Nel contesto della persecuzione di Diocleziano hanno origine i culti di martiri fra i più importanti della cristianità nelle diverse zone del bacino mediterraneo. Tra questi, cinque militari attivi in Africa trovarono la morte tra la fine del III secolo e l'inizio del IV: la giovane recluta Massimiliano di Teveste (BHL 5813); il centurione Marcello di Tingi (BHL 5253-5255a); Cassiano, pubblico ufficiale in servizio durante nel processo a Marcello (BHL 1630); il veterano Tipasio di Tigava, poi monaco (BHL 8354) e il giovane porta-insegne Fabio di Cesarea di Mauritania (BHL 2818). Sono le agiografie presentate nel volume, frutto della tesi dottorale di J. Leoni discussa nel 2014,da cui sono stati tratti vari articoli scientifici, uno dei quali contenente anche l'edizione critica relativa a Marcello, qui riadattata. La tesi originariamente non conteneva l'agiografia di Fabio a motivo dell'esistente edizione di A.M. Piredda (
Passio sancti Fabii Sassari 2007; cfr. MEL XXXI 6010), ma per il presente volume è stato predisposto un nuovo testo critico. Le agiografie, scelte secondo il criterio dell'omogeneità geografica, sono state redatte a partire dal IV secolo e propongono un esempio di sviluppo diacronico del genere letterario. L'introduzione considera i caratteri dell'agiografia dei primi tre secoli, con un focus sul tema della
militia cristiana (trattato da Tertulliano, soprattutto nel
De corona), sulla grande persecuzione di Diocleziano e sull'epoca costantiniana. Si presentano quindi i cinque protagonisti delle agiografie, indagando la teologia sottesa alle narrazioni relative ai santi militari e il loro culto. Seguono i singoli testi, introdotti da una presentazione della trama e dei caratteri storico-letterari dell'agiografia (per la collocazione cronologica dei testi l'A. parla impropriamente di «autenticità») e dalla discussione filologica. La
passio di Massimiliano si basa sui manoscritti: Salisbury, Cathedral Libr., 223; Canterbury, Cathedral Libr., Lit. E 42; Avranches, BM, 167; Dublin, Trinity Coll., 171 (B.1.16). La
passio di Marcello è tradita dai manoscritti: Madrid, BN, 494; 13017; El Escorial, Real Bibl. de San Lorenzo, b.I.4; Paris, BNF, lat. 17002; lat. 1036; lat. 3809; Sainte-Geneviève, 556; 2627; London, BL, Cotton Nero E.I; Arundel 91; Salisbury, Cathedral Libr., 221; Angers, BM, 807; León, Bibl. Capitular, 52; Toledo, Bibl. Catedral, 44.11; Barcelona, BU, 1158; Bruxelles, KBR, 8922; 8926 e su due breviari a stampa (Lisboa 1497 e 1548). Escerti degli
Acta Marcelli sono inclusi nei codici Benevento, Capitolare, 5 e Roma, BNC, Farf. 29. La
passio di Cassiano è tradita dai manoscritti: Roma, BNC, Farf. 29; Paris, BNF, lat. 17002; lat. 5306; Napoli, BN, VIII.B.2; Firenze, Laurenziana, Ed. 135; Plut. 20.1, mentre la tradizione indiretta è data dal
Peristephanon di Prudenzio e dai martirologi geronimiano e di Usuardo. L'agiografia di Tipasio è trasmessa dal
codex unicus Paris, BNF, lat. 5306, insieme alla
passio di Cassiano, e anche la tradizione indiretta è molto scarsa. Infine, la
passio di Fabio, della quale si esaminano le occorrenze lessicali nel contesto della produzione africana coeva, è tradita dai testimoni Paris, BNF, lat. 5306; lat. 5323; lat. 17002; n.a. lat. 2179; n.a. lat. 2180 ed El Escorial, Real Bibl. de San Lorenzo, b.I.4. L'apparato critico tiene conto anche delle edizioni esistenti, qualora presentino varianti non reperibili nei codici; un ulteriore apparato è relativo alle fonti, mentre una terza fascia di testo contiene note di commento. Il volume è corredato dall'indice dei loci biblici e dei nomi propri di persona, di luogo e di popoli. (Marianna Cerno)
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