L'
Imago mundi ci è conservata in 42 mss., 39 del XII sec. e 3 del XIII (tutti accuratamente descritti dall'A. con opportuni rinvii ad eventuali cataloghi a stampa), la metà dei quali contiene per intero il testo, gli altri soltanto parti o frammenti. Tra questi mss., almeno 3 provengono da Parigi (collegiata di San Vittore), la maggior parte dall'Austria e dalla Germania e 6 dall'Inghilterra (Lincoln, York e Worcester): London, B. L., Cotton Cleopatra B IV, Cotton Vespasianus E X, Royal 13 A XXI e Royal 14 C XI; Lambeth 371; Cambridge, Corpus Christi College, 66-A. Questi mss. inglesi sono di notevole importanza sia per il testo tràdito sia per il fatto che aiutano gli studiosi a stabilire dei nessi tra l'opera di Onorio ed i circoli scientifici nei quali operarono Roberto [Ruggero] di Hereford, Guglielmo di Malmesbury ed Enrico di Huntingdon. Si vedano, a questo proposito, i testi contenuti nei mss. Oxford, Bodl. Libr., Digby 56, Auct. F. 1. 9, Auct. F. 3. 14, Auct. F. 5. 19; London, B. L., Cotton Vitellius A XII. In ogni caso, la provenienza di tutti i mss. aiuta a stabilire, con tutta l'approssimazione possibile, particolari della vita di Onorio e fasi della stesura del testo. Tra le fonti, identificate dall'A., dell'
Imago mundi sono da segnalare Plinio, Solino, Beda e lo ps. Beda, Rabano Mauro, Elperico e lo ps. Alcuino. L'immagine del mondo tramandata da Onorio è sostanzialmente tradizionale (carolingia), come è ampiamente dimostrato dal modo in cui le fonti sono utilizzate (cfr. mss. Oxford, Bodl. Lib., Laud. Misc. 633 e Clm 210) e dai lavori che, a loro volta, si servirono dell'
Imago mundi. Il testo fu elaborato tra il 1110 ed il 1139 e l'A. ne discute le varie fasi e le successive stratificazioni. L'unica ed. finora esistente era quella di Andreas Schott (Lione 1677) poi passata in PL 172,115-188. Il testo qui edito è basato su 6 mss.: Cambridge, Corpus Christi College, 66 (per la redazione del 1110), London, B.L., Cotton Cleopatra B IV (redaz. 1123), Zwettl, Stiftsbibl., 172 (redaz. 1133), Clm 14731 e 22225 (per le glosse), Clm 536 (redaz. 1139).
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