero (sec. XVII). Sul piatto anteriore della legatura, un cartellino membranaceo profilato in bronzo con la segnatura (sec. XVII).Graduale , ff. 1r-201v lacunosoBibliografia Taucci, Corali miniati (1933) pp. 150 n. 1, 153-55; Levi D'Ancona, Miniatura e miniatori (1962) pp. 165-6, tavv. XXX-XXXIII; Casalini Un inventario (1971) (fonte); Garzelli Miniatura fiorentina (1985) pp. 62, 265 e fig. 177, 865-6; Tesori d'arte (1987) pp. 186, 193-4, 196-7, 252-9 nr. 32 e tav. XLVIII-LVIII, fig. 74-87; Crociani Primi testi liturgici (1988) pp. 260 e n. 40; Iter Liturgicum Italicum (1999) p. 71; DBMI (2004) p. 907; Labriola Libri liturgici (2011) pp. 214 n. 24, 215 nn. 40, 42
Note scheda originaria a c. di Francesca Mazzanti; revisione 2018
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Descrizione diretta
Firenze, Archivio di Stato, Strozzi di Mantova 4080
sec. XV terzo quarto data stimata membr. ff. I, 40, I'; fogli di guardia membr. ant.; fascicoli 1-4 (10) dimensioni: 206 x 138 (f. 14r); specchio di scrittura: 23 [7/118/7] 51 x 16/7 [71] 7/37 (f. 14r); rr. 19/ll. 19 (f. 14r; var.)Lingua copisti volgare italiano decorato: la decorazione sarebbe stata eseguita, secondo quanto afferma Viti (cfr. bibl.), presso la bottega di Vespasiano da Bisticci, e le miniature sarebbero da attribuire a Monte di Giovanni Iniziali figurate; Iniziali decorate: a f. 1r iniziale figurata con fregio lungo i tre lati rubricatoLegatura in pelle su assi, reca al centro di entrambi i piatti un tondo che racchiude un ritratto (forse sempre Filippo Strozzi); presenta alcuni interventi di restauro sulla costola; taglio doratoStato di conservazione Il codice è protetto da una robusta scatola di cartoneStemma Nomi Monte di Giovanni di Miniato (a. 1488 - 1532/33), miniatore (sec. XV terzo quarto); Lorenzo di Filippo Strozzi (a. 1482-1547), possessore (a. 1528)Storia del manoscritto Si tratta di un esemplare di dedica (nell'iniziale a f. 1r è probabilmente raffigurato Filippo Strozzi). A f. 1r, margine inferiore, stemma della famiglia Strozzi in ghirlanda sorretta da putti. Sulla controguardia anteriore nota di possesso: Anno MDXXVIII. Laurentii Stroze Philippi filii et amicorum. Vita degli Strozzi , Vespasiano da Bisticci , ff. 1r-39rBibliografia Inventario Strozzi di Mantova vol. II p. 476; Viti Manoscritto (1983) pp. 347-350, 352-354; Viti Vespasiano da Bisticci (1984) pp. 77, 99-100, 103, pp. 120-121, 123-126, 128-129; Kristeller Iter Italicum (1990) vol. V p. 552; Viti Consenso della cultura (1992) pp. 113-115
Note scheda originaria a c. di Giulia Stanchina; revisione 2019
Risorse esterne collegate
Firenze, AS, Strozzi di Mantova 4080, f. 1r
Firenze, AS, Strozzi di Mantova 4080, f. 5r
Firenze, AS, Strozzi di Mantova 4080, f. 28v
Firenze, AS, Strozzi di Mantova 4080, f. 31r
Firenze, AS, Strozzi di Mantova 4080, f. 35v
Responsabile scheda: CODEX
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Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, Plut. 12.1
sec. XV ex. membr. ff. 455
Sottoscritto
Nomi Gherardo di Giovanni , miniatore; Iohannes Franciscus Martius Geminianus , copista; Lorenzo di Piero de' Medici , possessore; Monte di Giovanni di Miniato (a. 1488 - 1532/33), miniatoreEpistolae , Augustinus Aurelius , ff. 6r-356r, 371r-455vDe perfectione iustitiae hominis , Augustinus Aurelius , ff. 356r-371rBibliografia Umanesimo e Padri della Chiesa pp. 382-3; Bandini Catalogus (1774) vol. I coll. 1-6; MDI XIX (2008) p. 19
Regesto patristico
Agostino, epistole e «De perfectione iustitiae hominis»
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TRAMP
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Firenze, Biblioteca Riccardiana 483
sec. XVLuogo di copia Firenze membr.Nomi Caterina di Niccola Capponi , possessore; Monte di Giovanni di Miniato (a. 1488 - 1532/33), miniatorePrecedenti segnature K.V.4Officia beatae Mariae virginis , ff. 2r-93r
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Firenze, Biblioteca Riccardiana 838
a. 1492-ante 1493, 29 settembre membr.Nomi Carolus VIII Francorum rex , possessore; Monte di Giovanni di Miniato (a. 1488 - 1532/33), miniatore; Piero di Benedetto Strozzi (m. 1492), copista; Sigismundus de Sigismundis Ferrariensis (m. 1525), copistaCarlias [hexametri 8726; libri 15], Hugolinus Verinus n. 1438, m. 1516 , ff. 4r-178r
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CALMA
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Descrizione diretta
Firenze, Museo Nazionale del Bargello A 67
sec. XV. 2 data stimata membr. ff. I, 311, III' dimensioni: 390 x 276; specchio di scrittura: 46 [228] 110 x 38 [70 (18) 70] 80; rr. 29/ll. 28 decorato: il codice rappresenta uno dei primi capolavori di Gherardo di Giovanni che vi lavorò in collaborazione con Monte di Giovanni tra il 1473 e il 1475 (cfr. bibl.) Iniziali illustrate; Iniziali decorate rubricatoLegatura anticaEnte possessore Firenze, S. Maria Nuova, ospedale (S. Maria Nova, spedale) (a. non precisabile)Nomi Gherardo di Giovanni del Fora (ca. 1446-1497), miniatore (a. 1473-1475); Monte di Giovanni di Miniato (a. 1488 - 1532/33), miniatore (a. 1473-1475)Missale Bibliografia Mostr. miniatura (1953) n° 514; Salmi Miniatura italiana (1956) p. 34; Garzelli Miniatura fiorentina (1985) p. 282; DBMI (2004) pp. 259, 798
Responsabile scheda: CODEXScheda derivata da: MEL
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Napoli, Biblioteca Nazionale «Vittorio Emanuele III» S.Q.XXIII.K.22
a. 1489Nomi Monte di Giovanni di Miniato (a. 1488 - 1532/33), miniatore; Petrus Perusinus , miniatore
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