sec. XIV ex. - XV in. data stimata
cart.
ff. I, 181, la numerazione in numeri romani giunge fino a CLXXVIII; fascicoli 1-13 (12), 14 (11), 15 (14);
Dimensioni: 220 x 145; specchio di scrittura: 23 (158) 49 X 21 [42 (10) 42] 30; rr. 2/ ll. 46 (variabili).

Iniziali semplici; Iniziali filigranate
Rubricato

Legatura antica con forte allentamento del dorso.

Ente possessore Camaldoli (Arezzo), Eremo OSBCam (post XVII ex.)
Nomi Antonius Salvi, possessore (sec. XV)
Precedenti segnature Q.II-28, Camaldoli (Arezzo), Eremo OSBCam (sec. XVII ex.)
Storia del manoscritto A f. 1r (sec. XV): Anthonius  Salvi; la stessa mano, a f. 173rb, verga una nota di possesso, successivamente depennata: Iste liber est domini Antonii Salvi vicar. de Iocis (? , toponimo di lettura incerta che potrebbe suggerire - ma la lettera iniziale pare con una certa sicurezza una i - la località Soci, Arezzo; cfr. Repetti, Dizionario, V, 418).
A f. 1r segnatura corrispondente al catalogo C: Inscriptus Catalogo Q.II-28 (cfr. Magheri-Fossa, Biblioteca, 492 nr. 28, ms. non individuato).
A f. 1r nel margine inferiore sono presenti il timbro dell'Archivio di Camaldoli e uno stemma raffigurante un gallo su fondo giallo, di esecuzione amatoriale.
A f. Ir segnatura, che non ha avuto corso, in inchiostro blu: 101.
Bibliografia Repetti Dizionario (1843), V; Inventario Camaldoli (1970), p. 11; Magheri Cataluccio-Fossa, Biblioteca (1979); ILWVV (1979)