All'inizio dell'XI secolo, presso l'episcopato di ... Leggi tutto

All'inizio dell'XI secolo, presso l'episcopato di Cambrai viene scritta una vita di Autberto (BHL 861), vescovo deceduto prima del 674. Il suo culto è certamente attestato soltanto dalla seconda metà del IX secolo. L'A. presenta argomenti storici con i quali intende dimostrare l'infondatezza della paternità di Fulberto di Chartres della vita di Autberto del XII secolo. A suo giudizio, infatti, il testo tradisce una piena attinenza al contesto politico e religioso di Cambrai negli anni Venti del XII secolo, rivelando familiarità con i temi politici ecclesiologici cari al vescovo Gerardo I (1012-1051). L'A. inoltre sottolinea ancora come la vita costituisca una sorta di «récapitulation des traditions» agiografiche locali. Nell'appendice (pp. 351-2) una lista provvisoria dei mss. della Vita Autberti: Bruxelles, BR, II 992 (3292), ff. 107r-120r; Cambrai, Médiathèque Mun., 854 (758); 806 (714), ff. 18v-21r, 61r-63r; Douai, BM, 867, ff. 82r-96r; 838, ff. 171v-176v; 864, ff. 113r-128r; 151, t. I, ff. 105r-106v; Cambrai, Médiathèque Mun., 864 (767 II), ff. 153r-168v; 857 (761), ff. 3v-17r; Bruxelles, BR, 18018 (3239), ff. 83v-84v; Gent, Bibl. der Rijksuniversiteit, 2290; Mont-Saint Eloi, Abbaye Saint-Vindicien (deperditus); Bruxelles, BR, 9120 (3221), ff. 9r-13r; Arras, BM, 573 (462), ff. 139v-142v; Bruxelles, BR, 7461 (3176), pp. 255-271; II 2309, t. I, pp. 74-92; 21002 (3267), ff. 3r-9v; 7808 (3186), pp. 124-7; Arrouaise, Abbaye Saint-Nicolas (deperditus); Compiégne, Abbaye Saint-Corneille (deperditus); Valenciennes, Abbaye Saint-Jean (deperditus); Saint-Omer, BM, 698, ff. 57r-67r; 699, ff. 25r-34r; Wien, ÖNB, Ser. Nova 12854, ff. 1r-15r e Berlin, SB, theol. lat. 4° 141. (Maddalena Betti)
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Della Translatio Calixti (BHL 1525), testo ... Leggi tutto

Della Translatio Calixti (BHL 1525), testo anonimo che racconta dell'arrivo in Francia settentrionale, nel monastero di Cysoing, delle reliquie del papa Callisto I nell'anno 854, si esamina in primo luogo la tradizione manoscritta, costituita da tre esemplari (Bruxelles, BR, 9120; Reims, BM, 1408; Paris, BNF, lat. 5271), da cui risulta che la Translatio era parte di un libellus completo in onore del santo, comprensivo anche della Passio e dei Miracula. L'importanza accordata nella Translatio alla celebrazione di Evrardo, marchese del Friuli e fondatore di Cysoing insieme alla moglie Gisella, figlia dell'imperatore Ludovico il Pio, porta a concludere che l'opera sia nata su commissione della vedova, quale elogio funebre di Evrardo. Il testo sarebbe stato scritto poco dopo la morte di questi, alla fine degli anni 860, nel monastero di St.-Amand, probabilmente dal giovane Ucbaldo, allievo di Milone. Per motivare tale attribuzione, già proposta da Y. Chartier, non si considera determinante il possibile legame familiare tra Ucbaldo e uno degli eredi di Evrardo e Gisella, l'Hucboldus menzionato nell'Historia di Flodoardo di Reims. Sono invece ritenuti argomenti probanti la qualità formale dell'opera, alcuni temi significativi, la presenza della Translatio a St.-Thierry, con cui Ucbaldo ebbe stretti legami, e soprattutto la notizia secondo la quale il monaco di Saint-Amand, dopo questa prima opera, avrebbe trascorso un periodo a St.-Bertin su invito dell'abate Raoul, figlio di Gisella. (Barbara Scavizzi)
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