In otto brevi paragrafi, l'A. esamina tutti gli aspetti relativi alla
Vita Pauli Aureliani di Wrmonoc: la datazione (884), l'ambiente culturale in cui fu prodotta (Landévennec), l'autore, il destinatario (il vescovo Hinworet) e gli scopi dell'opera (liturgici e scolastici), il contenuto, lo stile, le fonti (oltre alla Bibbia, Virgilio, Giovenco, Sedulio, Prudenzio, Orosio, Gildas, Cassiano, Cassiodoro, Boezio, Prisciano, le agiografie di Vinvaloeo, Sansone, Benedetto), il ms. Orléans, BM, 261 (217) (IX-X sec., composito, proveniente da Fleury; la
Vita è ai ff. 42-134; l'altro testimone è il ms. Paris, BNF, lat. 12942, XI-XII sec. da Saint-Germain-des-Prés), la successione dei capitoli nel codice orleanese e la sede episcopale di Saint-Pol (attività di abbreviazione del testo), il passaggio del ms. a Fleury (portato probabilmente dal vescovo Mabbone; la
Vita doveva essere nota a Fleury nell'XI sec. quando Vitale ne scrive una nuova versione semplificando il linguaggio elaborato di Wrmonoc). (Lucia Pinelli)
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