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Melitta Weiss Adamson Vom Arzneibuch zum Kochbuch, vom Kochbuch zum Arzneibuch: Eine diätetische Reise von der arabischen Welt und Byzanz über Italien ins spätmittelalterliche Bayern Der Koch ist der bessere Arzt. Zum Verhältnis von Diätetik und Kulinarik im Mittelalter und in der Frühen Neuzeit . Fachtagung im Rahmen des Tages der Geisteswissenschaften 2013 an der Karl-Franzens-Universität Graz, 20.6.-22.6.2013 cur. Andrea Hofmeister-Winter - Helmut W. Klug - Karin Kranich-Hofbauer , Frankfurt a.M.-Berlin, P. Lang 2014 (Mediävistik zwischen Forschung, Lehre und Öffentlichkeit 8) pp. 314, 39-62
Abstract
L'A. esamina la miscellanea medica München, BSB, Cgm 415, un codice fattizio del primo XV secolo appartenuto ai Francescani della capitale bavarese. La seconda unità codicologica (ff. 279-348) contiene indicazioni e annotazioni sul corretto impiego delle informazioni contenute nella prima parte (ff. 1-278). Quest'ultima è formata da quattro opere in tedesco, le prime due delle quali sono traduzioni dal latino del
Liber de ferculis et condimentis di Zambonino da Cremona (ff. 1r-20v) e del
De vendemiis di Burgundione da Pisa (ff. 20v-37r); i restanti due scritti sono ricette culinarie (ff. 37v-98r) e rimedi di farmacopea (ff. 98r-278v). Dopo aver descritto il codice, l'A. si sofferma sui contenuti. Innanzi tutto considera la traduzione dell'opera di Zambonino, a sua volta basata sul modello arabo di Ibn Gazla (secolo XI), del quale si evidenziano le conoscenze mediche. Viene quindi esaminata la traduzione del
De vendemiis di Burgundione, un'opera strettamente legata al trattato greco
Geoponica , del quale costituisce un dettagliato e ricco compendio, ma che include anche spunti tratti dall'
Opus agriculturae di Palladio e dal
De re rustica di Columella. Il libro di cucina sembra invece ispirato a una raccolta italiana, ma la terminologia impiegata rivela un tramite latino giunto oltralpe e quindi tradotto in tedesco. Fra le ricette spiccano due prescrizioni dietetiche tratte dal
Liber ad Almansorem di Razi e citazioni dal
Canon di Avicenna, dal
De diaetis universalibus et particularibus di Isacco Giudeo tradotto in latino da Costantino Africano, dall'
Antidotarium di Nicola Salernitano e dal
Regimen sanitatis Salernitanum , quest'ultimo riportato in latino (f. 53v). Infine, la sezione di farmacopea rivela un compilatore formato all'università di Parigi e buon conoscitore degli aforismi di Ippocrate, del
Tegni di Galeno e del
Pantegni , della già menzionata traduzione latina di Costantino Africano del
De diaetis universalibus et particularibus di Isacco Giudeo, e del
Viaticus dello stesso autore, e ancora del
Regimen sanitatis Salernitanum . Illustrando i contenuti del codice, che viene descritto anche nella decorazione, l'A. opera confronti con opere coeve o precedenti e con altri manoscritti al fine di ricercare le tracce più antiche di alcuni rimedi o argomenti medici: cita pertanto i codici medici Vat. Pal. lat. 1158; Padova, Bibl. del Seminario, 173 e Augsburg, UB, III.1.2° 43. Si segnala che di altri testimoni l'A. non riporta la segnatura ma solamente riferimenti a bibliografia secondaria. (Marianna Cerno)
Riduci
Argomenti e indici Zamboninus de Gazo m. 1298/1310 ,
Liber de ferculis et condimentis [opus Ibn Gazla; translatio ex arabico] Geoponika (Omnia que in hoc libro continentur selecta sunt) Regimen sanitatis Salernitanum Algizar m. 1004/1005 ,
Viaticum Ali Abbas m. 995 ,
Liber regalis Avicenna n. 973/980, m. 1037 ,
Liber Canonis [al-Qanun fi'l-tibb] Burgundio Pisanus n. 1110 ca., m. 30-10-1193 ,
Liber de vindemiis [translatio ex graeco] Columella, Fortleben ,
De re rustica Constantinus Africanus n. 1020 ca., m. 1087 ,
Dieta ciborum [opus Isaac Israeli; translatio ex arabico] Constantinus Africanus n. 1020 ca., m. 1087 ,
Pantegni [opus Ali Abbas; translatio ex arabico] Constantinus Africanus n. 1020 ca., m. 1087 ,
Viaticum [opus Algizaris; translatio ex arabico] Galenus, Fortleben ,
Ars medica (Tegni) Hippocrates , Fortleben,
Aphorismi Ibn Gazla fl. saec. XI post med. ,
Liber de ferculis et condimentis [translatio ex arabico auctore Iambonino de Cremona ] Isaac Israeli senior n. 850 ca., m. 955 ca. ,
De diaetis universalibus et particularibus Nicolaus Salernitanus fl. saec. XII ante med. ,
Antidotarium Palladius Rutilius, Fortleben ,
Opus agriculturae Rhazes n. 865, m. 925 ,
Liber medicinalis ad Almansorem
Luoghi: Baviera Costantinopoli Italia München Paris
Manoscritti
Scheda N: 37 - 4305
Permalink: http://www.mirabileweb.it/mel/-vom-arzneibuch-zum-kochbuch-vom-kochbuch-zum-arzn/684113
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Jole Agrimi Aforismi, parabole, esempi. Forme di scrittura della medicina operativa: il modello di Arnaldo da Villanova Le forme della comunicazione scientifica cur. Massimo Galuzzi - Gianni Micheli - Maria Teresa Monti , Milano, F. Angeli 1998 (Filosofia e scienza nel Cinquecento e nel Seicento. 1. Studi 49) pp. 438, 361-92
Abstract
Arnaldo, a differenza di altri
physici , usa un ampio repertorio di tecniche didattiche e di forme di scrittura in parte mutuati dalla medicina scolastica, in parte da quella classica. Gli aforismi, forma letteraria di cui l'A. ripercorre brevemente l'utilizzo nella letteratura medica da Ippocrate ad Alano di Lilla, sono per Arnaldo lo strumento indispensabile per l'insegnamento e la comunicazione scientifica delle verità della medicina. Per il medico-riformatore catalano essa è un sapere specialistico orientato alla formazione pratica,
ars rationalis basata su una serie di regole e precetti operativi ben stabiliti. L'insieme di queste regole e teoremi non trae la sua giustificazione dalla prassi, ma necessita di una illuminazione divina a garanzia del sistema. (Laura Cambi)
Riduci
Argomenti e indici Scheda N: 20 - 431
Permalink: http://www.mirabileweb.it/mel/-aforismi-parabole-esempi-forme-di-scrittura-della/345719
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Jole Agrimi - Chiara Crisciani «Edocere medicos». Medicina scolastica nei secoli XIII-XV Milano, Guerini e Associati 1988 pp. 313 (Istituto italiano per gli studi filosofici, Napoli. Hippocratica civitas 2)
Abstract
Studio sull'insegnamento della medicina, sulla modalità dei commenti dei testi e sul rapporto tra insegnanti e studenti nelle facoltà di medicina. L'obiettivo è di individuare i tratti con cui i medici dotti rappresentano la propria articolata competenza e i valori che le sono connessi. Ci si sofferma sulla tradizione medica salernitana (Costantino Africano, la diffusione delle opere di Gioannizio, Ali ibn Abbas, Isaac Israeli, l'opera scientifica di Nicola, Ruggero, Bartolomeo, Mauro e Orso di Salerno, di Arcimatteo, che insieme daranno vita alla Articella); sull'esperienza dell'università di Montpellier (Arnaldo da Villanova), in generale sulle vicissitudini della fortuna di Galeno e di Ippocrate. In appendice si pubblicano il
Sermo I Gentilis de Fulgineo in lauream e la
Prolusio de medicina artium preclarissima Iacobi Forlivensis (Francesco Santi)
Riduci
Recensioni e segnalazioni
Argomenti e indici Medicina Ali Abbas m. 995 Archimatthaeus saec. XI/XII Arnaldus de Villanova n. 1240 ca., m. 1311 ca. Articella Bartholomaeus Salernitanus fl. saec. XII med. Constantinus Africanus n. 1020 ca., m. 1087 Galenus, Fortleben Gentilis de Fulgineo medicus v. 1322, m. 28-6-1348 Hippocrates , FortlebenIacobus Foroliviensis n. 1360 ca., m. 12-2-1414 Iohannitius n. 808, m. 873 Isaac Israeli senior n. 850 ca., m. 955 ca. Maurus Salernitanus magister n. 1130 ca., m. 1214 Nicolaus Salernitanus fl. saec. XII ante med. Rogerius Frugardi n. ante 1140, m. ante 1195 Università Urso Salernitanus v. 1180, m. 1225
Luoghi: Montpellier Salerno
Scheda N: 12 - 3126; 13 - 2807; 14 - 3959; 16 - 4421; 17 - 4469
Permalink: http://www.mirabileweb.it/mel/-edocere-medicos-medicina-scolastica-nei-secoli-xi/250905
Jole Agrimi L'«Hippocrates latinus» nella tradizione manoscritta e nella cultura altomedievale I testi di medicina latini antichi. Problemi filologici e storici. Atti del I convegno internazionale. Macerata S. Severino Marche, 26-28 aprile 1984 cur. Innocenzo Mazzini - Franca Fusco , Roma, G. Bretschneider 1985 pp. 446, 388-98Recensioni e segnalazioni
Argomenti e indici Scheda N: 10 - 2720
Permalink: http://www.mirabileweb.it/mel/-l-hippocrates -latinus-nella-tradizione-manoscritt/38431
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Alba Aguilera Felipe «Vt Galenus dicit»: tradición médica y toxicológica clásica en el «Tractatus de uenenis» de Pietro d'Abano Omnia mutantur. Canvi, transformació i pervivència en la cultura clàssica, en les seves llengües i en el seu llegat cur. Esperança Borrell Vidal - Pilar Gómez Cardó , Barcelona, Universitat de Barcelona 2016 pp. X-242, XII-331, II 137-46
Abstract
Se analiza la pervivencia de la tradición toxicológica antigua en el
Tractatus de venenis de Pietro d'Abano. En concreto, se hace referencia a presencia en esta obra de doctrinas médicas hipocráticas y galénicas, como algunos conceptos fisiológicos (
qualitas y
complexio , calor innato o espíritu vital) y consideraciones terapéuticas (ej., el sistema de los cuatro grados de intensidad de acción de las sustancias medicamentosas). Se comprueba también la continuidad de la tradición de obras médicas dedicadas a la venenología desde la Antigüedad, tanto en la forma, como en los objetivos, doctrinas y tratamientos. Algunos datos relevantes de la biografía intelectual de Pietro d'Abano, así como las referencias explícitas a autoridades médieval antiguas en su
Tractatus , permiten corroborar que sus doctrinas derivan de la tradición hipocrático-galénica. (José Carlos Santos Paz)
Riduci
Argomenti e indici Scheda N: 39 - 3214
Permalink: http://www.mirabileweb.it/mel/-vt-galenus-dicit-tradición-médica-y-toxicológica-/714982
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Danièle Alexandre-Bidon Enflures et boursouflures. L'obésité au Moyen Age Estremità e escrescenze dei corpi / Extremities and Excrescences of the Body praef. Agostino Paravicini Bagliani , Firenze, SISMEL. Edizioni del Galluzzo 2012 =Micrologus 20
(2012)
223-37
Abstract
Depuis au moins le XIIe siècle, l'obésité est objet de multiples attentions de la part des médecins et de la littérature diététique quiconseille des bains, une alimentation spécifique (aussi sur le plan quantitatif) et des exercices physiques. Ce discours médical contraste avec une ancienne tradition morale, selon laquelle l'obésité plus qu'un problème sanitaire correspondà une défaillance morale et péccamineuse devenant un objetde moquerie. Médecine et morale chrétienne médiévales créent deux itinéraires culturels distincts, nourrissant un imaginaire fécond. L'obésité fut pensée comme dangeureuse pour des femmes enceintes ainsi que pour leur bébés. Elle fut aussi considérée un sérieux obstacle dans la créativité intellectuelle ou spirituelle. La littérature monastique condamna l'obésité même en des termes féroces, les obèses étant souvent rapprochés des cochons. Il s'agit d'un discours moral (obésité et
gula allant de pair) qui apparaît singulièrement en opposition aux données archéologiques qui montrent que l'obésité était un phénomène plutôt rare dans les monastères. L'A. se fonde surtout sur les auteurs médiévaux suivants: Barthélemy l'Anglais (
Liber de proprietatibus rerum ), Constantin l'Africain (
Aphorismi ), Guy de Chauliac (
Chirurgia magna ), Hildegard de Bingen (
Causae et curae ), Etienne de Bourbon (
Tractatus de diversis materiis predicabilibus ). L'A.renvoit aux manuscrits suivants: Paris, BNF, fr. 1026, fr. 1166, fr. 12322 et fr. 12466. (Agostino Paravicini Bagliani)
Riduci
Argomenti e indici Medicina Bartholomaeus Anglicus v. 1225, m. 1250 ca. ,
De proprietatibus rerum Constantinus Africanus n. 1020 ca., m. 1087 ,
Expositio Aphorismi [opus Hippocratis cum commento Galeni; translatio ex arabico] Galenus, Fortleben ,
In Hippocratis Aphorismos commentaria Guido de Cauliaco v. 1325, m. 1368 ,
Inventarium sive Collectorium in parte chirurgicali medicinae [a . 1363] (Postquam prius gratias egero Deo largienti... Quoniam secundum Galienum medicorum lucernam... ) Hildegardis Bingensis abbatissa n. 1098, m. 17-9-1179 ,
Causae et curae (Deus ante creationem mundi absque initio fuit et est, et ipse lux et splendor... ) Hippocrates , Fortleben,
Aphorismi Stephanus de Borbone n. 1185/1190, m. 1260/1261 ,
Tractatus de diversis materiis praedicabilibus ordinatis et distinctis in VII partibus secundum VII dona Spiritus Sancti Manoscritti
Leggi articolo
Scheda N: 33 - 4922
Permalink: http://www.mirabileweb.it/mel/-enflures-et-boursouflures-l-obésité-au-moyen-age/614245
Jesús Alturo i Perucho Manuscrits i documents en escriptura beneventana conservats à Catalunya SM 28
(1987)
349-80 tavv. 10
Abstract
Ulteriore segnalazione, che si aggiunge ai già cospicui aggiornamenti e supplementi all'opera capitale del Loew, di manoscritti in beneventana. Si tratta di frammenti o di palinsesti conservati nelle biblioteche catalane, in parte anche già noti, dei quali viene fornita una dettagliata descrizione, con il risultato di correggere o di precisare precedenti notizie riguardo ai centri di origine dei testimoni (come nel caso del diploma di Vic, Arxiu de la Catedral, 37 s/n, contenente due bolle pontificie, ricondotto dall'A. con ogni probabilità alla mano di qualche monaco cassinese impiegato presso la cancelleria di Urbano II) o al loro contenuto testuale (ciò che permette, tra l'altro, all'A. di segnalare nel frammento 33 dell'Arxiu de la Corona d'Aragó un esemplare inedito, ovviamente incompleto, dell'anonimo commento latino agli Aforismi di Ippocrate). Témoignage des rapports culturels entre l'Italie et la Catalogne constitué par certain mss en écriture bénéventaine, déjà relevés dans les études de E.A. Loewe et V. Brown. L'A. apporte quelques précisions postérieures à ces études pour: Girona, Arxiu Capitular, fragm. du troisième quart du Xe s.; Montserrat, Bibl. del Monasterio, fragm. du ms. 983; Tortosa, Bibl. Capit., 122 (palimpseste); Barcelona, Arxiu de la Corona d'Aragó, Ripoll 103
Riduci
Recensioni e segnalazioni
Argomenti e indici Manoscritti
Barcelona, Arxiu de la Corona d'Aragó, Diversos i Col.leccions, Fragm. 33 Barcelona, Arxiu de la Corona d'Aragó, Diversos i Col.leccions, Ripoll 103 Girona, Arxiu Capitular, Ms. 151 (fragm. 57) Montserrat, Arxiu i Biblioteca del Monestir, 983 Tortosa, Arxiu Capitular de la Santa Església Catedral, 122 Vic/Vich, Arxiu i Biblioteca Episcopal, 37 s/n Scheda N: 10 - 3878; 14 - 7782; R - M
Permalink: http://www.mirabileweb.it/mel/-manuscrits-i-documents-en-escriptura-beneventana-/251488
Marie-Thérèse d' Alverny Pietro d'Abano, traducteur de Galien Pietro d'Abano Padova, Antenore 1987 =Medioevo 11
(1985)
19-64
Abstract
Prima di affrontare il problema del rapporto tra Pietro d'Abano e Galeno, l'A. ricostruisce per sommi capi, ma con grande dovizia di suggerimenti e di riferimenti alle fonti mss., la grande fortuna delle opere di Galeno era già presente in Italia sin dal VI sec. (con Cassiodoro), come dimostra il ms. Ambros. G. 108 inf. studiato da A. Beccaria, ed era fatto oggetto di commenti dalla scuola medica di Ravenna. A partire dal XII sec., e proprio in Italia, sembra costituirsi il corpus dell'
Articella: e cioè la
Isagoge di Iohannitius (tradotta da Costantino Africano; cfr. ms. Paris, BN, n.a. lat. 1628), gli
Aforismi ed i
Prognostica di Ippocrate, il
De urinis di Teofilo e il
De pulsibus di Filarete, ed infine l'
Ars parva (o
Techné ) di Galeno. In questa prima fase della diffusione di Galeno, fondamentale è l'opera di Burgundione Pisano e di Bartolomeo da Messina (cfr. il ms. Wien, ÖNB, 2504), ai quali faranno seguito (come hanno messo bene in luce gli studi di A. Birkenmajer, L. Thorndike, P. Kibre ed R. Durling) Gerardo da Cremona e Marco da Toledo, Guglielmo di Moerbeke ed Arnaldo da Villanova (cfr. i mss. Paris, Univ., 125 e Montpellier, Medic., 18 che attestano la presenza del corpus galenico a Napoli, Bologna, Firenze e Padova). L'opera di traduzione di Pietro dei testi di Galeno si situa sulla scia di quella di Burgundio, del quale completa la versione del
De sectis e della
Therapeutica ; a proposito di quest'ultima opera, ma più in generale per i criteri e gli aggiustamenti adottati da Pietro, l'A. fa ricorso ai seguenti mss.: Cesena, Malatestiana, Sin. V. 4 e Sin. XXVI. 4; Vat. lat. 2376; Paris, Acc. méd., 1005-1010; Venezia, Marciana, 1812 (Zanetti lat. 531); Paris, BN, lat. 6865 B; Vat. Pal. lat. 1093; London, Wellcome Inst., 285; Vat. Barb. lat. 178; Madrid, BN, 1978; Vat. Urb. lat. 247; München, BSB, lat. 35; Dresden, Landesbibl., Db. 92-93; Erfurt, Amplon. F. 278; ed il Cesena, Malatestiana, Sin. VII 3(4), interessante perché contiene il
Liber de animalibus tradotto da Guglielmo di Moerbeke ed appartenuto allo stesso Pietro. Nell'ultima parte del lavoro, si pongono a confronto le versioni di Pietro e di Niccolò da Reggio nel tentativo di pervenire ad un catalogo attendibile delle rispettive versioni, con osservazioni sui rispettivi metodi di traduzione con riferimento ai testi contenuti nei mss. Oxford, Bodl. Libr., Canon. misc. 46; Paris, BN, lat. 6895, Vat. Pal. lat. 1211, München, BSB, lat. 5 e 26, lat. 2380. Il confronto diretto, su due colonne, è condotto su alcuni mss. segnalati più significativi.
Riduci
Argomenti e indici Petrus de Abano n. 1257 ca., m. 1316 Arnaldus de Villanova n. 1240 ca., m. 1311 ca. Articella Bartholomaeus de Messana fl. 1258-1266 Burgundio Pisanus n. 1110 ca., m. 30-10-1193 Capsula eburnea Cassiodorus Senator n. 485 ca., m. 580/585 ca. Constantinus Africanus n. 1020 ca., m. 1087 Galenus, Fortleben Gerhardus Cremonensis n. 1114, m. 1187 Guillelmus de Moerbeke n. 1215 ca., m. 1286 Hippocrates pseudo, FortlebenHippocrates , FortlebenIohannitius n. 808, m. 873 Marcus Toletanus canonicus fl. 1191-1216 Medicina Nicolaus de Regio n. 1280 ca., m. 1350 ca. Philaretus saec. IX? Theophilus medicus fl. saec. VII ante med.
Luoghi: Bologna Firenze Italia Napoli Padova Ravenna
Manoscritti
Cesena (Forlì-Cesena), Biblioteca Comunale Malatestiana, S.VII.4 Cesena (Forlì-Cesena), Biblioteca Comunale Malatestiana, S.V.4 Cesena (Forlì-Cesena), Biblioteca Comunale Malatestiana, S.XXVI.4 Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Barb. lat. 178 Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Pal. lat. 1093 Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Pal. lat. 1211 Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Urb. lat. 247 Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Vat. lat. 2376 Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Vat. lat. 2380 Dresden, Sächsische Landesbibliothek, Staats- und Universitätsbibliothek, Db 92-93 Erfurt, Wissenschaftliche Allgemeinbibliothek (in deposito presso la Universitätsbibliothek), Amplon. 2° 278 London, Wellcome Library (olim Wellcome Historical Medical Library), 285 Madrid, Biblioteca Nacional de España, Ms. 1978 Milano, Biblioteca Ambrosiana, G 108 inf. Montpellier, Bibliothèque Interuniversitaire, Section de Médecine, H 18 München, Bayerische Staatsbibliothek, Clm 5 München, Bayerische Staatsbibliothek, Clm 26 München, Bayerische Staatsbibliothek, Clm 35 Oxford, Bodleian Library, Canon. misc. 46 (S.C. 19522) Paris, Bibliothèque de l'Académie de Médecine, 51-56 (1005-1010) Paris, Bibliothèque de l'Université de Paris, 125 Paris, Bibliothèque Nationale de France, lat. 6865 B Paris, Bibliothèque Nationale de France, lat. 6895 Paris, Bibliothèque Nationale de France, n.a. lat. 1628 Venezia, Biblioteca Nazionale Marciana, lat. Z. 531 (1812) Wien, Österreichische Nationalbibliothek, 2504 Scheda N: 9 - 1511
Permalink: http://www.mirabileweb.it/mel/-pietro-d-abano-traducteur-de-galien/34028
Anargyros Anastassiou - Dieter Irmer (ed.) Testimonien zum Corpus Hippocraticum III Nachleben der hippokratischen Schriften in der Zeit vom 4. bis zum 10. Jahrhundert n.Chr. Göttingen, Vandenhoeck & Ruprecht 2012 pp. LXXXVI-538
Abstract
Das vorliegende Werk ist der dritte Band des Standardwerkes
... Leggi tutto Das vorliegende Werk ist der dritte Band des Standardwerkes
Testimonien zum Corpus Hippocraticum , welches zum Ziel hat, die indirekte antike und frühmittelalterliche Überlieferung der unter dem Namen des Hippokrates überlieferten Schriften zu erfassen. Der Band versammelt Testimonien des 4.-10. Jh. in lateinischer, griechischer, arabischer, syrischer und altkirchenslavischer Sprache. Zu Beginn stehen ein Vorwort, das Auskunft über die Quellenlage und die Auswahl der Testimonien gibt, und eine Bibliographie. Der Hauptteil enthält Testimonien jeder hippokratischen Schrift sowie Angaben und Testimonien zu apokryphen Hippokrates-Traktaten. Es folgen zwei Anhänge, deren erster nicht lokalisierbare oder in mehreren Schriften vorkommende Testimonien auflistet, während in Anhang II Testimonien zur Person des Hippokrates und zur Schriftensammlung zusammengestellt sind. Den Abschluss bildet ein Index und ein Addenda- und Corrigenda-Verzeichnis zu den Bänden eins bis drei. Der Rez. spricht von einem mustergültigen Referenzwerk, das die Hippokrates-Forschung enorm bereichert
Riduci
Recensioni e segnalazioni
Argomenti e indici Scheda N: 35 - 4385
Permalink: http://www.mirabileweb.it/mel/testimonien-zum-corpus-hippocraticum-iii-nachleben/650562