Lieven van Acker Petrus Pictor en zijn «De laude Flandriae» FrNed (1983) 129-45 tavv. 3 Recensioni e segnalazioni Argomenti e indici Scheda N: 6 - 2113 Permalink: http://www.mirabileweb.it/mel/-petrus-pictor-en-zijn-de-laude-flandriae/26622 |
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Lieven van Acker (ed.) Petrus Pictor - Petrus de Sancto Audomaro Carmina. Liber de coloribus faciendis Turnhout, Brepols 1972 pp. CLXX-247 (Corpus Christianorum. Continuatio Mediaevalis 25) Abstract
Ed. critica dei Carmina tra i quali si segnala il Liber de sacramentis influenzato da Pascasio Radberto. A base dell'ed. sono 30 mss. tra i 112 conosciuti e descritti nel lavoro; per il carmen VII si aggiunga il ms. Luxembourg, BN, 122 RiduciRecensioni e segnalazioni Argomenti e indici Manoscritti Scheda N: 1 - 1845 Permalink: http://www.mirabileweb.it/mel/carmina-liber-de-coloribus-faciendis/9347 |
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Armando Bisanti Scilla e Romilda: due modelli per una lavandaia omicida. Sulla «tragedia» («Due lotrices») di Giovanni di Garlandia SM 49 (2008) 657-77 Abstract
Riconsiderando la tragedia di Giovanni di Garlandia nel contesto didascalico-normativo della Parisiana poetria (127 esametri all'interno del VII capitolo dell'opera), l'articolo ne rileva l'alto tasso di sperimentalismo: nella peculiare alternanza di toni, nella strumentazione versificatoria, nella caratterizzazione tipologica della protagonista, giocata sull'attivazione simultanea di modelli diegetici concorrenti. L'inventario di eroine negative proposto da Giovanni per meglio definire l'indole del suo personaggio comporta, infatti, il riferimento a numerosi exempla muliebri del mito classico (Medea, Progne, Scilla, Fedra, Clitennestra) variamente continuati in ambito mediolatino (nel De vita monachorum di Ruggero di Caen, nel Liber decem capitulorum di Marbodo di Rennes, nel De contemptu mundi di Bernardo di Morlais, nel carme 50 dei minora di Ildeberto di Lavardin, nel De muliere mala di Pietro Pittore, nell' Ecloga Theoduli). L'A. misura l'influenza di questi modelli nella concezione dell'intrigo; e insiste sull'opportunità di accordare una considerazione speciale a quello rappresentato da Scilla; la cui vicenda mitica - contenuta nel libro VII delle Metamorfosi e in un passo del libro I dell' Ars amandi che costituì uno degli intertesti maggiormente utilizzati dagli autori di poesia misogina mediolatina - costituisce a sua volta il modello per la delineazione di un'altra eroina che, secondo l'A., dovette influenzare Giovanni di Garlandia nella confezione della sua tragedia: Romilda, la colpevole vedova di Gisulfo duca del Friuli, cui Paolo Diacono dedica uno dei più celebri racconti della sua Historia Langobardorum. Riduci Argomenti e indici Iohannes de Garlandia n. 1195 ca., m. post 1272, Parisiana poetria de arte prosaica, metrica et rhythmica (Parisiana iubar diffundit gloria, clerus... Praesentis tractatus septem suberunt particula... )De professione monachorum (Quid deceat monachum, vel qualis debeat esse)Bernardus Morlanensis m. 1140 ca., De contemptu mundiHildebertus Cenomanensis episcopus n. 1056, m. 18-12-1133, Carmina minoraMarbodus Redonensis episcopus n. 1035 ca., m. 11-9-1123, Liber decem capitulorumOvidius, Fortleben, Ars amatoriaOvidius, Fortleben, MetamorphosesPaulus Diaconus n. 720/730, m. 797 ca., Historia LangobardorumPetrus Pictor fl. 1110, CarminaRogerius Beccensis monachus m. 1095 ca., De professione monachorum (?)Theodulus saec. X, Ecloga (Aethiopum terras iam fervida torruit aestas, / In Cancro solis dum volvitur aureus axis... ) Scheda N: 31 - 2596 Permalink: http://www.mirabileweb.it/mel/-scilla-e-romilda-due-modelli-per-una-lavandaia-om/569309 |
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Armando Bisanti Sette schede su testi mediolatini e umanistici SchM 38 (2000) 39-72 Abstract
Cinque delle schede riguardano autori mediolatini. Nella prima si esamina il De XII lapidibus et nominibus filiorum Israel di Ildeberto di Lavardin, un carme di 25 esametri ( carm. min. 42 Scott) che spiega i nomi dei dodici patriarchi per mezzo dell'accostamento a pietre preziose che ne caratterizzano le rispettive virtù. Il riferimento sono le fondamenta della Gerusalemme celeste (secondo Apoc 21, 19-21) e gli ornamenti delle vesti sacerdotali (Ex 28, 17-21). Il secondo segmento si sofferma sul sintagma ovidiano Musa iocosa quale si ritrova nell'Astensis Poeta (rielaboratore in distici leonini delle favole di Aviano, all'inizio del XII secolo), che si dimostra notevole conoscitore dei classici; ma il sintagma è diffuso ampiamente nella poesia mediolatina (da Baldrico a Alessandro Neckam). Sono poi ricordati altri topoi classici presenti nello stesso autore, relativi all'operazione poetica: poeta-vate, fama, sforzo compositivo, ecc. Anche la terza scheda è dedicata all'Astensis poeta e al suo uso del topos dell'invidia: esso trova una perfetta occasione nella favola 22, ma compare più volte anche negli incipit di altre; si rileva una probabile allusione all'Epistola I, 2 di Orazio (che il poeta mostra di conoscere anche come lirico), passo citato del resto in molti autori, come Innocenzo III nel De contemptu mundi. Il quarto segmento traccia la storia dell'opposizione metaforica mel-fel nella poesia latina antimuliebre dell'XI-XII secolo: il gioco di parole, di origine sia biblica che classica, diventa un topos nelle commedie elegiache come in vari carmi e poemetti (tra gli altri in Bernardo di Morlas, in Pietro Pittore - De muliere mala-, nell' Hugo de deceptione mulieris, in Marbodo, fino a Bellino Bissolo). L'ultima delle schede di nostro interesse esamina un passo del Carmen de virtute ad Cosmum Medicen di Naldo Naldi ( varia VI, composto nel 1464): tra gli exempla di vizi puniti compare la morte di Crasso, della quale sono ricordate alcune occorrenze come topos medievale, dai Carmina Burana a Dante, Petrarca e Boccaccio. Riduci Argomenti e indici Storia letterariaAlexander Neckam n. 1157, m. 1217Apocalypsis, Biblia sacra, FORTLEBENBelinus Bixolus de Mediolano n. ante 1242, m. ante 1277Bernardus Morlanensis m. 1140 ca.Carmina BuranaDantes Alagherii n. 1265, m. 13/14-9-1321Franciscus Petrarcha n. 20-7-1304, m. 19-7-1374Hugo de deceptione mulierisIohannes Boccaccius n. 1313, m. 21-12-1375Pentateuchus, Biblia sacra, FORTLEBENPoesiaAstensis Poeta v. 1100 ca., Novus AvianusAvianus, Fortleben, FabulaeBaldericus Burgulianus abbas n. 1046, m. 1130, Carmina [256]Hildebertus Cenomanensis episcopus n. 1056, m. 18-12-1133, Carmina minoraHoratius, Fortleben, EpistolaeInnocentius III papa n. 1160/1161, m. 16-7-1216, De miseria humanae conditionis (Modicum ocii, quod inter multas angustias Quare de vulva matris mee egressus sum)Marbodus Redonensis episcopus n. 1035 ca., m. 11-9-1123, CarminaNaldus Naldius n. 31-8-1439, m. post 1513, Carmen de virtute ad Cosmum MedicemOvidius, Fortleben, TristiaPetrus Pictor fl. 1110, Carmina Scheda N: 24 - 4960 Permalink: http://www.mirabileweb.it/mel/-sette-schede-su-testi-mediolatini-e-umanistici/429512 |
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Helena de Carlos Villamarín De Troya a Roma en la poesía latina medieval SM 50 (2009) 175-90 Abstract
Partendo da due poesie di Ildeberto di Lavardin su Roma (i numeri 36 e 38 dei Carmina minora), l'A. prosegue lo studio del tema letterario proposto attraverso altri testi: il De Anglia dello stesso Ildeberto (numero 37 dei Carmina minora); l'elegia De excidio Romani imperii et magnificentia Catonis e il De laude Flandrie di Pietro Pictor, che offrono reminiscenze dei componimenti di Ildeberto; il Carmen Buranum 101, Pergama flere volo; il carme numero 9 di Ugo Primate, Urbs erat illustris e quello di Pietro de Saintes dall'incipit Viribus, arte, minis (datato al 1145; PL CLXXI 1451-3). Riduci Argomenti e indici PoesiaCarmina BuranaPergama flere volo (Pergama flere volo Grecis fato data solo... )Hildebertus Cenomanensis episcopus n. 1056, m. 18-12-1133, Carmina minoraHugo Primas n. 1086/1094, m. 17-9-1160?, Carmina (Hospes erat michi se plerumque professus amicum... Annus erat decimus et mensis in ordine primus... Primas pontifici: bene quod ludis audio dici... Res erit archana de pellicia veterana... Me ditavit ita vester bonus archilevita ... Ve michi mantello, quia sum donatus asello... In cratere meo Tetis est sociata Lieo... Vir pietatis inops, cordis plus cortice duri... Iniuriis contumeliisque concitatus... Alta palus mea parva salus etasque senilis... Ambianis urbs predives... )Petrus Pictor fl. 1110, CarminaPetrus Sanctonensis saec. XII, Viribus, arte, minis Scheda N: 32 - 5127 Permalink: http://www.mirabileweb.it/mel/-de-troya-a-roma-en-la-poesía-latina-medieval/591968 |