L'A. nella prima parte del saggio esamina le argomentazioni offerte da Stefano Langton nella
quaestio Utrum potentia credendi sit naturalis an gratuita (
Quaestiones theologicae III q. 74 di cui è offerta l'edizione alle pp. 81-8 sulla base dei mss.: Avranches, BM, 230 ff. 226vb-227va; Arras, BM, 965 ff. 86va-87vb; Paris, BNF, lat. 16385 ff. 21rb-22rb e lat. 14556 ff. 199va-200rb; Vat. lat. 4297 ff. 17va-18va; Cambridge, Saint John's Coll., Ms. C. 7 ff. 176vb-177va; Oxford, Bodl. Libr., Lyell 42 ff. 31va-32rb) relativamente alla controversia se un essere umano è per sua natura capace di credere o se ogni atto di fede è un puro atto di grazia; attraverso il confronto con un capitolo della
Summa theologica di Prepositino da Cremona (
Utrum virtutes sint bona gratuita tantum, ms. Paris, BNF, lat. 14526 f. 34ra-vb) rileva le distanze che separano i due teologi. L'A. sottolinea che, sebbene in materia di fede la posizione di Stefano trovasse il consenso anche dei suoi più stretti discepoli, come Goffredo di Poitiers, l'esito della
quaestio 74 raccoglie interpretazioni diverse; alla luce di questo presupposto l'A. attribuisce a Goffredo, anche sulla base del confronto con alcuni passi della
Summa theologiae, due delle venti questioni anonime in forma di
reportationes presenti nei mss. Erlangen, UB, 260 ff. 57-64 e Paris, BNF, lat. 14526 ff. 147-160 studiate da R. Quinto in
«Doctor nominatissimus» Stefano Langton (? 1228) e la tradizione delle sue opere Münster 1994 pp. 145-56 (cfr. MEL XXI 3519):
Hodierna disputatione quesitum est utrum potentia credendi vel diligendi vel meritorie aliquid operandi sit naturalis vel gratuita (mss. Erlangen, UB, 260 f. 59rb-va e Paris, BNF, lat. 14526 ff. 150va-151rb di cui sono offerti lo
stemma codicum a p. 77 e l'edizione alle pp. 89-93) e
De corruptione naturalium (mss. Erlangen, UB, 260 f. 58va-b e Paris, BNF, lat. 14526 f. 149rb-vb). Sono inoltre proposte alcune annotazioni filologiche sulla
quaestio 74 di Stefano (
stemma codicum a p. 76). Chiudono il saggio l'elenco delle abbreviazioni e la bibliografia.
Riduci