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Disticha Catonis venivano utilizzati nel medioevo come testo scolastico. Si ha una serie di glosse a questo testo risalenti al IX secolo e dovute alla scuola di Auxerre e a uno dei suoi maestri, Remigio. I manoscritti che contengono questi apparati di glosse (sia nella forma di annotazioni marginali che nella forma di commento continuo) vanno dal IX al XII secolo e provengono da Francia e Italia. Il saggio mette in luce che apparati di glosse al testo dei
Disticha sono presenti anche in quattro codici di origine anglosassone (Cambridge, Trinity College, O.2.31; Cambridge, UL, Gg.V.35; Oxford, Bodl. Libr., Rawl. G. 57 [+ Rawl. G. 111]; Cambridge, Gonville and Caius College, 144) e analizza la relazioni interne delle glosse di questi manoscritti e con quelle dei testimoni continentali. Dall'indagine su queste glosse, in latino ma anche in anglosassone, si conclude che i
Disticha Catonis venivano studiati nell'Inghilterra anglosassone attraverso il commento di Remigio. La tipologia delle glosse (che sono soprattutto lessicali) indica che i
Disticha venivano adoperati per lo studio di grammatica e lessico e sintassi della lingua latina, offrendo così un indizio circa le tecniche di insegnamento delle scuole medievali. Nelle due appendici vengono presentate le glosse di Remigio presenti nei manoscritti anglosassoni e un elenco di codici continentali dei
Disticha contenenti glosse (Barcelona, ACA, Ripoll 106; Bern, Burgerbibl., 398; Epinal, BM, 74; Leiden, Bibl. der Rijksuniversiteit, Voss. lat. O. 89; Lucca, Bibl. Statale, 1433; Paris, BNF, lat. 2772; lat. 2773; Rouen, BM, 1470 (O. 32); Saint-Claude, BM, 2; Trier, Stadtbibl., 1093/1694; Vat. Reg. lat. 1424 e Reg. lat. 1560; e inoltre Paris, BNF, lat. 8319; Vat. Reg. lat. 1578; Wien, ÖNB, 969; Bern, Burgerbibl., A. 92. 9; Berlin, SB, lat. 4° 538; München, BSB, lat. 19474 e lat. 19475, con
accessus, commenti e glosse non remigiani). (Marusca Francini)
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