Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, Plut. 33.35
sec. XIV ex.-XV in. cart. ff. IV, 80, III' dimensioni: 293 x 218
Sottoscritto
Nomi Bartholomaeus Petri de Nerucciis de Sancto Geminiano fl. 1434-1466, m. post 1473 , copistaAfrica , Franciscus Petrarcha n. 20-7-1304, m. 19-7-1374 , ff. 1r-80vBibliografia MDI XIX (2008) p. 69, n. 90, tav. 107
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Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, Plut. 36.23
sec. XV in.Luogo di copia Toscana membr. ff. I, 141, I' dimensioni: 250 x 175 decoratoEnte possessore San Gimignano (Siena), Comune ; Firenze, Biblioteca Medicea Stemma Nomi Mattia Lupi (a. 1380 ca.-1468), committente, possessore e donatore; Bartholomaeus de Neruccis de Sancto Geminiano , copista; Cosimo I de' Medici granduca , committente dell'acquistoFasti , Ovidius , ff. 1r-100vtextus interruptus Carmina , Catullus , ff. 101r-137vEpistola Sapphus ad Phaonem , Ovidius pseudo , ff. 137v-141rBibliografia Fantoni I libri del Granduca (2019) pp. 126-7
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Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, Plut. 42.14
a. 1432Nomi Bartholomaeus de Neruccis de Sancto Geminiano , copistaAugustalis libellus [a. 1375-1388], Benvenutus de Imola n. 1320/1330, m. 1387/1388 Commentum super Dantem [a. 1379-1383], Benvenutus de Imola n. 1320/1330, m. 1387/1388 Definitiones vitiorum et virtutum , f. 168vDefinitiones vitiorum et virtutum (?), Bonaventura de Balneoregio n. 1217/1221, m. 14/15-7-1274 Expositio in Dantis Comoediam , Guido Pisanus frater OCarm fl. 1321/1337 redactio primaBibliografia Rinaldi Expositiones (2013) pp. 1039-40
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Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, Plut. 42.17
autografo sec. XV (post 1436)Nomi Bartholomaeus Petri de Nerucciis de Sancto Geminiano fl. 1434-1466, m. post 1473 , autografo diBreve compendium et utile supra tota Dantis Allegherii comoedia Breve compendium et utile supra tota Dantis Allegherii comoedia (?), Bartholomaeus Petri de Nerucciis de Sancto Geminiano fl. 1434-1466, m. post 1473 Bibliografia Rinaldi Expositiones (2013) pp. 1040-1
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Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, Plut. 51.9
Composito
sec. XIV ex.-XV in.Luogo di copia Siena membr. ff. II, 118, II' dimensioni: 215 x 135 decoratoEnte possessore San Gimignano (Siena), Comune ; Firenze, Biblioteca Medicea Stemma Nomi Mattia Lupi (a. 1380 ca.-1468), committente, possessore e donatore; Bartholomaeus de Neruccis de Sancto Geminiano , copista in parte; Cosimo I de' Medici granduca , committente dell'acquistoBibliografia Fantoni I libri del Granduca (2019) pp. 124-5
U.C. I
ff. 1-104Saturnalia , Macrobius , ff. 1r-104r
U.C. II
ff. 105-118De deo Socratis , Apuleius , ff. 105r-118v
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Descrizione diretta
Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, Plut. 78.20
datato a. 1419Note datazione Il manoscritto è lavoro personale, di utilizzo prolungato e con corpose aggiunte; la data probabilmente è riferibile al momento di inizio del lavoro. membr. La pergamena è spessa e bianca, con scarso contrasto tra carne e pelo. ff. I n.n., 55, I'; numerazione recente a matita in basso; all'inizio una guardia cartacea non numerata moderna, alla fine altra analoga e numerata; fascicoli 1(2), 2 (10), 3 (8), 4 (10), 5-6 (8), 7 (9): i ff. 1, 2 iniziali sono indipendenti, forse un bifolio; il f. 1 appare staccato dall'interno del contropiatto superiore; non è rispettata la regola di Gregory ma i fogli sono inseriti uno dentro l'altro con lo stesso verso; anche l'ultimo f. appare staccato dal contropiatto inf.; richiami a fine fascicolo. dimensioni: 215 x 150; specchio di scrittura: 162 x 101; ll. 23 variabile (f. 25r), rigatura a secco: la giustificazione è doppia sul lato sinistro per permettere l'emarginazione delle letterine iniziali, semplice a destra (schema C1), ed è sempre visibile; la rigatura talvolta non pare tracciata. disposizione del testo: la pergamena spessa e la scrittura dal tratteggio netto e rigido, creano un senso di ordine più apparente che effettivo, in quanto la preparazione per la scrittura, a secco, leggera, da un solo lato e spesso invisibile, è poco omogenea. Il testo usa sempre lo specchio proprio più interno.scritture e mani littera textualis; note generali sulla scrittura: il titolo iniziale è in normale scrittura libraria di modulo maggiore mentre il bifolio aggiunto all'inizio è in piccola scrittura corsiva. La mano del copista-possessore Bartolomeo di Pietro Nerucci da San Gimignano , tanto libraria che corsiva, è fortemente riconoscibile negli autografi certi, che sono però tutti più tardi di una quindicina d'anni rispetto a questo lavoro giovanile: è caratterizzata da un andamento grafico apparentemente «ondeggiante», dovuto alle s fortemente a fuso e leggermente inclinate verso destra, di contro alle d tonde fortemente allungate verso sinistra (nella scrittura libraria diritte, in quanto trattasi di una littera antiqua ), ed un ductus staccato ed angoloso. In questo manoscritto la scrittura del testo, una pesante e rigida littera textualis certo databile agli inizi del Quattrocento, non trova preciso riscontro nella libraria più tarda e consolidata del Nerucci; ma le glosse marginali - vergate a tutt'evidenza lungo un notevole lasso di tempo (a f. 4r la citazione marginale dantesca è del tutto accostabile alla scrittura dei tre manoscritti danteschi autografi, datati tra '31 e '34) - sono tutte autografe. Per un confronto tra diversi aspetti, forse dovuti a divario cronologico, della scrittura libraria del Nerucci cfr. testo e margini di f. 37r. Una sola mano differente, ma coeva, si nota a margine (ff. 13v, 14v, 29r). Presenza di glosse Vd. testo. decorato: l'apparato decorativo risale alle cure del copista-possessore Nerucci. Iniziali semplici: saltuari ritocchi ai capoversi; spazi bianchi per le iniziali. rubricato: la rubricatura è presente solo nel lb. II.Legatura medicea con catena e parti metalliche conservate; è caduto un fermaglio.
Sottoscritto
/
Colophon
A f. 1v: Iste Boetius scriptus fuit a me Bartolomeo P<ser Francisci Albertucci de Montepolitiano> Petri de s(anct)o Gem(inian)o morantis in scolis domini Mathie plebani plebis Aioli pratensis comitatus die vigesima quinta mensis aprelis sub annis domini millesimo quadringentesimo decimo nono, cuius anima quando a corpore separabitur in Paradisi gloria requiescat in secula seculorum. (per la spiegazione delle rasure vedi la storia del ms.)Nomi Bartholomaeus Petri de Nerucciis de Sancto Geminiano fl. 1434-1466, m. post 1473 , copista e possessore (ca. aut post 1419)Storia del manoscritto Il testo venne scritto, come si è detto sopra, da Bartolomeo di Pietro Nerucci da San Gimignano mentre era alla scuola di Mattia Lupi nel 1419: la stesura di questa notizia, autografa sul foglio di guardia iniziale, non è però contestuale alla copia ma, per chiari indizi di ordine grafico, risale al successivo, e lungo, utilizzo. Il libro rimase a lungo nelle mani del Nerucci, che ne riempì i margini con glosse e chiose. Il nome del possessore presente nel colophon appare ritoccato in due momenti: una prima volta sopra il patronimico originario, eraso, venne inserito il ser Francisci Albertucci de Montepolitiano ; successivamente, depennato anche questo, venne ribadito in interlineo ad inchiostro più scuro: Petri de sancto Geminiano. Il Bandini (vd. bibl.) legge come scripto inferior il nome di questo Bartolomeo Albertucci da Montepoliziano , cosa che non pare rispecchiare la dinamica dei due interventi sulla nota, in quanto la p di Petri è sicuramente del primo possessore, dunque il Nerucci. Epitaphium Boethii [a . 998(?)] (?), Gerbertus Aureliacensis scholasticus n. 940/945, m. 12-5-1003 , f. 5vEpitaphium Helpis , f. 6rConsolatio Philosophiae , Boethius n. 480 ca., m. 524 , ff. 3r-53rBibliografia Bandini Catalogus vol. III coll. 166-167; Courcelle, Consolation (letteratura secondaria); Courcelle Commentaires p. 133; Federici Vescovini Boezio (letteratura secondaria); Peiper: Consolatio (fonte); Cat. mss. Poppi (1993) (letteratura secondaria); Black-Pomaro Consolazione (2000) pp. 116-117 scheda nr. 18, tav. XVIII e passim; Black Humanism and Education (2001) pp. 237, 315, 389, 401, 422
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Plut.78.20 (Teca Digitale Laurenziana)
Responsabile scheda: Gabriella Pomaro
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Firenze, Biblioteca Nazionale Centrale II.II.16
sec. XVNomi Bartholomaeus Petri de Nerucciis de Sancto Geminiano fl. 1434-1466, m. post 1473 , autografo diBreve compendium et utile supra tota Dantis Allegherii comoedia Breve compendium et utile supra tota Dantis Allegherii comoedia (?), Bartholomaeus Petri de Nerucciis de Sancto Geminiano fl. 1434-1466, m. post 1473 Carmina leonina , Bartholomaeus Petri de Nerucciis de Sancto Geminiano fl. 1434-1466, m. post 1473
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Prato, Biblioteca Roncioniana Q.II.2 (84)
datato a. 1454 membr. ff. 175 dimensioni: 239 x 172
Sottoscritto
Stemma Nomi Bartholomaeus de Neruccis de Sancto Geminiano , possessore; Bartholomaeus de Neruccis de Sancto Geminiano , copistaHistoria gratiosa baltei gloriosissimae Virginis , Bartholomaeus Petri de Nerucciis de Sancto Geminiano fl. 1434-1466, m. post 1473 , ff. 156r-165v, 171r-175rMaia Egiziaca: testi non identificati (dati tratti dai cataloghi) , ff. 152r-155v
Miracula cinguli Sanctae Mariae de Prato [II], ff. 15v-16v: 1 - Miraculum IMiracula cinguli Sanctae Mariae de Prato [II], ff. 16v-17r: 2 - Miraculum IIHistoria cinguli Sanctae Mariae de Prato , ff. 2r-13r redazione 2Qualiter Musattinus sacrum cingulum voluit arripere , ff. 13v-15rBibliografia Mss. med. PO (1999) p. 39; Pratesi Historia Cinguli (2018) pp. XVI-XXI
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Descrizione diretta
Prato, Biblioteca Roncioniana Q.II.2 (84)
autografo datato a. 1454Note datazione vd. colophon membr. ff. I, 173, I'; la numerazione moderna corre da 2 (in quanto calcola un foglio iniziale, forse di guardia, caduto) a 175 (calcola f. 30, anch'esso caduto) e prosegue con 176 (guardia posteriore) e 177 (controguardia posteriore); fascicoli 1-2 (12), 3 (9), 4-17 (10): richiami verticali ai fascicoli 1, 2, 16, orizzontali negli altri; il richiamo al fasc. 16 evidenzia l'errata piegatura del fascicolo successivo, finale dimensioni: 239 x 172; specchio di scrittura: 15 [161] 63 x 23/6 [90] 7/46; rr. 27/ll. 26, rigatura a colorescritture e mani littera antiqua; Lingua copisti latino; volgare italiano decorato Iniziali semplici; pagine decorate: pagina decorata a f. 2r con stemma al marg. inf. rubricatoLegatura antica
Sottoscritto
/
Colophon
Sottoscritto più volte, solo a f. 155v anche con data. f. 13r Laus Deo. Pax vivis. Requies defunctis. / Explicit ista pie devota legenda Marie / Quam quicumque legit salvetur, scribit et audit. /Scriptor, ubique Deus sit sospes, Bartholomeus / Petri de Sancto nativus Geminiano. Explicit devotissima historia pretiosissimi cinguli gloriosissime virginis Marie. Amen. A f. 155v: Explicit opus ad honorem virginis Marie descriptum per me Petri Bartholomeum de Nerucciis de Sancto Gimignano. 1454 .Stemma Nomi Bartholomaeus Petri de Nerucciis de Sancto Geminiano fl. 1434-1466, m. post 1473 , copista e possessore (ca. 1454); Bigazzi Pietro (a. 1800-1870), possessore (sec. XIX)Storia del manoscritto A f. 2r marg. inf. stemma della Famiglia Nerucci (vd. Pratesi Historia , p. XVI):. È questo, per ordine di segnatura, il primo dei tre manoscritti in catalogo (gli altri due sono: Prato, BRonc Q.II.7 e S.V.21 cfr. schede relative), che tramandano, in latino o in volgare, la Storia della Cintola . Per i non semplici problemi di ordine attributivo e catalografico cfr. Mss. med. PO pp. 20-21. Bartolomeo Nerucci, che allestisce questa complessa compagine, è con ragionevole grado di sicurezza l'autore del testo nr. 9 l'Historia baltei , ben inseribile nella produzione e negli interessi di questo maestro ed esegeta dantesco. Non ci sono motivi sufficienti, invece, per attribuire al Nerucci, come già supponeva a suo tempo Gioacchino Pelagatti e suggerisce ancora la più recente bibliografia, anche il volgarizzamento al testo nr. 4, che manteniamo anonimo. Per notizie sul Nerucci rimandiamo alla scheda relativa ad un altro manoscritto di sua proprietà, il roncioniano Q.III.12, contenente la Divina Commedia . Da notizie desumibili dal Pelagatti e dal Giani si apprende che il manoscritto venne acquistato per la Biblioteca Roncioniana dal Guasti dal bibliofilo Pietro Bigazzi.Miracula cinguli Sanctae Mariae de Prato [II], f. 16v-17r: 2 - Miraculum IIHistoria cinguli Sanctae Mariae de Prato , ff. 2r-13r acefalo
De excellentia Mariae , Petrus Comestor n. 1100 ca., m. 22-10-1178 , f. 170vNotae quaedam , f. 175vQualiter Musattinus sacrum cingulum voluit arripere , ff. 13v-15rMiracula cinguli Sanctae Mariae de Prato [II], ff. 15v-16v: 1 - Miraculum IStoria del Sacro Cingolo di Prato [Historia cinguli Sanctae Mariae de Prato: volg. anonimo], ff. 17v-29vMiracoli mariani , ff. 31r-32rBiblia sacra , ff. 132v-145r: Apocrypha Evangelium Ps. MatthaeiPlanctus beatae Mariae virginis , Bernardus Claraevallensis abbas pseudo , ff. 145v-151vVita di Santa Maria Egiziaca , ff. 152r-153rHistoria gratiosa baltei gloriosissimae Virginis , Bartholomaeus Petri de Nerucciis de Sancto Geminiano fl. 1434-1466, m. post 1473 , ff. 156r-165v, 171r-175rMiracula , ff. 153r-155vBibliografia Pelagatti Sacro Cingolo (1895) pp. 181-202 (pubblica il testo nr. 4); Giani Un lettore (1921) pp. 29-30; Dante e Prato (1922) p. 165; Stegmüller (1950) (repertorio); WIC (1969) (repertorio); De Feo Inventario (1979) vol. I p. 61; Cincturale (1984) pp. 4, 13 n., 23; Grassi Historia della Cinctola (1990) p. 9 et passim; CPPM II B (1994) (repertorio); Fantappiè Biblioteca roncioniana (1994) p. 69 nr. 84; Mss. med. PO (1999) pp. 20, 39-40 scheda 23, tav. XVIII; BAI (2003) vol. II p. 482 (ms. solo cit.); CALMA (2004) vol. II.1; MDI XVI (2007) pp. 73-74 scheda 58, tav. 25; Pratesi Historia Cinguli (2018) pp. XVI-XXI (descriz. del ms., siglato N)
Note revisione 2019 su confroto con la descrizione: Pratesi, Historia ( in bibl)
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Prato, BRonc Q.II.2 (84), f. 2r
Prato, BRonc Q.II.2 (84), f. 155v
Prato, BRonc Q.II.2 (84), f. 175r
Responsabile scheda: CODEXScheda derivata da: MEL
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Descrizione diretta
Prato, Biblioteca Roncioniana Q.III.12 (65)
sec. XV secondo quarto data stimata cart. ff. IV, 57, IV' dimensioni: 319 x 221 (le dimensioni sono molto variabili, i ff. 1, 13 e 14, integrati successivamente, sono di dimensioni minori); specchio di scrittura: 35 [230] 54 x 60/6 [94] 61 (f. 27); rr. 2/ll. 40-42Lingua copisti volgare italiano Presenza di note Rare annotazioni in latino; presenti maniculae e notabilia Presenti spazi riservatiLegatura modernaStato di conservazione La compagine ha sofferto per umidità; un restauro moderno ha risarcito ampie lacune sui fogli iniziali, spesso dimidiatiNomi Bartholomaeus Petri de Nerucciis de Sancto Geminiano fl. 1434-1466, m. post 1473 , possessore (sec. XV)Storia del manoscritto La compagine era lacunosa già attorno alla metà del '400, quando vennero inseriti i ff. 1, 13 e 14 con Inf. I 1-84 e IX 46-X 66. È da notare che il richiamo a f. 14v è di mano dell'estensore delle chiose, identificato in Bartolomeo Nerucci, in base a confronto con il manoscritto autografo BRonc Q.II.2 (cfr. scheda relativa). Il Nerucci, che insegnò a Prato attorno alla metà del Quattrocento e lesse pubblicamente Dante, è noto anche per altri autografi di interesse dantesco, conservati ora nelle biblioteche fiorentine (cfr. in bibl. Giani Un lettore e Muzzi Lettura di Dante , pp. 79-83). Le chiose marginali, che - pur limitandosi ai primi VII canti dell'Inferno - presentano una loro corposità, sono state in parte edite dal Guasti unitamente a saggi del testo della Commedia . Un controllo sul non esiguo corpus di commenti danteschi posseduto dal Nerucci (per il quale cfr. in bibl. Roddewig), non ha portato all'identificazione delle chiose del testimone pratese.Commedia , Dante Alighieri n. 1265 - m. 1321 , ff. 1r-57v Inf. I 1-XXXIII 153; lacunoso e mutiloBibliografia Guasti Manoscritti 1873 (1873) pp. 151-161; Muzzi Lettura di Dante (1874) (letteratura secondaria); Giani Un lettore (1921) pp. 27-30; Dante e Prato (1922) pp. 109, 156; Zambrini Opere (1929) p. 434 (sub voce : Frammento della Divina Commedia); De Feo Inventario (1979) vol. I p. 131; Roddewig Komödie (1984) p. 264 nr. 615; Petrocchi Commedia (1994) p. 544; Mss. med. PO (1999) pp. 41-42 scheda nr. 28, tav. XXII
Note scheda originaria a c. di Simona Bianchi; revisione 2018
Risorse esterne collegate
Prato, BRonc Q.III.12, f. 6r
Prato, BRonc Q.III.12, f. 14v
Responsabile scheda: CODEX
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