L'introduzione generale (pp. 7-233), dal titolo
Pier Damiani e l'agiografia e firmata da U. Longo, si struttura in otto paragrafi: 1. «La tradizione manoscritta delle opere agiografiche di Pier Damiani»; 2. «Percorsi editoriali delle opere di Pier Damiani»; 3. «L'identità dei testi e la formazione del
corpus delle opere agiografiche damianee»; 4. «La
Vita di Romualdo. Convertire il mondo»; 5. «La
Vita di Mauro. Riformare il clero»; 6. «La
Vita di Odilone. Il dialogo con il monachesimo»; 7. «Le
Vite di Rodolfo e di Domenico Loricato»; 8. «Per concludere». All'introduzione seguono la «Nota al testo», le «Sigle dei libri della Bibbia» in latino e in italiano, le «Sigle e abbreviazioni» e la «Bibliografia». Il Vat. lat. 3797, manoscritto molto vicino cronologicamente alla stesura delle opere damianee, «costituisce senza dubbio un anello fondamentale nella catena della trasmissione manoscritta. Il codice contiene la maggior parte delle opere di Pier Damiani ordinate secondo criteri e intenti precisi subito dopo la sua morte ed è stato concepito molto probabilmente dal suo discepolo e revisore degli scritti anche in vita, Giovanni da Lodi. Il manoscritto per le sue peculiari caratteristiche può essere considerato a tutti gli effetti una vera e propria edizione medioevale» (pp. 28-9). Altri testimoni dell'opera agiografica damianea sono: Montecassino, Archivio dell'Abbazia, 358 (pp. 308-328:
Vita Romualdi [contenuta anche al f. 285r-v di Vat. lat. 5411]; pp. 328-330:
Vita Rodulphi; pp. 330-335:
Vita Dominici); Vat. Arch. Cap. S. Pietro D. 206 (copia del Vat. lat. 3797 ma con una disposizione di testi differente, contenente ai ff. 105r-116v la
Vita Romualdi, preceduta, in altra parte del codice, dalla
Vitae Rodulphi et Dominici); Paris, BNF, lat. 2470 (ff. 108v-127v:
Vita Romualdi; ff. 212ra-213v:
Vita Rodulphi; ff. 213v-218ra:
Vita Dominici); Graz, UB, 573 (ff. 117v-137r:
Vita Romualdi; ff. 220r-226v:
Vitae Rodulphi et Dominici). La collocazione delle opere agiografiche così come la si legge in questi ultimi due manoscritti proviene dalla linea di trasmissione di Fonte Avellana (linea di trasmissione di cui fanno parte anche i mss. Melk, Stiftsbibl., 732; Wien, Schottenkloster, Stiftsbibl., 29; München, BSB, Clm 18078; Clm 3035; Clm 6983; Clm 11429; Clm 5803). Il ms. Wien, ÖNB, 698 (copia di Graz, UB, 573) è infine un'eccezione, in quanto conserva ai ff. 100rb-105ra le
Vitae Rodulphi et Dominici mentre non è presente la
Vita Romualdi. Le opere agiografiche scritte su committenza o scritte per altre comunità religiose, la
Vita Mauri e la
Vita Odilonis, seguono invece un percorso separato. Il solo ms. Vat. lat. 3797 contiene, oltre alle tre vite di santi eremiti, la
Vita Mauri, la seconda agiografia scritta da Pier Damiani, dopo la
Vita Romualdi, su richiesta del vescovo di Cesena, benché in posizione separata rispetto alle altre e inserita tra i sermoni. È contenuta inoltre in Vat. lat. 6749 (unica vita) e, nella stessa linea di trasmissione, in Utrecht, Bibl. der Rijksuniversiteit, 263 e Firenze, BNC, Conv. soppr. G.6.394 e ancora in Roma, Bibl. Alessandrina, 91 ff. 264r-269r e 270r-277v (due copie) e Bibl. Vallicelliana, H. 8 I ff. 291r-293v. La
Vita Odilonis, che ha soppiantato ben presto quella di Iotsaldo di Cluny (e con la quale vi è traccia si sia combinata nel ms. Paris, BNF, lat. 9741 ff. 32r-47v [BHL 6283]), sin dai primi testimoni, risulta invece inserita in un contesto cluniacense e sembra seguire, nella tradizione manoscritta, un percorso solitario non solo rispetto alle altre agiografie ma, più in generale, rispetto a tutta la produzione damianea: Paris, BNF, lat. 5296 C ff. 49r-63v e lat. 5351 ff. 165r-174r; Vat. Reg. lat. 493 ff. 136r-141v e Vat. Reg. lat. 229 ff. 98r-102v; Cambridge, CCC, 328 e 161; Oxford, Bodl. Libr., Bodl. 817 ff. 38r-49r; Paris, Bibl. Mazarine, 2012 ff. 37v-48r; BNF, lat. 5290 ff. 121v-133v; Bourg-en-Bresse, BM, 29 (21); Bruxelles, KBR, 7460 f. 151r-v (dove la
Vita compare con l'intitolazione particolare e indipendente
Sermo quomodo vel a quo coeperit celebritas animarum); Milano, Ambrosiana, A 190 inf. ff. 272v-276r (presente in BHL Suppl. 6282b come
Vita auctore Petro Damiano retractata; in realtà si tratta di un montaggio del testo in lezioni per l'ufficio liturgico); Roma, Bibl. Alessandrina, 91 ff. 23r-26r, 31r-39v e 40r-56r (tre copie). Le
Vitae Rodulphi et Dominici, accorpate dall'autore in una lettera inviata ad Alessandro II, sono in realtà due testi distinti: lo si evince, primo fra tutti, dal ms. Vat. lat. 3797, primo testimone della
Vita, e in seguito in Roma, Bibl. Alessandrina, 99 ff. 596r-601v; Bibl. Vallicelliana, H. 13 ff. 164r-174r (incompleta); Montecassino, Archivio dell'Abbazia, 566 (copia del sec. XVII di Cas. 358) pp. 176-217; Vat. Ottob. lat. 321 (copia della fine del sec. XVI di Vat. Arch. Cap. S. Pietro D. 206) ff. 205r-219v. Per quanto riguarda l'identità dei testi agiografici è da notare che sia le
Vitae Radulphi et Dominici sia la
Vita Mauri sono state giudicate in modo discorde dagli studiosi che le hanno classificate la prima come epistola 109 (ed. K. Reindel
Die Briefe des Petrus Damiani III
Nr. 91-150 München 1989 pp. 200-23; cfr. MEL XIX 2865), la seconda come sermone (F. Lanzoni
S. Mauro e il santo Monte di Cesena in
S. Maria del Monte. Note di religione, di storia e di arte. Ricordo delle feste centenarie 1814-1914 Cesena 1914 pp. 22-32; P. Burchi
Mauro vescovo di Cesena in
Bibliotheca Sanctorum IX Roma 1967 coll. 223-4). All'introduzione generale seguono le traduzioni italiane delle cinque vite approntate dall'A. con la collaborazione di A. Ferroni:
Vita beati Romualdi (pp. 306-415), con testo latino a fronte da G. Tabacco
Vita Beati Romualdi Roma 1957, preceduta da un'introduzione dal titolo
Una struttura letteraria della Vita Romualdi firmata dall'A. (pp. 285-305; una prima versione di questo studio è stata pubblicata con il titolo
La «grammatica di Cristo» di Pier Damiani agiografo. Per uno studio della struttura letteraria della «Vita Romualdi» in
Studi e testi pubblicati in occasione del Millenario della nascita di San Pier Damiani 1007-2007 Cesena 2007 = «Benedictina» 54, 2007, pp. 195-216 - cfr. MEL XXX 3804);
Vita sancti Odilonis (pp. 416-51) con testo latino a fronte, corretto, da PL CXLIV coll. 925-44;
Vita sancti Mauri (pp. 452-67) con testo latino a fronte da L. Lugaresi, Pier Damiani
Vita di Mauro Cesena 2002 (cfr. MEL XXVIII 3364);
Vitae beati Rodulphi et beati Dominici Loricati (pp. 468-99) con testo latino a fronte da K. Reindel
Die Briefe des Petrus Damiani III
Nr. 91-150 München 1989 pp. 200-23 (cfr. MEL XIX 2865). In appendice si offre la traduzione italiana (pp. 522-613; con testo latino a fronte da J. Karwasinska
Vita quinque fratrum eremitarum seu vita vel passio Benedicti et Iohannis sociorumque suorum, auctore Brunone Querfurtensi. Epistola Brunonis ad Henricum regem Warszawa 1973 pp. 9-84) della
Vita quinque fratrum eremitarum di Brunone di Querfurt, trasmessa dal
codex unicus Berlin, SB, theol. lat. 8° 162: «il peso oggettivo della
Vita Romualdi nel dossier agiografico di Pier Damiani e la sua fortuna consigliavano di accostarla a questa opera singolare e ancora poco nota, che costituisce una testimonianza fondamentale e complementare rispetto a quella damianea per ricostruire il modello agiografico romualdino» (p. 503). Il volume si chiude con un «Indice scritturistico» (pp. 617-20) e un «Indice dei nomi» (pp. 621-39). (Beatrice Baragatti)
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