L'A. lamenta la mancanza di studi dedicati agli aspetti grafici e codicologici dei manoscritti patristici copiati dagli umanisti. Si offrono dunque i risultati di uno studio preliminare condotto su un primo campione di raffronto: cinque codici greci e cinque latini (Firenze, Laurenziana, Pl. 12.19, 17.22, 17.25, 26.13, Fies. 45). Il Laur. 17.25 contiene la traduzione latina di Giorgio Trapezunzio della
Praeparatio evangelica di Eusebio di Cesarea; il Laur. 26.13 è una miscellanea con alcuni testi tradotti da Ambrogio Traversari; il Fiesolano 45 è una raccolta di traduzioni umanistiche di Padri greci, tra cui spiccano il
De providentia di Giovanni Crisostomo tradotto dal Traversari e il
De vita Mosys di Gregorio di Nissa tradotto dal Trapezunzio; il Laur. 12.19 contiene il
De civitate Dei di Agostino; infine, il Laur. 17.22 contiene le opere dello pseudo Dionigi Areopagita nella versione latina del Traversari, la traduzione di Girolamo del
De Spiritu Sancto di Didimo Alessandrino e le due orazioni di Atanasio
Contra gentiles e
De incarnatione Verbi sempre nella traduzione del Traversari. La struttura materiale dei codici latini, analizzati nel loro complesso, risulta più omogenea rispetto a quella dei cinque codici greci, che presentano pure una confezione meno raffinata. (Laura Rossi)
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