Sono editi criticamente, con traduzione a fronte e commento esegetico in appendice, due sermoni di Ambrogio Autperto (? 784), dotto abate di San Vincenzo al Volturno, dedicati al culto mariano ossia il
Sermo in purificatione sanctae Mariae e quello
in adsumptione sanctae Mariae, entrambi già pubblicati da R. Weber
Ambrosii Autperti Opera III Turnhout 1979 (CCCM 27B) pp. 986-1002, 1027-36. Il nuovo curatore amplia significativamente la base documentaria, intervenendo anche con correzioni su alcune sviste pregresse, a ulteriori testimoni: per il primo sermone, oltre alla revisione delle collazioni di Weber condotte sui già noti codici Chicago, IL, Newberry Libr., f1, ff. 70v-75; Karlsruhe, Badische Landesbibl., Aug. Perg. CXCVII, ff. 145-156; München, BSB, Clm 14476, ff. 69-89v; Orléans, BM, 92, ff. 395-408 e Zürich, Zentralbibl., Rh. 41, ff. 205-213 (databili tra l'età carolingia e gli inizi del Mille), pone a base della
recensio anche i manoscritti Köln, Dombibl., 35, ff. 215r-224r (omeliario databile al IX sec.) e München, BSB, Clm 18220, ff. 46-60v (sermoni e testi agiografici, X-XI sec.), ricorrendo all'occorrenza a un gruppo di codici in beneventana contenenti però solo alcune porzioni delle omelie (cfr. p. 156). Per il sermone sull'Assunzione, accanto ai cinque testimoni usati dallo studioso benedettino, ossia Montecassino, Archivio della Badia, 462, ff. 126-135; Madrid, BN, 194, ff. 166v-169v; Reims, BM, 1395, ff. 26-32; Troyes, BM, 154, ff. 219-223 e Würzburg, UB, m.p.th.f. 38, ff. 110v-119 (IX-XI sec.), la collazione è estesa a due omeliari in beneventana (XI-XII sec.): Benevento, Bibl. Capitolare, 10, ff. 78r-84r e Roma, Bibl. Vallicelliana, t. VIII, ff. 92v-96v. L'apparato a piè di pagina del testo latino è di tipo misto, mentre quello in calce alla traduzione è un doppio apparato: il primo rimanda al testo biblico, il secondo alle fonti patristiche. Il volume, corredato di indici delle citazioni bibliche (pp. 361-3), dei nomi e dei termini notevoli (pp. 365-70), si apre con un'ampia introduzione (pp. 38-180) preceduta dalla bibliografia (pp. 9-37), in cui il curatore ripercorre l'ultimo secolo di studi dedicati alla figura e alla produzione omiletica di Autperto, soffermandosi in particolare sugli apporti di G. Morin, J. Winandy, C. Leonardi e R. Weber, per porre in debito rilievo le problematiche sollevate dalle attribuzioni incerte di paternità; traccia le linee portanti che definiscono l'essenza e l'originalità della mariologia autpertiana individuandone le fonti (oltre naturalmente alla Bibbia e ai dettami conciliari, i Padri latini Ambrogio e Agostino, ma anche lo pseudo Fulgenzio del
De circumcisione Domini, Gregorio di Tours, Gregorio Magno, Isidoro di Siviglia, forse Beda e di sicuro l'omeliario di Alano di Farfa risalente al 770 ca.); analizza l'immagine che della Vergine e dei suoi sacri attributi vuole trasmettere al lettore; classifica il genere, lo stile sensibile al
sermo humilis di ispirazione gregoriana e il metodo esegetico dispiegato. Nella presentazione e nell'analisi del testo dei sermoni tende a privilegiare gli aspetti legati alle origini e alle forme del culto, quelli connessi ai temi portanti e alle loro ricadute nel dibattito teologico, nonché alla struttura e all'articolazione interna delle due composizioni fitte di rimandi, anche per via indiretta come accade nelle digressioni che rimandano alla dottrina dei Padri greci della cristianità. (Giovanni Fiesoli)
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