Fu il capitolo generale dell'Ordine che nel 1244 a ... Leggi tutto

Fu il capitolo generale dell'Ordine che nel 1244 a Genova, in seguito alle critiche avanzate da numerosi frati, richiese nuove testimonianze a tutti coloro che avevano incrociato l'esistenza di Francesco per colmare le lacune presenti nella prima Vita di Tommaso da Celano. La mole disomogenea di materiale che si venne a raccogliere fu poi consegnata allo stesso Tommaso con il compito, vent'anni dopo la stesura della sua Vita, di completare il lavoro, cosa che avvenne entro il 1247. Gli ed. illustrano in apertura con attenzione la genesi del Memoriale, cioè della Vita secunda sancti Francisci del Celano, per evidenziarne la natura di lavoro collettivo - con un autore riconosciuto e indiscusso e più figure che agirono da collaboratori e verificatori del testo - e le successive redazioni. Tommaso completa la prima redazione nel 1247, rappresentata dal codice assisiate, per poi intervenire ulteriormente nel testo con la seconda redazione, arricchita anche dai miracoli che conosceranno poi una tradizione autonoma come Tractatus. Il volume è aperto da un'ampia sezione introduttiva e di commento al testo - «Perché una nuova edizione?» pp. IX-CXLII - dagli schemi grafici relativi alle relazioni tra i codici e ai relitti celaniani nel ms. Poppi 13, dalla bibliografia tematica di edizioni e studi (pp. CXLIII-CLXII) e dalle tabelle di confronto tra i principali codici e di concordanza tra le edizioni (pp. CLXIII-CXC). L'edizione critica del testo (pp. 1-357) fa riferimento in primo luogo ai mss. che hanno trasmesso nella sua interezza l'opera - Assisi, Bibl. Comunale, Sacro Convento 686 (fine XIV sec.), Roma, Ist. Storico dei Cappuccini, Archivio generale AB 23 (XIII-XIV sec.) e Uppsala, UB, C.4 (miscellaneo, XIII-XIV sec.), oltre che ai frammenti della Vita secunda del ms. Poppi, Bibl. Comunale Rilliana, 13 (fine XIII sec., ff. IIr-IIIv) - che vengono in questa sede posti a confronto. Tra i codici ausiliari contenenti estratti del Memoriale si ricordano e descrivono otto testimoni: Worcester, Cath. and Chapter Library, F. 75 (fine XIII o inizio XIV sec., miscellaneo con estratti e parafrasi, ff. 128r-145v); Bologna, BU, 2134 (miscellaneo della fine XIV o inizio XV sec. estratti ff. 117r-124v); Roma, Bibl. del Collegio di S. Antonio, 1 (metà XIV sec., miscellaneo con estratti, ff. 54va, 67va-vb e 74ra-77vb); Roma, Bibl. del Collegio di San Isidoro, 1/73 (miscellaneo dell'inizio del XV sec.); Perugia, Bibl. Comunale, 1046 (M 69), inizio del XIV sec., miscellaneo; Firenze, BNC, Conv. soppr. C.9.2878 (miscellaneo con estratti ff. 111r-119v); Fribourg, Couvent des PP. Cordeliers, 23 (J. 60) (XIV-XV sec, miscellaneo); Dublin, University College Archives, Franciscan Libr., s.n. [B 58] (ca. 1440, miscellaneo). La parte finale del Memoriale nella sua recensione più tarda (De canonizatione et translatione sancti Francisci) corrisponde a un capitolo della Legenda Umbra, trasmessa principalmente dai mss. Napoli, BN, VI.E.20 (seconda metà del XIII sec., miscellaneo), Terni, Bibl. Comunale, 227bis e Vat. Chig. C.V.136 (XV sec., f. 285ra-vb). L'apparato è completato dalla storia delle edizioni, dalla descrizione delle suddivisioni del testo, dall'analisi di aggiunte, ampliamenti, spostamenti, esclusioni, rifacimenti riscontrabili tra le due redazioni, oltre che dal processo di definizione dello stemma codicum. Si segnalano anche i mss. Assisi, Bibl. Comunale, Sacro Convento 76 e 486 (sermonario); Perugia, Bibl. Comunale, E 58 (310); Vat. lat. 7570 (Bonaventura da Bagnoregio Legenda maior). L'edizione inoltre, è corredata da una corposa sezione di indici (pp. 359-594). Recensioni di Filippo Sedda in «Il Santo» 52 (2012) 539-43 e in «Collectanea Franciscana» 82 (2012) 741-56, di François Delmas-Goyon in «Etudes franciscaines» 4 (2011) 401-15, di Marco Bartoli in «Revue d'histoire ecclésiastique» 107 (2012) 475-6 e di Fortunato Iozzelli in «Studi francescani» 109 (2012) 524-9. (Luca Mantelli)
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Prosegue la pubblicazione del corpus legislativo francescano (per il vol. I, Grottaferrata 2007, cfr. MEL XXXII 7792) con l'edizione di sei Constitutiones redatte nella prima metà del XIV secolo: quelle di Padova del 1310 (ms. Roma, Istituto Storico dei Cappuccini, Archivio generale, AA 1) promulgate sotto il generalato di Gonsalvo Ispano, di Assisi del 1316, con le Litterae statutoriae del ministro generale Michele da Cesena (mss. Vat. Borgh. 242; Dunedin, UL, 5; Vat. Ottob. lat. 15 e 56; Padova, BU, 1306; Ravenna, Classense, 45; Terni, Comunale, C.IV.M.11, ora 227bis) di Lione del 1325 (Dunedin, UL, 5; Vat. Ottob. lat. 15; Oxford, Bodl. Libr., Canon. misc. 359; Pavia, BU, Aldini 76; Reggio Emilia, Bibl. Panizzi, Vari D 110) ancora sotto il generalato di Michele da Cesena, di Perpignano del 1331 (Cortona, Comunale, 72; Siena, Comunale, G.XI.37), le Benedictinae del 1336 (ms. Assisi, Sacro Convento, Archivio-Bollario IX/18, cui l'A. aggiunge una lettera introduttiva del ministro generale Gerardo de Odón, responsabile delle costituzioni del 1331 e del 1337, dai mss. Fribourg, Cordeliers 106; Padova, BU, 1711 e Siena, Comunale, U.VI.2, e un documento proveniente dal convento di S. Nicola a Barcellona, ms. København, KB, NKS 631) e le costituzioni di Cahors del 1337 (mss. Avignon, BM, 719; Oxford, Bodl. Libr., Canon. misc. 75; El Escorial, Real Bibl., E.96.III.b.22; København, KB, NKS 631; Siena, Comunale, U.VI.2; Toledo, Bibl. del Cabildo, 25-10). Ognuno dei testi editi è preceduto da una nota introduttiva che si conclude con una bibliografia essenziale. Il volume è corredato di bibliografia e indici: index nominum, index thematicus e index generalis. Recensioni di Andrea Bartocci in «Archivum Franciscanum historicum» 103 (2010) 520-3 e di Vincenzo Criscuolo in «Collectanea Franciscana» 80 (2010) 651-3. (Federica Landi)
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L'A. considera l'agiografia martiriale ed episcopale, monastica, mendicante, mistica (femminile) e umanistica prodotta in Umbria tra il 1130 e il 1500. Nella prima parte segnala le agiografie martiriali relative a Illuminata di Todi (BHU 66, 67, prodotte dal monastero di S. Maria di Farfa), Barattale, vescovo di Spoleto (BHU 12, nel leggendario di San Felice di Narco, Spoleto, Archivio Capitolare del Duomo di San Lorenzo t. I-II, oltre a BHL 1620), Firmina di Amelia (Translatio, BHU 38, oltre a BHL 3001b, 3001d), Vittore e Corona (BHU 113, oltre a BHL 8559, in Vat. lat. 10000), Fulgenzio (il sermone BHU 56, in Vat. lat. 10000), Medico (BHU 79, in Vat. lat. 10000) e le agiografie episcopali relative a Crispolito di Bettona (BHU 15, in Roma, Bibl. Alessandrina,  93, e Bibl. Vallicelliana, H. 2 e H. 20), Rufino (Inventio BHU 96, in Assisi, cod. 4, Roma, Bibl. Vallicelliana H. 8, Napoli, BN, Branc. III.F.1; Inventio BHU 97 in Assisi, cod. 4, Roma, Bibl. Vallicelliana, H. 8, oltre a BHL 7360-7370), Vittorino (BHU 114, in Roma, Bibl. Vallicelliana, H. 18, Napoli, BN, Branc. III.F.1), Ercolano (BHU 60; BHU 61, in Admont, Stiftsbibl., 25, Heiligenkreuz, Stiftsbibl., 11, Lilienfeld, Stiftsbibl., 59, Melk, Stiftsbibl., 97 ( M. 4), Zwettl, Stiftsbibl., 13, Milano, Ambrosiana, B.49 inf., Gubbio, Archivio della Cattedrale, B [= II D 6]; BHU 62 in Perugia, Bibl. Augusta, I.19, Roma, Bibl. Casanatense, 1410, Vat. Arch. Capitolare di S. Pietro, A. 8 e A. 9; inoltre BHL 1620), Miliano (BHU 80), Cassiano (BHU 14, in Roma, Bibl. Vallicelliana H. 2), Giordano (BHU 106), Tebaldo Balbi (BHU 107, in Roma, Bibl. Vallicelliana, G. 96, Torino, BN, H.VI.23, Gubbio, Archivio di Stato, a.; BHU 108, in Roma, Bibl. Alessandrina, 93, Vat. Barb. lat. 2663), Pietro Parenzo (BHU 83, in Roma, Bibl. Casanatense, 2608, Bibl. Vallicelliana, H. 8; Miracula BHU 84 in Orvieto, Archivio Vescovile, B), Giovenale (BHU 72), Fortunato (BHU 39, oltre a BHL 3088). L'agiografia episcopale è caratterizzata inoltre da un ideale monastico evidenziabile per le seguenti figure: Giovanni da Lodi (BHU 70 e 71, in Gubbio, Archivio di Stato, Armanni II.C.23, Roma, Bibl. Alessandrina, 99; Vat. Urb. lat. 48), Bonfiglio da Foligno (vita di Silvestro Guzzolini e appendix; BHU 13), Facondino di Gualdo Tadino (in Assisi, Biblioteca Comunale, 341 e 427; Paris, BNF,  lat. 5006; Vat. lat. 5417 e Vat. lat. 7853; BHU 31-35, attribuiti a fra' Elemosina). Per l'agiografia monastica cenobitica si segnalano Pietro del monastero di S. Pietro (BHU 86, in Roma, Bibl. Alessandrina, 94 e Bibl. Vallicelliana, H. 12; BHU 87; BHU 85 in Perugia, Bibl. Augusta, I.19), Eutizio (oltre a BHL 2779-2780, BHU 29 in Roma, Bibl. Vallicelliana, tomo XXIV e XXV, Spoleto, leggendario di San Felice di Narco e Spoleto, leggendario di San Brizio, Roma, Bibl. Alessandrina, 99; BHU 30), Gemino (BHU 57, in Foligno, Biblioteca Jacobilli, A.V.9; BHU 58, 59 = Liber notitiae sanctorum Mediolanensium), Mauro e Felice (BHU 78, in Roma, Bibl. Alessandrina, 89 e Bibl. Vallicelliana, H. 48), Severo e Martirio (BHU 99, in Perugia, Museo di San Lorenzo, 33; BHU 100), Orso (BHU 116 in Roma, Bibl. Vallicelliana, Tomo VII), per l'agiografia monastica eremitica invece Pellegrino (BHU 81, in Vat. Urb. lat. 48), Felicissimo (il sermone BHU 36 è in Bologna, BU, 2205; BHU 37), Maio (BHU 73, in Assisi, Bibl. Comunale, 341, Paris, BNF, lat. 5006), Marzio (BHU 77, in Vat. lat. 7853) e Angelo di Gualdo (BHU 10, nel leggendario di Gualdo, in Gubbio, Armanni II.C.23, Vat. lat. 3921, BHU 11 in Bruxelles, Musée des Bollandistes, 446), Tommasuccio di Foligno (BHU 102-105), Pietro Crisci di Foligno (BHU 82), Vitale d'Assisi (BHU 115), Simone Fidati (BHU 101). Nella terza parte, dedicata all'agiografia mendicante, l'A. evidenzia per l'ordine minoritico le agiografie legate a san Francesco (BHU 40-55; BHU 44 è una Vita conservata in Assisi, Bibl. Comunale, Fondo antico comunale 686, ma una seconda redazione è in Roma, Archivio Generale OFMCap, AB/23; BHU 42 è la Legenda Neapolitana, in Napoli, BN, VI.E.20, in Assisi, Bibl. Comunale, 338 e in Terni, Bibl. Comunale, 227bis; il De inceptione ordinis fratrum Minorum è BHU 43, ma il testimone è scomparso; la Legenda maior è classificata come BHU 48, la Legenda minor BHU 49; la Legenda trium sociorum corrisponde a BHU 50, in Sarnano, Bibl. Comunale, E. 60, Vat. lat. 7339, Fribourg (Suisse), Couvent des PP. Cordeliers, 23 (J. 60); la Legenda Perusina, BHU 51, nel Perugino 1046; lo Speculum minus è BHU 54, in Roma, S. Isidoro, 1/73, lo Speculum maius è BHU 53, gli Actus b. Francisci BHU 55) e ai suoi primi compagni (BHU 3; due epitomi BHU 4 e 5, in Roma, S. Isidoro, 1/73, Fribourg (Suisse), Couvent des PP. Cordeliers, 23 (J. 60); BHU 1-2), alle donne che li seguivano, quali Vanna di Orvieto, Chiara (la Legenda sanctae Clarae BHU 17, la Translatio, BHU 18, la Vita, BHU 19, la Legenda versificata BHU 20, BHU 24, 25, 26); relativamente agli altri ordini si segnalano i testi agiografici legati alle figure di Giacomo Bianconi da Bevagna (la Vita BHU 63 sulla riscrittura di Roma, Bibli. Vallicelliana, H. 29 e della Chronica magistrorum generalium ordinis fratrum Praedicatorum in Bologna, BU, 1999 e Köln, Hist. Arch., G.B. fol. 1), Alessio Falconieri (BHU 7, nella Legenda de origine OSM attribuita a Pietro da Todi) e Filippo Benizi (BHU 91, il Liber miraculorum BHU 88, la Legenda Perusina BHU 89, la Legenda di Sheffield BHU 90, in Sheffield, University). Nella quarta parte si analizza l'agiografia mistica femminile: Margherita (BHU 76, oltre a BHL 5314, 5314b, 5314c), Giovanna da Carnaiola, nota come Vanna da Orvieto (BHU 69, oltre a BHL 4289, 4289a, 4289b), Angela da Foligno (il Memoriale BHU 8, cfr. BHL 455, 455a-b, 455d, 455e, quest'ultimo in Venezia, Marciana, lat. III. 228 (3010); le Instructiones BHU 9, anche in Assisi, Bibl. Comunale, 342), Chiara della Croce (BHU 28, cfr. BHL 1818 - vita di Berengario - e 1818b, 1819), Margherita di Città di Castello (la Legenda maior BHU 74, minor BHU 75). All'agiografia umanistica sono ascrivibili la Passio domini nostri Yesu Christi (BHU 65, versificata), le riscritture su Angela da Foligno (Memoriale BHL 456, Epilogus revelationum BHL 457), la Vita di Feliciano di Foligno (BHL 2850d), la Passio di Ercolano di Perugia (BHL 3825b), la Vita di Ubaldo di Città di Castello (BHL 8357b), la Vita Romanae (BHU 95), i testi relativi a Rinaldo di Nocera Umbra (BHU 92, 93, i Miracula BHU 94), ad Alberto di Montecorvino (vita di Alessandro Geraldini; BHU 6), Cristina da Spoleto (BHL 1736, in Paris, BNF, lat. 5621; i Miracula BHU 16). Alle pp. 203-17 l'A. elenca l'intero Repertorium operum hagiographicorum latinorum in Umbria conscriptorum, an. 1130-1500. (Valeria Mattaloni)
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Già apparso in «Comptes rendus des séances de l'Académie ... Leggi tutto

Già apparso in «Comptes rendus des séances de l'Académie des inscriptions et belles lettres» (2007) 781-97. L'A. analizza dal punto di vista storico e della tradizione manoscritta la Legenda choralis Umbra. In primo luogo, espone lo status quaestionis degli studi sulla leggenda, successivamente cerca di ricostruire il testo originale confrontando le lezioni di tre testimoni (mss. Terni, Bibl. Comunale, 227bis; Napoli, BN, VI.E.16 e VI.E.20). Si propone poi un'ipotesi di datazione e paternità dell'opera: la Legenda choralis Umbra viene attribuita a Tommaso da Celano; posteriore alla Vita prima e anteriore al Tractatus de miraculis beati Francisci, si rivela anello di congiunzione tra i due testi. In conclusione, l'A. riflette sul senso storico della leggenda nell'ambito della storia dell'Ordine dopo la morte del fondatore, descrivendola come un passaggio obbligato nella risoluzione della questione francescana. (Gabriella Andreatta)
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