L'A. studia gli esempi di onciale africana, una particolare variante dell'onciale in uso nella provincia romana d'Africa fra IV e V secolo, per dimostrare la fragilità dell'identificazione geografica di tale scrittura. L'onciale «africana», infatti, non ricorre esclusivamente nel Nord del continente da cui prende il nome, e anzi proprio in quella parte del Mediterraneo si registrano anche altri fenomeni grafici. L'esame delle occorrenze dell'onciale «africana» mostra invece una specifica tendenza a uno stile «retrò», dunque a una scelta di gusto da parte di alcune scuole scrittorie. Gli esempi esaminati prendono le mosse dai volumi dei
CLA di E.A. Lowe e riguardano il
codex Bobiensis dei Vangeli Torino, BNU, G.VII.15; i diversi
corpora delle opere di Cipriano di Cartagine (Milano, Ambrosiana, D 519 inf. + Torino, BNU, F.IV.27 + Vat. lat. 10959; Orléans, BM, 192 [169]; London, BL, Add. 40165; Torino, BNU, G.V.37; Marburg, Hess. Staatsarchiv, Hr. 1, 1); Agostino (Sankt Peterburg, Rossijskaja Nacional'naja Bibl., Q.v.I.3; Verona, Capitolare, XXVIII [26]); Lattanzio (Sankt Gallen, Stiftsbibl., 213; Bologna, BU, 701); l'evangeliario Trento, Castello del Buonconsiglio, Coll. Provinciali 1589 + Dublin, Trinity Coll., 1709 + London, BL, Add. 40107; il palinsesto biblico Napoli, BN, ex Vindob. lat. 1 [
olim Vindob. 17]; il palinsesto ciceroniano Vat. Pal. lat. 24; Eutropio (El Escorial, Bibl. San Lorenzo, Camarin de las Reliquias s.n.); il frammento cosiddetto incerto Wien, ÖNB, Papyr. L 87; l'Apocalisse antegeronimiana Paris, BNF, lat. 6400 G; le epistole paoline antegeronimiane del
corpus München, BSB, Clm 6436 + München, UB, q. 928 + Göttweig, Stiftsbibl., 1 [9]; il Pentateuco antegeronimiano München, BSB, Clm 6225; Livio (Paris, BNF, lat. 5730; Bamberg, SB, Class. 35a + Patr. 4 [B.II.6] + Bibl. 18; Vat. lat. 10696); i frammenti pliniani raccolti sotto la segnatura Wien, ÖNB, 1a.
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